Ciao a tutti

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Gio_92_@
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Ciao a tutti

Messaggio da Gio_92_@ »

Ciao a tutti,

Ho 30 anni e sto pensando da qualche tempo che potrei essere asessuale, ma non ne sono sicuro al 100%. In verità ero venuto su questo forum per descrivere la mia situazione e chiedere a voi se sono asessuale o meno, ma da quello che ho capito a questa domanda voi tendete a non rispondere o a dire che solo la persona interessata può capirlo (o sbaglio?). Se per voi va bene vi parlo comunque di me e vi chiedo comunque un parere, anche se magari non mi direte in modo diretto se sono asessuale o meno. Sono aperto a qualsiasi parere/idea/spunto ecc.

Sostanzialmente, ho sempre avvertito che nell'area sentimentale e sessuale in me ci fosse "qualcosa di strano". Innanzi tutto, ho sempre avuto una grande difficoltà ad avere un atteggiamento proattivo verso le ragazze che mi piacevano. Il fatto di provarci esplicitamente mi risultava inspiegabilmente quasi impossibile, nonostante io in teoria lo volessi. Mi sono ritrovato molto raramente a fare sesso con delle ragazze, e l'esperienza è stata del tutto fallimentare: assenza totale di piacere sessuale. Ma proprio zero. Anche dal punto di vista sentimentale, non provavo alcun interesse ad avere una storia con una ragazza. Quando mi ci sono trovato, mi sembrava una cosa inutile e noiosa. E se il sesso, almeno in teoria, era una cosa che poteva rientrare nella mia sfera di interesse ("mi piacerebbe prima o poi provare piacere sessuale"), l'aspetto sentitamente mi sembrava e mi sembra davvero una perdita di tempo. Stranamente, però, ci sono state delle ragazze verso cui ho provato delle cotte piuttosto forti. Devo dire che anche la stessa attrazione che provavo verso queste ragazze aveva effettivamente qualche cosa di strano. Innanzi tutto, a volte era decisamente troppo intensa, a volte invece svaniva in maniera troppo brusca. E poi sì, appunto, avevo una incapacità totale ad essere proattivo. Ho sempre sospettato che io non fossi interessato davvero ad avere dei rapporti sessuali con tali ragazze. Infatti, ogni minimo cenno di apertura da parte loro mi faceva scappare. L'ipotesi che non si tratti di asessualità ma di un problema di tipo psicologico è stata da me presa seriamente in considerazione per tantissimo tempo. Sono in terapia da anni, e di questo argomento ho parlato fino allo sfinimento. Tale terapia mi ha aiutato tantissimo e mi ha fatto migliorare in praticamente tutte le aree della mia vita tranne quella della sessualità/rapporti sentimentali. La sensazione, quando ne parlavo in terapia cercando di trovare aspetti "problematici", era un po' quella di "girare a vuoto". Solo ultimamente ho preso in considerazione l'ipotesi che, appunto, non siano delle problematiche psicologiche che mi portano lontano dal sesso e dalle relazioni sentimentali, ma un orientamento di tipo asessuale (o, al limite, greysessuale). Non ho detto una cosa importante: pratico autoerotismo tutti i giorni, sono molto attivo in questo e ho fantasie anche molto kinky. Ho molta libido quando mi masturbo, i problemi arrivano quando penso di voler fare sesso realmente. Questo è sempre stato l'elemento che mi ha impedito di pensare a me stesso come un asessuale. Vedevo che, appunto, provavo piacere nella masturbazione e quindi escludevo l'asessualità, senza ragionarci troppo su. Solo ultimamente ho scoperto che il fatto di praticare autoerotismo regolarmente non è incompatibile con l'essere asessuali, e quindi ho preso in considerazione tale ipotesi.

Un saluto e grazie in anticipo per quello che mi direte.

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danyfantasy
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da danyfantasy »

Benvenuto in Aven Italia! :-)

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Bianca
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Bianca »

Buonasera Gio9 e benarrivato.

Ti sei spiegato bene.
Ognuno di noi è un contenitore e stabilire esattamente cosa ci sia dentro, riuscendo anche a mettere un’etichetta all’insieme che contiene, si rischia di sbagliare e quindi influenzare colui che cerca la verità per se stesso.

Come tu dici, mi sembra che nessun asessuale escluda l’autoerotismo.
Tuttavia, far l’amore da soli, è diverso dal farlo in due, completamente, anche se c’è chi lo preferisce.

Nell’autoerotismo, tutto comincia e finisce lì.
In due c’è condivisione, sentimenti, scambi, conseguenze, responsabilità, valutazioni.

L’essere asessuali significa non volere nessuna di queste complicazioni, perché manca il desiderio di misurarsi, confrontarsi; manca quella spinta che ti butta nelle braccia di un’altra persona, perché ti attrae, sentimentalmente e/o fisicamente.

Senza volerti mettere il bollino di riconoscimento, io credo che tu , tirando le somme, possa arrivare ad una conclusione chiarificatrice.

Gio_92_@
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Gio_92_@ »

Bianca ha scritto:
sab dic 03, 2022 10:17 am
Buonasera Gio9 e benarrivato.

Ti sei spiegato bene.
Ognuno di noi è un contenitore e stabilire esattamente cosa ci sia dentro, riuscendo anche a mettere un’etichetta all’insieme che contiene, si rischia di sbagliare e quindi influenzare colui che cerca la verità per se stesso.

Come tu dici, mi sembra che nessun asessuale escluda l’autoerotismo.
Tuttavia, far l’amore da soli, è diverso dal farlo in due, completamente, anche se c’è chi lo preferisce.

Nell’autoerotismo, tutto comincia e finisce lì.
In due c’è condivisione, sentimenti, scambi, conseguenze, responsabilità, valutazioni.

L’essere asessuali significa non volere nessuna di queste complicazioni, perché manca il desiderio di misurarsi, confrontarsi; manca quella spinta che ti butta nelle braccia di un’altra persona, perché ti attrae, sentimentalmente e/o fisicamente.

Senza volerti mettere il bollino di riconoscimento, io credo che tu , tirando le somme, possa arrivare ad una conclusione chiarificatrice.

Grazie mille per le cose che mi hai detto. Sei stata molto chiara su che cosa significhi essere asessuali. Credo proprio di rientrarci, ma sicuramente devo ancora ragionare su questa cosa, che per me è una grande novità. Se non altro, per elaborarla e per chiarire meglio a me stesso alcuni aspetti.

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Bianca
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Bianca »

Non solo è sempre più difficile capire gli altri nel loro modo di ragionare, nelle loro reazioni, nelle scelte che compiono ma è anche molto difficile capire se stessi.
Ci scopriamo in contraddizione con le cose in cui crediamo, con i principi che difendiamo; troviamo difficile fare delle scelte sulle quali in passato non avremmo avuto dubbi.

Se abbiamo sviluppato maggior ponderatezza, meglio per noi, l’importante è non vivere di indecisione e non procrastinare le cose abbandonandoci ad una eterna incapacità, ad una intollerabile pigrizia.

Quindi, anche prendere coscienza del nostro fondamentale modo di essere, può diventare un mezzo per iniziare a vivere meglio.

Gio_92_@
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Gio_92_@ »

Capire se stessi è complicatissimo, soprattutto quando la propria identità non è facilmente intuibile dai discorsi e dalle categorie che vengono usate nella società. Detta in altri termini: se sei eterosessuale il lavoro che devi fare è molto meno rispetto a se sei asessuale, perché la società ti dà tutti i mezzi per comprendere la tua eterosessualità, ma non fa lo stesso per l'asessualità. Infatti, in genere le persone hanno idee molto superficiali e spesso sbagliate sulla asessualità, e se non ti viene l'impulso di approfondire continuerai ad avere tali idee superficiali e sbagliate. Io stesso, se non avessi ricevuto l'informazione che la masturbazione non è incompatibile con l'asessualità (informazione emersa in un discoso con un amico), non avrei preso in considerazione questa ipotesi per ancora chissà quanto tempo. Ipoteticamente, avrei potuto non prenderla in considerazione per tutta la mia vita.
Io sto leggendo varie cose su questo forum e devo dire che i conti tornano abbastanza. C'è solo un elemento che mi fa un po' dubitare di essere asessuale: il fatto che io abbia provato, in alcuni momenti della mia vita, un'attrazione molto forte verso alcune ragazze. Ma va anche detto che si trattava di un'attrazione molto strana e molto poco affidabile, capace di crollare in qualsiasi momento. Inoltre, con il senno di poi posso dire che non vi era per nulla l'idea (nè la voglia, nè la necessità) di instaurare qualcosa di reale con tali ragazze, nè dal punto di vista romantico nè dal punto di vista sessuale. Forse quelle "cotte" non erano altro che quelle che su questo forum vengono chiamate "squish", cioè cotte asessuali aromantiche, caratterizzate da una idealizzazione platonica dell'altra persona. Io stesso potrei autodefinirmi asessuale aromantico, forse.

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Bianca
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Bianca »

Rispetto al tuo dubbio sull’attrazione, ti sei già dato una risposta.

Provare una forte attrazione sessuale, può verificarsi anche nell’asessuale; la differenza sta nel fatto che è momentanea, non ha conseguenze, non si concretizza e non conduce ad un comportamento che abbia il fine di rendere attuabile ciò che sul momento si desidera.

Forse, ha sempre la stessa conclusione: tanto l’uva è acerba.

Questa conclusione può essere dolorosa oppure non creare nessun stato che non sia già noto all’asessuale, il quale continua, con l’indifferenza di sempre, un comportamento che gli è abituale.

Se tu ricordi i momenti in cui l’attrazione si è fatta sentire, ti devi chiedere se ha avuto, come conseguenza, un mutamento di comportamento da parte tua, nei confronti di chi ha scatenato il tuo desiderio e se, in qualche modo, hai cercato di concretizzarlo.

Gio_92_@
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Gio_92_@ »

Grazie davvero per tutte le cose che mi stai dicendo.

In base all'ultima formulazione che hai dato dell'essere asessuali, non c'è davvero alcun dubbio che io ci rientri, ci rientro al 100%. In generale noto che vi è molta più variabilità di quello che pensavo tra gli asessuali sotto molti aspetti, nel senso che una determinata definizione di asessualità può andare bene per una persona asessuale e non per un'altra. Non bisogna fissarsi troppo sulle formulazioni, nella sostanza la risposta l'ho già trovata: sono asessuale. La cosa mi causa un dolore relativo in verità, era molto peggio quando non capivo quale fosse il problema.

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Bianca
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Bianca »

Diciamo che, in linea di massima, la mancanza di attrazione non dovrebbe provocare sofferenza nell’asex, in quanto gli rende difficile un qualcosa di cui non sente necessità.

La faccenda si complica quando entrano in gioco i sentimenti, quando l’asessuale prende coscienza di un innamoramento.

A quel punto, il fatto di non poter stabilire con la persona amata anche una conoscenza/legame che si basi sulla fisicità, può causare sofferenza, non solo per l’eventuale partner sessuale ma anche per chi non sperimenta, nè possiede quella attrazione che gli consentirebbe di chiudere il cerchio in quel rapporto.

Sentirsi inadeguati, incapaci, può portare a scegliere la solitudine, può portare a rifiutare qualsiasi legame che comporti spiegazioni, che costringa a giustificazioni o a temere umiliazioni, tradimenti, anche violenze.

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