Una sera d'estate una ragazza

Le matricole qui dentro. Presentatevi!
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Antares
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Antares »

Benvenuta nel forum.
Lun ha scritto:
mer lug 06, 2022 1:49 am
.....
PS vi ringrazio tanto per questi scambi e scusatemi ma se qualcuno non mi spiega passo passo come inserire le citazioni non imparerò mai
https://www.youtube.com/watch?v=xl30lQx830M
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Bianca
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Lun, condivido molte delle tue considerazioni, capisco il tuo stato d’animo, il senso di solitudine e fallimento che si affaccia dall’anima, invade il cervello e ti devasta.

Devi imparare a tenere a bada l’invidia.
Tra i sette peccati capitali, è il più irrefrenabile, il più istintivo, il più cattivo e, soprattutto, non dà nessun vantaggio a chi si lascia impossessare, rovina soltanto l’esistenza e fa vivere nella rabbia.

Le tue amiche che tu vedi realizzate, felici, soddisfatte, vivono come te, magari senza ostentarli, momenti di grande difficoltà, sofferenza, lacrime.

Impara a godere delle piccole cose che hai e che non sono scontate: la buona salute (?), le piante che curi e tieni su un balconcino(?), un lavoro che ti dà un reddito e ti permette di vivere da sola, la coppia di anziani che si interessa a te e ti tiene d’occhio, (perché non fai una bella torta di frutta per loro, se non hanno il diabete alto o in alternativa, dei biscottini col dolcificante?) il vivere in una città dove basta una passeggiatina per inventarsi un film, l’aver trovato Aven, dove puoi scrivere cosa vuoi e nessuno ti giudica nè ti dà botte in testa……

I punti fermi non si raggiungono, si conquistano, spesso con fatica, rischiando coraggiosamente, mettendosi in gioco, guardandosi attorno, inventandosi pretesti.

Tu non sei priva di risorse, le tieni soltanto in un cassetto chiuso a chiave e che non può che diventare sempre più difficile da aprire.

Non sei la sola a sentirti inadeguata.
Non sei la sola a guardare al futuro con tante incertezze e timori.

Impegnati davanti al Cielo, guardando la luna in una notte d’estate: il Cielo fornisce sempre risposte.

Mariii
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Mariii »

Lun ha scritto:
mer lug 06, 2022 1:49 am
"Non è che tutto il problema sta nella società di oggi e in certe cose che sono diventare un po' troppo eccessive?
Pensa a quanto ti ho detto, magari penserai che il problema non sei tu"

Marii io non so che rispondere a questa domanda... concordo con te nel pensare che influiscano tanti fattori nel modo in cui si vivono e si sentono il sesso, le relazioni sentimentali ma anche amicali ecc. E come dici tu se tanto tanto la società accetta la divergenza per quanto riguarda l'alcool e il resto non lo accetta nella sfera sessuale che fa parte dell'identità della persona e che si presume "naturale".
Comunque per risponderti più direttamente credo che in un'altra epoca forse mi sarei sentita meno estranea al sesso, in passato non c'era tutta questa attenzione spasmodica come ora e sarebbe risultato anche più normale voler aspettare. Oggi, ripeto, a 30 anni se al terzo appuntamento non ti mostri interessata e propensa vieni bollata come "problematica" e non esiste neanche un dialogo al riguardo. Semplicemente si dà per scontato sia così.
Riguardo a me io credo che almeno per il momento il sesso non rientri tra le cose a cui do importanza e di cui soffro la mancanza. Per me non sarebbe neanche un problema se solo questa condizione non mi tagliasse fuori socialmente dai miei pari. Non so se dipenda dal fatto di non aver trovato la fatidica persona giusta (ma a questo punto faccio prima a sperare di vincere il superenalotto), se da qualche trauma, se è una questione fisica visto che provo dolore e non la definirei un'attività piacevole il più delle volte. Però so che a me non viene quasi mai naturale e questo mi fa pensare... farei un paragone con il cibo: a un certo punto ti viene fame e vuoi mangiare, allora ti guardi intorno e assaggi e così capisci cosa ti piace di più. Ma se non senti lo stimolo della fame come fai? ti obblighi a provare a caso? E se non ti piace è perchè non hai fame o perchè non è il cibo giusto?

Marco grazie per il benvenuto. E' vero i 30 anni oggi sono una carneficina per chi non ha raggiunto i "punti fermi" della vita e naviga a vista. E io devo dire che non ne ho raggiunto quasi nessuno e il confronto con gli altri mi schiaccia. Ultimamente sto realizzando che il problema è proprio nel guardare gli altri e sentirmi costantemente mancante e indietro. Ne deriva un senso di angoscia. Devo dire però che a periodi riesco a gestirlo meglio concentrandomi su di me e sull'ora, altri è davvero difficile non pensare al mio futuro, all'incertezza costante. Non sono sola, è vero, ma non è una gran consolazione.

E a proposito di solitudine... da anni ormai è la mia compagna costante. Ho passato mesi completamente sola con i miei gatti. E anche ora mi ritrovo spesso nei giorni festivi da sola. Tanto che devo far tenerezza ai miei vicini anziani che mi trattano come una specie di nipote e addirittura vorrebbero invitarmi a cena. Loro non se lo spiegano come faccio a non avere un fidanzato nè tantomeno amici. In parte neanche io a dire il vero, di certo è un insieme di fattori.

E per finire arrivo al post di Bianca. Ti ringrazio molto per i tuoi spunti, mi sto impegnando a metterli in atto per me, per stare meglio. Ora riesco abbastanza forse perchè è un periodo propizio, perchè è estate e sono in vacanza, ho più tempo e un po' meno stress. Ogni anno investo 30 euro sulle piante e terriccio sapendo che sono a fondo perduto perchè tanto ad agosto con il caldo mi muoiono il 90% delle piante. Quest'anno è andata peggio e siccome non mi sono sbrigata a travasare le piante sono sopravvissute solo 2 petunie più il vecchio geranio e le piante grasse. Ed è vero che curarle mi fa stare meglio. Così come gioire dei fiori. Anche osservare un tramonto, passeggiare nel verde, osservare le bellezze di Roma. Però ecco non basta spesso. Cerco anche di mantenere i rapporti con le persone, di frequentare le amiche (anche se purtroppo riconosco che il mio risentimento ha contribuito a rovinare il rapporto e non mi sento ormai serena con loro). Cerco pure di ampliare le mie conoscenze con un app in cui in soldoni partecipi ad attività con sconosciuti. So bene che a settembre, presa dal lavoro, tutto questo non potrà continuare, almeno con questo impegno. Io aspiro proprio alla serenità che dici tu, al poter contare su me stessa e a dirmi che comunque vada andrà bene, magari non nel modo in cui me lo aspettavo. Ma è maledettamente difficile quando ogni cosa ti rimanda l'idea dell'incertezza e della solitudine, di una vita con poco amore.

PS vi ringrazio tanto per questi scambi e scusatemi ma se qualcuno non mi spiega passo passo come inserire le citazioni non imparerò mai
Ciao Lun,
Guarda è una questione complessa e semplice allo stesso momento perché se non si sente il bisogno allora vuol dire che è così, esatto è come la fame. Immagina un mondo in cui la fame non esiste e il cibo esistente è solo per potersi deliziare il palato, ma senza avere io bisogno di mangiarlo. Ecco, ora io dico che si è creata troppa confusione per via della società in cui stiamo ma un tempo non era così, c'era più ordine in certe cose ora non se n'è capito più nulla.
Comunque tranquilla, per qualsiasi cosa noi siamo qua, non te ne fare una colpa, se non ti interessa il sesso dedicati ad altro e vai avanti.

deckard
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da deckard »

Benvenutə Lun
Secondo me e limitatamente ala mia esperienza in molti aspetti della vita di tutti i giorni bisogna chiedersi alcune cose.
Ognuno di noi cerca di capire quali sentimenti, quali emozioni, quali sensazioni albergano dentro di sé a livello fisico, emotivo, psicologico ed istintivo, non necessariamente in questo ordine. Questo significa capire che sensazioni ci trasmette l'affrontare una tematica molto delicata come quella del sesso vissuto in prima persona o affrontato come argomento di discussione, visto in televisione o sui giornali e ogni modalità attraverso la quale si presenta può potenzialmente innescare emozioni difficili da gestire o dolore.
Il passaggio successivo per ogni persona è chiedersi: appartenere allo spettro della asessualità è per me un problema? Mi crea in prima battuta delle difficoltà o dei problemi? Poi ogni persona è tale in quanto parte di un tutto, ma ogni discorso inizia da un punto di partenza: se stessə.
Poi le insicurezze e le paure fanno parte di noi. Essere spaventati è perfettamente comprensibile. I sentimenti e le sensazioni non vanno mai giudicate, ma solo comprese, perché è sulla base di queste che gli “algoritmi personali processano il mondo e prendono decisioni”. Ogni persona fa il meglio che può con le risorse cognitive che ha a disposizione per affrontare il carico intellettivo ed emotivo. Nessuno è sbagliato, le emozioni non sono sbagliate, le scelte non sono sbagliate, semmai certe cose possono essere poco strategiche e scarsamente funzionali al proprio benessere, ma è un problema diverso.

Se si ritiene che un aspetto della vita non ci interessa e per noi non è un problema, ciò che viene dopo è un dettaglio secondario che non può e non deve invalidare il punto di partenza dentro ogni persona. Ciò su cui si può lavorare è la propria personalità, le proprie scelte, le priorità e il benessere psicofisico. Non si può lavorare sul prossimo, poiché se tali persone hanno dei comportamenti che sono problematici, anempatici e anaffettivi è probabile che costoro continuino a portarli avanti indipendentemente dalle conseguenze.

Spero di essermi spiegato correttamente.

Cordiali saluti.
That's all my dear folks...
Odiare i mascalzoni è cosa nobile. Marco Fabio Quintiliano, Calahorra, 35-40 d.C. – Roma, 96 d.C.
Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile: a ben vedere, significa onorare gli onesti. Aristofane. I Cavalieri.

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Bianca
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Ciao dec.
Sicuramente si può lavorare su se stessi, per migliorare il proprio carattere, affinare le proprie capacità, dare di sè un contributo positivo alla società in cui si è inseriti.
Più si vive consapevolmente, più si capisce che è un dovere.

Il fatto che l’asessualità non costituisca un problema per chi la possiede, può anche essere scontato.
Molti lo affermano su Aven.
Nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, molti si rendono conto che essa preclude, in modo relativo o assoluto, l’instaurarsi di relazioni positive e durature.
Si intravvede una vita in solitudine, si constata un’inadeguatezza che castiga i sentimenti e, in alcuni casi, costringe alla asocialità.

Se ci si lascia dominare dal pessimismo, la strada verso il cinismo, la negatività, una socialità mal intesa, anche una sorta di cattiveria verso gli altri, è tutta in discesa.
Anziani vendicativi, maligni, pieni di rancore e di rabbia, di rifiuto di sè e degli altri, sono il risultato di un problema esasperato di cui non hanno mai saputo trovare la soluzione.

Il momento terribile è quando sono costretti a guardarsi in uno specchio

deckard
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da deckard »

Il fatto che l’asessualità non costituisca un problema per chi la possiede, può anche essere scontato, ma non necessariamente lo è. Il risultato può essere un punto d'arrivo del percorso individuale, del lavoro di scoperta e comprensione di sé.
Essere asessuali può precludere, in modo relativo o assoluto, l’instaurarsi di relazioni positive e durature? Sì e no, dipende dalle persone che si incontrano, dal contesto in cui si vive, da come ci si relaziona a se stessi e al prossimo (E viceversa).

Non è facile trovare persone che comprendano i propri sentimenti e rispettino le diversità in una società i cui membri difficilmente comprendono e rispettano il fatto che si possa appartenere allo uno spettro della asessualità.

È molto difficile trovare luoghi frequentati anche solo occasionalmente da persone aspec. È difficile trovarsi nello stesso luogo assieme a persone che quanto meno sappiano e capiscano cosa significa essere aspec, persone in grado di andare oltre le definizioni e le etichette, persone che comprendano l'esperienza altrui e non facciano discorsi allonormati.

Forse chi è allosessuale e/o alloromantico dovrebbe cercare maggiormente di ascoltare, osservare, empatizzare nei confronti di chi ha esperienze di vita vissuta diverse e mettersi in discussione. Abbiamo due occhi e due orecchie e solo una bocca perché il tempo che si dedica alla percezione dovrebbe essere maggiore di quello dedicato all'espressione del proprio pensiero.
Forse ogni persona dovrebbe cercare di farlo.

Una persona aspec spesso percepisce “la necessità o l'obbligo dettato dalla situazione” di fornire molte spiegazioni al prossimo, e non sempre si è a proprio agio nel darle. Non è necessario giustificarsi e spiegare perché ci si senta in una specifica maniera e perché la propria identità abbia determinate caratteristiche.

Forse chi è allosessuale e/o alloromantico dovrebbe comprendere che il proprio comportamento potrebbe essere anempatico, anaffettivo e denotare mancanza di rispetto, stima, o attirittura aggressività e odio nei confronti di chi è diverso ed è triste quando questi comportamenti non sono esplicitamente consapevoli, ma comunque lesivi nei confronti del prossimo. Una persona intelligente emotivamente potrebbe avere la capacità di dire: “ho sbagliato, è colpa mia, mi dispiace ed ecco che cosa farò per rimediare”, ma non tutte le persone ne hanno la capacità e vi riescono.
Forse bisognerebbe partire dall'idea che ciò che fa parte della vita di una persona non rientra nell'area di conforto del prossimo, ma è fonte di potenziale disagio e causa di risposte emozionali dolorose.
Non è necessario giustificare il proprio comportamento quando si sbaglia, ma bisognerebbe soltanto scusarsi, cercare di non ripetere l'errore e andare oltre.

Il pessimismo, il cinismo, la negatività, la cattiveria, la malignità, il desiderio di vendetta, il rancore (o il livore) -- fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami (e) diventai procuratore Cit. -- sono sentimenti che si alimentano vicendevolmente e rabbuiano anche la parte luminosa della propria anima.
Lavorare su di sé significa accettare la propria persona indipendentemente dal fatto che ci siano delle ombre o delle macchie, accettare la propria persona non con gli aspetti disfunzionali, ma nonostante tali aspetti.
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Agire sul proprio essere significa vedere con chiarezza le ombre di cui parli e pian piano fare entrare luce.
Più si ha luce dentro, più si è una bella persona, innanzi tutto per sè prima che per gli altri.

La necessità di andare avanti nella vita eliminando il rancore, si manifesta, negli anni che avanzano, in modo sempre più prepotente e tutto quello che di negativo ci siamo tenuti dentro, pesa in modo insopportabile.

Avevo uno zio acquisito molto anziano.
Era una brava persona, così, come comunemente si intende.
Aveva amato profondamente moglie, figli e nipoti.
Ogni tanto mi diceva: ho qualcosa dentro, non capisco cosa sia ma è un malessere che mi tormenta, qualcosa che sento sempre.
Mi impressionavano queste sue parole; capivo che non potevo aiutarlo e lui soffriva.
Quando è morto di vecchiaia, ho cercato di dare un nome al suo malessere e non sono riuscita a trovare un termine più appropriato di : rimorso.

Errori accumulati, torti fatti, avidità senza limiti, l’uso senza scrupoli di tutte quelle nefandezze che albergano nel cuore dell’uomo, da cui molti si lasciano dominare.

Tutta la ricchezza che aveva accumulato, derivava da varie attività, tutte lecite ma soprattutto dalla sua gran bravura nell’acquistare alle aste immobiliari e a volte, immediatamente vendere.

È stata la sua specialità.

Se tu hai studiato il diritto e hai qualche esperienza in merito, sai che cosa c’è dietro e che mondo è quello.

A me sembra importante non lasciarsi impossessare da ciò che di negativo si affaccia in noi.
Accettarsi sì ma senza mai abbandonare la virtù, quel faro luminoso che deve guidare i nostri passi, affinché possiamo camminare degnamente nella vita e giungere alla fine SENZA quel tormentoso malessere dentro.

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da deckard »

Old Sins Cast Long Shadows, vecchi peccati gettano lunghe ormbre, questo è il titolo di un episodio di Ghost Whisperer - Presenze.
Emozioni negative di vecchia data e oltre le quali non si è riusciti ad andare provocano con il passare del tempo un allungamento nelle ombre che esse generano.
Le aste immobiliari sono piene di immobili che son finiti all'asta perché i proprietari non sono stati in grado d pagare il mutuo o perché i proprietari si sono separati e hanno divorziato senza trovare un accordo sull'immobile. E sono piene di altre situazioni delicate e dolorose.
Partecipare alle aste può dare l'impressione e la sensazione di lucrare su situazioni delicate e dolorose.

Vivere la propria vita significa comprendere chi ci aiuta a sentirsi a proprio agio, quali sono le tempistiche, le modalità relazionali, i luoghi in cui ci si sentente a proprio agio, e le ragioni e le finalità dietro a tutto ciò. Non è un lavoro facile.
Constatare che le persone che hanno condiviso il proprio percorso hanno esperienze di vita vissuta diverse dalle proprie non costituisce in se e di per se un fatto negativo. L'unica cosa su cui si può lavorare è cercare di presentarsi preparati alle “sfide” che la vita ci propone e proattivi.
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Gabry_Lor89 »

Ciao Mary, piacere di conoscerti! Mi chiamo Gabriele e quando ho letto quello che hai scritto mi è sembrato quasi di leggere parole scritte da me stesso.
Mi riconosco infatti in gran parte di quello che hai detto, soprattutto per quanto riguarda il sesso, e se ci aggiungi anche il fatto che io sono un uomo, potrai capire quanto anche per me sia difficile fare nuove conoscenze e trovare magari la persona giusta per me...
Io poi col tempo mi sono allontanato da diverse persone perché sentivo di avere qualcosa di diverso e questo mi causava del disagio. Non mi sentivo compreso ma non capivo il perché di questa "diversità", finché non ho scoperto il mondo dell'asessualità e ho quindi iniziato a sentirmi libero di essere me stesso e a conoscere persone più simili a me.
Però proprio come te a volte anch'io, che ho 33 anni da poco compiuti (quindi più o meno la tua età), penso al fatto che più o meno tutti i miei coetanei sono fidanzati, sposati, convivono, magari hanno dei figli... pian piano sto iniziando a farmene una ragione ma mi sembra sempre che anche a me sia tutto precluso.
Per cui capisco come ti senti e non penso affatto che sia sbagliata, così come ormai non penso più di esserlo io, semplicemente essendo "diversi" dalla massa per quelli come noi le cose sono un pò più complicate evidentemente.
In ogni caso volevo dirti che io ci sono per due chiacchiere o anche per conoscerci meglio, perché no?
Buona serata e a presto!

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Gabry_Lor89 »

Scusami Lun, ho letto male e pensavo che ti chiamassi Mary. Mi dispiace per l'errore e in ogni caso di nuovo piacere di conoscerti!

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Bianca
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Nulla di grave.
Puo succedere di confondere gli autori di uno scritto ma, in genere si capisce a chi ci si riferisce.

È comodo anche poter rileggere i vari pezzi scritti in precedenza ma ad un certo punto non si sa più con chi si sta parlando.

Non ti crucciare Gabry, sicuramente Lun non si è risentita.

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da deckard »

Bianca ha scritto:
sab lug 09, 2022 10:03 am
La necessità di andare avanti nella vita eliminando il rancore, si manifesta, negli anni che avanzano, in modo sempre più prepotente e tutto quello che di negativo ci siamo tenuti dentro, pesa in modo insopportabile.
Bianca ha scritto:
sab lug 09, 2022 10:03 am
Errori accumulati, torti fatti, avidità senza limiti, l’uso senza scrupoli di tutte quelle nefandezze che albergano nel cuore dell’uomo, da cui molti si lasciano dominare.
Mi tornano in mente or ora le parole di Frodo Baggins ne “Il Ritorno del Re”:
Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita... come fai ad andare avanti... quando nel tuo cuore cominci a capire... che non si torna indietro... ci sono cose che il tempo non può accomodare... ferite talmente profonde... che lasciano un segno.
E anche le parole di Bilbo Baggins ne “La Compagnia dell'Anello”:
Mi sento sottile, quasi stiracchiato, come il burro spalmato su troppo pane.
Ian Holm e Martin Freeman sono stati due ottimi attori nel ruolo di Bilbo Baggins e hanno saputo trasmettere tono e intenzioni nelle battute.
Elijah Wood, invece, nel ruolo di Frodo Baggins è stato per me una piacevole sorpresa.
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Lun
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Lun »

Ciao ragazzi e ragazze,
era tanto tempo che volevo tornare a scrivere e finalmente ci sono riuscita.

Innanzitutto grazie davvero per i vostri contributi, veramente uno più interessante dell'altro! Bianca ti ammiro per come riesci ad essere, vorrei riuscire anche io ad avere la tua speranza e la tua forza d'animo e fermezza (non riesco neanche a trovare le parole adatte). A volte ragiono come te ma purtroppo tante altre non ce la faccio. Se penso al torto più grande che ci hanno fatto, e intendo come figli e come generazione proprio, è stato quello di non poter avere un orizzonte, una fede, un pensiero ottimista sul futuro...e purtroppo gli eventi di questi giorni sembrano suggerirci che andrà sempre peggio, ormai manca giusto l'invasione aliena e poi ce le abbiamo tutte le premesse per l'apocalisse.
Comunque tornando su temi più vicini intendevo dire che forse a me manca questo: il poter contare su me stessa e sapere che andrà bene, qualunque cosa io faccia, qualsiasi strada finirò per prendere. Invece mi sento spesso persa. Ogni tanto riesco a godere delle piccole cose, che per me valgono davvero oro, le coccole dei gatti, le passeggiate al parco, la vista mozzafiato della luna. Tante altre mi manca qualcuno o qualcosa. E non è un discorso di non saper star bene da sola ma proprio di sentirmi come se fossi l'unica al mondo. Le mie amiche più strette non mi capiscono in questo, dicono che non vedo quello che ho e forse anche tu lo pensi, ma alla fine non mi pare neanche sia un'eresia desiderare di condividere la vita con qualcuno, costruire piano piano una famiglia, guardare al futuro sapendo che pur se ci saranno momenti difficili si può affrontare tutto, perchè per quel poco che ho potuto provare se ami e sei amato vale la pena vivere e cambia anche il significato della vita. Ecco io forse non mi sento amata abbastanza (e questo da sempre, da quando ero piccola) e quindi perde tutto di senso, le piccole cose non bastano all'infinito seppur mi mandano avanti. Forse sono egocentrica o ingrata ma è tanto orribile ammettere che no non è la vita che volevo per me e che vorrei altro? E che non capisco neanche quale colpa ho commesso per meritarmela?

Ultimamente mi sembro in pace quando sto in compagnia di Rancore (il rapper XD) e di me stessa... e da un lato mi sembra un bene trovare serenità, dall'altro ho paura che mi passi la voglia di relazionarmi al mondo.

Io non voglio diventare rancorosa, ho il terrore di passare la mia esistenza così eppure adesso è quello che provo perchè alla base sento una profonda ingiustizia nei miei (nostri) confronti. Non mi ci rassegno ad una vita del genere, magari arrivata a 40 anni me ne farò una ragione. Comunque queste settimane mi sono volate e ci ho riflettuto tanto su queste cose, sono arrivata anche a confessare come sto davvero nel tentativo di far comprendere ad un'amica il motivo del mio allontanamento. E ora mi sento meglio anche se ci siamo allontanate.

Riguardo il sesso come diceva qualcuno a me non crea problemi non farlo. Diciamo che mi pare di perdermi questa grande esperienza di cui tutti parlano così bene ma poi non è che me ne freghi molto. Mi colpisce piuttosto la conseguenza e cioè quell'esclusione dalle relazioni amorose e quel senso di straniamento sociale. Poi a sua volta questo porta grande solitudine anche al livello "pratico" e onestamente io di persone single e felici manco ne conosco: magari da fuori appaiono così ma poi osservando bene le vedo proprio tristi e pure loro mi confermano.
Io comunque non mi ci ritrovo neanche nell'etichetta dell'asessualità, è che mettere etichette non mi piace e come qualcuno diceva giustamente si cambia nella vita. Vorrei solo che sia permesso poter affermare che non per tutti il sesso è fondamentale, eppure questa frase sembra un'eresia e letteralmente ovunque si legge che no, non esiste relazione senza sesso e che se ce n'è poco allora i due si lasceranno, che è normale voler fare sesso e se non accade c'è qualcosa di strano ecc ecc. Ma è davvero così assolutamente impensabile questa cosa?!

Gabriele ti ringrazio del messaggio, da un lato sono contenta di sapere che non sono sola, dall'altro mi dispiace perchè se davvero vivi quello che passo io non è certo una bella cosa e non lo auguro agli altri.

Deckard hai scelto la citazione del Signore degli anelli che più di tutte mi ha impressionato. Appena letta rimasi sgomenta nello scoprire che finalmente qualcuno aveva messo per iscritto la malinconia, l'angoscia, la rabbia e la tristezza che provavo allora e che provo adesso.

Sono davvero stanca e spero che quello che ho scritto sia comprensibile, ora vado a dormire e di nuovo grazie

deckard
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da deckard »

Mitto tibi navem prora puppique carentem.

Tutte le sensazioni, tutti i sentimenti, tutte le emozioni che noi proviamo sono importanti e hanno diritto di esistere, anche la tristezza e il dolore.
Dal mio punto di vista non si tratta di invidia o di incapacità di vedere ciò che si ha.
Credo che tu non sia egocentrica, quanto piuttosto egoriferita, cioè una persona che fa riferimento al proprio io. Cioè in un certo senso cerchi di avere, o comunque di costruire, un rapporto, una connessione con te stessa, con il tuo io. Ed è normale prendere consapevolezza che ci sono aspetti della propria vita che non ci permettono di vedere il proprio percorso storico ed evolutivo con soddisfazione, fierezza, conforto o altro. Certe analisi fanno parte del dialogo che ogni persona ha con sé e costituiscono un punto di arrivo e di partenza per ... questo ogni persona capisce ciò per sé.

Capire come ci si sente è molto importante. Puoi scrivere delle frasi di getto su un tuo diario personale e leggerle dopo una settimana, o un mese o un anno, ripensarci e chiederti che cosa tu provavi e provi ancora anche alla luce di ciò che hai scritto. Non esistono cose giuste o sbagliate nei sentimenti, ma cose strategiche e funzionali in misura maggiore o minore, capire il punto di partenza, l'ora, e il dove permette di costruire la strada che si desidera nella maniera che si preferisce.

Le etichette aiutano, ma non devono imbrigliare. Personalmente credo che possano fornire dei suggerimenti per spiegare a noi stessi in primo luogo e poi al prossimo come ci si sente, cosa si prova, e via discorrendo. Spesso chi prova determinate emozioni e sente alcune necessità ha delle difficoltà ha essere empatico con chi non le vive e non ritiene che determinati aspetti della vita siano fondamentale e “colonne portanti” del proprio essere.

Le due citazioni di Tolkien hanno impressionato anche me. Ogni tanto penso a vari dialoghi o monologhi e penso a quali intenzioni o emozioni sono presenti per poter dare la giusta resa emotiva e recitativa.

Cordiali saluti. Ave atque vale.
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