relazione asex

Le matricole qui dentro. Presentatevi!
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AnDieWelt
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Re: relazione

Messaggio da AnDieWelt »

InCercaDiMe ha scritto:
mar feb 08, 2022 12:53 pm
Perdonami AnDieWelt,
ieri notte mi giravano le scatole da morire e forse i miei toni non sono sembrati dei migliori, anzi, sembrano anche a me più polemici del solito. In realtà non sono una persona polemica, ma una che ama sviscerare i problemi, anche al limite dello sfinimento (dell'altro), perché credo che soltanto parlandone e osservandoli da più prospettive, si possa arrivare a una piena comprensione, che non necessariamente porta una condivisione, ma l'accettazione sì.
Hai ragione quando dici che il mio punto di vista non è chiarissimo, non lo è nemmeno a me, sono qui da quanto? Due settimane? E sto imparando tutti questi termini ora, non hanno mai fatto parte della mia vita prima, per questo più che mai avrei bisogno di raccogliere le vostre esperienze e i vostri consigli...e mi girano da morire quando trovo muri, quando non ottengo non le risposte che mi sarei aspettata, ma nessuna risposta proprio 😅e mi tocca leggere in privato: "Io sono una persona selettiva" e vederla sparire dopo poco...ma perché, pensate che io accolga chiunque nella mia vita, soltanto perché non sentirete mai uscire dalla mia bocca che i sessuali sono tutti uguali e che cercano tutti solo sesso?
Sono un'irriducibile sostenitrice dell'unicità di ognuno e se tutti gli asessuali sono diversissimi (come giustamente dici, e lo credo anch'io fermamente) perché non può valere lo stesso per i sex? Non può esserci qualcuno che dia lo stesso peso all'intesa mentale e a quella sessuale? O addirittura più a quella mentale? Non ho avuto modo di conoscere tutta la popolazione mondiale sex per poter dare una risposta certa a queste domande, nè in un senso nè in un altro, ma mi stupisce la vostra fermezza nell'affermare che certe cose sono così, punto e basta, probabilmente sulla base delle vostre esperienze. E dato che io ho fatto le vostre stesse esperienze, perché sono un'asessuale anch'io, anomala forse, ma sempre asessuale, ogni tanto mi rattristo nel non sentire dentro di me questi stessi punti fermi che voi avete delineato...e mi sento ancora più strana e disastrata, però del mio essere così nel tempo ne ho fatto pure un vanto, perciò comunque vado avanti. Specifico solo che, fino ad ora, non ho mai agito per compromesso, ho sempre fatto quello che mi sentivo di fare, quando mi sono sentita di farlo(sessualmente parlando)...e chi voleva aspettare ha aspettato, chi voleva andare è andato, così come spesso me ne sono andata io, nessuno si era messo d'accordo.
Ma proprio sul compromesso riflettevo in questi giorni. Durante la pandemia ho "conosciuto" in chat tantissimi uomini, perché avevo voglia di parlare (loro, in quanto sex, volevano fare altro, ma non tutti)e ho avuto anche delle belle conversazioni. Me n'è tornata in mente una, con un uomo di oltre 60 anni, che cercava relazioni principalmente fisiche, pur dichiarandosi innamoratissimo della moglie, la quale non aveva più rapporti con lui da anni, a seguito di una brutta malattia, che le aveva spento la libido. Quest'uomo, con commozione, mi raccontava di come addormentarsi accoccolato sul divano, tra le braccia di lei, fosse il momento più bello delle sue giornate, eppure si dava un gran da fare con le sue amanti in giro per l'Italia e volentieri avrebbe aggiunto anche me, con cui parlava tanto bene. Capirete, voi asex, che non conoscendo all'epoca questa mia natura, questo racconto mi sembrò surreale...ma più andavo avanti a chiedere, più lui mi spiegava, più il tutto mi sembrava plausibile: con la moglie aveva stretto questo accordo, perché lui aveva giustamente delle esigenze fisiche da soddisfare, ma non l'avrebbe mai lasciata per nessuna al mondo, perché amava lei. Mi riferisco a episodi come questo, quando dico che sto rileggendo la mia vita e mi sento arricchita... perché comprendo ancora di più, tanto che mi sono domandata se mai io sarei in grado di accettare un tale compromesso (al contrario) pur di conservare un grande amore. E vorrei tanto poter leggere esperienze a riguardo e potermi confrontare anche su questo...se magari qualcuno, prima o poi volesse rispondermi, perché ne avrei di curiosità a riguardo. Intanto cercherò qualcosa tra le vecchie conversazioni a cui faceva riferimento Bianca, però capitemi, non posso comprendere me stessa leggendo soltanto quello che gli altri hanno espresso, ho bisogno di esprimere anch'io il mio, senza passare necessariamente per la provocatrice di turno...o per quella che vuole sentirsi dire: "Hai ragione".
Grazie Bianca, per quando concordi con me e per quando mi punzecchi, a me servono entrambi!
A presto almeno con qualcuno, spero 😅
Onde evitare malintesi... Precisazioni che non so se siano necessarie, ma nel dubbio:
Penso che nessuno ti abbia accusata o ritenuta una provocatrice o una persona che vuol sentirsi dar ragione a tutti i costi. Se così fosse stato, e magari mi è sfuggito, ne prendo le distanze. Ritengo non sia necessario metter le mani avanti.
Nel momento in cui dico che non mi è chiara la tua posizione non è a sua volta un'accusa, ma lo premetto nel caso in cui potrei aver dato per scontato delle cose o esser giunto a deduzioni sbagliate che poi magari non rispecchiano il tuo modo di essere.
Nel momento in cui dico che non ricevi le risposte che ti aspetti mi riferisco a un punto di vista quantitativo, la comunità è piccola e per giunta frammentata ti accorgerai.

Aggiungo che al tempo stesso mi è sfuggito quando e da parte di chi è stato detto che tutti i sessuali, nessuna eccezione, basino i loro rapporti unicamente sul sesso, se qualcuno l'ha detto è ok, sua opinione, non è l'opinione dell'intera comunità. Magari provengono da ambienti particolarmente iper-sessuali? Io per primo mi sorprendo quando sento parlare di società sesso-centrica, ma mi rendo conto che ambienti (lontani dal mio) così esistono e da lontano ho modo di osservarli.. E quando una persona elabora un giudizio lo fa necessariamente basandosi sulla propria esperienza, sull'ambiente in cui vive e ha vissuto, non possiamo far altrimenti nel momento in cui non penso che nessuno di noi sia in possesso né della sfera di cristallo né di dati scientifici e statistiche reali.

Come ho provato a specificare penso che il malinteso sia nella differenza che c'è fra il contemplare che ci sia altro oltre che il sesso, e il rinunciare interamente al sesso.
Nel momento in cui dico che sei l'eccezione mi riferisco ancora ad uno specifico ambiente. A prescindere se sei più asex o più grey, io ti dico, la maggior parte degli asex che incontrerai è del tutto probabile che siano differenti da te su questo aspetto, ossia non nella posizione di potere o volere dare quello di cui si presume i sessuali abbiano bisogno. Penso sia fondamentalmente qui quello che può sintetizzare il motivo fondamentale del nostro disaccordo. Dicevo attenzione a non generalizzare fondamentalmente riferendomi alla frase "non siamo i poveri svantaggiati che possono "accoppiarsi" solo tra simili" - Io penso che nella maggior parte dei casi che ho avuto modo di incontrare sia invece proprio così..
Non la ritengo una provocazione quello che tu sostieni, ma non è così in quello che nella mia limitata esperienza ho potuto osservare con il tuo stesso spirito e desiderio di sviscerare all'inverosimile il problema inverosimilmente complesso e sfaccettato con i limiti e gli strumenti di cui disponiamo. Possiamo andare avanti all'infinito, per quanto mi riguarda non esiste il punto e basta e sarei genuinamente dispiaciuto se hai percepito il disaccordo come un muro.
Penso di aver messo sul piatto quelle cose che ho immaginato potessero mancarti nell'avere una visione più completa, e sono a mia volta disposto a raccogliere quello che può essere utile a me per allargare la mia.

Ma anche a tal proposito, perdonami, proprio nell'eventualità che qualcosa mi sfugga o non mi sia chiaro, l'esempio che mi porti, ancora una volta, non rafforzerebbe ulteriormente l'idea che generalmente parlando i sessuali non possano fare a meno del sesso?
Anche qua, se ho capito bene, te ti domandi se quello è un compromesso che saresti disposta ad accettare, ma molti di noi è una domanda alla quale potrebbero aver già risposto.

Ad ora peraltro, non sto mettendoci troppo del mio: Non vorrei trovarmi a rispondere di opinioni/posizioni altrui che non necessariamente rispecchiano le mie; Riguardo quello vorrei solo ancora una volta appuntare delle possibilità; Io nemmeno mi riferivo agli asessuali nella loro interezza quando dicevo quale sia la regola, perché saprai bene da sola che quelli che hai modo di incontrare negli ambienti che frequenti non sono necessariamente rappresentativi.
Prova a immaginare, ci saranno asex che vivono la loro storia felice sex-asex? Non ho avuto modo di incontrarne ma perché no, teoreticamente possibile..
Ci saranno asex che vivono la loro storia felice asex-asex? Certamente.
Quanto è probabile che incontrerai queste persone in un forum? Poco..... E' possibile per esempio che quelle persone non sentano la stessa necessità di trovare una comunità di simili quanto quelle persone sole, ferite, deluse, bisognose, esigenti. Perciò è naturale che la maggior parte delle esperienze e testimonianze che incontrerai qua saranno negative. Non significa che sia il caso della popolazione asessuale, in questo senso intendevo che potresti esser l'eccezione, non che sia anomala.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

-Così parlò Zarathustra-

InCercaDiMe
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Re: relazione

Messaggio da InCercaDiMe »

Allora Mariii,
io non voglio arrivare proprio da nessuna parte, non credo che chi si iscrive in un forum voglia "arrivare" e, citando anche AnDieWelt, scusatemi se, quando ho letto che questa è una community di supporto tra Asessuali, non ho pensato che il supporto si sarebbe indirizzato soltanto a chi è infelice o in difficoltà e non anche a chi, come me, porta un punto di vista differente dal vostro.
Tu in particolare Mariii, e adesso vado giù dura, sei l'esempio di ciò che definisco "non accettazione" delle peculiarità altrui... Io non starei accettando la mia asessualità perché non la penso come te? E tu chi saresti, sentiamo, per stabilire cosa significa esattamente essere asessuale e come uno debba vivere questa sua asessualità? "Accettalo, è così", mi hai scritto l'altra volta, citando quella meravigliosa frase detta dalla tua amica...ma io non voglio essere una rassegnata come te, nè una dalla visione così ristretta da non riuscire a vedere oltre il suo naso. Citavo il racconto dell'uomo di 60 anni come esempio di compromesso, non come esempio di uomo che non mette al primo posto il sesso, è lampante che per lui il sesso fosse fondamentale...
Ognuno, dice AnDie, stabilisce il suo pensiero in base alle proprie esperienze...ma mi sembra evidente che molti di noi, proprio perché asessuali, non è che vivano tutte queste relazioni...e quindi voi fondate il vostro pensiero non su piccoli numeri perché siamo pochi, ma perché le nostre esperienze nel campo sono misere... quindi per me non sono rappresentative di nulla, perché ognuno è a sè e vive come cavolo vuole. Ho chiesto, in maniera provocatoria, esempi di storie asex-asex felici non per fare una statistica da inviare all'Istat, ma proprio per provare che non è la sessualità che fa la felicità, nè di certo io cercherei mai un uomo perché sex o asex, ma per quello che ha nell'animo.
Da questi ultimi messaggi capisco perché siamo una comunità sconosciuta alle masse(a me stessa sconosciuta, nonostante ne faccia parte). Non mostriamo nessun orgoglio per quello che siamo, nessun interesse per i pensieri lontani da quelli in cui ci siamo arroccati e nessuna esaltazione delle nostre peculiarità. E non concordo, AnDie, sul fatto che gli asex felici non abbiano bisogno di scrivere qui, dovrebbero essere i primi a correre in soccorso di chi è stato meno fortunato e a portare il loro esempio come faro di speranza.
Ho guardato tutta la situazione dall'esterno e mi sono chiesta: se facessi leggere i contenuti di questo forum a un mio amico sex, cosa capirebbe di noi asessuali?
Sicuramente tutto quello che ruota intorno alla sfera sesso (che non ci interessa proprio, che ci interessa in parte, che ci interessa per alcuni versi sì e per altri no ecc) e tutto il lessico che definisce le varie categorie.
Magari si sentirebbe in colpa per aver insistito sul piano fisico con qualche sua ex e capirebbe maggiormente l'importanza di rispettare i tempi dell'altro, quando si parla di rapporti intimi.
Per il resto, leggendo tutta questa nostra tristezza e rassegnazione, penserebbe: "Poveracci"...e aggiungerebbe una frase tipo quella dell'amica di Mariii: "Che disgrazia che ti è capitata amica mia, sarai sola per sempre"... perché la frase dell'amica di Mariii o di qualsiasi altro sex, non deriva soltanto dall'ignoranza, ma da come ci presentiamo noi.
Non c'è un post o una sezione, in tutto quello che sono riuscita a leggere, che evidenzi le peculiarità di un asessuale in positivo (se c'è segnalatelo, che almeno prendo una boccata d'aria).. motivo per cui non farei mai leggere tutto questo a un sessuale veramente interessato a cosa voglia dire essere asex, e non solo a come fare a scopare o non scopare nel suo rapporto, ad avere contatto fisico o attenzioni di questo genere, perché sempre lì si ruota e non (Secondo ME) perché per un sex è importante solo quello, ma perché di noi non offriamo altro, sicuramente ce l'abbiamo dentro, ma lì lo teniamo, pensando che, magicamente, chi è diverso da noi possa rispettarci...se a mala pena ci facciamo conoscere. E così ecco gli asex insoddisfatti perché hanno dovuto "fare i sex", hanno avuto rapporti quando non volevano, si sono sforzati di tenere insieme qualcosa che non poteva essere tenuto insieme ... quando sarebbe tanto più semplice dire: "Io sono questo, cerco questo e farò di tutto per ottenere solo ciò che mi rende felice". Ma siamo fragili come tutti, sex compresi, temiamo la solitudine e magari ci attacchiamo al primo rapporto che ci assicura qualcosa, ma che non ci dà tutto, finché ci esauriamo noi o facciamo esasperare l'altro. Del resto come facciamo a comunicare, se poi ti trovi davanti una Mariii che, se esponi il tuo pensiero, ti chiede dove vuoi arrivare. C'è un premio Mariii, alla fine di questa gara, per stabilire se ho ragione io o tu?
Quello che non hai capito dall'inizio è che io posso pensarla come voglio e tu come vuoi, ben venga, ma come io accetto ma non condivido il vostro pensiero su determinati aspetti, così voi dovreste accettare(e continuare a non condividere) il mio e imparare che se uno fa una domanda, aprendo una prospettiva diversa, non toglie nulla alla tua libertà.
Comprendo benissimo un AnDie che sta qui da 10 anni, per 10 anni avrà parlato di sé, avrà costruito la sua identità, l'avrà arricchita, sviscerata...e magari ora nemmeno gli va più di tanto di stare a esplorare le idee poco chiare di chi, come me, inizia il suo percorso ora, con tutto l'entusiasmo possibile (che mi state ammazzando, ma non mi arrendo tanto facilmente)...ti rispetto AnDie, ma tu mi parli con un'esperienza alle spalle, che io avrei tutto il diritto di potermi costruire, anche continuando a conservare le mie idee... perché io ribadisco che non mi sento svantaggiata rispetto a un sex, ma semplicemente diversa. E se in precedenza ho escluso dai miei ragionamenti tutti quegli asessuali che non vogliono saperne di nessun contatto fisico o quasi, dicendo che per loro è giusto trovare un simile, è solo per rispetto del loro animo e di quello di un sex, che non potrebbe mai rinunciare completamente al sesso. Un discorso diverso lo contemplo per gli asex incerti su cosa vogliano o meno in un rapporto, per quelli disposti a sperimentare (per se stessi, non per compiacere) fin dove spingersi, per i demi, i grey e tutte le belle sfumature che conoscete meglio di me.
Perché c'è speranza su questa terra di trovare un uomo (parlo da etero) che ci ami per ciò che siamo, anche un sex.
E vi dico chi è l'asessuale (da etero)per me: è un essere speciale, una persona in grado di amare un'altra andando oltre il corpo e tutte le variazioni che questo può subire nel tempo, un'anima profonda, che sa cogliere l'essenza di quello che è lo stare insieme, un uomo che non sbarella solo perché vede un culo passare o due tette in una scollatura profonda, uno interessato a chi sei, più che a come sei e a come appari, qualcuno che sa dare senso al tempo, non avendo fretta di conoscere e lasciarsi conoscere, in un mondo dove tutto, anche i sentimenti, passano veloci...(e me ne verrebbero altre, se non mi risuonassero le cavolate di Mariii nelle orecchie).
Io così presenterei un asessuale a una mia amica sex, prima di tutte le spiegazioni scientifiche sull'asessualitá...e sono certa che saprei affascinarla rispetto al nostro mondo, di cui sono orgogliosamente una rappresentante, al di là di ciò che qualcuno può pensare...e così mi presenterò, davanti all'uomo sex o asex per cui varrà la pena esporsi.
Chiudo Mariii, chiedendoti scusa per ciò che leggerai, perché se mi attacchi io alzo gli scudi e a colpire sono altrettanto brava...ti invito però a riflettere sull'aggressivitá che hai messo nella tua ultima risposta e sul perché proprio non ce la fai a contemplare visioni diverse dalla tua...questa si chiama paura, magari di mettere e metterti in discussione rispetto a ciò che ritenevi certo. Ma se aggrapparti a queste "certezze", ti fa vivere più serena di abbandonarti alla totale incertezza su tutto che propongo io, ti rispetto e non ti scriverò altro, perché sono venuta qui a comprendere me stessa, non ad evidenziare "i nodi irrisolti" altrui, quello lo facevo per lavoro.
Ciao

Mariii
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Re: relazione

Messaggio da Mariii »

InCercaDiMe ha scritto:
gio feb 10, 2022 8:56 pm
Allora Mariii,
io non voglio arrivare proprio da nessuna parte, non credo che chi si iscrive in un forum voglia "arrivare" e, citando anche AnDieWelt, scusatemi se, quando ho letto che questa è una community di supporto tra Asessuali, non ho pensato che il supporto si sarebbe indirizzato soltanto a chi è infelice o in difficoltà e non anche a chi, come me, porta un punto di vista differente dal vostro.
Tu in particolare Mariii, e adesso vado giù dura, sei l'esempio di ciò che definisco "non accettazione" delle peculiarità altrui... Io non starei accettando la mia asessualità perché non la penso come te? E tu chi saresti, sentiamo, per stabilire cosa significa esattamente essere asessuale e come uno debba vivere questa sua asessualità? "Accettalo, è così", mi hai scritto l'altra volta, citando quella meravigliosa frase detta dalla tua amica...ma io non voglio essere una rassegnata come te, nè una dalla visione così ristretta da non riuscire a vedere oltre il suo naso. Citavo il racconto dell'uomo di 60 anni come esempio di compromesso, non come esempio di uomo che non mette al primo posto il sesso, è lampante che per lui il sesso fosse fondamentale...
Ognuno, dice AnDie, stabilisce il suo pensiero in base alle proprie esperienze...ma mi sembra evidente che molti di noi, proprio perché asessuali, non è che vivano tutte queste relazioni...e quindi voi fondate il vostro pensiero non su piccoli numeri perché siamo pochi, ma perché le nostre esperienze nel campo sono misere... quindi per me non sono rappresentative di nulla, perché ognuno è a sè e vive come cavolo vuole. Ho chiesto, in maniera provocatoria, esempi di storie asex-asex felici non per fare una statistica da inviare all'Istat, ma proprio per provare che non è la sessualità che fa la felicità, nè di certo io cercherei mai un uomo perché sex o asex, ma per quello che ha nell'animo.
Da questi ultimi messaggi capisco perché siamo una comunità sconosciuta alle masse(a me stessa sconosciuta, nonostante ne faccia parte). Non mostriamo nessun orgoglio per quello che siamo, nessun interesse per i pensieri lontani da quelli in cui ci siamo arroccati e nessuna esaltazione delle nostre peculiarità. E non concordo, AnDie, sul fatto che gli asex felici non abbiano bisogno di scrivere qui, dovrebbero essere i primi a correre in soccorso di chi è stato meno fortunato e a portare il loro esempio come faro di speranza.
Ho guardato tutta la situazione dall'esterno e mi sono chiesta: se facessi leggere i contenuti di questo forum a un mio amico sex, cosa capirebbe di noi asessuali?
Sicuramente tutto quello che ruota intorno alla sfera sesso (che non ci interessa proprio, che ci interessa in parte, che ci interessa per alcuni versi sì e per altri no ecc) e tutto il lessico che definisce le varie categorie.
Magari si sentirebbe in colpa per aver insistito sul piano fisico con qualche sua ex e capirebbe maggiormente l'importanza di rispettare i tempi dell'altro, quando si parla di rapporti intimi.
Per il resto, leggendo tutta questa nostra tristezza e rassegnazione, penserebbe: "Poveracci"...e aggiungerebbe una frase tipo quella dell'amica di Mariii: "Che disgrazia che ti è capitata amica mia, sarai sola per sempre"... perché la frase dell'amica di Mariii o di qualsiasi altro sex, non deriva soltanto dall'ignoranza, ma da come ci presentiamo noi.
Non c'è un post o una sezione, in tutto quello che sono riuscita a leggere, che evidenzi le peculiarità di un asessuale in positivo (se c'è segnalatelo, che almeno prendo una boccata d'aria).. motivo per cui non farei mai leggere tutto questo a un sessuale veramente interessato a cosa voglia dire essere asex, e non solo a come fare a scopare o non scopare nel suo rapporto, ad avere contatto fisico o attenzioni di questo genere, perché sempre lì si ruota e non (Secondo ME) perché per un sex è importante solo quello, ma perché di noi non offriamo altro, sicuramente ce l'abbiamo dentro, ma lì lo teniamo, pensando che, magicamente, chi è diverso da noi possa rispettarci...se a mala pena ci facciamo conoscere. E così ecco gli asex insoddisfatti perché hanno dovuto "fare i sex", hanno avuto rapporti quando non volevano, si sono sforzati di tenere insieme qualcosa che non poteva essere tenuto insieme ... quando sarebbe tanto più semplice dire: "Io sono questo, cerco questo e farò di tutto per ottenere solo ciò che mi rende felice". Ma siamo fragili come tutti, sex compresi, temiamo la solitudine e magari ci attacchiamo al primo rapporto che ci assicura qualcosa, ma che non ci dà tutto, finché ci esauriamo noi o facciamo esasperare l'altro. Del resto come facciamo a comunicare, se poi ti trovi davanti una Mariii che, se esponi il tuo pensiero, ti chiede dove vuoi arrivare. C'è un premio Mariii, alla fine di questa gara, per stabilire se ho ragione io o tu?
Quello che non hai capito dall'inizio è che io posso pensarla come voglio e tu come vuoi, ben venga, ma come io accetto ma non condivido il vostro pensiero su determinati aspetti, così voi dovreste accettare(e continuare a non condividere) il mio e imparare che se uno fa una domanda, aprendo una prospettiva diversa, non toglie nulla alla tua libertà.
Comprendo benissimo un AnDie che sta qui da 10 anni, per 10 anni avrà parlato di sé, avrà costruito la sua identità, l'avrà arricchita, sviscerata...e magari ora nemmeno gli va più di tanto di stare a esplorare le idee poco chiare di chi, come me, inizia il suo percorso ora, con tutto l'entusiasmo possibile (che mi state ammazzando, ma non mi arrendo tanto facilmente)...ti rispetto AnDie, ma tu mi parli con un'esperienza alle spalle, che io avrei tutto il diritto di potermi costruire, anche continuando a conservare le mie idee... perché io ribadisco che non mi sento svantaggiata rispetto a un sex, ma semplicemente diversa. E se in precedenza ho escluso dai miei ragionamenti tutti quegli asessuali che non vogliono saperne di nessun contatto fisico o quasi, dicendo che per loro è giusto trovare un simile, è solo per rispetto del loro animo e di quello di un sex, che non potrebbe mai rinunciare completamente al sesso. Un discorso diverso lo contemplo per gli asex incerti su cosa vogliano o meno in un rapporto, per quelli disposti a sperimentare (per se stessi, non per compiacere) fin dove spingersi, per i demi, i grey e tutte le belle sfumature che conoscete meglio di me.
Perché c'è speranza su questa terra di trovare un uomo (parlo da etero) che ci ami per ciò che siamo, anche un sex.
E vi dico chi è l'asessuale (da etero)per me: è un essere speciale, una persona in grado di amare un'altra andando oltre il corpo e tutte le variazioni che questo può subire nel tempo, un'anima profonda, che sa cogliere l'essenza di quello che è lo stare insieme, un uomo che non sbarella solo perché vede un culo passare o due tette in una scollatura profonda, uno interessato a chi sei, più che a come sei e a come appari, qualcuno che sa dare senso al tempo, non avendo fretta di conoscere e lasciarsi conoscere, in un mondo dove tutto, anche i sentimenti, passano veloci...(e me ne verrebbero altre, se non mi risuonassero le cavolate di Mariii nelle orecchie).
Io così presenterei un asessuale a una mia amica sex, prima di tutte le spiegazioni scientifiche sull'asessualitá...e sono certa che saprei affascinarla rispetto al nostro mondo, di cui sono orgogliosamente una rappresentante, al di là di ciò che qualcuno può pensare...e così mi presenterò, davanti all'uomo sex o asex per cui varrà la pena esporsi.
Chiudo Mariii, chiedendoti scusa per ciò che leggerai, perché se mi attacchi io alzo gli scudi e a colpire sono altrettanto brava...ti invito però a riflettere sull'aggressivitá che hai messo nella tua ultima risposta e sul perché proprio non ce la fai a contemplare visioni diverse dalla tua...questa si chiama paura, magari di mettere e metterti in discussione rispetto a ciò che ritenevi certo. Ma se aggrapparti a queste "certezze", ti fa vivere più serena di abbandonarti alla totale incertezza su tutto che propongo io, ti rispetto e non ti scriverò altro, perché sono venuta qui a comprendere me stessa, non ad evidenziare "i nodi irrisolti" altrui, quello lo facevo per lavoro.
Ciao
InCercaDiMe, va bene, siamo nell'era del digitale ma anche nell'era del tutto e niente come dico io. D'accordo. Ognuno ha i propri sogni e le proprie speranze. Ricordo che a scuola studiai un uomo di nome Tommaso Moro. Quest'uomo credeva in cose bellissime e anche troppo perfette, tanto da essere definite utopie. Ora io penso che ognuno nella vita abbia il proprio credo e le proprie utopie. Sex e asex possono vivere felici e contenti insieme. Mi sta bene, d'accordo, perfetto.
Io una cosa sola dico. Arrivati a questo punto, l'orgoglio asessuale non ha senso. Le lotte non hanno senso, le manifestazioni non hanno senso e nemmeno stare a scrivere qui ha senso se la dobbiamo mettere così. Dici che io sono l'esempio della non accettazione, ok ma a me sembra qui che quella che non vuole rassegnarsi sei solo tu, però va bene, io sono l'esempio della non-accettazione. Una arriva e parla senza conoscermi e mi giudica da quattro righe scritte sul forum, ma siamo nell'era del digitale, ripeto, tutto è concesso. Se questo è il tuo credo, io lo rispetto. Io ho il mio. Ah e per quanto riguarda il tuo nickname, lo puoi pure cambiare mi sembra che tu le idee ce le abbia chiarissime.
Una buona serata.
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Bianca
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Re: relazione

Messaggio da Bianca »

Accettarsi ha senso e utilità se vuol dire evitare di arrovellarsi, di soffrire, di vivere in una immutabile consapevolezza di avere un limite invalicabile che non consente di comportarsi come la maggior parte della gente.
Quando questo limite riguarda il sesso, diventa imbarazzante e addirittura porta a vergognarsi di sè.

Nulla vieta, tuttavia, che chi riconosce in sè un handicap, non lo accetti passivamente ma decida, in qualche modo, di opporsi, di lottare per modificarlo, di forzare i propri comportamenti per adeguarsi al sentire comune.
Alla fine, si fanno due conti e si stabilisce quale delle due decisioni costa di meno o dà più vantaggi o consente una vita più in linea con i propri desideri.

Penso che sia Marii che Inc, si siano già fatte in passato queste considerazioni.

Marii è convinta che sia meglio non rischiare, Inc non si arrende e vuole lottare.
Tante volte nella vita ci si trova davanti a questi bivi che possono riguardare gli argomenti più svariati.
C’è chi, per indole, decide di accettare la situazione senza prendere alcun impegno per cambiarla e comunque continuando a nutrire la speranza che qualcosa potrebbe mutare e chi ritiene di dover assolutamente agire per modificare la propria natura.

In passato, tanto per fare un esempio, quanti uomini si sono sposati pur non avendo nessun interesse nei confronti delle donne?
Quante donne hanno fatto le mogli e le mamme pur preferendo un partner dello stesso sesso?
Eppure la loro vita si è svolta in una sorta di normalità scontata ed inviolabile, obbedendo a leggi indiscutibili ed evitando scontri che sarebbero stati distruttivi.

Oggi le cose sono un po’ cambiate ed è difficile che un individuo accetti una vita che non corrisponde alle sue esigenze.
Meno perbenismo e più onestà.
Anche perché l’altro ha il sacrosanto diritto di non essere ingannato.

Credo che il Nick di Inc, più che definire una donna smarrita, significhi: voglio valutare esattamente quanto questa me sia disposta a lottare per mutare una naturale inclinazione /limite, quanto il chiodo sia difficile da piantare, quanto la violenza che faccio a me stessa mi procuri dolore.

Il tuo Nick Marii, che cosa é? Un grido? Un plurale?
Può avere molti significati ma non ci vedo una resa, nonostante ciò che sostieni.

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AnDieWelt
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Re: relazione

Messaggio da AnDieWelt »

InCercaDiMe ha scritto:
gio feb 10, 2022 8:56 pm
Allora Mariii,
io non voglio arrivare proprio da nessuna parte, non credo che chi si iscrive in un forum voglia "arrivare" e, citando anche AnDieWelt, scusatemi se, quando ho letto che questa è una community di supporto tra Asessuali, non ho pensato che il supporto si sarebbe indirizzato soltanto a chi è infelice o in difficoltà e non anche a chi, come me, porta un punto di vista differente dal vostro.
Tu in particolare Mariii, e adesso vado giù dura, sei l'esempio di ciò che definisco "non accettazione" delle peculiarità altrui... Io non starei accettando la mia asessualità perché non la penso come te? E tu chi saresti, sentiamo, per stabilire cosa significa esattamente essere asessuale e come uno debba vivere questa sua asessualità? "Accettalo, è così", mi hai scritto l'altra volta, citando quella meravigliosa frase detta dalla tua amica...ma io non voglio essere una rassegnata come te, nè una dalla visione così ristretta da non riuscire a vedere oltre il suo naso. Citavo il racconto dell'uomo di 60 anni come esempio di compromesso, non come esempio di uomo che non mette al primo posto il sesso, è lampante che per lui il sesso fosse fondamentale...
Ognuno, dice AnDie, stabilisce il suo pensiero in base alle proprie esperienze...ma mi sembra evidente che molti di noi, proprio perché asessuali, non è che vivano tutte queste relazioni...e quindi voi fondate il vostro pensiero non su piccoli numeri perché siamo pochi, ma perché le nostre esperienze nel campo sono misere... quindi per me non sono rappresentative di nulla, perché ognuno è a sè e vive come cavolo vuole. Ho chiesto, in maniera provocatoria, esempi di storie asex-asex felici non per fare una statistica da inviare all'Istat, ma proprio per provare che non è la sessualità che fa la felicità, nè di certo io cercherei mai un uomo perché sex o asex, ma per quello che ha nell'animo.
Da questi ultimi messaggi capisco perché siamo una comunità sconosciuta alle masse(a me stessa sconosciuta, nonostante ne faccia parte). Non mostriamo nessun orgoglio per quello che siamo, nessun interesse per i pensieri lontani da quelli in cui ci siamo arroccati e nessuna esaltazione delle nostre peculiarità. E non concordo, AnDie, sul fatto che gli asex felici non abbiano bisogno di scrivere qui, dovrebbero essere i primi a correre in soccorso di chi è stato meno fortunato e a portare il loro esempio come faro di speranza.
Ho guardato tutta la situazione dall'esterno e mi sono chiesta: se facessi leggere i contenuti di questo forum a un mio amico sex, cosa capirebbe di noi asessuali?
Sicuramente tutto quello che ruota intorno alla sfera sesso (che non ci interessa proprio, che ci interessa in parte, che ci interessa per alcuni versi sì e per altri no ecc) e tutto il lessico che definisce le varie categorie.
Magari si sentirebbe in colpa per aver insistito sul piano fisico con qualche sua ex e capirebbe maggiormente l'importanza di rispettare i tempi dell'altro, quando si parla di rapporti intimi.
Per il resto, leggendo tutta questa nostra tristezza e rassegnazione, penserebbe: "Poveracci"...e aggiungerebbe una frase tipo quella dell'amica di Mariii: "Che disgrazia che ti è capitata amica mia, sarai sola per sempre"... perché la frase dell'amica di Mariii o di qualsiasi altro sex, non deriva soltanto dall'ignoranza, ma da come ci presentiamo noi.
Non c'è un post o una sezione, in tutto quello che sono riuscita a leggere, che evidenzi le peculiarità di un asessuale in positivo (se c'è segnalatelo, che almeno prendo una boccata d'aria).. motivo per cui non farei mai leggere tutto questo a un sessuale veramente interessato a cosa voglia dire essere asex, e non solo a come fare a scopare o non scopare nel suo rapporto, ad avere contatto fisico o attenzioni di questo genere, perché sempre lì si ruota e non (Secondo ME) perché per un sex è importante solo quello, ma perché di noi non offriamo altro, sicuramente ce l'abbiamo dentro, ma lì lo teniamo, pensando che, magicamente, chi è diverso da noi possa rispettarci...se a mala pena ci facciamo conoscere. E così ecco gli asex insoddisfatti perché hanno dovuto "fare i sex", hanno avuto rapporti quando non volevano, si sono sforzati di tenere insieme qualcosa che non poteva essere tenuto insieme ... quando sarebbe tanto più semplice dire: "Io sono questo, cerco questo e farò di tutto per ottenere solo ciò che mi rende felice". Ma siamo fragili come tutti, sex compresi, temiamo la solitudine e magari ci attacchiamo al primo rapporto che ci assicura qualcosa, ma che non ci dà tutto, finché ci esauriamo noi o facciamo esasperare l'altro. Del resto come facciamo a comunicare, se poi ti trovi davanti una Mariii che, se esponi il tuo pensiero, ti chiede dove vuoi arrivare. C'è un premio Mariii, alla fine di questa gara, per stabilire se ho ragione io o tu?
Quello che non hai capito dall'inizio è che io posso pensarla come voglio e tu come vuoi, ben venga, ma come io accetto ma non condivido il vostro pensiero su determinati aspetti, così voi dovreste accettare(e continuare a non condividere) il mio e imparare che se uno fa una domanda, aprendo una prospettiva diversa, non toglie nulla alla tua libertà.
Comprendo benissimo un AnDie che sta qui da 10 anni, per 10 anni avrà parlato di sé, avrà costruito la sua identità, l'avrà arricchita, sviscerata...e magari ora nemmeno gli va più di tanto di stare a esplorare le idee poco chiare di chi, come me, inizia il suo percorso ora, con tutto l'entusiasmo possibile (che mi state ammazzando, ma non mi arrendo tanto facilmente)...ti rispetto AnDie, ma tu mi parli con un'esperienza alle spalle, che io avrei tutto il diritto di potermi costruire, anche continuando a conservare le mie idee... perché io ribadisco che non mi sento svantaggiata rispetto a un sex, ma semplicemente diversa. E se in precedenza ho escluso dai miei ragionamenti tutti quegli asessuali che non vogliono saperne di nessun contatto fisico o quasi, dicendo che per loro è giusto trovare un simile, è solo per rispetto del loro animo e di quello di un sex, che non potrebbe mai rinunciare completamente al sesso. Un discorso diverso lo contemplo per gli asex incerti su cosa vogliano o meno in un rapporto, per quelli disposti a sperimentare (per se stessi, non per compiacere) fin dove spingersi, per i demi, i grey e tutte le belle sfumature che conoscete meglio di me.
Perché c'è speranza su questa terra di trovare un uomo (parlo da etero) che ci ami per ciò che siamo, anche un sex.
E vi dico chi è l'asessuale (da etero)per me: è un essere speciale, una persona in grado di amare un'altra andando oltre il corpo e tutte le variazioni che questo può subire nel tempo, un'anima profonda, che sa cogliere l'essenza di quello che è lo stare insieme, un uomo che non sbarella solo perché vede un culo passare o due tette in una scollatura profonda, uno interessato a chi sei, più che a come sei e a come appari, qualcuno che sa dare senso al tempo, non avendo fretta di conoscere e lasciarsi conoscere, in un mondo dove tutto, anche i sentimenti, passano veloci...(e me ne verrebbero altre, se non mi risuonassero le cavolate di Mariii nelle orecchie).
Io così presenterei un asessuale a una mia amica sex, prima di tutte le spiegazioni scientifiche sull'asessualitá...e sono certa che saprei affascinarla rispetto al nostro mondo, di cui sono orgogliosamente una rappresentante, al di là di ciò che qualcuno può pensare...e così mi presenterò, davanti all'uomo sex o asex per cui varrà la pena esporsi.
Chiudo Mariii, chiedendoti scusa per ciò che leggerai, perché se mi attacchi io alzo gli scudi e a colpire sono altrettanto brava...ti invito però a riflettere sull'aggressivitá che hai messo nella tua ultima risposta e sul perché proprio non ce la fai a contemplare visioni diverse dalla tua...questa si chiama paura, magari di mettere e metterti in discussione rispetto a ciò che ritenevi certo. Ma se aggrapparti a queste "certezze", ti fa vivere più serena di abbandonarti alla totale incertezza su tutto che propongo io, ti rispetto e non ti scriverò altro, perché sono venuta qui a comprendere me stessa, non ad evidenziare "i nodi irrisolti" altrui, quello lo facevo per lavoro.
Ciao
Ora, io come ho detto finora vorrei presumere il meglio, senza vederla in chiave polemica o di provocazione, però certe reazioni proprio non me le spiego: vorrei proprio che tu mi spiegassi adesso almeno queste due cose:

1. Perché dici che questo forum offre supporto solo a determinate persone, dicendo peraltro che staresti citando me, quando io non ho detto né suggerito assolutamente nulla di simile.

2. Dove sarebbe stata quantomeno da parte mia la chiusura al tuo punto di vista e il non rispetto delle tue idee o persona.

Perché a me personalmente sembra di esser stato qui ad ascoltare, e a restituire quel che potevo. Ma cerchiamo di sforzarci alla comprensione reciproca perché altrimenti il confronto diventa controproducente. Giustamente un ostacolo alla buona comunicazione è appunto se non si da per scontato che l'altro abbia una buona fede, e diventa un po' difficile se ci lanciamo giudizi ed accuse abbastanza dal nulla. Sarebbe un vero peccato ma se i toni diventano questi io mi chiamo fuori, perché so benissimo che in queste circostanze nessuno vi ricava nulla. Nella fiducia che il confronto possa continuare in modo costruttivo proverò ad esprimere al meglio quali siano ora le mie perplessità.

Non ti chiedo dove vuoi arrivare, ma mi chiedo quale sia il punto del discorso, quale sia il messaggio che ti aspetti che recepiamo; Penso di comprendere il tuo punto di vista, ed è ovvio che lo rispetto, ma è il tuo, che vieni da una circostanza unica, e al tempo stesso cerca di considerare il più possibile che non si può mai saper davvero, specie dopo così poco tempo di aver ben chiare le esperienze altrui e le circostanze uniche che ci hanno portati ad essere come siamo, pensare quel che pensiamo e dire quel che diciamo. E di conseguenza tutto quel che ho detto è che non può essere applicato a tutti gli asessuali presenti sul sito per le ragioni che ho tentato di spiegare. Questo è tutto quel che sto cercando di dire, a questo punto davvero mi domando, dove sarebbe la mancanza di rispetto, o cosa significa per te rispetto in primo luogo?

Perdonami ma proprio ci son cose che non sto comprendendo, e al tempo stesso mi domando se quel che cerco di dire sia chiaro del tutto, se non altro perché continuo a legger cose che non so in che modo si colleghino a quel che ho sostenuto.

Nel momento in cui te appunti che questo forum manca di positività, e io cerco di spiegare il perché, e mi rispondi che non sei d'accordo e che dovrebbe essere in un'altra maniera, mi domando seriamente quale sia il punto della discussione. Ti chiedo, dove sarebbe il disaccordo? Prova magari a spiegarmi meglio cosa vuoi dirmi perché io non lo vedo. - ossia, in che modo quello che per te dovrebbero fare sarebbe rilevante nel contraddire ciò che effettivamente fanno?
Nel mentre, mi interrogo in buona fede se hai una tua idea personale riguardo cosa differenzierebbe te dall'altro utente, e cosa potrebbe generare quella negatività.
Perché non so, sinceramente, quale sia il punto di fare esempi di compromessi se hai compreso che per la maggior parte di noi quei compromessi non sono accettabili, o ci abbiamo provato e non hanno funzionato.
E non mi è chiaro nemmeno cosa intendevi col voler dimostrare con "non è la sessualità che fa la felicità" - non capisco davvero, ma la buona volontà ce la sto mettendo, te lo assicuro.

Al tempo stesso non ho capito in che modo io starei ammazzando il tuo entusiasmo, negando il diritto a farti un'esperienza, o nemmeno a quale esperienza tu ti stia riferendo. Perché a me non sembra di aver preso in alcun modo le tue domande come un affronto alla mia libertà ma queste righe mi suggerirebbero che potresti esser te, per qualche motivo a me ignoto, a farlo.

Sono altrettanto confuso di cosa dovrei dedurre da questi discorsi sull'orgoglio. Questa è una comunità di individui, composta da me, da te, dagli altri. Porta quel che hai da portare, lo rispetto e lo accetto, al tempo stesso per cortesia accetta che gli altri potrebbero non vedere nessunissimo motivo per cui essere orgogliosi, e che possano avere i loro motivi per viverla male e che questa tua apparente insofferenza nei confronti del fenomeno non so come interpretarla, il viverla male degli altri influenza in qualsi modo le tue possibilità di viverla bene? Non credo e se così fosse dovrebbe far sorgere delle domande.
Io ti dico, non mi preoccupo lontanamente di render la mia asessualità motivo né di orgoglio, né di vergogna. Non è proprio una cosa che mi riguarda e non mi sento in dovere di indossare una maschera di finto orgoglio giusto per far "bella figura" né incoraggerei altri a farlo, se c'è della negatività ci sarà un motivo e per quanto mi riguarda ben venga che esca fuori piuttosto che finir sotto al tappeto -
Quel che non comprendo è cosa vorresti comunicarci, se dovrei prendere in qualsimodo quelle come critiche o cos'altro.

E scusami, per finire, se ancora una volta ho timore che ti stai concentrando sul tuo ideale di come le cose dovrebbero essere piuttosto di come realmente sono;
In che senso chi è l'asessuale per te?
Ho l'impressione che più che l'asessuale, tu stia descrivendo te stessa; Che il mondo che descriveresti alla tua amica sia il tuo mondo, non il mio, non quello di Marii, o di chiunque altro; perché tutto quello che ci accomuna in realtà è il non provare attrazione sessuale. Dire che per te l'asessuale dovrebbe essere un'altra cosa, non va un attimo prima di tutto a contraddire il fatto, sul quale concordiamo, che siamo individui?
Perché a seguito di una tale ridefinizione uno potrebbe anche rigirarti la critica: "E tu chi saresti, sentiamo, per stabilire cosa significa esattamente essere asessuale e come uno debba vivere questa sua asessualità?"
Insomma, se il mondo reale non corrisponde alla tua visione ideale, quale delle due cose si dovrebbe adattare a quale? Dimmi te se ho frainteso ma qua quel che può passare è effettivamente una non-accettazione.
E no, mi spiace, non è quella l'immagine che vorrei dare al mondo dell'asessuale, perché non è reale. Bensì quella di persone, la cui unica differenza è il non provare attrazione sessuale.
Se non vuoi farlo leggere non farlo leggere, non importa. Questo è un forum di discussione libera e se ha una certa impronta è quella che i suoi utenti gli hanno lasciato, nessuno ha diritto di stabilire quale debba essere il suo contenuto. Di nuovo, se vi si trova della negatività magari c'è un motivo. Come membro della comunità fai quello che puoi per cambiarlo, porta del tuo ma siamo realisti che vale quel che vale.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

-Così parlò Zarathustra-

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Re: relazione

Messaggio da InCercaDiMe »

Allora, risponderò prima a Mariii e poi, in un altro post a AnDie...per rispondere a Bianca mi basterebbe scrivere GRAZIE, ma aggiungerò dopo qualcosa in più.
Mariii, ti chiedo scusa per i toni(che sottolinea anche AnDie) e voglio precisare che quando ho scritto che dici cavolate, intendevo a me in quel preciso momento, non mi permetterei mai di generalizzare.
Perché sono scattata così? Analizzo ora il tuo precedente post, perché è giusto che capiate che non sono una che scatta così, a cavolo, perché non ha niente di meglio da fare.
Sei partita chiedendomi dove voglio arrivare...Io non sto facendo un grande, univoco discorso che può avere una fine, io sto buttando lì tutta una serie di mie riflessioni e ragionamenti, che semplicemente ho voluto condividere e avrei sperato di poterci dialogare su, ma di certo non in questo modo. Se anche in 20 mi avessero risposto: "Su questa cosa che dici non sono d'accordo perché a me è successo questo e questo"...io sarei stata contentissima e avrei sicuramente avuto una visione molto più ampia rispetto a quella che mi state offrendo, fatta di esempi concreti di ciò che avete attraversato e non di generalizzazioni (se riesco spiego meglio dopo).
Due post che mi scrivi, in entrambi mi dici che "devo accettare la mia asessualità, punto". Io la trovo una frase terribile Marii, suona un po' come l'etero che dice al gay: "Ammetti di essere omosessuale" e mi sembra assurdo leggerla qui, scritta poi da te. Non si entra così a gamba tesa su un tema tanto intimo, c'è gente che non accetta la sua asessualità così come molto altro di sè e comunque va rispettata, perché l'accettazione non arriva perché tu mi dici che io devo accettare, ma può partire soltanto da dentro di me. E l'aggravante qui dov'è? Che più di una volta ho fatto presente di averla accettata con orgoglio la mia natura asex, ma tu insisti col contrario, dandomi in primis della bugiarda e di quella che sta qui tanto a chiacchierare, ma in realtà, stringendo, è semplicemente una che non si accetta. In più, pretendi(e questa, per me, è arroganza) di saperne di più di me della MIA asessualità e di come la sto vivendo. Ma lo dicessero a te, lo accetteresti? Non credo proprio. L'unico errore che ho fatto è stato quello di non stopparti subito, la prima volta che me lo hai scritto, ma ho preferito ringraziarti, cavolo, eri una delle poche che mi aveva risposto e ti ero sinceramente grata, anche se già non concordavo con i tuoi contenuti, ma chissene, io volevo solo dialogare alla fine.
Non bastasse ciò, mi prendi l'esempio che ho fatto del sessantenne, per ribadire che ciò dimostra che avete "ragione" tu ed AnDie...allora lo vedi che sei tu che, in ottanta righe che ho scritto, vai alla ricerca della più piccola incoerenza (che nemmeno c'è, in questo caso, perché io avevo cambiato argomento) per dimostrare che TU hai ragione e IO torto?
A me non me ne frega niente della ragione Marii, ma se avessi scritto qui che concordavo con voi su tutto, sarei stata falsa e ipocrita e l'avrei fatto solo perché ho capito che sarebbe stata l'unica strada per poter parlare con qualcuno. Mi fa sorridere AnDie quando mi scrive le cose che potrò scoprire qui sulla comunità asex... sì, potrò scoprirle leggendo, ma non dialogando, perché non mi scrive nessuno a parte voi, nè in pubblico nè in privato, perché voi le vostre risposte ve le siete già date e chi non le ha, cerca giustamente quelle simili alle sue. Mi dispiace non vi sia arrivato che io, con te e AnDie, andrei a prendere un caffè in qualsiasi momento e starei a quel tavolino a "scannarmi" con voi su questo e su quello per tutto il tempo, a sentirmi dire che sono idealista (lo sono, molto) che sbaglio ecc...e so che me ne andrei la sera con un bagaglio ricchissimo, quello che avrei voluto raccogliere anche qui, se ne avessi avuto la possibilità.
Al di là di quello che ho pensato sui tuoi post, non ti giudico affatto Mariii, penso che se una persona arriva a dire che nessun sex mai ci capirà, deve aver sofferto proprio tanto e probabilmente, darti pace su questo ti aiuta...e credimi, lo rispetto. Ma io sono un'anima inquieta, che ci posso fare?
Ti abbraccio

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Re: relazione

Messaggio da InCercaDiMe »

Bianca,
che dirti? Non so se sei una prof di lettere o una che ha divorato libri nel corso della sua vita, ma il tuo modo di scrivere mi incanta sempre...e proprio pensando a cosa farei io per portare avanti questa lotta pro asex...ti farei scrivere un libro sulla comunità asessuale, eh sì, proprio a te che sei una sex, perché quale migliore esempio di integrazione, accettazione e normalità potrebbe esserci, se non "rischiare" di farci descrivere da un occhio esterno, che riuscirebbe a cogliere tutte le nostre discrepanze e contraddizioni, ma sempre con affetto bonario...senza fare i casini che sto combinando io😓 perché purtroppo non si può avere obiettività, quando la cosa ti coinvolge da dentro, come nel mio caso, pur essendo io in grado di guardare il mondo da più prospettive.
Forse sei l'unica che è riuscita a seguire le mie mille riflessioni (perché nei miei discorsi c'è coerenza, quello che confonde credo sia il mio toccare vari punti tutti insieme, ma parlando sono certa non si creerebbe tutto questo caos). E anche quando non concordi, arriva chiaro e tondo il tuo punto di vista, ma non proponi chiusure.
Qui si sta cercando di capire dove vorrei arrivare, ma credimi, io una meta non ce l'ho.
Riflettevo su quanto sarei disposta ad accettare il compromesso stipulato dal sessantenne con sua moglie, se davvero potrei lasciare libero il mio compagno di cercare altrove ciò che io non potrei dargli dal punto di vista fisico...ma allo stesso tempo, ieri mi chiedevo quanto sarei disposta a rinunciare completamente al sesso, io che forse tendo più al demi, incontrando un asessuale "puro".
E le risposte che mi sono data sai quali sono?
Che non lo so, non ne ho la più pallida idea, e tutto questo mi sembra grandioso!!!... perché tutto quello che voglio, è potermi trovare un giorno davanti a quell'uomo(sex o asex che sia) e provare un amore così grande da non aver paura di superare qualsiasi limite (mentale) io mi sia posta fino a quel momento. E se non dovesse mai arrivare, pazienza, sarà il mio più grande rimpianto, ma non voglio smettere di crederci...e di sperare... perché c'è stato un tempo in cui le speranze le avevo perse tutte, e non vivevo, sopravvivevo, per questo oggi, almeno sul piano dei sentimenti, non voglio arrendermi.
Quando mi sono presentata, ho parlato della mia solitudine, che ha sempre fatto parte di me...ti ringrazio, perché tu davvero qui non mi hai fatta sentire sola nemmeno per un istante...e ce ne sono stati di istanti in cui avrei voluto fuggire a gambe levate! Ho deciso di iscrivermi perché non stavo passando un bel momento (uno dei miei mille), uscivo da una frequentazione disastrosa e da una "conoscenza" su chat anche peggio, entrambe con uomini sex...e di nuovo mi ero detta basta con gli uomini, con le prese in giro, le fregature, il sentirmi sbagliata io...Incoerente con i miei discorsi? Niente affatto, perché gli uomini sex che ho incontrato io non sono TUTTI gli uomini sex del mondo...e non posso dare loro importanza tale da arrivare a pensare di non poter trovare qualcuno che mi rispetti e che mi voglia bene davvero (tra l'altro l'uomo che ho frequentato, bene me ne vuole, ci sentiamo tutti i giorni, ma sono ben altri i problemi con lui, che non intavolo per non confondere ulteriormente tutti).
Questi incontri poco felici però, mi hanno comunque portata a prendere 10 kg e speravo che qui avrei potuto respirare un po' e "smaltirli" dando un po' di sollievo alla mia anima, ma mi è andata male(almeno rispetto alle alte aspettative che avevo).
Solo per dire che sono pienamente asex, nelle sfighe, le sofferenze, le disgrazie...ma perché non sembro asex pure quando non attribuisco tutto il mio patire all'ignoranza sex, ma anche a me stessa e a quello che non ho saputo comunicare di me?
Grazie mille Bianca, a te il caffè lo offro proprio

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Re: relazione

Messaggio da InCercaDiMe »

Per AnDieWelt
Voglio rispondere in maniera il più precisa possibile alle varie osservazioni che mi poni, per questo devo prendermi un attimo una pausa, perché mi sta scoppiando la testa🤯il fatto che io scriva tanto non vuol dire, purtroppo, che non faccia una fatica immensa(e non l'hai mai detto nè pensato tu, tranquillo!).
Ci tengo solo a dirti, per il momento, che mi hai scritto una delle frasi più belle che ho letto fino ad ora in questo forum: "L'etichettarsi dovrebbe essere un punto di partenza e non di arrivo" e dire che l'avevi messa così, tra parentesi, come un tuo umile pensiero...beh, questo tuo pensiero mi ha spalancato dei portoni, me lo ripeto quasi ogni giorno (e di conseguenza, ti penso)ed è quello che sto cercando di fare, un viaggio senza una meta, dove ciò che conta è il durante, che avrei voluto condividere accompagnata da voi, non in questo modo però. Quindi, hai e avete la prova che sono capace di dire: "Hai ragione" di fronte a un qualcosa che sento giusto per la mia anima...e per il resto dico semplicemente "Parliamone".
Sulla mancanza di rispetto mi riferivo a Mariii e i perché li ho spiegati su. Potrei aggiungere che, di fronte a una persona che dice ad un'altra: "Devi accettare la tua asessualità", mi sarei aspettata che qualcuno le dicesse di non esagerare (perché qui tutti stiamo proponendo discorsi generici e generalizzati, non scendiamo nel privato di qualcuno, almeno che non ci sia una specifica richiesta), ma non posso prendermela con gli altri, se non rispecchiano le mie aspettative, sono io che devo abbassarle o modificarle.
Per tutti gli altri punti, ti prometto una risposta in giornata... comunque sento pienamente il tuo impegno nel provare a seguire i miei ragionamenti (che ripeto anche qui, non sono un discorso univoco e non portano un messaggio universale rivolto alla comunità intera, mica sono Gesù 😅), sento che tu hai strutturato una tua identità nel tempo e che ci hai profondamente ragionato su...e credimi, le mie parole non potrebbero mai togliere nulla a tutto questo, semplicemente avrei voluto la vostra partecipazione "aperta" anche al mio percorso, magari raccontandomi qualcuna di quelle esperienze a cui fai cenno, che per voi sono state significative e che sarei stata felicissima di ascoltare.
Torno più tardi e finisco di risponderti, promesso

Mariii
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Re: relazione

Messaggio da Mariii »

InCercaDiMe ha scritto:
dom feb 13, 2022 1:31 pm
Per AnDieWelt
Voglio rispondere in maniera il più precisa possibile alle varie osservazioni che mi poni, per questo devo prendermi un attimo una pausa, perché mi sta scoppiando la testa🤯il fatto che io scriva tanto non vuol dire, purtroppo, che non faccia una fatica immensa(e non l'hai mai detto nè pensato tu, tranquillo!).
Ci tengo solo a dirti, per il momento, che mi hai scritto una delle frasi più belle che ho letto fino ad ora in questo forum: "L'etichettarsi dovrebbe essere un punto di partenza e non di arrivo" e dire che l'avevi messa così, tra parentesi, come un tuo umile pensiero...beh, questo tuo pensiero mi ha spalancato dei portoni, me lo ripeto quasi ogni giorno (e di conseguenza, ti penso)ed è quello che sto cercando di fare, un viaggio senza una meta, dove ciò che conta è il durante, che avrei voluto condividere accompagnata da voi, non in questo modo però. Quindi, hai e avete la prova che sono capace di dire: "Hai ragione" di fronte a un qualcosa che sento giusto per la mia anima...e per il resto dico semplicemente "Parliamone".
Sulla mancanza di rispetto mi riferivo a Mariii e i perché li ho spiegati su. Potrei aggiungere che, di fronte a una persona che dice ad un'altra: "Devi accettare la tua asessualità", mi sarei aspettata che qualcuno le dicesse di non esagerare (perché qui tutti stiamo proponendo discorsi generici e generalizzati, non scendiamo nel privato di qualcuno, almeno che non ci sia una specifica richiesta), ma non posso prendermela con gli altri, se non rispecchiano le mie aspettative, sono io che devo abbassarle o modificarle.
Per tutti gli altri punti, ti prometto una risposta in giornata... comunque sento pienamente il tuo impegno nel provare a seguire i miei ragionamenti (che ripeto anche qui, non sono un discorso univoco e non portano un messaggio universale rivolto alla comunità intera, mica sono Gesù 😅), sento che tu hai strutturato una tua identità nel tempo e che ci hai profondamente ragionato su...e credimi, le mie parole non potrebbero mai togliere nulla a tutto questo, semplicemente avrei voluto la vostra partecipazione "aperta" anche al mio percorso, magari raccontandomi qualcuna di quelle esperienze a cui fai cenno, che per voi sono state significative e che sarei stata felicissima di ascoltare.
Torno più tardi e finisco di risponderti, promesso
Ma è normale scusa. Se una mi dice di essere lesbica, io le dico che lo deve accettare, non ha scelta e che se vuole essere felice deve trovarsi persone come lei, ma è ovvio. Fatti un giro nei forum di gay e lesbiche e poi vedi se non ho ragione. Se poi tu dici di essere asex ma vuoi imporre la tua asessualità ad un sex è come se stessi condannando quella perosna e te stessa. Se poi siamo arrivati al punto che dire di accettarsi è mancanza di rispetto, tu non sai nemmeno cosa sia il rispetto. L'unica persona che mi ha mancato di rispetto sei solo tu. Io avevo risposto tranquillamente e pacificamente, se poi gli altri non capiscono amen.

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Re: relazione

Messaggio da InCercaDiMe »

Ok Mariii, amen anche per me, con te non c'è speranza

InCercaDiMe
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Re: relazione

Messaggio da InCercaDiMe »

Allora AnDie,
torniamo a noi.
Rispetto al punto 1, facevo riferimento alle tue parole quando mi hai scritto che questo forum è prevalentemente frequentato da persone che stanno attraversando un momento di tristezza e sofferenza ed ho quindi dedotto io, non l'hai scritto tu, che il supporto si rivolgesse a loro (che poi sono sofferente anch'io, in forma diversa, è un altro discorso).
Sul punto 2 ho già risposto...e puoi vedere da solo che più tendo una mano a Mariii, più mi sbatte la porta in faccia, perciò per me basta così, non sono Madre Teresa di Calcutta e ho i miei problemi a cui pensare.
Allora, i messaggi che volevo potessero arrivare sono tanti...e non mi va di riassumerli qui schematicamente, anche perché sono in continua evoluzione e quello che sostengo oggi, potrebbe ulteriormente arricchirsi domani. In breve, però, volevo semplicemente comunicare la MIA speranza riguardo alla possibilità di riuscire a farci amare da chiunque, sex o asex che sia, e di non arrendersi di fronte ai rifiuti o alle fregature, perché sono comuni a tutti (o pensate che gli asessuali siano gli unici a soffrire per ragioni di cuore o di letto? Non credo, ma ci tornerò dopo). I miei messaggi e le mie riflessioni, comunque, chiedevano semplicemente di essere accettati e non condivisi, nè di certo mi aspettavo che tu, dopo 10 anni di valutazioni, mettessi in discussione tutto per venire incontro al mio pensiero, ma possiamo confrontarci, come stiamo facendo. Mi ha colpito molto quando, sul finire di un tuo post, hai scritto che hai avuto una sola relazione asex e non sai perché...non ti ho fatto domande, perché sono una persona rispettosa, al di là di quello che si sta credendo...ma quello che ho pensato è stato: "Che grande fortuna che ha avuto AnDie"...e non: "Solo una relazione asex, che è pure finita"... perché io, come ho scritto qua e là, non ho ancora avuto quella che potrei definire La Storia della mia vita, perciò ti ho sinceramente invidiato, così come gli altri che hanno potuto viverne...e poco mi interessa che sia finita, avrei voluto chiederti come l'hai vissuta e cosa ti ha lasciato, perché questo è ciò che conta. E se tu non hai voglia di parlare del tuo privato qui, in pubblico, ora, con me o per tutto questo messo insieme, lo comprendo perfettamente, infatti domande non te ne ho fatte, ma ti assicuro che mi sarebbe molto più utile leggere del tuo vissuto che delle generalizzazioni che stiamo provando a fare o non fare. Mi rendo perfettamente conto che tu hai 10 anni di percorso alle spalle e che siamo in momenti di elaborazione completamente diversi, ma non posso farmi una colpa per essere arrivata ora(anche questo tu non l'hai mai detto, lo penso io), probabilmente ai tempi, se fossimo partiti insieme, sarebbe stato molto diverso il dialogo tra noi, ma io sento di essere giunta qui nel momento più giusto per la mia vita e per la mia anima, con consapevolezze e con una mia struttura che mai avrei potuto avere anni fa.
Rispetto alla scarsa positività di questo forum, almeno in questa fase... Io sono d'accordissimo sul fatto che, se entra una persona e presenta la sua sofferenza, vada accolta, compresa e gli/le vada dimostrata vicinanza...ma (secondo me) ci deve essere una fase 2, più propositiva. Perché non aggiungere una sezione sulle esperienze positive vissute da altri asex, su come hanno trovato l'amore, su come l'hanno vissuto, anche se finito, su come si sono presentati agli occhi del mondo e su come sono stati ripagati per questo?
Facciamo un esempio tornando a guardare dall'esterno: io sono un asex sofferente, sto attraversando un momento nero, non accetto la mia condizione e mi presento qui. Ricevo il benvenuto, il "non sarai lasciata sola" e comincio a leggere le conversazioni qua e là, imbattendomi nel post di Mariii(e lo so, ce l'ho proprio con lei) che scrive di rassegnarsi, perché tutti i sessuali dicono di capirci, ma non ci capisce mai nessuno e che si deve accettare l'asessualitá, punto e basta. Bene, fossi quella persona in quello specifico momento di difficoltà di vita, aprirei la finestra e mi lancerei di sotto. Almeno dei miei post si può pensare che sia una pazza visionaria, ma cazzo io non mi arrendo e vorrei che un po' del mio coraggio potesse arrivare anche a chi crede nell'eccezione alla regola come me, continuando a rispettare tutti quelli che, invece, hanno delle idee già formate e stanno bene così.
"Non è la sessualità che fa la felicità" l'ho già spiegato, io non cercherò mai un uomo in quanto sex o asex, ma per quello che saprà trasmettermi...e in base a quello io saprò dare, senza pormi dei limiti ora o delle risposte preconfezionate, perché per me la vita va vissuta e il sapere lo puoi ottenere solo così. Una cosa è certa, nel mio caso: fosse sex o asex, comunque dovrei affrontare degli ostacoli e valutare dei compromessi, quindi per me le strade si equivalgono, differiscono solo per la tipologia di "prove" a cui sottoporsi.
Sull'entusiasmo ammazzato...non mi riferivo assolutamente a te, in realtà mi sono sempre riferita a te solo quando ti ho citato. Chiaramente ho avuto degli scambi anche privatamente, che si sono chiusi, ma non voglio riportarli più di tanto qui, proprio perché privati.
Sull'orgoglio...io sono una persona orgogliosa per natura e passionale nelle sue discussioni (perché non c'è solo il letto come luogo in cui esprimere passione, no?). Il tutto nasce da una serie di considerazioni fatte dentro di me. Lo scorso anno ho seguito due giornate di conferenza sulla sessuologia organizzate online dalla Giunti. Sapete quanti minuti sono stati dedicati all'asessualitá? Una decina credo, tra l'altro sul finale della seconda giornata, per di più condivisi con la rappresentante dei poliamorosi, che spiegava come ci fossero diversi asessuali che praticavano anche il poliamore e con chi dirigeva gli interventi che, per sua ammissione, ringraziava i presenti perché non è che ne sapesse molto di asessualità. Ora, questi 10 minuti sono bastati a me per smuovermi domande tali da arrivare qui, ma vi assicuro che un qualsiasi sex estraneo all'argomento, non ne avrebbe tratto nulla. Quindi è nata in me una domanda che si è amplificata qui... perché ci facciamo conoscere così poco (e male) rispetto agli altri orientamenti? Cioè, ho sentito robe interessantissime sulle dipendenze affettive, sul bondage, sulla sessualità nella disabilità (e questa parte l'ho adorata, perché vi siete mai chiesti quanto soffra un disabile, fisico o intellettivo, nell'avere impulsi sessuali e nell'essere però trattato come un asessuale, se non asessuato, perché per chi gli sta intorno le priorità sono altre? Per non parlare della sofferenza dei trans, o di chi ha terminato il suo percorso per fare corrispondere il sesso biologico con quello della sua anima... Secondo voi dovremmo dire a queste persone di accoppiarsi soltanto con i loro simili? Beh, mi dispiace, io non ci sto...ma ne possiamo parlare civilmente, non alla Mariii maniera🤣). Quindi nessuna maschera di perbenismo, io sono per le cose dette in faccia dritto per dritto, vada come vada... infatti mi sono resa simpaticissima qui😎
Sul tuo appunto finale...come ho scritto, alla MIA amica descriverei l'asessuale in generale con quelle parole, ma stai pur certo che, se le dovessi descrivere te, ne userei molte di più e specifiche, dopo aver ascoltato la tua storia e capito chi sei, ovviamente. Ed è chiaro che ogni parola che ho scritto, dalla prima all'ultima, è il MIO pensiero, non il verbo, così come le tue parole sono solo ed esclusivamente il TUO pensiero. Uno a uno, palla al centro.
Ma scoccia così tanto che una scopra di essere asessuale e abbracci ciò in due settimane, senza mettere sottosopra la sua intera vita? Probabilmente io ho vissuto sempre cercando di ascoltarmi il più possibile e non sforzandomi di essere chi non sono...per questo l'etichetta aggiunge e non mi toglie nulla...e per questo accetto e so accettare.
In questi giorni ascoltavo la canzone "Mi fiderò" di Marco Mengoni feat. Madame...bene, io sposo pienamente le parole di Madame, e tu? A chi dei due ti senti più vicino?
Fammi sapere se anche il tuo posto per quel caffè sarà vuoto, così come quello di Mariii...e se volesse aggiungersi qualcun altro, lo accoglierei a braccia aperte.
Buona serata

Mariii
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Re: relazione

Messaggio da Mariii »

InCercaDiMe ha scritto:
dom feb 13, 2022 5:45 pm
Allora AnDie,
torniamo a noi.
Rispetto al punto 1, facevo riferimento alle tue parole quando mi hai scritto che questo forum è prevalentemente frequentato da persone che stanno attraversando un momento di tristezza e sofferenza ed ho quindi dedotto io, non l'hai scritto tu, che il supporto si rivolgesse a loro (che poi sono sofferente anch'io, in forma diversa, è un altro discorso).
Sul punto 2 ho già risposto...e puoi vedere da solo che più tendo una mano a Mariii, più mi sbatte la porta in faccia, perciò per me basta così, non sono Madre Teresa di Calcutta e ho i miei problemi a cui pensare.
Allora, i messaggi che volevo potessero arrivare sono tanti...e non mi va di riassumerli qui schematicamente, anche perché sono in continua evoluzione e quello che sostengo oggi, potrebbe ulteriormente arricchirsi domani. In breve, però, volevo semplicemente comunicare la MIA speranza riguardo alla possibilità di riuscire a farci amare da chiunque, sex o asex che sia, e di non arrendersi di fronte ai rifiuti o alle fregature, perché sono comuni a tutti (o pensate che gli asessuali siano gli unici a soffrire per ragioni di cuore o di letto? Non credo, ma ci tornerò dopo). I miei messaggi e le mie riflessioni, comunque, chiedevano semplicemente di essere accettati e non condivisi, nè di certo mi aspettavo che tu, dopo 10 anni di valutazioni, mettessi in discussione tutto per venire incontro al mio pensiero, ma possiamo confrontarci, come stiamo facendo. Mi ha colpito molto quando, sul finire di un tuo post, hai scritto che hai avuto una sola relazione asex e non sai perché...non ti ho fatto domande, perché sono una persona rispettosa, al di là di quello che si sta credendo...ma quello che ho pensato è stato: "Che grande fortuna che ha avuto AnDie"...e non: "Solo una relazione asex, che è pure finita"... perché io, come ho scritto qua e là, non ho ancora avuto quella che potrei definire La Storia della mia vita, perciò ti ho sinceramente invidiato, così come gli altri che hanno potuto viverne...e poco mi interessa che sia finita, avrei voluto chiederti come l'hai vissuta e cosa ti ha lasciato, perché questo è ciò che conta. E se tu non hai voglia di parlare del tuo privato qui, in pubblico, ora, con me o per tutto questo messo insieme, lo comprendo perfettamente, infatti domande non te ne ho fatte, ma ti assicuro che mi sarebbe molto più utile leggere del tuo vissuto che delle generalizzazioni che stiamo provando a fare o non fare. Mi rendo perfettamente conto che tu hai 10 anni di percorso alle spalle e che siamo in momenti di elaborazione completamente diversi, ma non posso farmi una colpa per essere arrivata ora(anche questo tu non l'hai mai detto, lo penso io), probabilmente ai tempi, se fossimo partiti insieme, sarebbe stato molto diverso il dialogo tra noi, ma io sento di essere giunta qui nel momento più giusto per la mia vita e per la mia anima, con consapevolezze e con una mia struttura che mai avrei potuto avere anni fa.
Rispetto alla scarsa positività di questo forum, almeno in questa fase... Io sono d'accordissimo sul fatto che, se entra una persona e presenta la sua sofferenza, vada accolta, compresa e gli/le vada dimostrata vicinanza...ma (secondo me) ci deve essere una fase 2, più propositiva. Perché non aggiungere una sezione sulle esperienze positive vissute da altri asex, su come hanno trovato l'amore, su come l'hanno vissuto, anche se finito, su come si sono presentati agli occhi del mondo e su come sono stati ripagati per questo?
Facciamo un esempio tornando a guardare dall'esterno: io sono un asex sofferente, sto attraversando un momento nero, non accetto la mia condizione e mi presento qui. Ricevo il benvenuto, il "non sarai lasciata sola" e comincio a leggere le conversazioni qua e là, imbattendomi nel post di Mariii(e lo so, ce l'ho proprio con lei) che scrive di rassegnarsi, perché tutti i sessuali dicono di capirci, ma non ci capisce mai nessuno e che si deve accettare l'asessualitá, punto e basta. Bene, fossi quella persona in quello specifico momento di difficoltà di vita, aprirei la finestra e mi lancerei di sotto. Almeno dei miei post si può pensare che sia una pazza visionaria, ma cazzo io non mi arrendo e vorrei che un po' del mio coraggio potesse arrivare anche a chi crede nell'eccezione alla regola come me, continuando a rispettare tutti quelli che, invece, hanno delle idee già formate e stanno bene così.
"Non è la sessualità che fa la felicità" l'ho già spiegato, io non cercherò mai un uomo in quanto sex o asex, ma per quello che saprà trasmettermi...e in base a quello io saprò dare, senza pormi dei limiti ora o delle risposte preconfezionate, perché per me la vita va vissuta e il sapere lo puoi ottenere solo così. Una cosa è certa, nel mio caso: fosse sex o asex, comunque dovrei affrontare degli ostacoli e valutare dei compromessi, quindi per me le strade si equivalgono, differiscono solo per la tipologia di "prove" a cui sottoporsi.
Sull'entusiasmo ammazzato...non mi riferivo assolutamente a te, in realtà mi sono sempre riferita a te solo quando ti ho citato. Chiaramente ho avuto degli scambi anche privatamente, che si sono chiusi, ma non voglio riportarli più di tanto qui, proprio perché privati.
Sull'orgoglio...io sono una persona orgogliosa per natura e passionale nelle sue discussioni (perché non c'è solo il letto come luogo in cui esprimere passione, no?). Il tutto nasce da una serie di considerazioni fatte dentro di me. Lo scorso anno ho seguito due giornate di conferenza sulla sessuologia organizzate online dalla Giunti. Sapete quanti minuti sono stati dedicati all'asessualitá? Una decina credo, tra l'altro sul finale della seconda giornata, per di più condivisi con la rappresentante dei poliamorosi, che spiegava come ci fossero diversi asessuali che praticavano anche il poliamore e con chi dirigeva gli interventi che, per sua ammissione, ringraziava i presenti perché non è che ne sapesse molto di asessualità. Ora, questi 10 minuti sono bastati a me per smuovermi domande tali da arrivare qui, ma vi assicuro che un qualsiasi sex estraneo all'argomento, non ne avrebbe tratto nulla. Quindi è nata in me una domanda che si è amplificata qui... perché ci facciamo conoscere così poco (e male) rispetto agli altri orientamenti? Cioè, ho sentito robe interessantissime sulle dipendenze affettive, sul bondage, sulla sessualità nella disabilità (e questa parte l'ho adorata, perché vi siete mai chiesti quanto soffra un disabile, fisico o intellettivo, nell'avere impulsi sessuali e nell'essere però trattato come un asessuale, se non asessuato, perché per chi gli sta intorno le priorità sono altre? Per non parlare della sofferenza dei trans, o di chi ha terminato il suo percorso per fare corrispondere il sesso biologico con quello della sua anima... Secondo voi dovremmo dire a queste persone di accoppiarsi soltanto con i loro simili? Beh, mi dispiace, io non ci sto...ma ne possiamo parlare civilmente, non alla Mariii maniera🤣). Quindi nessuna maschera di perbenismo, io sono per le cose dette in faccia dritto per dritto, vada come vada... infatti mi sono resa simpaticissima qui😎
Sul tuo appunto finale...come ho scritto, alla MIA amica descriverei l'asessuale in generale con quelle parole, ma stai pur certo che, se le dovessi descrivere te, ne userei molte di più e specifiche, dopo aver ascoltato la tua storia e capito chi sei, ovviamente. Ed è chiaro che ogni parola che ho scritto, dalla prima all'ultima, è il MIO pensiero, non il verbo, così come le tue parole sono solo ed esclusivamente il TUO pensiero. Uno a uno, palla al centro.
Ma scoccia così tanto che una scopra di essere asessuale e abbracci ciò in due settimane, senza mettere sottosopra la sua intera vita? Probabilmente io ho vissuto sempre cercando di ascoltarmi il più possibile e non sforzandomi di essere chi non sono...per questo l'etichetta aggiunge e non mi toglie nulla...e per questo accetto e so accettare.
In questi giorni ascoltavo la canzone "Mi fiderò" di Marco Mengoni feat. Madame...bene, io sposo pienamente le parole di Madame, e tu? A chi dei due ti senti più vicino?
Fammi sapere se anche il tuo posto per quel caffè sarà vuoto, così come quello di Mariii...e se volesse aggiungersi qualcun altro, lo accoglierei a braccia aperte.
Buona serata
Senti guarda, io pure sono per le cose dette in faccia nude e crude ed è per questo che non sto a cuore a tanta gente, perché io sono scomoda ma comunque, non mi semba di essere stata incivile. Io non ho insultato nessuno, non ho usato brutte parole, non ho usato aggettivi offensivi. Poi paragonare l'asessualità ad una disabilità è ridicolo. Ma alla fine a me non interessa, hai voglia di avercela con me, almeno qualcuno mi pensa 😂 tanto io non ti conosco e non me ne importa niente. Io mi sento con la coscienza apposto, non ho fatto male a nessuno. Ho semplicemente detto di accettarsi, ognuno deve accettare il proprio orientamento. Trovato qualcuno che sia sex ma se poi quella persona andrà con altre dovrai solo startene in silenzio perché non ti puoi permettere di condannare le altre persone.
Detto questo è meglio risparire da qui. Fino a quando non ci saranno persone mature che si accettano per ciò che sono e che sono pronte ad intraprendere relazioni tra simili non ha senso continuare questo forum. Statti con gli etero e basta, tanto vale! (posso anche essere richiamata, mi va bene. Tanto mi sento con la coscienza apposto). Au revoir.

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Re: relazione

Messaggio da InCercaDiMe »

Solo una doverosa precisazione, perché comincio a rompermi di chi distorce ogni cosa che scrivo (ma tanto io continuerò a scrivere 😎).
Non ho paragonato l'asessualità alla disabilità, sostengo tutto il contrario da settimane e lo sai benissimo, cara Marii, visto che ho commentato la frase della tua amica definendola terribile, proprio perché sembrava paragonare l'asessualitá a una malattia.
Io ho parlato delle difficoltà in campo sessuale dei disabili, così come di altre categorie che ho citato, perché non abbiamo l'esclusiva noi asex. Vatti a fare un giro anche tu sui gruppi che parlano di disabilità, che male non fa nemmeno a te, poi io ti dico cosa ho appreso sulle chat gay e tu mi dici cosa hai capito dei disabili.
Non sei scomoda Marii, fai di tutto per sembrarlo, buttando la colpa sull'altro... praticamente ti auto escludi e dici che sono gli altri (in questo caso io) ad escluderti, ottima mossa da manipolatrice, ma devi impegnarti un po' di più per fregare una come me.
Bye bye

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Re: relazione

Messaggio da Bianca »

Carissimi compagni di percorso, quando ci si mette sulla strada per Compostela, tutti quelli che camminano accanto a noi, comunque essi siano, da qualsiasi punto del globo provengano, hanno sulle spalle uno zaino pesante, i piedi che sanguinano, la mente piena di pensieri.
A nessuno di loro si può rifiutare la nostra mano, perché alla meta si deve arrivare tutti.

Ciascuno ha il suo passo, prova una stanchezza nuova che va a sommarsi a quella che già aveva accumulato, ha sete, guarda un fiore e gli viene da piangere.

Quando state online da qualche parte, sentitevi in questo contesto, condividete la fatica di vivere, percepite il grido di aiuto, siate disponibili, giusti; sforzatevi di essere pazienti anche con chi vi procura irritazione.

Come dice And, su Aven arrivano spesso persone sconcertate/smarrite dal percepire in sé qualcosa che non si spiegano e neppure si pongono il problema di accettare o meno un aspetto che li differenzia dagli altri, li mette in difficoltà, li costringe a spiegazioni circa qualcosa che nemmeno loro sanno ben definire.
Se io non ho capito come sono, come faccio a spiegarlo a te?
A chi chiedo aiuto per ciò che mi tormenta se non ho le parole per dire di cosa si tratta?

E allora annaspo in acque che non conosco, temo i mostri che si nascondono nel fondo melmoso, penso a giardini incantati che non percorrerò mai, passo dalla rabbia alla rassegnazione, me la prendo col mondo, mi illudo, mi faccio male, guardo con invidia e cattiveria chi non é come me e aggiungo male al male.

Sî, su Aven possono arrivare persone che presentano tutti questi aspetti e hanno reazioni imprevedibili.
Si impossessano di un termine e lo considerano un’offesa, piangono sommergendo l’Isola o fanno gli spavaldi per esorcizzare la paura.

Qui il cerchio si chiude.
Per favore, ricominciate a leggere dalla prima riga.

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Re: relazione

Messaggio da Bianca »

Ciao Inc, ho letto tutto ieri mattina ma poi, sono stata travolta dagli eventi, compresa una detartrasi che secondo me, l’angelica signorina che me l’ha fatta, fino all’altra settimana faceva l’idraulico.

Mi ha tolto il tartaro con la pinza a pappagallo, mi ha scalzato le gengive col cannello per saldare e quando mi ha detto si sciacqui pure, io ero arrivata al fondo della poltrona, stavo seduta sul pavimento e sputavo sangue e pezzi di lingua.

Questo, tanto perché tu sappia che tutti abbiamo degli inciampi.

Allora, Marii è una brava fanciulla con delle idee ben precise che difende a spada tratta.
Lei ama il mondo, basta che non le parlino di sesso, perché si imbizzarrisce.
Sogna ed aspira a legami platonici, con tanto bene ma senza esagerare in sdolcinature.
Cerca di aiutare chi incontra e lo fa sostenendo le sue convinzioni.
Ha delle certezze che non baratta con niente, perché sa cosa vuole e cosa no.

Ti dico questo non perché lei abbia bisogno che qualcuno prenda le sue difese ma perché, nel suo impeto, può risultare incomprensibile.
Se tu la leggi con calma, ti rendi conto che in lei c’è il desiderio di rendersi utile e di condividere, con chi è in difficoltà, le sue esperienze.

Tu sei un fiume in piena, sei una combattente e avanzi con la spada sguainata, nonostante tutte le incertezze e paure che palesi e la confusione che confessi.
È evidente che il vostro aspetto comune ha anche aspetti che non combaciano e soprattutto, ha, da parte vostra un differente modo di affrontarlo.

Sono certa che non ha intenzione di manipolarti e tanto meno di fregarti, perché è troppo pulita per avere secondi fini.

Per quanto riguarda il malinteso asessualità=disabilità, tu sai che da un po’ si tende a definire i disabili diversamente abili e se possono riuscirci coloro che portano nel fisico gravi impedimenti, vuoi che un asex non possa essere apprezzato e amato per tutto quello che l’amore ci permette di vedere negli altri?

Di questo ne sono certa e lo sostengo su Aven fin da quando ho cominciato a capirci qualcosa.

Per quanto mi riguarda, vale sempre la pena di lottare per migliorare il percorso di una vita, la nostra vita e, se é possibile, quella di altri.

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