L'asessualità in letteratura

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Serena
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L'asessualità in letteratura

Messaggio da Serena »

Ciao a tutti, sono una ricercatrice universitaria di Letteratura italiana moderna e contemporanea e vorrei il vostro contributo per un piccolo studio che mi piacerebbe condurre.
Io personalmente non saprei se definirmi asessuale tout court, ma certo il mio interesse per la sessualità è sempre stato molto ridotto, il che mi ha causato qualche difficoltà nelle relazioni con i miei coetanei. Ora, questa è una situazione che non si trova spesso rappresentata nella letteratura, visto che i personaggi femminili o rispecchiano il modello di virtù tradizionale (virgineo pudore prima del matrimonio, appropriata attività sessuale dopo) oppure se ne discostano in senso sessualmente trasgressivo (le categorie delle amanti, delle donne leggere, delle prostitute).
Non mi era mai capitato d’imbattermi, a mia memoria, nella “trasgressione” opposta, finché non ho scoperto Piccolo mondo moderno di Fogazzaro. Uno dei personaggi è una donna infelicemente sposata, che si innamora del protagonista; e fin qui tutto “normale”. Tuttavia, nonostante il proprio affetto e le insistenze dell’amato, lei rifiuta di concederglisi, non per una questione morale ma perché si sente «per natura» poco incline ai rapporti sessuali. Il desiderio di lui anzi la meraviglia e la mette a disagio, e per quanto l’attraversi il pensiero di concedersi comunque pur di non perderlo, sente che dopo questa scelta non potrebbe più amarlo nello stesso modo.
Ora, non è del tutto da escludere che questo atteggiamento sia influenzato da inibizioni culturali e/o da esperienze spiacevoli nei rapporti col marito. Ciononostante mi è parsa una rappresentazione sorprendentemente verosimile dell’asessualità e delle difficoltà che può causare nel rapporto con un partner non asessuale.
Questa peculiarità mi ha incuriosito e mi piacerebbe scrivere un articolo accademico in proposito, per il quale sarebbe utile citare altri casi di confronto. Per questo ho pensato di rivolgermi a voi: conoscete altre opere – soprattutto della letteratura italiana otto-novecentesca, ma tutti gli spunti sono ben accetti – in cui uno o più personaggi appaiano chiaramente asessuali?
Naturalmente valgono tutte le etichette sotto cui l’asessualità potrebbe essere rubricata, da quelle dispregiative (frigidità, durezza di cuore…) a quelle elogiative (pudore, castità, purezza…).
Un grazie anticipato!

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Bianca
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Bianca »

Ma che bell’argomento!!!
Benvenuta Serena.
Devono esserci sicuramente personaggi o situazione che possano far pensare seriamente all’esistenza dell’asessualità, anche se, nel contesto letterario, l’assenza di attività sessuale può essere stata liquidata con motivi di carattere morale, bigottismo, leggi autoimposte.

Mi vengono in mente alcuni film, come Chocolat o il romanzo Il Gattopardo ma sono cose vaghe.

Non perdere le speranze, ci sarà qualcuno su Aven che ha situazioni più precise da riferire e letture più recenti a cui fare riferimento.
Intanto io continuo a pensare.

Mariii
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Mariii »

Serena ha scritto:
mar lug 20, 2021 12:44 pm
Ciao a tutti, sono una ricercatrice universitaria di Letteratura italiana moderna e contemporanea e vorrei il vostro contributo per un piccolo studio che mi piacerebbe condurre.
Io personalmente non saprei se definirmi asessuale tout court, ma certo il mio interesse per la sessualità è sempre stato molto ridotto, il che mi ha causato qualche difficoltà nelle relazioni con i miei coetanei. Ora, questa è una situazione che non si trova spesso rappresentata nella letteratura, visto che i personaggi femminili o rispecchiano il modello di virtù tradizionale (virgineo pudore prima del matrimonio, appropriata attività sessuale dopo) oppure se ne discostano in senso sessualmente trasgressivo (le categorie delle amanti, delle donne leggere, delle prostitute).
Non mi era mai capitato d’imbattermi, a mia memoria, nella “trasgressione” opposta, finché non ho scoperto Piccolo mondo moderno di Fogazzaro. Uno dei personaggi è una donna infelicemente sposata, che si innamora del protagonista; e fin qui tutto “normale”. Tuttavia, nonostante il proprio affetto e le insistenze dell’amato, lei rifiuta di concederglisi, non per una questione morale ma perché si sente «per natura» poco incline ai rapporti sessuali. Il desiderio di lui anzi la meraviglia e la mette a disagio, e per quanto l’attraversi il pensiero di concedersi comunque pur di non perderlo, sente che dopo questa scelta non potrebbe più amarlo nello stesso modo.
Ora, non è del tutto da escludere che questo atteggiamento sia influenzato da inibizioni culturali e/o da esperienze spiacevoli nei rapporti col marito. Ciononostante mi è parsa una rappresentazione sorprendentemente verosimile dell’asessualità e delle difficoltà che può causare nel rapporto con un partner non asessuale.
Questa peculiarità mi ha incuriosito e mi piacerebbe scrivere un articolo accademico in proposito, per il quale sarebbe utile citare altri casi di confronto. Per questo ho pensato di rivolgermi a voi: conoscete altre opere – soprattutto della letteratura italiana otto-novecentesca, ma tutti gli spunti sono ben accetti – in cui uno o più personaggi appaiano chiaramente asessuali?
Naturalmente valgono tutte le etichette sotto cui l’asessualità potrebbe essere rubricata, da quelle dispregiative (frigidità, durezza di cuore…) a quelle elogiative (pudore, castità, purezza…).
Un grazie anticipato!
Ciao, come opere letterarie potresti cercare "Cien años de soledad" di Márquez, dove c'è un personaggio che è stato ritenuto asessuale. Poi, si presupone che anche Jane Austen fosse così. In effetti, nelle sue opere, soprattutto in quelle dei primi anni, parlava dell'amore uomo-donna non come qualcosa di sessuale, ma come qualcosa di queerplatonico. Poi, nei tempi moderni, come arte visiva potresti citare il film d'animazione Frozen, in cui Elsa è stata etichettata come asessuale aromantica. In letteratura italiana non mi viene in mente niente, però potremmo pensare a tutte le opere in cui nessuno ha avuto raporti amorosi. Esempi : Marco Polo nel libro le "Città Invisibili" di Calvino oppure il protagonista, Gonzalo de "La Cognizione Del Dolore" in Gadda, dove non si parla di fatti amorosi. D'altro canto, il protagonista è l'alter ego di Gadda e l'autore stesso era contro l'istituzione della famiglia.
Questi ultimi due esempi li sto citando io, nessuno ha dato per certo che questi personaggi siano asessuali, ma potrebbero.
Poi, come ultima cosa, in "Piccole Donne" della Alcott, c'è una delle 4 sorelle che alla fine non si sposa.
Un personaggio dato per certo come asessuale è Sherlock Holmes, di Arthur Conan Doyle.
Comunque, sarebbe bello approfondire questi aspetti. Spero di essere stata utile :)

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Bianca
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Bianca »

Bravissima Marii!!!

Oltre che buone letture, hai buona memoria.

Serena
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Serena »

Grazie a entrambe per aver risposto, e per i suggerimenti che mi avete dato!
Cara Bianca, anch'io avevo un vago ricordo legato al Gattopardo, che dovrò senz'altro rileggere. In particolare ricordo che la moglie del principe era molto restia nei confronti del sesso, ma in questo caso i pregiudizi religiosi giocano un ruolo tale che temo sia impossibile capire i desideri reali della signora (per la verità non credo li conoscesse neanche lei).
Cara Marii, un grazie speciale per i molti spunti che mi hai dato, e che me ne hanno fatti venire in mente altri. In particolare Calvino è senza dubbio un autore che costeggia l'asessualità e il caso più emblematico mi sembra quello di Agilulfo nel Cavaliere inesistente: protagonista di un'intera notte d'amore "consumata" solo a parole.
Il nome di Sherlock Holmes poi mi ha illuminato un ricordo relativo a un altro detective, Hercule Poirot. Di recente ho letto la biografia di David Suchet, attore che l'ha interpretato continuativamente per decenni, e in diversi passaggi ha parlato proprio all'asessualità di Poirot (perlomeno nella sua visione). Vi riporto il brano più approfondito:
"Mind you, in the original book, Dame Agatha also reveals a little more of Poirot’s complex character when she has him say, ‘Women are never kind, though they can sometimes be tender.’ That is not the remark of a misogynist, but rather the view of a man who does not experience sexual attraction. Poirot, for me, was never in the least interested in sex, although he could recognise the symptoms of desire in others. He was sceptical about romance, with the exception, perhaps, of Countess Rossakoff and Virginie Mesnard, and a touch sentimental when it came to motherly affection, but from the waist down, he did not really exist."
Detto questo, come Marii giustamente sottolinea, l'asessualità può emergere anche nell'assenza di argomenti sessuali nel testo, il che però pone un problema di metodo: non parlare di qualcosa equivale a dire che non c'è? Mi spiego con un esempio: nei "Promessi sposi" sono pochissi i personaggi che dimostrano interesse sessuale (forse solo don Rodrigo e la monaca di Monza), ma questo non rende automaticamente asessuali tutti gli altri.
Andrò avanti a riflettere sulla questione, per intanto grazie ancora, a voi e a chi eventualmente volesse intervenire in futuro!

Mariii
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Mariii »

Bianca ha scritto:
sab lug 24, 2021 8:51 am
Bravissima Marii!!!

Oltre che buone letture, hai buona memoria.
Grazie :D! Non per niente studio letteratura ;]

Mariii
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Mariii »

Serena ha scritto:
sab lug 24, 2021 10:39 am
Grazie a entrambe per aver risposto, e per i suggerimenti che mi avete dato!
Cara Bianca, anch'io avevo un vago ricordo legato al Gattopardo, che dovrò senz'altro rileggere. In particolare ricordo che la moglie del principe era molto restia nei confronti del sesso, ma in questo caso i pregiudizi religiosi giocano un ruolo tale che temo sia impossibile capire i desideri reali della signora (per la verità non credo li conoscesse neanche lei).
Cara Marii, un grazie speciale per i molti spunti che mi hai dato, e che me ne hanno fatti venire in mente altri. In particolare Calvino è senza dubbio un autore che costeggia l'asessualità e il caso più emblematico mi sembra quello di Agilulfo nel Cavaliere inesistente: protagonista di un'intera notte d'amore "consumata" solo a parole.
Il nome di Sherlock Holmes poi mi ha illuminato un ricordo relativo a un altro detective, Hercule Poirot. Di recente ho letto la biografia di David Suchet, attore che l'ha interpretato continuativamente per decenni, e in diversi passaggi ha parlato proprio all'asessualità di Poirot (perlomeno nella sua visione). Vi riporto il brano più approfondito:
"Mind you, in the original book, Dame Agatha also reveals a little more of Poirot’s complex character when she has him say, ‘Women are never kind, though they can sometimes be tender.’ That is not the remark of a misogynist, but rather the view of a man who does not experience sexual attraction. Poirot, for me, was never in the least interested in sex, although he could recognise the symptoms of desire in others. He was sceptical about romance, with the exception, perhaps, of Countess Rossakoff and Virginie Mesnard, and a touch sentimental when it came to motherly affection, but from the waist down, he did not really exist."
Detto questo, come Marii giustamente sottolinea, l'asessualità può emergere anche nell'assenza di argomenti sessuali nel testo, il che però pone un problema di metodo: non parlare di qualcosa equivale a dire che non c'è? Mi spiego con un esempio: nei "Promessi sposi" sono pochissi i personaggi che dimostrano interesse sessuale (forse solo don Rodrigo e la monaca di Monza), ma questo non rende automaticamente asessuali tutti gli altri.
Andrò avanti a riflettere sulla questione, per intanto grazie ancora, a voi e a chi eventualmente volesse intervenire in futuro!
Di nulla 😘 mi fa piacere vedere che c'è gente che studia ed è interessata all'argomento asessualità! Sono studentessa di letteratura straniera quindi le illuminazioni mi sono venute ;) . Ehm, non sapevo di Poirot!! Visto, oggi ho imparato anche cose nuove. Allora buona ricerca ♥️. Spero che qualcun altro possa aiutarti nel futuro :D

Athos
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Athos »

Non so dove l’ho letto, ma finora avevo la certezza che Sherlock Holmes se la spassasse con Irene Adler. Praticamente sono crollate tutte le mie certezze :lol:

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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Serena »

Ciao Athos, il fatto è che Sherlock Holmes è stato rappresentato in tutte le salse e ciascuno l'ha interpretato a proprio modo: c'è chi ha enfatizzato la sua ammirazione per Irene Adler, aggiungendoci eventualmente una componente sessuale, e c'è chi ha immaginato una relazione sessuale o romantica con Watson. Stando al canone, comunque, non risulta che Holmes abbia mai avuto relazioni fisiche con qualcuno, ma solo un vaghissimo interesse romantico nei confronti di Irene e una fortissima amicizia per Watson. Almeno questo a mia conoscenza, anche se la letteratura inglese non è strettamente il mio campo.

Athos
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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Athos »

Ti ringrazio per la spiegazione :)

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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Bianca »

Bisognerebbe fare un elenco di personaggi “sospetti” e andarseli a rivedere nel contesto.

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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Bianca »

Cara Serena, dal momento che la memoria mi tradisce, anche perché le mie letture più fitte ed importanti sono avvenute quando non sapevo neppure che la sessualità esistesse, con i miei potenti mezzi tecnologici, ho fatto una veloce ricerca e ti mando il risultato.

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Re: L'asessualità in letteratura

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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Bianca »

Dovrebbe esserci un personaggio asessuale ne La casa degli spiriti.
L’ho letto ma non me lo ricordo.

Tu devi rimanere nella letteratura italiana, vero?

Comunque, uno spunto di qua, un suggerimento di là, speriamo ti aiutino un pochino.

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Re: L'asessualità in letteratura

Messaggio da Serena »

Cara Bianca, ma grazie! Ti sei data proprio da fare :) Mi sono segnata i link, che andrò con calma ad esplorare. Poi farò anch'io ulteriori ricerche sul web, per il momento mi sono limitata a qualche assaggio superficiale. Sicuramente nell'ambito della letteratura straniera, specie quella degli ultimi decenni, il materiale è parecchio, e penso che molti riferimenti possano riuscire utili nello sviluppo dell'articolo. D'altra parte il focus dovrà essere per forza la letteratura italiana, dato che è il mio campo di specializzazione; e in particolare mi intriga l'idea di individuare esempi di asessualità precedenti la definizione di questa categoria, che è come cercare il classico ago nel pagliaio. Ma, da un certo punto di vista, meglio così: se la bibliografia critica è scarsa, vuol dire che è un argomento tutto da esplorare :wink:

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