Presentazione e Americano
Inviato: mar mag 25, 2021 1:11 am
Credo che sia arrivato il momento di iscrivermi a questo Forum.
Piacere di conoscervi, sono Riae e giovedì compirò 23 anni.
Nello scorso febbraio, il destino ha voluto farmi imbattere nella scoperta della mia identità. Non so ancora dirvi se sono del tutto lieta di questa scoperta, ovvero, dell'essere asessuale.
Il mio rapporto riguardo all'idea del sesso è cambiato nel corso del tempo, ma credo comunque di essere sempre stata sex-aversed.
Fin da piccola, ho sempre avuto un alto livello di libido, adesso però si è quasi azzerata e non negherò che a volte tendo ad avere momenti in cui provo repulsione verso il sesso in sé, diciamo che tutto si è rovinato da quando l'ho provato.
Ma perché sono qui? Vedete, sono triste...e arrabbiata, fra i tanti motivi c'é che ho trovato un ragazzo asessuale che si trova dall'altra parte del mondo e il fatto di non poter passare del tempo concreto con lui, mi fa soffrire, per non parlare della domanda: ma perché non puoi trovarne uno più vicino?
E dentro di me rispondo: Ma come faccio? Siamo l'1%, nei siti di incontri non è così facile imbattersi fra individui ace, è già tanto se sono riuscita a trovarne uno in America!
E mi chiedo: ma perché non ci sono dei siti più su misura? E perché gli unici sono a pagamento?
Non mi sembra equo, non mi sembra giusto.
Quando ho scoperto di essere asessuale, mi sono sentita molto in colpa con me stessa, poiché, la mia verginità a 14 anni (e 11 mesi) già non c'era più e senza un vero e proprio motivo alla fin fine. I miei rapporti sessuali sono stati tutti terribili e con persone per la quale non provavo alcun tipo di attrazione. Odio molto questi ricordi, odio molto questa parte di me e desidererei parlarne con un* psicoterapeuta, ma non voglio che mi risponda: "forse dovresti provare". No! Ho già passato la mia adolescenza a cercare di aggiustarmi da sola, mi sono provocata soltanto una bella depressione alla fine del Liceo, senza neanche capirne il motivo. Insomma, capite ciò che intendo? Ci vorrebbe qualcuno che mi aiutasse a superare questi momenti, ma sostenendo il mio essere asessuale, non provando a deviarlo.
Al momento, faccio più fatica ad accettare l'essere grayromantica. Perché non riesco a sentire niente per nessuno, se nonché in rarissimi casi? Cioè, a me è capitato solo una volta (non so se in questo Forum si possa parlare pure di Aromanticismo). Non riesco a capire se desidero una relazione queerplatonica e anche se fosse, come faccio a costruirne una? Dove lo vado a trovare uno giusto per me?
Inoltre, in questa presentazione volevo parlare anche del fatto che ho una dannata paura di finire col vivere da sola o, per lo meno, di vivere da sola questi anni di spensierata gioventù. Guardo le coppiette a giro e rodo dal profondo del cuore. Alla fine quell'americano non è che mi interessi chissà che eh, solo che eravamo veramente sulla stessa lunghezza d'onda nell'argomento 'sesso' e mi ha fatto piacere sentirmi compresa, per una volta. Alla fine non mi interessa nemmeno se qualcuno è allo o ace, se è etero o bi (per dire), io vorrei tornare a voler bene a qualcuno che debba essere un'attrazione romantica o alterous, si vedrà. Il sesso diventerà un argomento da dover affrontare, inevitabilmente, me ne rendo conto, però la mia felicità è quella di voler bene a qualcuno e stare assieme ad esso, a costui u.u
Grazie per aver letto questa presentazione. Pensavo che arrivata a questo punto mi sarei riuscita ad accettare e invece no! Ho solo più incertezze verso il futuro...
Sono felice perché finalmente so chi sono, stavo nuovamente per tornare ad aggiustarmi da sola (e sta volta no! Non lo farò )
Ma in qualche modo, vorrei essere diversa, vorrei essere più dolce verso di me e verso gli altri. Avete presente una mamma quando desidera avere un* bambin* per crescerl* e voler* bene? Ecco, per me è lo stesso, ma nei confronti di un futuro partner. Spero anche di riuscire, in futuro, a superare questi bruttissimi ricordi riguardo le mie esperienze passate. Vi auguro ogni bene
Ciao
Piacere di conoscervi, sono Riae e giovedì compirò 23 anni.
Nello scorso febbraio, il destino ha voluto farmi imbattere nella scoperta della mia identità. Non so ancora dirvi se sono del tutto lieta di questa scoperta, ovvero, dell'essere asessuale.
Il mio rapporto riguardo all'idea del sesso è cambiato nel corso del tempo, ma credo comunque di essere sempre stata sex-aversed.
Fin da piccola, ho sempre avuto un alto livello di libido, adesso però si è quasi azzerata e non negherò che a volte tendo ad avere momenti in cui provo repulsione verso il sesso in sé, diciamo che tutto si è rovinato da quando l'ho provato.
Ma perché sono qui? Vedete, sono triste...e arrabbiata, fra i tanti motivi c'é che ho trovato un ragazzo asessuale che si trova dall'altra parte del mondo e il fatto di non poter passare del tempo concreto con lui, mi fa soffrire, per non parlare della domanda: ma perché non puoi trovarne uno più vicino?
E dentro di me rispondo: Ma come faccio? Siamo l'1%, nei siti di incontri non è così facile imbattersi fra individui ace, è già tanto se sono riuscita a trovarne uno in America!
E mi chiedo: ma perché non ci sono dei siti più su misura? E perché gli unici sono a pagamento?
Non mi sembra equo, non mi sembra giusto.
Quando ho scoperto di essere asessuale, mi sono sentita molto in colpa con me stessa, poiché, la mia verginità a 14 anni (e 11 mesi) già non c'era più e senza un vero e proprio motivo alla fin fine. I miei rapporti sessuali sono stati tutti terribili e con persone per la quale non provavo alcun tipo di attrazione. Odio molto questi ricordi, odio molto questa parte di me e desidererei parlarne con un* psicoterapeuta, ma non voglio che mi risponda: "forse dovresti provare". No! Ho già passato la mia adolescenza a cercare di aggiustarmi da sola, mi sono provocata soltanto una bella depressione alla fine del Liceo, senza neanche capirne il motivo. Insomma, capite ciò che intendo? Ci vorrebbe qualcuno che mi aiutasse a superare questi momenti, ma sostenendo il mio essere asessuale, non provando a deviarlo.
Al momento, faccio più fatica ad accettare l'essere grayromantica. Perché non riesco a sentire niente per nessuno, se nonché in rarissimi casi? Cioè, a me è capitato solo una volta (non so se in questo Forum si possa parlare pure di Aromanticismo). Non riesco a capire se desidero una relazione queerplatonica e anche se fosse, come faccio a costruirne una? Dove lo vado a trovare uno giusto per me?
Inoltre, in questa presentazione volevo parlare anche del fatto che ho una dannata paura di finire col vivere da sola o, per lo meno, di vivere da sola questi anni di spensierata gioventù. Guardo le coppiette a giro e rodo dal profondo del cuore. Alla fine quell'americano non è che mi interessi chissà che eh, solo che eravamo veramente sulla stessa lunghezza d'onda nell'argomento 'sesso' e mi ha fatto piacere sentirmi compresa, per una volta. Alla fine non mi interessa nemmeno se qualcuno è allo o ace, se è etero o bi (per dire), io vorrei tornare a voler bene a qualcuno che debba essere un'attrazione romantica o alterous, si vedrà. Il sesso diventerà un argomento da dover affrontare, inevitabilmente, me ne rendo conto, però la mia felicità è quella di voler bene a qualcuno e stare assieme ad esso, a costui u.u
Grazie per aver letto questa presentazione. Pensavo che arrivata a questo punto mi sarei riuscita ad accettare e invece no! Ho solo più incertezze verso il futuro...
Sono felice perché finalmente so chi sono, stavo nuovamente per tornare ad aggiustarmi da sola (e sta volta no! Non lo farò )
Ma in qualche modo, vorrei essere diversa, vorrei essere più dolce verso di me e verso gli altri. Avete presente una mamma quando desidera avere un* bambin* per crescerl* e voler* bene? Ecco, per me è lo stesso, ma nei confronti di un futuro partner. Spero anche di riuscire, in futuro, a superare questi bruttissimi ricordi riguardo le mie esperienze passate. Vi auguro ogni bene
Ciao