Come affrontare una relazione con probabile gray. Consigli?
Inviato: lun mar 08, 2021 7:38 pm
Buonasera a tutte e tutti,
Parto da una piccola premessa: spero di non utilizzare parole inopportune, il mondo e le parole dell’asessualità sono ancora completamente sconosciute a me, quasi fosse uno “scenario rinchiuso” esclusivamente nel personaggio di Tod di Bojack Horseman e non come una cosa che potesse impattare la mia vita. Ho letto molti vostri post e spero potermi identificare come alleato.
Io sono bisex e sono un ragazzo sessuale con pulsioni sessuali talvolta abbondanti.
Scrivo per cercare consigli, spesso leggo di messaggi d’aiuto tipo “oddio il mi* ragazz* è asessuale” come se fosse un macigno da non riuscire a sormontare o una ragione per separarci. Bene, io non la vedo cosi.
E si, forse il mio ragazzo è effettivamente asessuale, anzi mi correggo forse è gray-asessuale. Non lo sa nemmeno lui forse. Ma andiamo per gradi, desidererei raccontarvi bene la storia.
Innanzitutto tra noi il sesso non è mai stato la priorità, anche perché la nostra relazione rasenta la perfezione, ci sentiamo entrambi perfettamente matchati l’uno per l’altro. Siamo felici, in parole molto semplici. Sessualmente parlando però siamo sempre stati in difficoltà, all’inizio ero convinto di essere troppo insistente nei suoi confronti, altre volte mi capitava di pensare che fosse lui troppo rigido e distaccato. Ne abbiamo parlato diverse volte, in cui sono emerse diverse cose tra cui qualche trauma passato nell’ambito della sessualità: mancate erezioni, sensazione di essere usato come oggetto fallico piuttosto che amato come persona, paura di essere solo, etc. Lui da parte sua dopo le nostre chiacchierate sull’argomento si lasciava un po’ andare probabilmente per farmi felice. D’altra parte, mi sento anche di dire che riesce a provare piacere sessuale, sembra mancargli il desiderio.
Da novembre viviamo insieme: la convivenza ha forse messo in risalto le differenze di interessi per la sessualità. Non vi nego che l’ultimo periodo da novembre a oggi mi ha messo in difficoltà, ero seriamente frustato e non sapevo sinceramente dove sbattere la testa. Un giorno mi sono imbattuto su questo forum e ho cominciato a leggere le idee altrui e le esperienze altrui. Mi avete aiutato molto. Ho infatti deciso di provare a parlare con il mio ragazzo. In modo molto delicato gli ho parlato dell’asessualità, gli ho parlato di ciò che ho imparato (ad esempio che c’è una differenza tra asessuale e gray-asessuale) e ovviamente gli ho detto che non sto cercando di additargli un etichetta. Gli ho consigliato di informarsi in primo luogo, di scindere il non interesse sessuale dai suoi traumi pregressi, provando magari prima a lavorare su quest’ultimi con l’aiuto mio (se lo desidererà) ma soprattutto di uno psicologo. Penso che se deciderà di lavorare sui suoi traumi, in futuro gli sarà più facile capire se la sua è una sfumatura dell’asessualità o meno. Ovviamente, sia chiaro, non penso che sia qualcosa che non va in lui, anzi. Trovo però che i traumi e la psicologia siano qualcosa per lui molto più “controllabili” (termine errato, ma non riuscivo a esprimermi in modo migliore) rispetto a questioni di identità o di interessi sessuali.
Vorrei un consiglio da parte vostra quindi… La comunicazione tra noi è buona, ci capiamo e ci ascoltiamo molto bene, e farò qualsiasi cosa pur di poter essere in primo luogo un aiuto per lui, se sentisse il bisogno di capirsi meglio ma soprattutto perché siamo una coppia fantastica e voglio continuare a passare il mio tempo con lui. Come può una persona sessuale affrontare il futuro con una persona che potrebbe essere gray-asessuale? Come si può gestire la differenza tra le due necessità sessuali?
Ogni consiglio è apprezzato. Un bacio
Parto da una piccola premessa: spero di non utilizzare parole inopportune, il mondo e le parole dell’asessualità sono ancora completamente sconosciute a me, quasi fosse uno “scenario rinchiuso” esclusivamente nel personaggio di Tod di Bojack Horseman e non come una cosa che potesse impattare la mia vita. Ho letto molti vostri post e spero potermi identificare come alleato.
Io sono bisex e sono un ragazzo sessuale con pulsioni sessuali talvolta abbondanti.
Scrivo per cercare consigli, spesso leggo di messaggi d’aiuto tipo “oddio il mi* ragazz* è asessuale” come se fosse un macigno da non riuscire a sormontare o una ragione per separarci. Bene, io non la vedo cosi.
E si, forse il mio ragazzo è effettivamente asessuale, anzi mi correggo forse è gray-asessuale. Non lo sa nemmeno lui forse. Ma andiamo per gradi, desidererei raccontarvi bene la storia.
Innanzitutto tra noi il sesso non è mai stato la priorità, anche perché la nostra relazione rasenta la perfezione, ci sentiamo entrambi perfettamente matchati l’uno per l’altro. Siamo felici, in parole molto semplici. Sessualmente parlando però siamo sempre stati in difficoltà, all’inizio ero convinto di essere troppo insistente nei suoi confronti, altre volte mi capitava di pensare che fosse lui troppo rigido e distaccato. Ne abbiamo parlato diverse volte, in cui sono emerse diverse cose tra cui qualche trauma passato nell’ambito della sessualità: mancate erezioni, sensazione di essere usato come oggetto fallico piuttosto che amato come persona, paura di essere solo, etc. Lui da parte sua dopo le nostre chiacchierate sull’argomento si lasciava un po’ andare probabilmente per farmi felice. D’altra parte, mi sento anche di dire che riesce a provare piacere sessuale, sembra mancargli il desiderio.
Da novembre viviamo insieme: la convivenza ha forse messo in risalto le differenze di interessi per la sessualità. Non vi nego che l’ultimo periodo da novembre a oggi mi ha messo in difficoltà, ero seriamente frustato e non sapevo sinceramente dove sbattere la testa. Un giorno mi sono imbattuto su questo forum e ho cominciato a leggere le idee altrui e le esperienze altrui. Mi avete aiutato molto. Ho infatti deciso di provare a parlare con il mio ragazzo. In modo molto delicato gli ho parlato dell’asessualità, gli ho parlato di ciò che ho imparato (ad esempio che c’è una differenza tra asessuale e gray-asessuale) e ovviamente gli ho detto che non sto cercando di additargli un etichetta. Gli ho consigliato di informarsi in primo luogo, di scindere il non interesse sessuale dai suoi traumi pregressi, provando magari prima a lavorare su quest’ultimi con l’aiuto mio (se lo desidererà) ma soprattutto di uno psicologo. Penso che se deciderà di lavorare sui suoi traumi, in futuro gli sarà più facile capire se la sua è una sfumatura dell’asessualità o meno. Ovviamente, sia chiaro, non penso che sia qualcosa che non va in lui, anzi. Trovo però che i traumi e la psicologia siano qualcosa per lui molto più “controllabili” (termine errato, ma non riuscivo a esprimermi in modo migliore) rispetto a questioni di identità o di interessi sessuali.
Vorrei un consiglio da parte vostra quindi… La comunicazione tra noi è buona, ci capiamo e ci ascoltiamo molto bene, e farò qualsiasi cosa pur di poter essere in primo luogo un aiuto per lui, se sentisse il bisogno di capirsi meglio ma soprattutto perché siamo una coppia fantastica e voglio continuare a passare il mio tempo con lui. Come può una persona sessuale affrontare il futuro con una persona che potrebbe essere gray-asessuale? Come si può gestire la differenza tra le due necessità sessuali?
Ogni consiglio è apprezzato. Un bacio