Riflessioni spirituali

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Zer0
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Riflessioni spirituali

Messaggio da Zer0 »

Una domanda che mi pongo spesso è la seguente; "c'è qualcosa dopo la morte?", e credo rimarrà senza risposta, finché vivo.
Io mi definisco ateo agnostico, tuttavia mi capita di approfondire con curiosità vari temi di spiritualità, esoterismo ecc., anche se di fatto non abbraccio nessuna di queste correnti; mi limito all'analisi ed elaborazione dei concetti.
Pertanto ho aperto questo topic per chiedere a voi che idea avete, se per voi esiste qualcosa dopo la morte, in che modo affrontate quest'argomento (se lo affrontate), e chi più ne ha più ne metta.

Grazie dell'attenzione.

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guzman
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da guzman »

Domanda che forse tutti ci siamo posto. Io credo che, sebbene sia triste dirlo,non ci sia nulla dopo la morte. Forse lo vorremmo, perché abbiamo una coscienza e pensiamo di essere al vertice del creato. Non accettiamo che la nostra vita finisca nel nulla,e che sia insignificante come quella degli altri animali; ma siamo animali pure noi. Avere una coscienza,o essere più intelligenti (si presume almeno,ma ho i miei dubbi),non significa che la nostra vita debba avere un senso,e che debba continuare dopo la morte. Diciamo che non accettiamo la morte e si vuole credere in un'altra vita. Siamo noi che crediamo, vogliamo credere, illudendoci,che l'universo giri intorno a noi,ma secondo me, l'universo ci è indifferente. E anche se così non fosse,a mio modesto parere,con la morte si finisce nel nulla.
Carmelo Bene (1937-2002), attore, drammaturgo e regista italiano.
"Ancora non si riesce a rovesciare questo fatto. Non è Dio che crea noi, ma è sempre l'uomo che ha creato Dio". (Colloquio con Goffredo Fofi, 1998)

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Antares
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Antares »

Secondo me la coscienza continua ad esistere, seppure in modo diverso, anche quando non si è più in questa vita biologica.

E' possibile rendersene conto prima di morire se si sperimentano delle NDE (Near Death Experience: esperienze vicino alla morte) o delle OBE (Out of Body Experience: esperienze fuori dal corpo) oppure stati di estasi in meditazione profonda.
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Bianca
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Bianca »

Ne faccio sovente, senza esternarle.....fanno parte del mio essere.

La Fede religiosa è difficile da capire ed anche quando si pensa di averla fatta propria, è difficile da spiegare.

Come ho detto altrove, mi è capitato di sentire la presenza e l'azione di persone care passate nell'aldilà.
Non so che aspetto abbiano, in quale forza spirituale o ruolo si sia trasformate ma so che sono presenti.
Il modo in cui mi viene più facile raffigurarmele, è nell'amore per me che ha caratterizzato la loro vita, reciproco.

Io stessa, se penso alle persone che più amo, mi vedo presente accanto a loro anche dopo la mia morte.
Non posso pensare di lasciarle e spero mi sia concessa la grazia di essere loro di aiuto anche quando, forse, sarò solo spirito.

No, noi non siamo animali. Ci distingue il soffio di vita ricevuto alla Creazione e che si chiama anima.

Ho trovato e trovo troppi segni dell'esistenza di Dio per pensare che mi lasci cadere nel nulla.
"Fin dall'inizio dei tempi io ti ho amato"..........

La nostra vita ha il senso che le diamo noi, attraverso le nostre scelte e i nostri comportamenti e anche la sua fine terrena avrà un senso.

Illusi? Creduloni? Presuntuosi? Può essere ma io non so e non posso rinunciarci.

Angela108
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Angela108 »


Angela108
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Angela108 »


Tanti aspetti della fede, presentati in cosi' pochi minuti!

ElfoVerde
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da ElfoVerde »

Ciao Zer0, anni addietro ho letto di tutto (o quasi, mano a mano ero sempre più selettivo, perché tutto non solo è troppo è semplicemente una caciara) in merito ad argomenti di spiritualità diciamo... Ma il problema principale della vita dopo la morte è l'identità, perché per conservarsi deve esserci qualcosa di essenziale ed immutabile (vecchio tema filosofico "accidente ed essenza"), però una persona nella propria vita cambia tanto, il carattere tende ad essere più "stabile" ma alla lunga può cambiare anche quello, quindi cosa dovrebbe conservarsi? L'unica cosa che resta è la pura coscienza (hai presente il concetto di osservatore nelle filosofie orientali?), giusto così si può trovare qualcosa che è indipendente dalle relazioni che assemblano il nostro corpo comprese le nostre memorie. Però una critica potrebbe essere di tipo aristotelico contro una sorta di iperuranio: siamo partiti da un corpo cosciente ed abbiamo astratto la coscienza, ora non possiamo dire che la coscienza astratta (cioè "isolata" con un'operazione di astrazione mentale) possa esistere da qualche parte nel "mondo delle idee" (iperuranio) e ritenere che sia eterna. In realtà, non è nemmeno ovvio negarlo perché la coscienza è molto singolare, sembra davvero avere una natura completamente diversa dal mondo materiale (il famoso dualismo mente-corpo o coscienza-materia che a tutt'oggi non ha una quadra).

Quindi a seguito di queste riflessioni io spero in una sorta di eternità personale, almeno la possibilità di essere cosciente di nuovo (chissà quando dopo la morte) anche se non ricorderò nulla, ma è solo una speranza. L'ipotesi che la vita personale termini con la morte in senso definitivo... la trovo dura da digerire, perché davvero molte molte cose perdono di senso con questa prospettiva limitata. Vivere alla giornata, sperare di essere per lo più felici e qualsiasi sofferenza, specie se prolungata, è un totale non senso di fronte a questa prospettiva. "Svegliato dal nulla eterno" per soffrire... "lasciatemi in pace nel nulla" vien da rispondere.

Zer0
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Zer0 »

Ciao Elfo, grazie della risposta. Pure io ho approfondito varie scuole di pensiero, esoteriche, new age etc. Tutto senza pretese. Ma proprio come te, ho trovato spesso falle logiche e contraddizioni tipo quella che hai legittimamente sollevato. Alla fine sono un po' un comun denominatore. Direi anche impossibili da sbrogliare, ma da accettare a scatola chiusa, senza scavare più a fondo. D'altronde si parla di cose che non hanno evidenza, spesso costrutti dialettici anche sopraffini ma che cozzano con una valutazione logica, razionale, che parte dai fatti. Quindi credo che alla fine si ritorni sempre al discorso "fede", il problema è che spesso dietro ci sono vari santoni, guru-geni del marketing con particolari interessi (questo ovviamente per quanto riguarda l'ambiente new age) e quindi anche la fede che qualcuno potrebbe coltivare nel seguire una certa scuola di pensiero, perde di genuinità.
Che l'idea della morte sia dura da digerire è innegabile, ma è anche per questo che si è iniziato a parlare di aldilà. Concetti che oltre alla "rassicurazione" personale, spesso, nella storia, son serviti a controllare masse e arricchirsi.

ElfoVerde
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da ElfoVerde »

Di nulla! Purtroppo il cosiddetto "business della consolazione" è molto vasto... sono sempre stato diffidente verso la vendita di libri.... per non parlare di corsi.... (in tema di spiritualità). Alla fine ho maturato questa posizione: quello che vedo, comprendo e mi convince sulla base della mia intelligenza ed esperienza è ciò che è adatto a me. Se esiste qualcosa "di più" e non lo vedo spontaneamente vuol dire che non sono pronto. È stata amara la sensazione di sentirsi in qualche modo abbandonati nella complessità del mondo.... ma alla lunga credo di essere riuscito a conviverci (più o meno).

Comunque io spero che la mia identità non finisca con il corpo, non è impossibile, è "solo" poco probabile per tutto quel che conosciamo al momento.

C'è un altro problema: se l'identità è eterna perché immutabile e si conserva......... come faccio a imparare qualcosa nelle varie vite? se non muta non c'è modo di "scrivere" esperienze o comprensioni.... Questo esclude le visioni per cui l'anima si evolve nelle varie vite... a meno che, non introduciamo un corpo di una natura molto diversa da quella materiale ma al tempo stesso connessa con il corpo fisico che può trasformarsi (e in tal caso forse anche distruggersi...! ). Insomma lavorando con le ipotesi si può trovare uno spazio per quasi tutto e quindi sempre sperare.

Zer0
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Zer0 »

Beh sì con le ipotesi si può viaggiare all'infinito, ma i problemi rimangono i soliti alla base.
Personalmente invece non mi spaventa più di tanto l'idea di morte, riesco ad accettarla, e non sento la necessità di vivere ancora (in che modi e in che condizioni poi?), direi che questa vita mi è sufficiente. Al massimo ho paura della sofferenza che potrei eventualmente provare prima di morire.

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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Antares »

ElfoVerde ha scritto:
mer feb 24, 2021 7:45 pm
C'è un altro problema: se l'identità è eterna perché immutabile e si conserva......... come faccio a imparare qualcosa nelle varie vite? se non muta non c'è modo di "scrivere" esperienze o comprensioni.... Questo esclude le visioni per cui l'anima si evolve nelle varie vite... a meno che, non introduciamo un corpo di una natura molto diversa da quella materiale ma al tempo stesso connessa con il corpo fisico che può trasformarsi (e in tal caso forse anche distruggersi...! ). Insomma lavorando con le ipotesi si può trovare uno spazio per quasi tutto e quindi sempre sperare.




Opinioni interessanti riguardo all'anima, che peraltro condivido.
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Bianca »

Mettiti tranquillo, non c’è piu sofferenza prima di morire, sedano, mandano in coma farmacologico, staccano tutto.

Hai la possibilità di concentrarti senza distrazioni su quello che può esserci dopo, organizzarti l’eternità, fare un elenco delle persone da incontrare e anche preparare le domande per accedere ad eventuali attività che ameresti svolgere.

Noi possediamo quello spirito d’amore che ci ha creato e non diventeremo il nulla.

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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da axelay »

Avevo scritto un post lunghissimo, dove contemplavo più ipotesi: quella della fede, quella della nde di una ragazza cieca dalla nascita che vede per la prima volta durante l'esperienza di premorte


poi che egoisticamente conviene credere per via del calcolo delle probabilità, che magari è tutta un'illusione....che palle dover riassumere, mi è morto il post prima di inviarlo, tutto scomparso.

Che se le formiche non comprendono Barbara D'Urso, noi che siamo la preistoria del futuro non dobbiamo illuderci di essere dei sapientoni, che non possiamo capire ciò che è fuori dalla nostra portata sensoriale e intellettiva, proprio come le formiche. (siamo minimicroscopici rispetto alle dimensioni dell'universo)

Ah sì, pure che adoro gli agnostici, gente dalle grandi meningi.

Infine dicevo che preferisco la natura romantica delle religioni, che tanto alla fine se ti sei sbagliato non fai in tempo lo stesso a rendertene conto.

Ma la domanda seria che ponevo era questa:
cosa cambierebbe nelle nostre vite se sapessimo con certezza di esserci sbagliati sulle nostre convinzioni riguardo alla questione morte.
Con una nuova e opposta consapevolezza, come continueremo a vivere, in che modo, dopo aver messo in crisi noi stessi? L'ateo che si trova a dover diventare credente e il credente ateo.
Per questo motivo i più saggi rimangono gli agnostici.

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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da Bianca »

Cosa cambierebbe nelle nostre vite se all’improvviso avessimo la certezza che ci siamo sbagliati a proposito della Fede?

Mi avessi fatto questa domanda attorno ai trent’anni, ti avrei risposto: mi darei alla pazza gioia.
Oggi, devo risponderti : mi comporterei esattamente nelle stesso modo.

Possedere dei valori e vivere in coerenza con essi, non nasce dal timore del castigo, della condanna eterna.
Vivere in armonia con la natura, con il tuo cuore, nel rispetto degli altri, senza prevaricare; non scegliere mai con consapevolezza di fare il male, nella volontà di danneggiare il prossimo o di costruire il proprio tornaconto, è qualcosa di talmente soddisfacente che diventa parte di te e non puoi più rinunciarci.

Qualunque cosa tu scelga di fare, è la tua dignità che viene messa in gioco.
Per riuscire a fare diverso, dovresti saper mettere sul mercato, a modico prezzo, tutte le ricchezze che, in anni di fedeltà e cure a quel piccolo io, difficile, indomabile, continuamente tentato, sei riuscito ad accumulare e che sono ormai la sua struttura portante, solida, indiscutibile, quasi slegata da quella Fede che ti ha guidato, illuminato nel dubbio, mostrato la via che ti ha permesso di fare scelte coerenti.

Mi apparisse un Angelo o un Diavolo o la Morte stessa e mi dicesse: ti sei sbagliata cretinetti!, non c’è niente dopo, ti hanno ingannata, truffata, manipolata.
Avresti potuto essere Grande nel Male e invece, non sei stata grande in niente.
Credo proprio che non farei una piega, ancora più convinta delle mie scelte, ancora più consapevole che nulla è più importante di una coscienza retta e che niente vale di più della convinzione che una stella che si è costruita nei millenni la sua luce, continuerà a brillare anche quando sarà scomparsa.

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axelay
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Re: Riflessioni spirituali

Messaggio da axelay »

Probabilmente, capitasse a me, diventerei ancora più cinico di quello che già sono, probabilmente mi darei ad un sano egoismo, togliamo anche il sano; potrei comportarmi come un essere totalmente egoista.
Forse per una sorta di ripicca o rabbia per la nuova scoperta. O per altri motivi, chissà.
Ma sono certo che prima o poi farei i conti, a prescindere, con la mia coscienza. E sono, purtroppo, un giudice troppo severo di me stesso. Sarei consapevole di aver agito in maniera sbagliata e non riuscirei mai a perdonarmelo. A prescindere del credere o non credere. Se esiste o non esiste un Dio.
È un senso di giustizia che va oltre ogni cosa.

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