Signore e Signori, Andrea Mantegna.
Inviato: mer feb 26, 2020 11:54 am
Solo un piccolo assaggio, per farvi venir voglia di mangiare tutta la torta, sul posto.
Personalmente l'ho trovato un po' difficile, anche a causa della mia ignoranza, credo.
Ho fatto la visita accompagnata, con una signorina che, mi sembra, ci abbia detto l'essenziale.
Probabilmente, ci tornerò altre due volte, per accompagnare due amiche, convinte, erroneamente, che io sappia molto.
Spero che queste due visite non causino la fine di due belle amicizie...
Prima della visita, si può assistere ad un filmato di 12 minuti che dà alcune informazioni sull'autore e illustra quelle opere del Mantena che non possono essere trasportate, non solo per dimensioni ma perchè sono molto danneggiate dal tempo, come quella del Cristo sdraiato, in una prospettiva che forse, si può definire "esagerata".
Quest'opera ha una base in gesso ricoperta di pigmenti che formano la figura e che si stanno polverizzando. Si può vedere a Brera(MI)
Il piccolo Andrea, con papà falegname ed un certo numero di fratelli, ritenuto portato per l'arte, viene messo a bottega a dieci anni, presso un certo Squarcione con laboratorio a Padova.
Questo maestro aveva presso di sè 130 allievi, con un contratto che non era di formazione lavoro ma di adozione, in quanto, si impegnava a crescere questi bimbi, educarli, ospitarli, dar loro da mangiare e tirar fuori da loro il meglio che potessero dare.
Non credo che la sua casa fosse un collegio svizzero....
Questo Squarcione amava la scultura e avendo disponibilità economiche, si recava spesso in Grecia ad acquistare busti.
Quando il nostro artista arriva, per tastarne le competenze, lo mette davanti ad una fila di statue e lo invita a copiarle su fogli.
Pare se la sia cavata bene, perchè viene subito inserito tra coloro che possono contribuire alla realizzazione delle opere di cui lo Squarcione riceve commissione e che poi firma regolarmente come opere interamente eseguite da lui.
Giunto all'età di 15 anni, Andrea accusa il maestro di truffarlo guadagnando con il suo lavoro. Per questo gli fa causa, il giudice gli dà ragione, impone allo Squarcione di risarcirlo e consente al ragazzo di rompere il contratto di adozione.
Con la somma ricevuta, Andrea lascia il maestro e apre una sua bottega a Padova, dove scopre che molti lo conoscono.
Inizia così la sua vera vita di artista.
La capacità dimostrata in questa occasione di farsi i suoi interessi, probabilmente verrà meno, perchè vivrà sempre inseguito dai creditori, avrà difficoltà a mantenere la sua famiglia ( moglie e 6 figli) lascerà solo debiti e qualche opera che i figli faranno molta fatica a vendere.
Chi lo accoglierà in casa sua, lo farà lavorare molto, senza pagarlo mai.
Personalmente l'ho trovato un po' difficile, anche a causa della mia ignoranza, credo.
Ho fatto la visita accompagnata, con una signorina che, mi sembra, ci abbia detto l'essenziale.
Probabilmente, ci tornerò altre due volte, per accompagnare due amiche, convinte, erroneamente, che io sappia molto.
Spero che queste due visite non causino la fine di due belle amicizie...
Prima della visita, si può assistere ad un filmato di 12 minuti che dà alcune informazioni sull'autore e illustra quelle opere del Mantena che non possono essere trasportate, non solo per dimensioni ma perchè sono molto danneggiate dal tempo, come quella del Cristo sdraiato, in una prospettiva che forse, si può definire "esagerata".
Quest'opera ha una base in gesso ricoperta di pigmenti che formano la figura e che si stanno polverizzando. Si può vedere a Brera(MI)
Il piccolo Andrea, con papà falegname ed un certo numero di fratelli, ritenuto portato per l'arte, viene messo a bottega a dieci anni, presso un certo Squarcione con laboratorio a Padova.
Questo maestro aveva presso di sè 130 allievi, con un contratto che non era di formazione lavoro ma di adozione, in quanto, si impegnava a crescere questi bimbi, educarli, ospitarli, dar loro da mangiare e tirar fuori da loro il meglio che potessero dare.
Non credo che la sua casa fosse un collegio svizzero....
Questo Squarcione amava la scultura e avendo disponibilità economiche, si recava spesso in Grecia ad acquistare busti.
Quando il nostro artista arriva, per tastarne le competenze, lo mette davanti ad una fila di statue e lo invita a copiarle su fogli.
Pare se la sia cavata bene, perchè viene subito inserito tra coloro che possono contribuire alla realizzazione delle opere di cui lo Squarcione riceve commissione e che poi firma regolarmente come opere interamente eseguite da lui.
Giunto all'età di 15 anni, Andrea accusa il maestro di truffarlo guadagnando con il suo lavoro. Per questo gli fa causa, il giudice gli dà ragione, impone allo Squarcione di risarcirlo e consente al ragazzo di rompere il contratto di adozione.
Con la somma ricevuta, Andrea lascia il maestro e apre una sua bottega a Padova, dove scopre che molti lo conoscono.
Inizia così la sua vera vita di artista.
La capacità dimostrata in questa occasione di farsi i suoi interessi, probabilmente verrà meno, perchè vivrà sempre inseguito dai creditori, avrà difficoltà a mantenere la sua famiglia ( moglie e 6 figli) lascerà solo debiti e qualche opera che i figli faranno molta fatica a vendere.
Chi lo accoglierà in casa sua, lo farà lavorare molto, senza pagarlo mai.