Prima di dire cos'è, diciamo cosa non è.
Non è un'esposizione di quadri, non vi è nulla di reale, non comporta costi di personale, sorveglianza, coperture assicurative, trasporti delicati, temperatura e umidità controllate, divieti di fotografare, prestiti difficoltosi, rischi da correre, organizzazione e competenze all'altezza del soggetto e relative responsabilità.
Cos'è
E' una fonte importante e dettagliata di informazioni sul pittore, sullle sue tecniche, su i suoi soggetti preferiti, i suoi rapporti con gli altri pittori del tempo, con la critica e con suo fratello.
Tante notizie che una mostra tradizionale di quadri non prevede.
Quando ci si ritrova immersi tra lavori meravigliosi, si viene presi dalla bramosia di vederli tutti, inebriati dalle figure, dai colori, dall'estrosità di rappresentare un cielo stellato come lo farebbe un bambino o un genio.
Si viene distratti dal pensare al valore venale di quelle opere, in una ubriacatura di bellezza.
Si esce anche un po' frastornati; a me capita, forse, anche a voi ma sull'autore non si è imparato molto.
Quindi, questa è una mostra in cui prevale il virtuale, con una piccola eccezione: la stanza segreta.
Il prezzo pieno di ingresso, 12 euro, è, a mio parere, eccessivo.
Personalmente, con la tessera musei che, in genere, mi consente di entrare senza altri costi, ho pagato 8 euro.

Ora, vi do un'idea della mostra e vedrete voi se vi sembra opportuno visitarla.
Il grattacielo della Lancia, (17 piani) chiamato Spazio Lancia, ospita la mostra.
Fu costruito nel !952 allo scopo di collocarvi tutti gli uffici della fabbrica di automobili e di mezzi militari, poi inglobata dalla Fiat.



















Circa a metà percorso, c'è una possibilità divertente:
si può entrare e andare a spasso in due quadri di Van Gogh o restare in sua compagnia in una scenetta contemplando il cielo.