Quoto! Ognuno è libero di sposarsi come vuole, l'importante è la promessa. Io per me però so già che sceglierò il matrimonio in chiesa. La promessa però non va presa alla leggera come vedo fin troppo spesso o pensando che tanto c'è il divorzio, secondo me bisogna proprio essere convinti e non partire già con l'idea che tanto prima o poi finisce...SilverKitsune ha scritto:Io sono favorevole al matrimonio perché mi piace l'idea di fare una promessa a una persona a cui si vuole molto bene
per quello che riguarda il sesso nel matrimonio, leggete un po' qua:
Io sinceramente sono rimasta così quando ho letto quello che vi ho messo in grassetto! ma saranno fatti propri della coppia, alla fine se sono d'accordo che problema c'è?Quali sono i motivi che rendono nullo il matrimonio canonico (cioè celebrato in Chiesa)?
- La mancanza di consenso da parte di uno dei coniugi o di entrambi al matrimonio, compresa la riserva mentale e la simulazione.
- il fatto che uno dei coniugi escluda una delle finalità essenziali del matrimonio religioso, che sono la procreazione dei figli, la fedeltà, l’indissolubilità del vincolo matrimoniale.
- L’errore sulla persona del coniuge.
- La violenza fisica o il timore.
- L’impotenza al rapporto sessuale dell’uomo o della donna.
- Il fatto che il matrimonio non sia stato consumato, cioè che i due coniugi non abbiano avuto un rapporto sessuale completo. In questo caso non si tratta di vera nullità matrimoniale, ma di una speciale «dispensa» del Pontefice.
ma soprattutto mi scoccia che in tutto questo è tirato in ballo Cristo, come se fossero sue parole il non permettere che due si possano amare solo romanticamente senza fare sesso! va beh che le coppie bianche che sono felici così non vanno di sicuro a dire in giro che non hanno consumato il matrimonio, quindi il problema in fondo non c'è più di tanto...quando gli sposi non “hanno compiuto tra loro, in modo umano, l’atto coniugale per sé idoneo alla generazione della prole, al quale il matrimonio è ordinato per sua natura, e per il quale i coniugi divengono una sola carne” (can.1061 CIC). In questo caso, in virtù della sua potestà vicaria di Cristo, il Romano Pontefice può dispensare i coniugi dal vincolo di un matrimonio che, pur essendo astrattamente valido, non si è perfezionato con la consumazione. Deve poi sussistere una giusta causa per ottenere la dispensa. Il procedimento è diverso da quello delle cause di nullità.