La più bella balla del XX Secolo...?
Inviato: mar mag 16, 2017 7:41 pm
La butto così, non vorrei neanche esser preso troppo sul serio… perché non è un puntino sulla “i” che intendo mettere…
Ma ci pensavo l’ altra sera… “fare l’amore” non è forse la più bella balla del XX secolo…?
L’amore nasce, si genera. Semmai naturalmente lo si alimenta. Ma è il sesso che si fa…
Ben venga che il sesso intercorra tra persone sentimentalmente, profondamente legate. Lo si può benissimamente intendere come massimo veicolo comunicativo di un sentimento, la più affettuosa delle carezze. Per molti realmente lo rappresenta e sicuramente se ne arricchisce di significato. Ma rimane pur sempre un atto sessuale.
Così come è sempre, soprattutto sesso, quello fatto occasionalmente in circostanze relazionali altrettanto occasionali. Inutile pure dirlo.
“Fare l’amore” la considero una riuscitissima imbonitura, un fiocchetto… o, per chi voglia essere più cinico, un eufemismo.
Con questo, ci mancherebbe, non voglio mica sminuire il momento sessuale e l’importanza che questo può soggettivamente rivestirne. Semmai, questa riflessione, ha l’intenzione di non appiattirne le due “dimensioni” dal momento che quella sentimentale, rappresenta un maggiore, più assoluto, peso specifico…
Di questo ne sono convinto, come pure lo sarei se fossi stato uno col pallino del sesso.
Non so l’espressione come nasca e chi l’abbia coniata, ma ad occhio e croce, mi viene da pensare che la “promiscuità” sia stata volutamente accordata per ragioni socioculturali, in un’epoca in cui forse c’era da sdoganare la sessualità. Se così fosse, credo abbia potuto realmente incidere nel superamento di alcune soglie di bigottismo morale e/o cattolico probabilmente parecchio radicate.
Come pure, non è fantascientifico ipotizzare che l’espressione sia stata in qualche modo indottrinata dalla stessa chiesa per favorirne il “fine” procreativo.
E’ divertente pure riferirsi a qualche fenomeno di costume, quali ad esempio le canzoni delle decadi 40’ e 50’ ed imbattersi in un “che bello fare all’amor’” presente un pò qua e là. Penso soprattutto a Fred Buscaglione.
Ripeto, è “giusto per” eh! Anche perché l’espressione, conserva comunque fascino e gran romanticismo...
Ma ci pensavo l’ altra sera… “fare l’amore” non è forse la più bella balla del XX secolo…?
L’amore nasce, si genera. Semmai naturalmente lo si alimenta. Ma è il sesso che si fa…
Ben venga che il sesso intercorra tra persone sentimentalmente, profondamente legate. Lo si può benissimamente intendere come massimo veicolo comunicativo di un sentimento, la più affettuosa delle carezze. Per molti realmente lo rappresenta e sicuramente se ne arricchisce di significato. Ma rimane pur sempre un atto sessuale.
Così come è sempre, soprattutto sesso, quello fatto occasionalmente in circostanze relazionali altrettanto occasionali. Inutile pure dirlo.
“Fare l’amore” la considero una riuscitissima imbonitura, un fiocchetto… o, per chi voglia essere più cinico, un eufemismo.
Con questo, ci mancherebbe, non voglio mica sminuire il momento sessuale e l’importanza che questo può soggettivamente rivestirne. Semmai, questa riflessione, ha l’intenzione di non appiattirne le due “dimensioni” dal momento che quella sentimentale, rappresenta un maggiore, più assoluto, peso specifico…
Di questo ne sono convinto, come pure lo sarei se fossi stato uno col pallino del sesso.
Non so l’espressione come nasca e chi l’abbia coniata, ma ad occhio e croce, mi viene da pensare che la “promiscuità” sia stata volutamente accordata per ragioni socioculturali, in un’epoca in cui forse c’era da sdoganare la sessualità. Se così fosse, credo abbia potuto realmente incidere nel superamento di alcune soglie di bigottismo morale e/o cattolico probabilmente parecchio radicate.
Come pure, non è fantascientifico ipotizzare che l’espressione sia stata in qualche modo indottrinata dalla stessa chiesa per favorirne il “fine” procreativo.
E’ divertente pure riferirsi a qualche fenomeno di costume, quali ad esempio le canzoni delle decadi 40’ e 50’ ed imbattersi in un “che bello fare all’amor’” presente un pò qua e là. Penso soprattutto a Fred Buscaglione.
Ripeto, è “giusto per” eh! Anche perché l’espressione, conserva comunque fascino e gran romanticismo...