Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi.

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Bianca
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Credo dipenda da quali interessi abbiano nei tuoi confronti.
Poi, un complimento ci può stare, anche quando l'aspetto sessuale non è in gioco.

J.P.Klondike
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da J.P.Klondike »

Forse, ma non essendo mai riuscito a capire gli interessi femminili verso di me, non ho mai potuto notare la distinzione. Tutto il valzer del corteggiamento, e le regole che impone, nonché la differenza di comportamento tra amicizia e qualcosa di più, per me è sempre stato un grosso e sonoro boh.

Ad esempio, una domanda che mi frulla nella testa da sempre, e che non ho mai chiesto a nessuno: come succede che due decidono di "mettersi insieme". Come succede, si siedono a un tavolino e firmano un contratto? Ricevono l'illuminazione dal cielo? Come si fa a mettersi d'accordo e dire "ok da oggi viviamo insieme, come coppia. E cominciamo ad agire insieme, e non più individualmente". Come si fa a decidere di vivere in due. E soprattutto come si fa a vivere in due, io se penso di dover rendere conto di tutte le cose che faccio e voglio fare mi piglia l'ansia. Soprattutto al pensiero di dover sentire prima la mia dolce metà, se a lei sta bene farle o che io le faccia. Vedi? Un sonoro, boh!

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Klo, non c'è un manuale, non ci sono corsi di formazione...
C'è una sola abbligatorietà: amarsi

Cominciamo dal corteggiamento e da quel qualcosa in più.
Se tu guardi una donna negli occhi, tu puoi leggere l'amore per te, se c'è e poi devi attivare una certa sensibilità per capire che cosa c'è dietro un sorriso, una gentilezza, un'espressione affettuosa.
Per lei è la stessa cosa.
Il corteggiamento, può essere un'arte o qualcosa di molto semplice.
Non consiste in grandi cose, basta far sentire l'altra persona importante, basta dimostrarle apprezzamento, considerazione, un po' di ammirazione, fino a farle capire che per te, è unica: nessun'altra è come lei, nessun'altra sará mai come lei. Tutto qui.

A me l'espressione "mettersi insieme" non piace.
Preferisco pensare ad un lento conoscersi, ad un continuo intendersi, ad un entrare in sintonia.
Non puoi, di punto in bianco, rivoluzionare una vita fatta di totale indipendenza e di un costante "faccio quel che mi pare", soprattutto se non hai più vent'anni.

Non si decide dall'oggi al domani una convivenza; si sceglie di condividere momenti e spazi, conservando quel l'indipendenza reciproca che permette di dedicarsi alle cose a cui si tiene, senza contrasti, senza rivendicazioni, senza guastare ciò che sta nascendo.

Non si decide a tavolino; è qualcosa che viene da sè.
Non dovrai "rendere conto" di quello che fai, potrai condividerlo se vorrai e se capirai che l'altra persona è interessata a ciò che fai, senza mai sottostare, ovviamente, ad un controllo reciproco o peggio, a ricatti.

Abbandona l'ansia Klo, essere in due è una cosa infinitamente bella, soprattutto se incontri la persona giusta, che non sará la perfezione, ma che tu capirai, essere l'unica.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Delirio »

J.P.Klondike ha scritto:Forse, ma non essendo mai riuscito a capire gli interessi femminili verso di me, non ho mai potuto notare la distinzione. Tutto il valzer del corteggiamento, e le regole che impone, nonché la differenza di comportamento tra amicizia e qualcosa di più, per me è sempre stato un grosso e sonoro boh.

Ad esempio, una domanda che mi frulla nella testa da sempre, e che non ho mai chiesto a nessuno: come succede che due decidono di "mettersi insieme". Come succede, si siedono a un tavolino e firmano un contratto? Ricevono l'illuminazione dal cielo? Come si fa a mettersi d'accordo e dire "ok da oggi viviamo insieme, come coppia. E cominciamo ad agire insieme, e non più individualmente". Come si fa a decidere di vivere in due. E soprattutto come si fa a vivere in due, io se penso di dover rendere conto di tutte le cose che faccio e voglio fare mi piglia l'ansia. Soprattutto al pensiero di dover sentire prima la mia dolce metà, se a lei sta bene farle o che io le faccia. Vedi? Un sonoro, boh!
L'amore è un contratto, un compromesso.
Più sei innamorato, più è facile attenersi ad esso e fare naturalmente, in modo spontaneo, tutte le cose che esso comporta: fedeltà, rispetto, attenzione all'opinione dell'altro, ecc ecc.
È uno scendere a compromessi, e per scendere a compromessi, beh, più ne vale la pena, più è semplice farlo.
Se tu frequentassi una donna per cui senti un trasporto mediocre, faticheresti mooolto di più a darle tutte le attenzioni e le pretese che un rapporto di coppia contempla, mentre se per quella donna sentissi un trasporto forte, ti verrebbe naturale farlo.
Ovvio che se non sei innamorato o non lo sei mai stato, la cosa ti appare abbastanza assurda. Innamorati, davvero, e allora forse ti ricrederai. =)
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Delirio »

Bianca ha scritto:Non si decide a tavolino; è qualcosa che viene da sè.
Eppure spesso lo si fa, e ne nascono dei rapporti finti, frustranti, logoranti addirittura.
L'amore, certe volte, è un contratto che si firma senza prendere bene in esame le clausole e la persona con cui si sta prendendo l'impegno.
Per amare una persona e darle tutta l'esclusività e l'attenzione di cui ha bisogno, e a tua volta riceverla, il trasporto, la sintonia, l'armonia, l'attenzione e il rispetto sono fondamentali.
Hai ragione, Bia: dovrebbe venire col tempo e in modo spontaneo, il "mettersi assieme", il "firmare il contratto".
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Il matrimonio può vedersi come un contratto, perché prevede, anche dal punto di vista legale, diritti e doveri reciproci.

L'amore no.
L'amore è un sentimento senza condizioni, gratuito, naturalmente fedele, perché la fedeltà non è imposta dall'altro, sei tu che amando l'altro, non avrai altro desiderio che essergli fedele.

Tu pensi che la donna che è stata fino all'ultimo, accanto al ragazzo morto in Svizzera, avrebbe potuto tradirlo?
Io credo proprio di no, neppure se lui stesso, l'avesse incoraggiata a farlo.

Siamo noi, per amore, a metterci paletti da non superare, non ci vengono imposti.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Stendere contratti, quando si tratta di sentimenti, è la cosa più sbagliata.
Se ci si ama con degli obblighi, non è amore.

In amore si contempla soltanto spontanea libertà.
Io amo te perché sei l'unica.
Non sei tu che mi imponi la fedeltà, sono io che non potrei mai tradirti.
Non sei tu che hai pretese, sono io che trovo la mia completezza nel renderti felice e darti il meglio di me.

Viviamo in un mondo profondamente egoista e io stessa mi chiedo quanto possa essere capito quello che scrivo, ma so che l'amore che non è così, avrà, purtroppo, nel tempo, poca fortuna.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da gio74 »

J.P.Klondike ha scritto:
Ad esempio, una domanda che mi frulla nella testa da sempre, e che non ho mai chiesto a nessuno: come succede che due decidono di "mettersi insieme". Come succede, si siedono a un tavolino e firmano un contratto?
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Se sai scrivere, firmi, se no, metti la croce...

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Delirio »

Delirio ha scritto:L'amore è un contratto, un compromesso.
Ho sbagliato ad esprimermi, con "amore" io intendevo "relazione di coppia", che può essere un matrimonio, come una convivenza o un fidanzamento, ecc..
Infatti dopo ho specificato che se sei innamorato/a, la relazione di coppia, con tutte le sue componenti "contrattuali", ti viene naturale.

Delirio ha scritto:L'amore, certe volte, è un contratto che si firma senza prendere bene in esame le clausole e la persona con cui si sta prendendo l'impegno.
Anche qua, con "amore", intendevo l'iniziare "relazioni di coppia", più o meno serie.

Klo, trova una che ti faccia innamorare, e tutti i compromessi che vedi adesso e non accetteresti mai, dopo ti verrà normale farli! Ihih!
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Avevo pensato, in effetti, che tu intendessi usare altri termini.

Klo, è vero quello che ti dice Del, molto vero....

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da J.P.Klondike »

In ogni caso non mi avete chiarificato la questione XD Io sono stato innamorato, però non ho mai avuto l'impulso di scendere a compromessi o lottare per tale donna. Anzi ho vissuto la cosa come un fastidio. Avere dentro questo cavolo di sentimento totalmente irrazionale, che non ha senso di essere né utilità pratica (vista l'asessualità), che ti costringe a fare cose idiote e pensare solo e soltanto alla persona amata impedendoti di fare altre cose, magari più utili alla causa "vita". Lo so Bianca questa cosa ti farà rabbia, ma non amare mi fa sentire libero. Libero di essere semplicemente me stesso, senza dovermi adattare su un'altra persona o scendere a compromessi.

E' strano perché non vorrei vivere per sempre da solo, solo che dell'amore ne faccio a meno. Vorrei trovare il modo di vivere insieme ad un'altra persona con leggerezza, senza il peso dell'amore e tutte le complicazioni che porta con se.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

In effetti sei un elemento singolare...
Vorrei poterti parlare a quattr'occhi, in modo da capire quanto il tuo modo di esprimerti, sia davvero una realtà o non, piuttosto, un bluf che sostieni perché non sai come fare diversamente.

Ti posso assicurare che nessuno può vivere l'innamoramento come riferisci di viverlo tu.
A meno che, tu non sappia individuare se lo sei davvero, o se lo sei soltanto nella tua immaginazione.

L'innamoramento è qualcosa di positivo persino se non sei ricambiato.
È chiaro che se tu parti (anzi, non parti) cercando di autoconvincerti: non mi guarderà mai, non le piacerò mai, non le interesserò mai, ma se anche dovesse succedere, appena scoprirà la mia asessualità, scapperà a gambe levate.

È chiaro che se ti fai un discorso simile, non muoverai un dito per proporti alla fanciulla, nè sarai motivato a fare un gesto nei suoi confronti.

Quindi, o tu non sei innamorato, o sei un innamorato perso, nel senso che ti ritieni perso in partenza.

Se l'innamoramento è un fastidio, se il sentimento è del cavolo, se il pensare ad una persona, ti impedisce di fare altro più importante, allora, tu sei veramente fuori, intendo, una persona che nel sentimento non ci è mai entrata.

In uno stato di innamoramento, io ho fatto un'infinità di cose.
Anzi, vivere un amore, è uno stimolo ad agire, a fare, rifare, prendere iniziative, sentirsi pieni di energie e capacità.

Se io sono capace di amare, che non è una cosa facile, sono in grado di fare tantissime altre cose.
È questo che a te, non è ancora entrato in testa e ti fa rimanere alla finestra, sempre alla finestra, dietro vetri che sono sempre più appannati.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da J.P.Klondike »

Si be' è evidente che non so fare diversamente. Ma proprio perché tutta questa bellezza, spensieratezza e felicità che esprimi te a me non è mai venuta naturale, né l'ho mai desiderata. Ma sai, bluff. E' come la mia amica che s'è incazzata e mi chiama illuso ed eroe romantico. Però io non posso inventarmi la voglia di provarci con una donna o di passarci del tempo insieme. Ci passo il tempo come come amica, se poi si parla di sentimenti è un sonoro boh. Lo sai le sole cose provate quando mi costringevo a corteggiare le donne, e a provare qualcosa di romantico, perché tutti facevan così? Ansia, vergogna e paura. E la cosa strana è che non ho idea del perché. A me l'amore mette a disagio. E quando qualcuno, perché si parla anche di amici che esprimono le loro emozioni positive verso di me, mi dice cose del tipo "ti boglio bene" o "provo qualcosa per te" tutto ciò che mi viene voglia di fare è voltarmi e non considerarli più. Non so mi da fastidio essere l'oggetto dei sentimenti altrui, o forzarmi di provarli per gli altri.

E una volta accettato questo, ansia e vergogna sono sparite e ho capito una cosa che mi ero dimenticato una volta giunto al liceo. Non ho problem a vivere in completa solitudine, e se proprio dovessi mai trovare una compagna sarebbe il paradiso averci una relazione completamente aromantica. Sarebbe un sogno.

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Messaggio da Bianca »

È evidente che tu sei fatto in un certo modo, hai certe caratteristiche.
Io mi sforzo di capire una persona che dice ciò che dici tu, ma alla fine, ce la faccio.
Io considero possibile una relazione asessuale, faccio molta fatica a prendere in considerazione una relazione aromantica.

È molto lontana da tutto ciò che io ritengo possibile.
Che sentimenti tu pensi di poter nutrire nei confronti di questa donna che costituirebbe per te una relazione paradisiaca?

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