AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

è stato un mio amico a parlarmi dell'esistenza degli asessuali e sono corsa a cercare qualcosa sulla rete, sarà questo il mio genere?
Non so praticamente nulla e non ho neppure una grande voglia di mettermi a studiare, con impegno, sull'argomento.
Mi piacerebbe conoscere qualcuno e sapere che non dovrò proteggermi dagli attacchi fisici, questo è il motivo che mi ha spinto a cercare su google.
In effetti ho già deciso da tempo che è meglio stare soli che in una relazione in cui ti si chiedono prestazioni fisiche costanti, vi ho sempre visto un'analogia con la prostituzione, solo che nel matrimonio è istituzionalizzata.
La verità è che a me il sesso non è mai interessato. Non sono frigida.
Non ho mai sentito nella vita la necessità di avere rapporti intimi per stare bene.
Mi sono sempre detta che alla base c'era l'essere selettiva e i condizionamenti sessuali familiari non liberi. In fondo mi rivedevo in molte specie animali che quando scelgono una persona lo fanno per sempre.

Che sappia io, cigni e germani reali.
Ma con l'andazzo che c'è in giro, temo che la cosa sia cambiata anche per loro ....
Ciao Bettina ! Ti avevo vista nell'ultimo iscritto.

Se non hai voglia di studiare, non importa, nessuno ti interrogherà e ti darà voti.

Basterà che tu legga qua e là e subito la tua cultura aumenterà in modo esponenziale.
Tanto, quello che riferisci su di te, rappresenta già un trattato sull'asessualita.

Avrei qualcosa da dire sulla tua affermazione che nel matrimonio il sesso è prostituzione istituzionalizzata, ma sorvolo.
Ne parleremo un'altra volta.

Bianca grazie....sai, però un po'
confusa mi ci sento...
In fondo l'essere etero o gay ha dei contorni
definiti mentre, per quel poco che ho letto,
l'asessualita' no....le tante derivazioni mi lasciano perplessa.
Come fare a capire quale è la linea di demarcazione tra questa realtà e quella di una persona che non lo è?
Un trattato ? ...tu non hai dubbi su di me?

Sulla relazione prostituzione/matrimonio è perché parto dall assunto che l uomo e la donna sono fisicamente diversi....per procreare l uomo deve,in genere, provare più volte a unirsi con una donna...per questo il suo desiderio è maggiore ed è per questo che ci vedo la relazione con la prostituzione....la donna, per mantenere l unione, lo fa anche se non gli va....

Ciao, benvenuta

Ciao e benvenuta!

Per molti è come dici, il sesso non interessa (o più generalmente non c'è attrazione verso di esso), non è questione di essere frigidi. Chi non conosce l'asessualità è facile che etichetti una persona in quel modo, molti danno per scontato che tutti ne siano attratti, o che tutti ne debbano essere attratti.

Matty...hai scritto due cose in cui
mi ritrovo molto...
attrazione è la parola più corretta che mi
riguarda... ed è vero che spesso mi sono sentita
dire "ma che sei frigida !!!"
Un mio amico mi dice spesso che sto sprecando
il tempo di godermi la sessualità e che
quando sarò vecchia lo rimpiangero'
Ma come !!!!
Adesso ho un problema in meno
rispetto agli altri...vivo meglio

Problema in meno?
Il sesso non è un problema se non è un'ossessione, se non lo si vive come un'attività obbligatoria, se gli si sa dare un senso.

Bianca...stavo parlando di un altra cosa...
e di problema
perché se fossi stata una persona
che sentiva il bisogno fisico
di fare sesso, fuori dai casi in cui c'è
a chi basta l autoerotismo,
avrei avuto il "problema"
o di trovare occasionalmente qualcuno
o di ternermelo vicino per soddisfarli.
Il discorso era partito
dai bisogni sessuali fisici che avrei
sentito in futuro non amore e sentimenti

"Adesso ho un problema in meno rispetto agli altri...vivo meglio"

Tu pensi che essendo asessuale, non sentì la necessità, che i sessuali sentono, di soddisfare certi impulsi.

Era così che intendevi, no?

Il sesso, se non lo facciamo diventare un problema, non è un problema.

Mi sento di esprimere un piccolo (e ovviamente opinabile) contributo di condivisione del pensiero di betta, nei termini che seguono. In effetti nella società contemporanea molti soggetti sembrano manifestare un bisogno “smodato” di sesso, e ci sarebbe da chiedersi se sia tale fenomeno ad aver reso la società ipersessualizzata, o, viceversa, se esso sia più l’effetto di modificazioni sociali indotte essenzialmente da logiche di mercificazione consumistica, ormai applicate ad ogni singolo aspetto esistenziale del “nuovo homo oeconomicus”. In ogni caso, è evidente che il bisogno (tanto indotto quanto autogeno) di sesso non può che costituire un ostacolo al perseguimento della felicità, poiché si traduce nella formulazione di un desiderio la cui soddisfazione non dipende solamente dalla volontà e dalle capacità del soggetto desiderante. Di conseguenza si ingenera il rischio che tale volontà risulti frustrata, qualora ci si trovi nell’impossibilità materiale di concretizzarla, ovvero di accettare compromessi più o meno al ribasso pur di pervenire alla realizzazione del desiderio. Sia chiaro: si tratta di considerazioni pacificamente estendibili ad ogni tipo di desiderio, per cui, a mio modo di vedere, sarebbe saggio cercare più generalmente di limitarli al minimo indispensabile, nell’ideale utopistico di ridurli a zero. Il che non significa che non si debba comunque godere dei piaceri che le condotte sottostanti ai suddetti desideri producono, quanto piuttosto che non si dovrebbe esprimere una preferenza preventiva per la loro presenza anziché per la loro assenza. Sfortunatamente si tratta di un percorso di “perfezionamento del sé” (mi si passi la locuzione) di difficile perseguimento, che può durare una vita intera e che spesso dipende anche da una buona dose di fortuna: nel mio caso, ad esempio, il disinteresse per il sesso non è stato determinato da una speciale abilità nel rendermi indifferente ad esso, quanto dalla natura del mio essere. In questo ragionamento, pertanto, considero il sesso come un qualunque altro desiderio, e per le argomentazioni sopra esposte mi trovo pienamente d’accordo sul fatto che senza il bisogno di esso si viva di gran lunga meglio.

Axe, cosa ne pensi di quello che dice Tom?

Grazie Tom per aver capito
il mio pensiero....
A Bianca voglio dire di spiegarmi cortesemente il suo ragionamento senza ...Continuo a non capire cosa vuoi dire e a ritenere
la frase "
Il sesso, se non lo facciamo diventare un problema, non è un problema" non pertinente.....
certo che intendevo
che non sento le necessità di chi non è asessuale...
Perché molte volte mi hanno detto, uomini e donne, che se non lo fanno ogni x tempo stanno male....

Tom ha scritto:Mi sento di esprimere un piccolo (e ovviamente opinabile) contributo di condivisione del pensiero di betta, nei termini che seguono. In effetti nella società contemporanea molti soggetti sembrano manifestare un bisogno “smodato” di sesso, e ci sarebbe da chiedersi se sia tale fenomeno ad aver reso la società ipersessualizzata, o, viceversa, se esso sia più l’effetto di modificazioni sociali indotte essenzialmente da logiche di mercificazione consumistica, ormai applicate ad ogni singolo aspetto esistenziale del “nuovo homo oeconomicus”.

La seconda che hai detto...

Stamattina mi sento complottista!

Secondo me ci hanno educati all'ipersessualità anche per distrarci. Se pensiamo sempre al sesso, al procacciarlo, al farlo, usiamo meno il cervello per pensare ai meccanismi spesso poco etici, puliti, giusti, con cui il mondo e questa società vanno avanti. L'ipersessualità è una delle dante distrazioni sociali di massa. Un po come il Colosseo ai tempi dei romani.

Benvenuta!!

D'accordo con il tuo pensiero Del.
Ci hanno dato da consumare quello che forse non ci meritavamo, ma noi ce lo siamo fatto andar bene.
Tanto che, siamo arrivati ad avere anche, un Don Porco e ben ci sta.

Allora, io non ho mai detto a nessuno e nessuno ha mai detto a me : "se non lo faccio ogni tot tempo, sto male"

Io non sono Santa Bianca, ma a mangiare nel crogiuolo e a rotolarmi nel pantano, non ci sto, per cui imposto la mia vita in modo che il sesso non sia un'ossessione.
Tutto qui.