Buonasera a tutti!
Inviato: ven nov 04, 2016 5:54 pm
Buonasera a tutti, approdo a scrivere su questo forum dopo molti mesi di approfondimenti e riflessioni. Spero che questa occasione di confronto possa configurare un’ulteriore tappa del mio percorso di discernimento, alla scoperta di una parte di me che sta mettendo in discussione alcune certezze consolidate nel corso di 27 anni di vita.
Scrivo qui in cerca di risposte, o, meno pretenziosamente, di condivisione di esperienze. Non credo di necessitare di inquadrarmi in una specifica categoria, non è di un’etichetta che ho bisogno, ma solo di capire se ciò che sto vivendo da ormai più di un anno può essere inquadrato nell’ambito del fisiologico, ovvero se nasconda i segni di una patologia latente. Sono sempre stato eterosessuale, le pulsioni non mi sono mai mancate durante tutta l’adolescenza, anche se, diversamente dalla maggior parte dei miei amici, non ho mai avuto una concezione della sessualità come mera espressione di un istinto naturale. In essa ho sempre visto una manifestazione dell’amore tra due persone, per cui non ho mai accettato la possibilità di slegare l’attività sessuale dal sentimento: per altro, pur se probabilmente si tratta di un’ideologia minoritaria nella società moderna, credo di essere comunque in buona compagnia in questo mio modo di vedere le cose. Si tratta di un abito mentale che mi ha portato a respingere (ci tengo a sottolinearlo: senza alcun rimpianto) diverse “occasioni” di avventure usa e getta: semplicemente non le ho mai trovate interessanti. Altra faccia della stessa medaglia è che ho avuto solo una storia, durata circa sette anni, la quale ha certamente plasmato una parte importante della mia identità, anche se non mi è ancora del tutto chiara la reale portata di questo processo. Ad ogni buon conto, per restare all’ambito che mi interessa in questo frangente, dal punto di vista sessuale ho vissuto questa storia in modo (passatemi il termine) assolutamente normale. Nell’ultimo periodo, tuttavia, qualcosa ha iniziato a cambiare: nonostante non abbia mai smesso di amare quella ragazza come il primo giorno, l’interesse sessuale è andato via via calando, cosa che ha inevitabilmente contribuito ad incrinare un rapporto che, probabilmente anche per altre ragioni, era comunque destinato a fallire. Ma al di là di questa specifica esperienza, il punto è che da allora questa forma di indifferenza sessuale non solo non è più venuta meno, ma si è stabilmente consolidata. Non avverto più da molto tempo alcun desiderio sessuale, né tanto meno la “nostalgia” di un rapporto di coppia. Per altro ciò non mi causa alcuna sofferenza: al contrario, non sono mai stato così sereno. Non so dire se ciò significhi essere “diventato asessuale”, a dire il vero non so nemmeno se ciò sia tecnicamente possibile, ovvero se si tratti di un orientamento che si ha fin dalla nascita e che quindi non è possibile acquisire. È su questo punto, in particolare, che necessito di un confronto con tutti voi: qualcun altro ha vissuto un’esperienza simile alla mia? Il fatto è che questa situazione non mi preoccupa affatto sul piano emotivo, perché da questo punto di vista non sono mai stato meglio in vita mia. Tuttavia mi chiedo se ciò non possa nascondere una qualche forma di “scompenso” biochimico-ormonale, anche se fisicamente non rilevo alcuna manifestazione visibile di una simile ipotesi. La verità è che, se anche questa supposizione fosse esatta, non avrei alcuna intenzione di “guarire”, perché lo stato di benessere in cui mi trovo ora è davvero impagabile: quel che mi domando è se, al di là degli effetti collaterali positivi che sto sperimentando, una possibile disfunzione ormonale prolungata potrebbe ingenerare anche complicazioni negative a livello di salute. Ripeto, sto ragionando su un’ipotesi meramente congetturale, perché in realtà non ho la minima idea delle ragioni che mi hanno portato a questa condizione. E poiché mi piacerebbe che essa permanesse il più a lungo possibile, senza però dar luogo ad eventuali conseguenze avverse, avrei bisogno di iniziare ad inquadrarne meglio le possibili cause.
Ringrazio chiunque vorrà condividere con me la propria esperienza: le vostre considerazioni e i vostri consigli potranno essere per me un importante spunto di riflessione e di approfondimento.
Scrivo qui in cerca di risposte, o, meno pretenziosamente, di condivisione di esperienze. Non credo di necessitare di inquadrarmi in una specifica categoria, non è di un’etichetta che ho bisogno, ma solo di capire se ciò che sto vivendo da ormai più di un anno può essere inquadrato nell’ambito del fisiologico, ovvero se nasconda i segni di una patologia latente. Sono sempre stato eterosessuale, le pulsioni non mi sono mai mancate durante tutta l’adolescenza, anche se, diversamente dalla maggior parte dei miei amici, non ho mai avuto una concezione della sessualità come mera espressione di un istinto naturale. In essa ho sempre visto una manifestazione dell’amore tra due persone, per cui non ho mai accettato la possibilità di slegare l’attività sessuale dal sentimento: per altro, pur se probabilmente si tratta di un’ideologia minoritaria nella società moderna, credo di essere comunque in buona compagnia in questo mio modo di vedere le cose. Si tratta di un abito mentale che mi ha portato a respingere (ci tengo a sottolinearlo: senza alcun rimpianto) diverse “occasioni” di avventure usa e getta: semplicemente non le ho mai trovate interessanti. Altra faccia della stessa medaglia è che ho avuto solo una storia, durata circa sette anni, la quale ha certamente plasmato una parte importante della mia identità, anche se non mi è ancora del tutto chiara la reale portata di questo processo. Ad ogni buon conto, per restare all’ambito che mi interessa in questo frangente, dal punto di vista sessuale ho vissuto questa storia in modo (passatemi il termine) assolutamente normale. Nell’ultimo periodo, tuttavia, qualcosa ha iniziato a cambiare: nonostante non abbia mai smesso di amare quella ragazza come il primo giorno, l’interesse sessuale è andato via via calando, cosa che ha inevitabilmente contribuito ad incrinare un rapporto che, probabilmente anche per altre ragioni, era comunque destinato a fallire. Ma al di là di questa specifica esperienza, il punto è che da allora questa forma di indifferenza sessuale non solo non è più venuta meno, ma si è stabilmente consolidata. Non avverto più da molto tempo alcun desiderio sessuale, né tanto meno la “nostalgia” di un rapporto di coppia. Per altro ciò non mi causa alcuna sofferenza: al contrario, non sono mai stato così sereno. Non so dire se ciò significhi essere “diventato asessuale”, a dire il vero non so nemmeno se ciò sia tecnicamente possibile, ovvero se si tratti di un orientamento che si ha fin dalla nascita e che quindi non è possibile acquisire. È su questo punto, in particolare, che necessito di un confronto con tutti voi: qualcun altro ha vissuto un’esperienza simile alla mia? Il fatto è che questa situazione non mi preoccupa affatto sul piano emotivo, perché da questo punto di vista non sono mai stato meglio in vita mia. Tuttavia mi chiedo se ciò non possa nascondere una qualche forma di “scompenso” biochimico-ormonale, anche se fisicamente non rilevo alcuna manifestazione visibile di una simile ipotesi. La verità è che, se anche questa supposizione fosse esatta, non avrei alcuna intenzione di “guarire”, perché lo stato di benessere in cui mi trovo ora è davvero impagabile: quel che mi domando è se, al di là degli effetti collaterali positivi che sto sperimentando, una possibile disfunzione ormonale prolungata potrebbe ingenerare anche complicazioni negative a livello di salute. Ripeto, sto ragionando su un’ipotesi meramente congetturale, perché in realtà non ho la minima idea delle ragioni che mi hanno portato a questa condizione. E poiché mi piacerebbe che essa permanesse il più a lungo possibile, senza però dar luogo ad eventuali conseguenze avverse, avrei bisogno di iniziare ad inquadrarne meglio le possibili cause.
Ringrazio chiunque vorrà condividere con me la propria esperienza: le vostre considerazioni e i vostri consigli potranno essere per me un importante spunto di riflessione e di approfondimento.