Feticisti asessuali, vi va un confronto?

[argento]

Grazie...e devo dire che questo forum ha contribuito moltissimo XD

[Bianca]

A volte si fa fatica a guardare tutto in positivo, soprattutto di fronte alle sconfitte, ma la vita è così, siamo sempre in prima linea..............

[Scissorhands]

Per rispondere alla tua domanda iniziale, non so se posso definirmi feticista cio io non mi sono mai definito tale.
Tendo a soffermarmi sulle mani delle donne, se sono di un certo tipo, ho notato che tendono a muoversi in un certo modo, quasi musicale e leggero(ok magari questa è la mia immaginazione ) quindi rimango attratto. Va detto che solitamente si tratta sempre di donne che mi affascinano a livello emozionale e intellettuale quindi non sono certo sia un feticismo.
Anche se, devo dire che alcune volte mi è capitato di essere ammaliato da una donna e nel momento in cui vedo che ha delle brutte mani, un po l'infatuazione mi scema ma probabilmente era infatuazione e basta. Allo stesso modo non mi è mai capitato con le mani degli uomini, nel senso che le rilevo soltanto se sono particolarmente brutte.

Io non ho nessun tipo di feticismo, però ho delle sensazioni contrapposte verso i piedi delle persone. Cioè se un tale ha i piedi scoperti, sta tipo in ciabatte, subito ci butto lo sguardo. Da un lato per qualche motivo m'interessano, tipo la forma delle dita, se son dritte o meno, se sono curati o trasandati. Dall'altro lato però un po mi disgustano, cioè solitamente sono brutti, poco simmetrici, unghia rovinate.

Credevo di essere l'unico ..è così fin da quando ho memoria,non mi piacciono i piedi e questo a prescindere che siano piedi femminili o maschili. Alcuni mi fanno quasi schifo e infatti quando si avvicina l'estate sono sempre un po seccato che la gente inizia ad usare sandali e infradito per andare in giro e tendo a non guardare troppo al di sotto del ginocchio se posso evitare.
Tra l'altro io stesso se non è necessario non vado in giro con infradito o comunque sandali e simili..Sneakers o Converse anche in piena estate.

Comunque sia, Klondike e chiunque altro stia leggendo questo messaggio, una cosa vorrei dirla. Non bisogna mai perdere la speranza perché poi si muore dentro e si diventa totalmente insensibili e quando finalmente arriva l'evento o la persona che hai tanto aspettato, finisci per fare una cazzata dietro l'altra al punto da rovinare anche quello. Non deve essere necessariamente una persona da amare, ma anche un amico che vedi come un fratello, un cane, un gatto... qualunque cosa. Non amare, non essere normali, non vuol dire essere cattivi o sbagliati. Vuol dire solo essere diversi e unici e prima o poi qualcuno sarà in grado di apprezzare la vostra unicità per quello che è.
Scusate il polpettone...

Come non darti ragione. Morire dentro è la cosa peggiore, non aspettarsi più nulla perchè ti convinci che sei sbagliato e che nessuno ti comprenderà mai come vorresti. E' una tendenza molto facile verso cui indirizzarsi per chi si trova fuori da quella che viene considerata convenzione sociale, quanti altri asessuali si forzano a vivere ruoli in cui non si ritrovano, magari per una vita, solo perchè la convenzione si aspetta un certo comportamento?

Quindi sì, bisognerebbe imparare a rispettarsi intimamente che essere diversi,qualunque sia questa diversità, è sempre un qualcosa in più non in meno. E sono il primo a dire che in teoria è facile poi nella pratica e nella vita di tutti i giorni non risulta così semplice vuoi per un motivo,vuoi per un altro.

[Bianca]

Ecco, rispettarsi e non pensare mai di essere inferiori agli altri.
Tutti abbiamo delle qualità, delle capacità.
Se ne prendiamo atto, riusciamo a svilupparle e metterle in evidenza, in modo che anche gli altri se ne accorgano.
Mai arrivare a non aspettarsi più niente; qualcosa di bello può sempre succedere.