Una cosa non esclude l'altra, ma spesso la superficialità è peggiore dell'ignoranza.Bianca ha scritto:Le cose di cui tu parli, indicano superficialità, non mancata conoscenza del problema.
Il lavoro di un giornalista divulgare informazioni e notizie ed è suo dovere fare informazione corretta. Cosa pretendo? Che chi fa un lavoro che influisce sulle vite altrui lo faccia al meglio delle sue possibilità, che sia un medico, un politico o un giornalista.Bianca ha scritto:Il trattare un argomento con superficialità indica menefreghismo e si sceglie, il trattarlo con imprecisione, indica mancanza contingente di cultura.
Cosa si può pretendere?
Tre anni no, ma un'oretta sì. E possibilmente senza limitarsi a copiaincollare.Bianca ha scritto:Che un giornalista stia tre anni su Aven prima di scrivere due righe sull'argomento?
Noblesse oblige?
A che cosa serve limitarsi a dire che esiste l'asessualità se al contempo non spieghi con semplicità E correttezza che cos'è e che cosa non è? Poi sì, hai ragione, a chi è asessuale e non sa di esserlo interessa poco sapere degli studi canadesi, per lo meno non gli interessa subito. A chi è asessuale e non sa di esserlo interessa sapere che non è malato e che non è da solo. Tutto qui.Bianca ha scritto:Allora, per non finire a tarallucci e vino, quanto tempo vuoi ancora che passi prima che si diffonda l'informazione che esiste la sessualità? Che è una realtà e che ha sue precise connotazioni?
A che cosa serve pretendere scrupolosa esattezza, su un argomento che persino gli stessi interessati spesso ignorano?