AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

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Ahahahahah grazie ai vostri racconti mi sto facendo un sacco di risate

eirikur ha scritto: Beh, io come uno scemo mi sono messo a ridere da solo pensando a questo gran numero di uomini col righello in mano che si son messi a verificare, e che poi addirittura si mettono a scrivere una lettera di protesta!! ma come si fa?

Ho sentito da vari racconti fra amici, che tra gli uomini è abbastanza comune prendere la misura e poi andare in giro a spifferarla vantandosi (tipo con la fidanzata o altri amici dello stesso sesso).

Eirikur, i tuoi racconti mi hanno fatto sbellicare. Ora l'immagine di tutti questi tizi in mutande con un righello in mano e la faccia dubbiosa non mi abbandonerà più Ma quindi c'è davvero chi prende le misure in centimetri? Io pensavo ci si limitasse alla taglia della biancheria!

Ogni volta che sentivo parlare di gente che aveva "sperimentato" quando era all'università (soprattutto nelle serie TV), pensavo sempre che avesse provato dei corsi insoliti.

Fox ha scritto:Ogni volta che sentivo parlare di gente che aveva "sperimentato" quando era all'università (soprattutto nelle serie TV), pensavo sempre che avesse provato dei corsi insoliti.

Sei un chimico e non hai pensato agli "esperimenti" da laboratorio? Vergogna!

Eirikur, povere stelle. Hanno il pene troppo corto per i loro gusti e si lamentano con chi non c'entra niente sul perché sono nati così. Boh.

Parlando di smalti ho mostrato il risultato della pedicure che sono riuscita a farmi tempo fa.... sono davvero pessima a farmi le unghie, quindi quelle volte che mi riesce sento il bisogno di immortalare l'evento , il che vuol dire che ho una cartella piena di foto dei miei piedi sul cellulare...lascio immaginare i commenti in stile "fetish" che ne è seguito quando l'hanno vista
Comunque sta' cosa del feticismo dei piedi proprio non la capisco....ho pure studiato Freud ma, non l'afferro davvero!!!

Quando l'asessualità incontra il marxismo: ogni volta che sento parlare di feticismo mi viene naturale pensare a quello della merce.

qualche giorno fa con amici si parlava di una ragazza che ha appena fatto un viaggio e qualcuno ha detto che "non era da sola". Per tutti era chiaro che avesse una tresca, solo io pensavo fosse partita con le amiche

Anche a me sarebbe venuto da pensare la stessa cosa sinceramente!

"Tra un po' ci diranno di liberare i tavoli perché non abbiamo ordinato nessuna consumazione..."
"Ah, sì? Allora quando torna il cameriere gli diciamo che abbiamo cambiato idea e che consumiamo!"
La seconda frase l'ho pronunciata io, e mi sono resa conto solo dopo che il verbo consumare ha anche un altro significato. Per fortuna la persona che era con me non l'ha notato, o se l'ha fatto non ha detto nulla - e in tal caso gliene sono grat*, non so mai come reagire in questi casi. Non è nemmeno la prima volta che questo benedetto termine mi mette nei guai: una volta in una mail usai un'espressione inizialmente ambigua e me ne accorsi solo rileggendola mesi dopo l'invio!

Che poi io mi chiedo perché proprio "consumare" ha quel doppio significato? Forse per via delle energie o le calorie che vengono spese?

Deriverà dall'espressione consumare il matrimonio, che non mi piace granché: dà l'idea che le nozze siano un servizio di cui usufruire per avere rapporti con il coniuge. E considerando come la pensavano gli antichi forse allora era proprio così, ma oggi è anacronistico.
Paradossalmente il termine copulare, invece, in ambito letterario era originariamente usato con il significato di unire, congiungere, accoppiare e solo dopo è passato a indicare il matrimonio prima e il rapporto poi.
Buffo come il primo, che mi sa tanto di impiego di una proprietà, sia stato elevato al rango di sinonimo più forbito, mentre il secondo abbia ormai una valenza dispregiativa. Dipenderà dal fatto che il primo è meno esplicito, probabilmente.

Ieri ho ricevuto il mio settantesimo feedback su eBay. Solo dopo ho realizzato che avevo 69 feedback, prima.

"Tra un po' ci diranno di liberare i tavoli perché non abbiamo ordinato nessuna consumazione..."
"Ah, sì? Allora quando torna il cameriere gli diciamo che abbiamo cambiato idea e che consumiamo!"
La seconda frase l'ho pronunciata io, e mi sono resa conto solo dopo che il verbo consumare ha anche un altro significato. Per fortuna la persona che era con me non l'ha notato, o se l'ha fatto non ha detto nulla - e in tal caso gliene sono grata, non so mai come reagire in questi casi.

Meno male che chi era conte non è un fanatic* dei doppi sensi
La cosa peggiore è che spesso certe "battute" si fanno quando prorpio non c'entrano... in questo caso, per esempio, il contesto è chiarissimo e la "battuta" non ci sarebbe stata proprio bene!