AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Me lo ricordo... Il problema è che spesso leggo le cose senza poi scrivere tutto quello che vorrei dire per mancanza di tempo, oppure senza scrivere proprio se sono stanca... Se sembrava fuori luogo comunque posso anche cancellarlo, non c'è problema.

Credo che potrebbero mentire chivunque anche tra asessuali, demi/gray..., non dipende dalle sessualita' ma dipende dal modo di essere come persona quanto si e' invelenata e immersanella societa' consumistica, usa e getta, e quanto intelligente a riconoscere che la sincerita' e' fondamentale in qualsiasi rapporto...

Scusatemi, non ho letto tutte le risposte. Potrebbe essere fuori luogo...

hai ragione arcobalena

la vera difficoltà della vita è essere davvero sè stessi! essere fieri di ciò che si è e non nasconderlo....

Ecco, l'intervento quotato qualche post fa era proprio ció che intendevo con "non vedere al di lá del proprio naso".
Della serie: se a me va bene cosí e alla maggior parte della gente pure, é cosa buona e giusta. Se qualcuno dice il contrario avrá di sicuro qualche problema.
Devo dire che vi capisco ed empatizzo. Haha.
Secondo me se uno vive bene con se stesso e ció non gli crea disagio e malessere se ne deve fregare e basta... Se uno vuole capire bene, se no amen... A certa gente glielo puoi spiegare in tutte le lingue dell'universo ma non ci arriva.

@Silverkitsune: si si, non metto in dubbio che tra gli asessuali ci sia chi di figli ne vuole, ci mancherebbe.

Asuka ha scritto:hai ragione arcobalena

la vera difficoltà della vita è essere davvero sè stessi! essere fieri di ciò che si è e non nasconderlo....

Perche' la societa' capitalistica ha bisogno della risorsa infinita dei consumatori, chi continua ad desiderare sempre cose nuove come necessita'. Non possono creare colonie legalmente e governi sono riusciti e non riusciti a adestrare propri popoli in consumatori fedeli. Dopo la seconda guerra mondiale, gli esseri umani hanno avuto per la prima volta la liberta' totale. Ma e' facile volere per i primi momenti quelli che non potevano permettere nel passato prossimo e investe il loro tempo e soldi alle cose immediate senza rifletterlo bene. Ora ormai la gente crede questo. Se sei diversa, sarai condannata tu. Loro sono al sicuro. Prottetti dall'autorita' che li vogliono cosi'. Se sono tutti felici e contenti nessuno desiderarebbe cose in oggetti. Ma saranno felici di le cose a loro essenziali che noj sono tanti, secondo indole e' gusti propri e non desideri suscitati dalla' pubblicita'. Io lo vedo la malattia mentale desiderata dalla societa' odierna per che vuol governarli comodamente. Se sono cosi', e' facile controllarli e manipolarli.

Anch'io ho un po' di timore della mia diversita' dalla maggioranza ma il timore viene dal fqtto di riconoscere che non posso vivere da sola letteralmente e temo che sia cosi' ancora la persona avanti. Ma prima o poi mi diranno che sono come me. Siccome tutti hanno paura, e' meglio fare primo passo io, altrimenti si nascondiamo a vicenda...

E sia ci comportiamo come siamo che per finta, a qualcuno piacciamo e a qualcuno no. Ma se ci comportiamo come siamo, alla fine, intorno troviamo solo le persone a cui piaccio davvero. Quindi e' conveniente comunque..., teoricamente...

eh già concordo con tutto
Beh io ancora adesso vivo voragini di insicurezza profonda, sopratt x colpa della mia famiglia che non mi fa sentire accettata e sempre in difetto x qllo che faccio o x quello che penso.
Criticano quasi tutto della mia vita e se glielo fai notare negano CONVINTI l'evidenza...xkè sn miopi...e alla fine nn ci posso fare molto.
Ma fuori si casa...fuori di casa è già diverso! Fuori di casa sono più me stessa, xkè mi vergogno meno delle mie cose, sto incominciando pian piano a fregarmene del giudizio altri, pian piano sto incominciando ad essere felice delle mie scelte e sicura, convinta e combattiva!
Ovvio non si sbandiera la propria vita sessuale in giro, o almeno io nn lo faccio cm non lo fanno le persone che mi circondano, ma alle amiche intime dico senza problemi la mia situazione e nessuna si è permessa mai di dirmi che nn sono normale, magari hanno pensato che sono sfigata (nn sarebbe la prima volta) ma io mi sento amata e apprezzata per quello che sono dal mio ragazzo...loro potrebbero dire lo stesso del loro ragazzo? io son lui mi sn mostrata x come ero, precisa e senza censure (cm invece volevano convincermi di fare i miei..."nn devi farti vedere vulnerabile se no se ne approfitta"...ma è del mio innamorato che stiamo parlando! Lui mi ama mica sn una sua concorrente in un gioco di società!!), quante di loro possono dire lo stesso? orgogliose come sono non penso quindi mi sento felice
Alla fine ognuno deve amarsi, piacersi ed accettarsi! Se hai gusti diversi e lo fai sapere in modo simpatico, ma sopratt, sicuro di sè, stranamente molte più persone di quello che immagini ti accetteranno x qllo che sei...o almeno formalmente ti rispetteranno!

Ti do' piena ragione. E sono contenta che tu senti amata dal tuo ragazzo. Almeno uno sicuro ce l'hai. Per poter vivere serenamente chi ti accetta come sei, basta veramente uno. Percio' ne sono felice per te.

Dalle mie esperienze di insegnamento a casa degli allievi e in generale, tutti i genitori fanno quello che credono che faccia bene ai propri figli. A volte a loro volta, sono vittimi di loro educatori, genitori o insegnanti, amici che siano, quindi non riescono a uscire mentalmente dalla gabbia che per loro hanno creato gli altri.

Praticalmente scappate sia mentalmente che fisicamente quanto si puo' che fa bene a voi ma affettuosamente se riusciamo a volergli bene alla fine saremo felici noi. Nessuno vuole credere che i propri genitori non gli volevano bene. Quindi fanno di tutto accogliere loro affetti a modo loro. Ma a volte non ci fanno crescere ne' sentirci felici. In questo caso, e' da scappare. Ringraziando quelle belle cose che vi hanno fatto e intenzioni buone che hanno cercato di mettere, anche se ci risultano nella pratica al contrario. Ma solo alle intenzioni, sappiamo scegliere noi stessi, cosa sia fatta per noi o no. Ci avranno cresciuto in modo che riconosciamo da soli cosa ci faccia bene o no. Se no, e' meglio prendere spazio proprio per rifletterci. Soprattutto per essere noi stessi ad ascoltare nostre vocine che sussurano in noi molto timidamente. Sono da custodire! Sono contenta per Asuka che stai percorrendo in questa direzione.

Credo che essere felici ne siamo responsabili. Se non e' felice una persona, e' la colpa sua. Siamo invitati carolosamente di andare verso la nostra felicita'. E' un diritto ma segondo me anche e' dovere.

@Shelly: anche io penso che l'accettazione dell'asessualità sia estremamente bassa, e il primo intervento di Kenshin sicuramente non era il più aperto e accondiscendente del mondo, ma parlandoci ho avuto modo di capire che non lo diceva in cattiva fede e un qualche sforzo per comprendere l'asessualità l'ha fatto. Secondo me è importante dialogare direttamente con chi l'asessualità non la conosce e in particolar modo non la sa immaginare, perché è così che si diffonde la visibilità. Di certo se parlassimo solo con gli illuminati non sarebbe la stessa cosa. Ovviamente non vado a dialogare con un individuo che mi dice fin dal principio che siamo malati, facciamo schifo e dobbiamo andarci a curare. Però se ha delle obiezioni ragionevoli cerco quantomeno di fargli capire la mia posizione.

@Arcobalena: concordo, il cammino verso la felicità è interamente responsabilità del singolo individuo. Ed è vero che la sincerità aiuta tantissimo, anche nei rapporti di coppia. D'altra parte non è possibile accettarsi l'un l'altr* appieno, se non si è completamente sinceri. E senza la sincerità la fiducia come si costruisce?
Il discorso dei genitori sarebbe molto più ampio da affrontare. In due parole: sì, spesso i genitori vogliono figli fatti "con lo stampino", poi quanto siano tediosi e insistenti su questo stampino varia da genitore a genitore

Non posso che quotarvi tutti, mi trovate d'accordo con voi.
Il grosso problema comunque, secondo me, è sempre l'attaccamento di molte persone a quello che è considerato "normale".
Se non si apre un po' la mente, anche mille spiegazioni non servono a nulla; purtroppo una buona fetta di popolazione è fatta così.