Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromantici?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da AnDieWelt »

Edward ha scritto:
No, intendevo dire che ci sono non-libidoisti che provano attrazione sessuale (per esempio, persone che "si accendono" per qualcuno ma che normalmente non provano nessun appetito sessuale fisico), e libidoisti che non provano attrazione sessuale (come gli asex che praticano autoerotismo).
A me sembra un po' strano che se la libido non c'è, i sessuali "si accendono" lo stesso. A meno che, come sospetto, non-libidoista non significa "totalmente privo di libido". Ma magari meno del normale, percepita diversamente, intesa diversamente o sublimata. Anche tenendo conto che sarebbe inesatto credere che la libido si percepisca unicamente come bisogno/appetito fisico o strettamente sessuale;

Piccola parentesi.
Questa parola nuova, ora che ci faccio caso, non sono sicuro di sapere cosa significa: cercando un po' su google escono pochi risultati in italiano e per lo più sempre legati al contesto asex tra cui:

Non-libidoismo
Non avere desiderio sessuale, non provare mai libido. L’aggettivo per le persone è non-libidoista.

in inglese:

A nonlibidoist is a person who does not have a sex drive, and hence does not experience sexual urges or desires (and in particular, does not masturbate). Nonlibidoism is not equivalent to asexuality, since a large percentage of asexuals do have sex drives or libidos, but still lack any sexual attraction.

Ma anche:

nonlibidoist — someone without a sex drive; both asexuals and sexual people can be nonlibidoists.< --- thought u might like to have this word.

Solo a me pare un po' confusionario e contraddittorio?


Edward ha scritto: C'è poi chi dice "pensavo di essere innamorato ma era solo attrazione sessuale", ma quello appunto non è innamorarsi, ma pensare di. Io non penso sia una questione che parte dall'organismo, altrimenti chiunque potrebbe innamorarsi di chiunque. Ma è quello che penso io, non è che ho la verità in tasca!
dolciximagirl84 ha scritto: son d'accordo l'innamoramento è questione emotiva.. un'attrazione sessuale non è innamoramento.. innamoramento è sentirsi presi da una persona mentalmente.. per quel che c trasmette per come c fa sentire.. almeno per me è sempre stato così
Pensatela come volete, ma tecnicamente l'attrazione sessuale è un elemento parte dell'innamoramento. Che sia da sola o che sia al contrario assente, non sta scritto da nessuna parte quale sia il vero o il falso innamoramento; Ognuno libero di opinare su quello che vuole ma non vedo il perché, altrimenti domani arriva uno che inizia con "secondo me" e non solo gli aromantici, ma nemmeno gli asessuali possono più innamorarsi in quanto non hanno accesso a un innamoramento "completo" in tutti i suoi aspetti e non gli si potrebbe dar torto.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Edward »

(scusate se farò vari post di seguito ma sono in una postazione scomoda e faccio fatica a citare)

Posso provare a dirvi quale è la mia esperienza da aromantica che ha avuto delle relazioni in passato, prima di realizzare di essere aromantica. Forse può in qualche modo dare un punto di vista sulle questioni. Tenete sempre presente che è solo la mia esperienza...

Nessuno ci può insegnare cosa sia l'attrazione romantica, o l'innamorarsi: sono esperienze che si riconoscono da sole vivendole, e che possono anche dare adito a dubbi personali. Io ho avuto qualche relazione "classica" che si è svolta più o meno in questo modo: ho conosciuto una persona, l'ho trovata interessante, ci siamo frequentate e a un certo punto ho ritenuto che fosse qualcuno di molto importante per me. Dall'altra parte c'è stato un approccio romantico e sessuale, che io ho accolto e assecondato perché mi sembrava che fosse una naturale evoluzione della conoscenza. Oggi posso dire, dopo aver fatto una profonda analisi di quella che io sono e del mio sentire, che quelle relazioni da parte mia erano profonde amicizie: se non fossero cambiate in relazione, a me non sarebbe cambiato NULLA, anzi: avrei sicuramente gestito meglio il rapporto e avrei evitato di dover far fronte alla questione sessuale, che non mi interessava. Avrei evitato alle persone che stavano con me di provare frustrazione perché non ero in grado di essere una fidanzata "vera", ma qualcosa di un po' strano che non si capiva bene.
Nel mio caso, ho passato gran parte della mia vita a vivere come mi sembrava si dovesse fare, guardando ciò che succedeva agli altri e in qualche modo replicandolo. Sono sempre stata preoccupata di apparire "normale", di agire come gli altri si aspettavano da me. O almeno, ci ho provato in quasi tutti i rapporti tra le persone.
Oggi so che in parte questo era dovuto dal fatto che non avevo altri modelli da seguire: l'asessualità per me non era un'opzione nemmeno immaginabile, così come l'aromanticismo. In più, io devo dirvi che ho molte molte (ma molte!) caratteristiche che appartengono allo spettro autistico ad alto funzionamento, dunque non posso escludere che molte delle mie caratteristiche siano legate a questo, ma è un discorso davvero ampio e nemmeno ancora molto chiaro, sul quale penso dovrò prima o poi fare luce.
Se mi guardo indietro, malgrado io abbia avuto un sincero affetto per le mie partner, non le ho mai davvero corteggiate. Sono stata dolce, comprensiva, ho dato attenzioni, fatto regali, ho avuto comportamenti verso di loro che non riservo a tutti ma solo alle persone che mi stanno davvero a cuore, ma non credo si possano definire corteggiamenti o gesti romantici, anche se ho pensato davvero di amarle come si amano gli innamorati. Mi sono dovuta fare un bagno di umiltà e non è stato semplice accettarlo, ma è così e non voglio più creare situazioni simili per il bene di tutti. Poi chissà, la vita non si sa mai dove ci porta, però credo oggi di avere molta più consapevolezza di prima...

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Edward »

Per And, sul discorso dei non libidoisti. Mi riferisco per esempio a quelle persone che per questioni fisiologiche, la libido non ce l'hanno proprio, eppure sentono attrazione sessuale, e questo deve derivare dal fatto che l'attrazione sessuale è psicologica.
Sul vero o falso innamoramento non sono io che decido se lo è o meno, come potrei? Mi riferisco a chi, a posteriori, dice "pensavo di essere innamorato ma poi ho capito che era solo attrazione sessuale". Nessuno può giudicare l'innamoramento di un altro, solo chi lo vive può dirne.
Esprimendo la mia opinione, che è solo mia e penso di poterla esprimere senza aver paura che le persone mi prendano per scienza infusa (!) (*), faccio fatica a vedere l'innamoramento come una cosa aromantica, questo basandomi sulla mia limitatissima esperienza e su quello che ho letto in giro sui siti che si dedicano allo spettro aromantico.

(*) quando in passato ho usato l'espressione "gli aromantici non si innamorano", ho sempre specificato che è una mia visione, un mio modo di spiegare la cosa, ma che non deve necessariamente essere quello più appropriato, anche perché come ben dovremmo ormai sapere, gli aromantici sono quelli che non provano attrazione romantica, e questa fino ad ora è l'unica posizione ufficiale presa da chi si occupa di aromanticismo. Ci tenevo a precisarlo perché in questa discussione sembra che io sia andata in giro ad "insegnare" ad altri questa mia definizione, ma non è così. L'ho sempre espressa come opinione personale in mezzo a discussioni più complesse che andrebbero lette per intero, e ognuno dovrebbe poi farsi un'idea propria.

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Bianca »

Si sì carina!
Io sono sempre stata l'alunna e tu mi hai insegnato così, se no, io dell'aromanticismo non avrei capito niente.
Cosa vuoi dire? Che io non avrei letto per intero?
Figurati! Farsi un'idea propria!
Ancora non ho le idee chiare ora!

Ora smetto di dire cose per farti arrabbiare....

E pongo una domanda...
Aromanticismo, vuol dire non provare attrazione romantica.
Mettendo le cose sul pratico, in seguito a ciò, cos'è che l'aromantico non fa????

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da AnDieWelt »

Edward ha scritto:Per And, sul discorso dei non libidoisti. Mi riferisco per esempio a quelle persone che per questioni fisiologiche, la libido non ce l'hanno proprio, eppure sentono attrazione sessuale, e questo deve derivare dal fatto che l'attrazione sessuale è psicologica.
Sul vero o falso innamoramento non sono io che decido se lo è o meno, come potrei? Mi riferisco a chi, a posteriori, dice "pensavo di essere innamorato ma poi ho capito che era solo attrazione sessuale". Nessuno può giudicare l'innamoramento di un altro, solo chi lo vive può dirne.
Esprimendo la mia opinione, che è solo mia e penso di poterla esprimere senza aver paura che le persone mi prendano per scienza infusa (!) (*), faccio fatica a vedere l'innamoramento come una cosa aromantica, questo basandomi sulla mia limitatissima esperienza e su quello che ho letto in giro sui siti che si dedicano allo spettro aromantico.

(*) quando in passato ho usato l'espressione "gli aromantici non si innamorano", ho sempre specificato che è una mia visione, un mio modo di spiegare la cosa, ma che non deve necessariamente essere quello più appropriato, anche perché come ben dovremmo ormai sapere, gli aromantici sono quelli che non provano attrazione romantica, e questa fino ad ora è l'unica posizione ufficiale presa da chi si occupa di aromanticismo. Ci tenevo a precisarlo perché in questa discussione sembra che io sia andata in giro ad "insegnare" ad altri questa mia definizione, ma non è così. L'ho sempre espressa come opinione personale in mezzo a discussioni più complesse che andrebbero lette per intero, e ognuno dovrebbe poi farsi un'idea propria.
A quali questioni fisiologiche fai riferimento? Con quale criterio si indica l'assenza di libido?


Edward ha scritto: Sul vero o falso innamoramento non sono io che decido se lo è o meno, come potrei? Mi riferisco a chi, a posteriori, dice "pensavo di essere innamorato ma poi ho capito che era solo attrazione sessuale". Nessuno può giudicare l'innamoramento di un altro, solo chi lo vive può dirne.
Esprimendo la mia opinione, che è solo mia e penso di poterla esprimere senza aver paura che le persone mi prendano per scienza infusa (!) (*), faccio fatica a vedere l'innamoramento come una cosa aromantica, questo basandomi sulla mia limitatissima esperienza e su quello che ho letto in giro sui siti che si dedicano allo spettro aromantico.

(*) quando in passato ho usato l'espressione "gli aromantici non si innamorano", ho sempre specificato che è una mia visione, un mio modo di spiegare la cosa, ma che non deve necessariamente essere quello più appropriato, anche perché come ben dovremmo ormai sapere, gli aromantici sono quelli che non provano attrazione romantica, e questa fino ad ora è l'unica posizione ufficiale presa da chi si occupa di aromanticismo. Ci tenevo a precisarlo perché in questa discussione sembra che io sia andata in giro ad "insegnare" ad altri questa mia definizione, ma non è così. L'ho sempre espressa come opinione personale in mezzo a discussioni più complesse che andrebbero lette per intero, e ognuno dovrebbe poi farsi un'idea propria.
Ci mancherebbe, e non è nemmeno una definizione del tutto sbagliata quella che dai siccome sappiamo bene che le fonti sono ambigue e contraddittorie. Io per primo ho pensato che il significato più semplice, immediatamente comprensibile fosse quello. Solo ora comincio a comprendere l'altra versione "ufficiale" (non sono sicuro sia poi così ufficiale) pensandola in modo analogo all'asessualità secondo concetti quali pulsione diverso da attrazione. Certo è che sarebbe tutto più semplice se con l'infinità di termini che esistono (molti dei quali superflui) ne esistesse uno per definire separatamente le due cose.

Bianca ha scritto: E pongo una domanda...
Aromanticismo, vuol dire non provare attrazione romantica.
Mettendo le cose sul pratico, in seguito a ciò, cos'è che l'aromantico non fa????
Gli orientamenti non hanno mai riguardato quello che le persone fanno "sul pratico".
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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Bianca »

Questa è una tua personale sentenza?
Gli orientamenti, invece, riguardano proprio quello che la persona fa , nella pratica, in quanto, ad esempio, se i gay corteggiassero le donne, a chi importerebbe qualcosa del loro orientamento?

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da AnDieWelt »

Bianca ha scritto:Questa è una tua personale sentenza?
Gli orientamenti, invece, riguardano proprio quello che la persona fa , nella pratica, in quanto, ad esempio, se i gay corteggiassero le donne, a chi importerebbe qualcosa del loro orientamento?
No, non è una mia personale sentenza, ed è una delle poche volte in cui ritengo di essere sicuro di quello che dico e c'è poco spazio per le interpretazioni.
Altrimenti ritorniamo indietro al punto che asessuale è chi non fa sesso.

Comunque se vogliamo essere approssimativi, vedila così:
AnDieWelt ha scritto:Allora gli asessuali aromantici, anche quelli che si innamorano, non corteggiano lo stesso.
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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Bianca »

L'asessuale è una persona che non prova attrazione sessuale, quindi, non fa sesso.
A volte, in una relazione, accetta quel tipo di attività sessuale che sente di poter accettare.

La teoria è molto importante, ma è la pratica che fa la differenza e conferma o smentisce qualcosa che si suppone.

L'aromantico, se si innamora, fa quello che gli è più congeniale, che più asseconda i suoi desideri e i suoi sentimenti.

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da AnDieWelt »

Bianca ha scritto:L'asessuale è una persona che non prova attrazione sessuale, quindi, non fa sesso.
A volte, in una relazione, accetta quel tipo di attività sessuale che sente di poter accettare.
Fare una affermazione e smentirsi la riga dopo :mrgreen: le ho viste proprio tutte

Bianca ha scritto: La teoria è molto importante, ma è la pratica che fa la differenza e conferma o smentisce qualcosa che si suppone.

L'aromantico, se si innamora, fa quello che gli è più congeniale, che più asseconda i suoi desideri e i suoi sentimenti.
Le azioni, di per sé, sono irrilevanti. Al massimo mi dirai le intenzioni.
Un gay, se corteggia una donna, non diventa etero. Anche se mi verrebbe da chiedergli perché lo fa; Avrà le sue ragioni.
Un asessuale potrebbe avere molti motivi per fare sesso, e un sessuale altrettanti per non farlo.
L'aromantico tendenzialmente non corteggerà nel senso in cui intendiamo noi. Ma potrebbe anche lui avere i suoi motivi per farlo, non si sa mai.
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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Edward »

AnDieWelt ha scritto: A quali questioni fisiologiche fai riferimento? Con quale criterio si indica l'assenza di libido?
Non credo esistano dei parametri assoluti per calcolare l'assenza di libido. Quando una persona dice di essere non libidoista, di solito lo fa perché la sua libido non viene percepita o viene percepita a un livello talmente basso da essere ininfluente. Può essere che tutti in qualche modo abbiano un livello di libido, ma se non influisce direttamente sulla loro vita, per esempio facendogli desiderare la masturbazione, direi che non sbagliano a definirsi non libidoisti. Credo anche sia molto relativo a quello che il singolo percepisce.

Per le questioni fisiologiche, facevo riferimento per esempio a chi si trova a prendere farmaci che per effetto collaterale alterano la libido, riducendola o non facendola più percepire. Oppure chi ha subito l'asportazione di organi che producono ormoni che hanno un'azione significativa sulla libido. O anche alla cosiddetta castrazione chimica, che può silenziare la libido.

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da J.P.Klondike »

Io sono d'accodo con bianca quando dice che un asessuale non fa sesso perchè non ne sente il bisogno. Noi viviamo liberi e felici senza. Ma sotto determinate congiunzioni astrali potremmo farlo. Ed è anche piacevole, lì per lì. Certo dopo il pensiero di aver forzato me stesso a condividere tale intimità fisica ed emotiva con qualcuno mi porterebbe a chiudermi una settimanetta in casa abracciando una copertina azzurra come Linus. Sarebbe cmq una violenza non da poco, visto che non sarebbe un'azione emotiva ma totalmente razionale.
"Bene ora la devi baciare....si ora accarezzala...più forte, meno forte...idiota lo vedi le stai scavando un solco sulla giancia?". Ecco insomma, ci macherebbe quella naturalezza e guida emotiva che hanno gli altri.

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Bianca »

Fare l'amore comporta un trasporto che deve essere assolutamente naturale e condiviso.
Obbligarsi ad un trasporto che non si ha, vuol dire utilizzare la matematica, ma il letto non è il luogo per utilizzarla.

L'unica congiunzione astrale che io vedo favorevole ad una attività, non sessuale, ma che può essere piacevolmente intima per un asessuale, è un amore profondo.
Per piacevolmente intima, intendo quel modo di stare insieme che usano i sessuali, quando, per svariati motivi, è meglio evitare il rapporto.
Intendo, ad esempio, l'indisposizione temporanea, la depressione, la gravidanza, impedimenti fisici, ecc.
È un modo molto bello di stare insieme, che non crea problemi all'asessuale, perché non lo coinvolge in situazioni in cui, come dice Klo, dovrebbe usare il ragionamento matematico per sapere cosa deve fare.

Essere costretti dopo, a rimanere chiusi in casa con la copertina, rende bene l'idea di quale violenza comporta per l'asessuale, usare modi di esprimersi, manifestazioni che non gli sono congeniali, che non desidera, che non sente propri.

Fare l'amore senza trasporto, guidati soltanto dalla razionalità, penso sia bruttissimo, per asessuali e non.

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da AnDieWelt »

Sarebbe grammaticalmente più corretto l'uso della prima persona singolare quando si raccontano esperienze personali.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da uccio »

Bianca ha scritto:Secondo me, anche gli aromantici corteggiano. Lo fanno a modo loro, come un elefante in un negozio di cristallerie, basta capirli. :lol:
Eccomi, corazzata Potemkin al 100% 8)

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Re: Come corteggiano gli asessuali romantici? E gli aromanti

Messaggio da Bianca »

Be, l'importante è sapere come si è e, ancora più importante è che lo sappia lei.....
Ma non è vero che siete così maldestri!!
Sapete dare cose ed emozioni che nessun sessuale sa dare.

Anzi, qual è la prima persona singolare?
Io so che voi asessuali, sapete dare emozioni che nessun sessuale sa dare.
Va bene cosi?

Inchiniamoci alla scienza.......

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