Relazione tra asessuale ed eterosessuale: punti di incontro

[Silvarum]

La vedo dura. Questo vale anche per un uomo che decida di instaurare un rapporto con una donna sessualmente attiva. La cosa non funziona.
La ragione è molto semplice: le persone che hanno forti impulsi/esigenze sessuali non possono e non sanno rinunciare a soddisfarle.
E se vogliamo è anche comprensibile.
Ho conosciuto tre donne che letteralmente esigevano di essere penetrate, con vigore e con frequenza.
Donne che consideravano il cunnilingus solo parzialmente soddisfacente.
Un'altra mi disse a chiare lettere di non gradirlo proprio.
Ti parlo con molta franchezza: è facile presumere che un giovanotto "focoso", se vede insoddisfatte le proprie necessità/aspettative... si rivolga altrove.
Esattamente come fanno molte donne.
In conclusione, non ritengo che l'accostamento asessuale (o quantomeno poco incline al coito)/sessuale abbia molte chance di durata. Ciao

[Bianca]

Buongiorno! Benarrivato!
Tu, probabilmente, fai l'errore che fanno molti: confondi il sesso con l'amore.
È giusto quello che dici, ma io ti posso assicurare che si può amare senza sesso.
Questa possibilità, tu non la prendi minimamente in considerazione e ti privi di un punto di vista.
Oltre che, forse, di un'opportunità.

[Silvarum]

Vedo che non hai compreso il mio post. Io prendo eccome in considerazione la possibilità che si possa amare senza praticare atti sessuali, tant'è che questo è il percorso che ho scelto di seguire. Ho detto semplicemente che se uno dei soggetti coinvolti in una relazione ha delle esigenze e l'altro/a non è disposto/capace di soddisfarle, la relazione non ha futuro. Come la realtà delle cose insegna.

[Silvarum]

La realtà delle cose e l'esperienza vissuta. Non sono un ragazzino, ma a un uomo adulto e consapevole, della pluralità dei punti di vista e della complessità delle relazioni umane.

[Bianca]

Tu invece, hai capito benissimo il mio: io sto parlando dei sessuali non degli asessuali.
Questi, è scontato che possano amare senza sesso.
Anche i sessuali possono amare senza sesso.
Anch'io mi riferisco all'esperienza, alla vita e agli anni.

[Silvarum]

"Anche i sessuali possono amare senza sesso".
Questa è la tua opinione.
La mia, suffragata da fatti incontrovertibili, è esattamente opposta.
Ai pochi in ascolto sconsiglio di entrare in dinamica affettiva con persone "dai robusti appetiti" perché la relazione avrebbe vita breve.

[Bianca]

Non è la mia opinione, è la mia esperienza, degna pertanto, di rispetto e considerazione.

La tua, che invece è un'opinione, ha avuto la sfortuna di formarsi attraverso fatti negativi, che hanno contribuito a costituire lo scetticismo che, caparbiamente, sostieni e sbandieri.

Ai tanti che leggono: non ascoltatelo...selezionate, ascoltate, capite e se vi sembra realizzabile, credeteci.

[Silvarum]

Ribadisco: è la tua personalissima opinione.
Ed è infondata.
La realtà delle cose dice ben altro: dice che le persone sessualmente attive non mantengono relazioni durature con partner algidi o indifferenti al sesso.
Consigliare a un/una giovane che - del tutto legittimamente - disdegnino o non gradiscano il sesso di legarsi sentimentalmente a chi invece ne sia appassionato, è quel che si definisce una pessima dritta.

[Bianca]

Perché continui a cambiare i termini?
Ho detto esperienza, non opinione ed essendo un'esperienza, non può essere che fondata.
Di scetticismo qui, ce n'è da vendere, perché continui a diffonderne?

Di quale realtà parli, della tua?
Può anche darsi che tu non abbia niente da offrire in alternativa.


Il consiglio non è pessimo e non è alternativo.
Certo, ci vuole altro al posto!
E smettila di fare il Leopardi della situazione e levati da quelle dannate carte!

[ErmeteTrimegisto]

Bel topic davvero!
in 37 anni ovviamente ho avuto delle relazioni,purtroppo devo dire che il sesso e' sempre stato un disastro quasi completo,e potete immaginare come mi sentivo quando facevo cilecca....pensavo di avere qualcosa che non andava,hopure pensato di essere impotente o gay perchè tutti gli uomini che conoscevo non concepivano di vivere senza fare sesso e mi sentivo un'alieno..... la cosa che mi faceva pensare era che io non avvertivo nessun desiderio,e quindi non si puo' dire che lemie andate 'in bianco' erano vissute come un peso......piu che altro erano un peso per come si sentiva la mia ragazza,ma a me del sesso proprio non fregava nulla. ormai ho capito che non ero strano ma soltanto di un orientamento diverso,e ho anche capito che purtroppo le relazioni standard non fanno per me.....

Sentirsi un alieno. Come ti posso capire, è stata la mia storia. Soprattutto durante l'adolescenza mi sentivo una pecora nera. Tutti a parlare di culi, tette e fighe (le gentil pulzelle mi perdonino la parentesi aulica) e io che ste cose le ignoravo totalmente, mi logoravo dentro. Grazie a qualche anno di terapia e al confronto con voi di Aven mi sento un pò meno nero e più grigio. Poi c'è Bianca che è bianca, ma questo è un altro discorso

[Bianca]

Ermè, sì, sono di razza bianca, ma d'inverno uso il fard e d'estate mi abbronzo!
Tu puoi non crederci, ma sai che io percepisco la frustrazione di chi si sente fuori da discorsi, battute, doppi sensi, desideri, commenti...
È come essere una zucca in un campo di cocomeri.
Ti poni tante domande, tanti perché; fai delle supposizioni che sono, per la maggior parte sbagliate, perché sei un ragazzo, non hai esperienza e l'unica cosa che vuoi, è essere come i tuoi coetanei, sentire quello che sentono loro, avere i loro stessi desideri.
Guardi le ragazze e le vedi carine, simpatiche, piacevoli, ma non senti quel richiamo particolare che fa tremare i tuoi amici e li induce a cercare un contatto.
Il guaio è che tu, a questa mancanza, non sai dare un nome e ti senti strano, malato?, diverso.
Anche se provi a fare il furbo, non funziona e ti avvilisci.

Vorrei che tutti i ragazzi e le fanciulle che sono in questa condizione, arrivassero su Aven, per trovare spiegazioni, condivisione, confronto e, potessero, come è capitato a te, ritrovare la serenità.

Penso che, prima si prende coscienza della propria realtà, prima si può procedere su un cammino di accettazione che sollecita altre risorse, mette in moto altre opportunità, sviluppa il desiderio di essere meglio sotto tanti altri aspetti, tanto da essere in grado di dare molto in tanti altri modi.
Incominciare presto, vuol dire avere più tempo, perché l'ho sperimentato anch'io, se pure in altro modo.

[ErmeteTrimegisto]

Ermè, sì, sono di razza bianca, ma d'inverno uso il fard e d'estate mi abbronzo!
Tu puoi non crederci, ma sai che io percepisco la frustrazione di chi si sente fuori da discorsi, battute, doppi sensi, desideri, commenti...
È come essere una zucca in un campo di cocomeri.
Ti poni tante domande, tanti perché; fai delle supposizioni che sono, per la maggior parte sbagliate, perché sei un ragazzo, non hai esperienza e l'unica cosa che vuoi, è essere come i tuoi coetanei, sentire quello che sentono loro, avere i loro stessi desideri.
Guardi le ragazze e le vedi carine, simpatiche, piacevoli, ma non senti quel richiamo particolare che fa tremare i tuoi amici e li induce a cercare un contatto.
Il guaio è che tu, a questa mancanza, non sai dare un nome e ti senti strano, malato?, diverso.
Anche se provi a fare il furbo, non funziona e ti avvilisci.

Vorrei che tutti i ragazzi e le fanciulle che sono in questa condizione, arrivassero su Aven, per trovare spiegazioni, condivisione, confronto e, potessero, come è capitato a te, ritrovare la serenità.

Penso che, prima si prende coscienza della propria realtà, prima si può procedere su un cammino di accettazione che sollecita altre risorse, mette in moto altre opportunità, sviluppa il desiderio di essere meglio sotto tanti altri aspetti, tanto da essere in grado di dare molto in tanti altri modi.
Incominciare presto, vuol dire avere più tempo, perché l'ho sperimentato anch'io, se pure in altro modo.

Già: se avessi conosciuto AVEN da adolescente, ai tempi del liceo, magari sarebbe stata una mano santa sotto tanti aspetti. Certo, il rapporto che avevo con i miei coetanei (e soprattutto con le mie coetanee) non sarebbe cambiato più di tanto, ma per lo meno avrei trovato un pizzico di pace interiore e di accettazione di me stesso. La terapia mi ha cambiato molto, devo dirlo. Adesso il mio senso di diversità è pressochè scomparso.

[Bianca]

Certo, non avrebbe cambiato i tuoi modi di considerare le ragazze, ma vuoi mettere il valore dell'accettazione?
Quasi scomparso il senso di diversità?
Tu smentisci lo scetticismo con cui io guardo ai professionisti del settore.
Se la terapia ti è servita, sono contenta per te.

[ErmeteTrimegisto]

Certo, non avrebbe cambiato i tuoi modi di considerare le ragazze, ma vuoi mettere il valore dell'accettazione?
Quasi scomparso il senso di diversità?
Tu smentisci lo scetticismo con cui io guardo ai professionisti del settore.
Se la terapia ti è servita, sono contenta per te.

Sono in molti a non credere nel valore della terapia, ma ti posso garantire che, almeno per la mia diretta esperienza personale, è stat amolto efficace. Certo, tutto dipende da quanto siamo determinati ad affrontare il problema e dalla bravura del terapeuta al quale ci si affida.
Anche perchè con tutto quello che costa, se non avesse gli effetti desiderati sarebbe da denuncia...
Ti dico solo che, da pezzo di ghiaccio privo di qualsiasi emozione quale ero da ragazzo, ho scoperto di avere anche io un cuore, dei sentimenti e un mare di emozioni che si agita dentro.

[Bianca]

Le tue ultime righe, sono poesia!
Indipendentemente dall'asessualità, tu hai scoperto un mondo dentro di te, che vale il tempo che hai dedicato alla terapia, i soldi spesi, la sofferenza dell'affrontare passaggi dolorosi.
Abbi cura del tuo cuore, dei sentimenti che vi nascono e di quel mare di emozioni che costituiscono la tua vera ricchezza.