Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Bianca
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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

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Sicurissima!

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

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Ciao, per quanto mi riguarda, pur non rassegnandomi, non sono alle prese con una "continua ricerca di una partner". Se così vuoi, spero un giorno di incappare in una persona, una donna con cui "fondermi senza confondermi", certo non perchè sto male nella mia situazione attuale, che sarebbe già un presupposto sbagliato per una relazione.
Non temo la solitudine, semplicemente perchè se si considera il fatto lapalissiano che vi sono e saranno sempre momenti in cui qualsiasi persona si trova sola, indipendente che si trovi insieme ad un'altra o altre mille persone, si intuisce e comprende che "essere soli" è uno stato umano e non è nulla di negativo.
Il problema è che ad essa è stata attribuita -nella nostra società- una connotazione prevalentemente negativa, da qui il fior fiore di condizionamenti è tutti gli annessi e connessi, compresa la ricerca spasmodica di un compagno/a. Si fugge la solitudine a tutti i costi. Si agisce mossi dalla disperazione, ci si aggrappa ad ogni illusione.
Tutto è meglio del restare soli, bisogna tenersi alla larga da quello che è considerato un'onta, uno stigma sociale. Pur di non restare soli (chissà cosa pensano di me) ti soffermi superficialmente con la prima persona che trovi, basta che risponda minimamente ai tuoi standard o che sia brava a letto. Allora via con le idealizzazioni dell'altro, così comode, facili, ma anche così infide, dato che la persona in carne ed ossa non raggiungerà mai la perfezione della sua immagine creata nelle nostre teste. Si sta insieme, sin tanto che questo inconsistente legame regge. Quando cede non ci si sofferma, l'altro/a ci ha stufati, ci si precipita a cercare una nuova storia. Si ripetono le stesse dinamiche, stancamente. Ci si ritrova in sensi di vuoto, non li si affronta, si cerca inutilmente di fuggirli, attribuendone la colpa agli altri. Considera un solo aspetto del filone "stare soli in coppia": due persone stanno insieme, non si parlano; la conversazione è sostituita dal televisore o sempre più spesso, dallo smartphone o dal Pc/tablet. La comunicazione si limita ad uno stretto necessario, idem le restanti interazioni, la colpa è vicendevolmente e comodamente dell'altro.
Questo è sinteticamente (!!!) l'agire di chi nelle relazioni e in senso più lato, nella vita non si pone consapevolmente e non affronta i problemi. Alcuni imparano, altri persistono stancamente nei loro errori.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Bianca »

La cosa più giusta che hai detto, risiede nell'ultima affermazione............
E' vero, la solitudine è uno stato dell'animo, ma ti assicuro che, quando un rapporto di coppia è veramente tale, soli non si è mai.
Non è proficuo attuare una ricerca spasmodica, perchè mette nella condizione di sbagliare o di dover fare di necessità virtù.
L'essere soli, non è sicuramente un'onta, ma, contrariamente a ciò che si può pensare, è una limitazione, è un privarsi di qualcosa.
Certo che se si tratta di un legame inconsistente, hai voglia di idealizzare, hai voglia di convincerti che l'altro è la perfezione assoluta.
Un legame serio, è invece quello che si basa sulla conoscenza dell'altro, sulla consapevolezza dei suoi limiti.
Ovviamente, il piacere di stare in coppia, non può essere sostituito dalla tv, nè dal pc, nè dalla scusa della partita di calcetto.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Nygaard »

SoItIs ha scritto:Ciao, per quanto mi riguarda, pur non rassegnandomi, non sono alle prese con una "continua ricerca di una partner". Se così vuoi, spero un giorno di incappare in una persona, una donna con cui "fondermi senza confondermi", certo non perchè sto male nella mia situazione attuale, che sarebbe già un presupposto sbagliato per una relazione.
Non temo la solitudine, semplicemente perchè se si considera il fatto lapalissiano che vi sono e saranno sempre momenti in cui qualsiasi persona si trova sola, indipendente che si trovi insieme ad un'altra o altre mille persone, si intuisce e comprende che "essere soli" è uno stato umano e non è nulla di negativo.
Il problema è che ad essa è stata attribuita -nella nostra società- una connotazione prevalentemente negativa, da qui il fior fiore di condizionamenti è tutti gli annessi e connessi, compresa la ricerca spasmodica di un compagno/a. Si fugge la solitudine a tutti i costi. Si agisce mossi dalla disperazione, ci si aggrappa ad ogni illusione.
Tutto è meglio del restare soli, bisogna tenersi alla larga da quello che è considerato un'onta, uno stigma sociale. Pur di non restare soli (chissà cosa pensano di me) ti soffermi superficialmente con la prima persona che trovi, basta che risponda minimamente ai tuoi standard o che sia brava a letto. Allora via con le idealizzazioni dell'altro, così comode, facili, ma anche così infide, dato che la persona in carne ed ossa non raggiungerà mai la perfezione della sua immagine creata nelle nostre teste. Si sta insieme, sin tanto che questo inconsistente legame regge. Quando cede non ci si sofferma, l'altro/a ci ha stufati, ci si precipita a cercare una nuova storia. Si ripetono le stesse dinamiche, stancamente. Ci si ritrova in sensi di vuoto, non li si affronta, si cerca inutilmente di fuggirli, attribuendone la colpa agli altri. Considera un solo aspetto del filone "stare soli in coppia": due persone stanno insieme, non si parlano; la conversazione è sostituita dal televisore o sempre più spesso, dallo smartphone o dal Pc/tablet. La comunicazione si limita ad uno stretto necessario, idem le restanti interazioni, la colpa è vicendevolmente e comodamente dell'altro.
Questo è sinteticamente (!!!) l'agire di chi nelle relazioni e in senso più lato, nella vita non si pone consapevolmente e non affronta i problemi. Alcuni imparano, altri persistono stancamente nei loro errori.
La penso esattamente come te :)

Bianca ha scritto:La cosa più giusta che hai detto, risiede nell'ultima affermazione............
E' vero, la solitudine è uno stato dell'animo, ma ti assicuro che, quando un rapporto di coppia è veramente tale, soli non si è mai.
Non è proficuo attuare una ricerca spasmodica, perchè mette nella condizione di sbagliare o di dover fare di necessità virtù.
L'essere soli, non è sicuramente un'onta, ma, contrariamente a ciò che si può pensare, è una limitazione, è un privarsi di qualcosa.
Certo che se si tratta di un legame inconsistente, hai voglia di idealizzare, hai voglia di convincerti che l'altro è la perfezione assoluta.
Un legame serio, è invece quello che si basa sulla conoscenza dell'altro, sulla consapevolezza dei suoi limiti.
Ovviamente, il piacere di stare in coppia, non può essere sostituito dalla tv, nè dal pc, nè dalla scusa della partita di calcetto.

Sei sicura che ognuno di noi, nella vita, abbia anche solo una possibilità di trovare una persona con la quale rendere reale tutto quello che hai scritto?
L'uomo vuole sempre ciò che non può avere, e appena lo ottiene non lo vuole più.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Bianca »

Ognuno di noi no, perché bisogna volerlo un rapporto di un certo tipo, bisogna saperlo costruire, realizzare e poche persone hanno voglia di impegnarsi a questo fine.
E poi, soprattutto, bisogna essere in due a volerlo.
Ma io conosco diverse persone che lo hanno realizzato.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da SoItIs »

Ciao Bianca,

hai scritto:
quando un rapporto di coppia è veramente tale, soli non si è mai.
Permettimi questa osservazione: vi sono situazioni anche comuni, in cui ognuno di noi, indistintamente, si trova solo: banalmente, mentre è perso nei suoi pensieri, mentre dorme, mentre sogna, mentre prende una decisione. Quando leggi, guardi la televisione, puoi essere fisicamente vicina alla persona amata, ma in quel momento siete giocoforza due entità, due anime che sono sole. L'essere soli è uno stato della nostra esistenza, nulla di più, nulla di cui avere paura. Nulla che possa essere tratteggiato negativamente. Nulla che di per se possa inficiare un legame affettivo o che possa interferire con una relazione interpersonale.
Pensa anche al fatto che il processo di cura di un nostro malessere può scaturire e progredire unicamente se noi stessi lo vogliamo. Nel dolore possiamo ricevere conforto, ma siamo noi stessi che dobbiamo attivarci per superarlo, la decisione in tal senso non può prenderla nessuno al nostro posto. Può essere facilitata dall'affetto e dalla vicinanza della persona amata, ma presuppone una decisione solitaria. Molto terra-terra si potrebbe dire che tutto parte da noi stessi (l'io e l'egoismo non degenere), la sfida è riuscire a ritrovare di volta in volta i nostri equilibri interiori.
Bisogna imparare a stare soli, solo così si può imparare a stare con gli altri, altrimenti ci stai perché ne hai bisogno. Bisogna fare a scuola un'ora di insegnamento alla solitudine, imparare a bastarsi. (Vasco Rossi)
Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata. (Charles Baudelaire)
Azzardo questo: penso che l'inghippo nasca dalla confusione tra "l'essere soli", "solitudine" con "l'essere isolati"; per riprendere l'esempio del rapporto di copia: due anime sole interagiscono, comunicano, se così vuoi, appunto nei migliore dei casi si "fondono ma non si confondono". Sono sole, fisicamente vicine, ma non isolate. Una persona isolata soffre, se questo stato è indotto da fattori esterni, un'altra può sceglierlo volontariamente, anche limitatamente nel tempo, senza danni.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

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La penso esattamente come te :)
Ciao Nygaard,

non so tu, ma non mi capita spesso, considerato l'argomento, anzi :) ... strettamente collegato all'argomento è anche la reazione tra lo sconcertato e l'incredulo riscontrata ad un mio "al momento non ho voglia né la testa per una storia", per mille ed una ragione, non ultima quella di digerire l'ultima disavventura capitatami.
Ti senti subito dire "non devi fare così, buttati per dimenticare... già già, come se "chiodo scaccia chiodo" fosse la panacea a tutti i mali.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Bianca »

Ciò che mi induce a perorare i rapporti di coppia, è la mia esperienza, è l'aver vissuto e superato, grosse difficoltà, grazie all'amore e all'appoggio di chi era accanto a me.
E' una condivisione che genera forza e coraggio, che ti fa dire: devo farcela per me, ma anche per loro...forse più per loro.

Le persone che si amano, possono stare tanto tempo in silenzio, senza sentirsi nè sole, nè estranee.
Non vi è la necessità di riempire dei silenzi con parole vuote.

Capisco che ci sono momenti in cui, una persona può sentire la necessità di isolarsi, vuoi per riflettere, vuoi per digerire una sconfitta.
Basta che questa scelta sia limitata nel tempo e non diventi un'abitudine, altrimenti, anche fare piccoli spazi ad altri nella propria vita, diventa impossibile.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Nygaard »

SoItIs ha scritto:
La penso esattamente come te :)
Ciao Nygaard,

non so tu, ma non mi capita spesso, considerato l'argomento, anzi :) ... strettamente collegato all'argomento è anche la reazione tra lo sconcertato e l'incredulo riscontrata ad un mio "al momento non ho voglia né la testa per una storia", per mille ed una ragione, non ultima quella di digerire l'ultima disavventura capitatami.
Ti senti subito dire "non devi fare così, buttati per dimenticare... già già, come se "chiodo scaccia chiodo" fosse la panacea a tutti i mali.
Esattooo, sembra che sia un obbligo fidanzarsi! Cioè ma guarda te se devo affrettare le cose!!
Io ora sono 4 anni che sono single, serenamente...ho avuto modo di conoscere delle ragazze, ma nessuna di loro mi ha mai "catturato" sul serio, e quindi nada...un altro magari si sarebbe buttato per poi magari soffrire perché incompatibile con lei.
Quando dico che sono single da 4 anni tutti mi guardano manco fossi un alieno, un pazzo (infatti ormai ho capito che certe cose è meglio non dirle)...proprio non li capisco!
L'uomo vuole sempre ciò che non può avere, e appena lo ottiene non lo vuole più.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Nygaard »

Bianca ha scritto:Capisco che ci sono momenti in cui, una persona può sentire la necessità di isolarsi, vuoi per riflettere, vuoi per digerire una sconfitta.
Basta che questa scelta sia limitata nel tempo e non diventi un'abitudine, altrimenti, anche fare piccoli spazi ad altri nella propria vita, diventa impossibile.
Infatti ormai faccio fatica a far entrare seriamente qualcuno nella mia vita...però non capisco perché questo debba essere un problema se uno ci sta bene
L'uomo vuole sempre ciò che non può avere, e appena lo ottiene non lo vuole più.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Bianca »

E farai sempre più fatica.
Arriverà anche un momento in cui, quello che pensavi un tempo limitato, diventerà un tempo senza fine e tu ti troverai a camminare lungo dei binari sui quali, nessun treno transiterà più.
Hai un'età comunque, in cui le cose possono cambiare da una settimana all'altra.

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Nygaard »

Bianca ha scritto:E farai sempre più fatica.
Arriverà anche un momento in cui, quello che pensavi un tempo limitato, diventerà un tempo senza fine e tu ti troverai a camminare lungo dei binari sui quali, nessun treno transiterà più.
Hai un'età comunque, in cui le cose possono cambiare da una settimana all'altra.
Non riesco a far entrare seriamente nessuno nella mia vita non perché non lo voglia, ma semplicemente perché non trovo nessuna persona adatta a farlo! Non mi sto chiudendo a riccio, anzi sono diventato molto più socievole e alla mano rispetto ad anni fa in cui ero quasi asociale. Non ho fretta però, perché non trovo il senso di avviare una storia tanto per farlo, bensì preferisco aspettare il momento e la persona giusti
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Capisco, ma se non fai qualche tentativo, come la riconosci la persona giusta?

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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Nygaard »

Bianca ha scritto:Capisco, ma se non fai qualche tentativo, come la riconosci la persona giusta?
Chi ti dice che non faccia tentativi?
Più che altro becco 1 ragazza single ogni 20-30 (impressionante!!!), e conoscendola un po' non si rivela mai adatta...
Ovviamente se dovessi conoscere una ragazza per me quasi ideale, ma già impegnata, non ci proverei mai!
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Re: Perché questa continua ricerca di un/una partner?

Messaggio da Bianca »

Avevo l'impressione che tu escludessi anche i tentativi...
Non disperare se la ragazza che ti sembra quella giusta è impegnata...
Con quello che durano i matrimoni, figurati i fidanzamenti....

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