AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

FigoXDXDXDXD vorrei avere un sotterraneo per poter fare uguale *-*

Mi raccomando, informa i condomini!...

Io personalmente ho frequentato centri Rinzai, scuola di Scaramuccia, anche se non ho mai praticato i koan.[/quote]

Conosco il centro di fama!Se vuoi ti vendo il mio kimono nero, che mi prende solo polvere, anche se devo dire che mi dava una cert'aria solenne
Buona navigazione sul FORUM!

Raga, se non comprate il Kimono di Ipa, lo compro io....
L'ultima moda è andare alle feste in pigiama....

Vai Bianca, voglio vederti in kimono!
Se ce n'è uno anche per Valky è perfetto!

Siiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
Ne ho uno in seta blu con il pantalone, modello Mao.
Se lo vede Valky, indovina cosa dice?...
CHEFFFIGO!!!!!!
Vabbè, sto intendendo il kimono in senso ampio....

Valky in kimono diventa una divinità ultraterrena!

Aspetta di vederla quando scende dalla palma..,

Ipazia ha scritto: Conosco il centro di fama!Se vuoi ti vendo il mio kimono nero, che mi prende solo polvere, anche se devo dire che mi dava una cert'aria solenne !

Grazie mille ma preferisco optare per la mia tutina di rito

Veniamo alle questioni dottrinali.

Ho studiato attentamente (per modo di dire ) ma non ho ancora capito come devo essere catalogato. Pertanto, rimetto a voi "esperti" il giudizio. Attualmente la mia situazione è questa: provo attrazione fisica per il corpo femminile nel suo complesso, sono romantico al punto giusto e affettivamente non ho problemi a portare avanti una relazione. L'idea di avere un rapporto sessuale però non mi eccita, e anche la vista dell'organo genitale femminile non vale a risvegliare i bollenti spiriti. Non saprei dire se sarei in grado di avere un rapporto sessuale in quanto non mi sono mai trovato di fronte ad una richiesta esplicita da parte dell'altra.
Alla luce di ciò, a vostro parere, devo considerarmi asessuale o cosa?

Dici di provare attrazione fisica verso il corpo femminile, ma non senti il desiderio di un rapporto sessuale.
C'è, in queste due affermazioni, una certa contraddizione.
Tu come riesci a spiegartela?
Sembra un controsenso.
Il desiderio maschile, in genere, mette insieme le due cose.
L'asessuale è per definizione, una persona che non prova attrazione, non provando attrazione, non sente il desiderio di avere una soddisfazione sessuale.

Bianca ha scritto:Dici di provare attrazione fisica verso il corpo femminile, ma non senti il desiderio di un rapporto sessuale.
C'è, in queste due affermazioni, una certa contraddizione.
Tu come riesci a spiegartela?
Sembra un controsenso.

E' difficile da spiegare: un corpo femminile mi attrae nel suo complesso, sia in senso estetico che in termini di carica erotica. Ma è un desiderio che non ha come scopo l'atto sessuale, inteso come penetrazione. Le due cose sono distinte, di solito il rapporto sessuale completo viene dopo, a prescindere dal complesso di stimoli che ha prodotto eccitazione. So che per voi donne può essere duro da afferrare, perchè magari funzionate diversamente
Nel mio caso, come ripeto, l'organo genitale femminile mi lascia abbastanza indifferente, rispetto magari ad altre parti del corpo.

Bianca ha scritto:Il desiderio maschile, in genere, mette insieme le due cose.

Hai detto bene: in genere. Magari stavolta hai beccato l'eccezione

Bianca ha scritto: L'asessuale è per definizione, una persona che non prova attrazione, non provando attrazione, non sente il desiderio di avere una soddisfazione sessuale.

Stando a questa affermazione, provando io attrazione sessuale in senso lato, non posso definirmi asessuale.
Se però limitiamo il campo di indagine all'eccitazione sessuale finalizzata al coito, dunque alla penetrazione, allora potrei definirmi asessuale.

Un rompicapo destinato a rimanere aperto. Vediamo se c'è qualche luminare che scioglie l'enigma

In effetti, diventa difficile analizzare e definire un comportamento che non segue i canoni dell'asessualità e nemmeno quelli della sessualità.
Però, Aven abitua al fatto che le persone sono molto diverse e non sempre possono essere infilate in uno dei cassetti precostituiti.
Alla fine, non è così importante la "contraddizione" che si manifesta in te.
L'importante è che tu metta in ordine i tuoi desideri, che li sappia, eventualmente, spiegare in presenza di una relazione e che l'altra persona, ti capisca, accetti e condivida.
Alla fine, tutti abbiamo bisogno che succeda così.
Piuttosto, mi sembra fondamentale che tu, all'atto pratico, capisca che cosa vuoi e che cosa ti va di fare.

Bianca ha scritto: L'importante è che tu metta in ordine i tuoi desideri, che li sappia, eventualmente, spiegare in presenza di una relazione e che l'altra persona, ti capisca, accetti e condivida.
Alla fine, tutti abbiamo bisogno che succeda così.
Piuttosto, mi sembra fondamentale che tu, all'atto pratico, capisca che cosa vuoi e che cosa ti va di fare.

Hai detto bene. Devo capire cosa voglio.

Se tu sperimentassi che, in presenza di innamoramento, non desideri rapporti sessuali, ma vicinanza, aiuto, condivisione e un profondo rapporto con questa persona, forse potresti pensare di essere asessuale.
Se, invece, l'amore per questa persona, ti portasse col tempo, a desiderare una certa intimità fisica, potresti concludere di essere demi sessuale.
Non credo si possa veramente stabilire a priori che cosa si desidera.
Bisogna trovarsi inseriti in una situazione reale e concreta di coinvolgimento sentimentale.
D'altra parte, lo sappiamo che riserviamo sorprese anche a noi stessi.
Non dovresti stupirti se ti ritrovassi a comportarti in modo completamente diverso da come pensi ora.

Esattamente quello che è successo al doc: ho sfiorato la concezione di asessualità quasi assoluta, poi mi sono inquadrato tra i Grey - A ed infine mi sono semmai scoperto demisessuale, anche se molto meno asex di quello che credessi.