AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

La filosofia era una delle materie che trovavo più interessanti al liceo.

Successivamente mi sono interessato alle filosofie e religioni orientali, e devo dire che certi loro aspetti, in termini pratici, li comprendo solo ora.

La pace e la tranquillità interiore ?

Anche a me piaceva quando la studiavo.
Di più: mi affascinava.
Ricordo molti concetti e molti ragionamenti di cui mi sono, letteralmente, impadronita.
E soprattutto, amo tutt’ora quelli che, dopo averci rimuginato su per anni, all’improvviso ho capito in tutto il loro valore e la loro intrinseca verità.

La pace e la tranquillità interiore sono due beni impagabili.
Non sempre è facile conservarli, perché la vita ti presenta situazioni difficili ma riuscire a ristabilirli, diventa una piccola, piacevole vittoria.

Il cerchio?

Sono piuttosto fissato con certe forme geometriche, il cerchio è una di quelle. È rilassante seguirne il contorno con lo sguardo. Una volta ho provato a fare come Giotto, ho disegnato un cerchio, ho individuato il centro e poi ho controllato con il compasso per vedere se ci avessi azzeccato. Combaciava quasi alla pari! Chissà perché quando ho provato a rifarlo non mi è più riuscito così bene…

Passare da una riva all’altra dei ruscelli di montagna balzellando sulle rocce?

Giottino!!!!

Fare un cerchio ben fatto non è mai un caso e riesce pochissime volte ma in quello perfetto, ci si può chiudere dentro ed essere felici.

Bellissimo gioco!
Ci si toglievano anche scarpe e calze e si immergevano i piedi in quell’acqua gelata, godendosi il massaggio, i gorgoglii improvvisi, la trotina che si fermava a curiosare.

Parrucchieri chiusi?

Mi ha sempre dato fastidio andare dal parrucchiere, ma quando li hanno chiusi mi sono venuti dei capelli impossibili che ho tagliato per conto mio. Il verdetto: non male, dopotutto sono molto corti, il rischio di fare danni è limitato. Però si capisce che quella del parrucchiere non è la mia strada…

Lanciare le freccette?

Puoi dimenticartelo e adottare il fai da te.
Un taglio corto corto, è sempre elegante e pulito.

Odio!
Per colpire il centro, devo portarci la freccetta di persona.

Panna montata?

Mi è indifferente perché l’ho sempre trovata priva di sapore…

L’anatomia umana?

La panna ti è indifferente? Ma tu sei disumano!

Molto, molto interessante, soprattutto usata come detto nell’argomento: come stai oggi.

I bauli da restaurare?

Ho fatto la domanda sull’anatomia prima che tu scrivessi quel post, praticamente sono un veggente!

Non ho mai pensato a un baule da restaurare; se durante il restauro si dovessero trovare degli scomparti segreti, magari con una pergamena antica all’interno, sarebbe interessante!

Giocare a ping pong?

Un vero veggente!

Sto restaurando un baule di un’amica e gli sto proprio creando uno scomparto segreto.
Una trovata pazzesca, con un’apertura nascosta e automatica.
Oltre l’arte, ci vuole precisione.

Odio. Secondo me, il tavolo è troppo corto.

Gli occhiali da sole?

Ma come il tavolo è troppo corto? Ahah! Un pensiero simile mi era venuto la prima volta che ho giocato a mini golf. Ho tirato una mazzata allucinante alla pallina che è finita parecchio oltre la sua buca. Giustamente mi è stato fatto notare che non stavo giocando in un campo da golf e che avrei dovuto calibrare la mia forza. Per me era semplicemente troppo vicina la buca…

Non deve essere facile restaurare un baule! Ma lo scomparto segreto resterà segreto anche per la tua amica o le riveli la posizione?

Odio gli occhiali, sia da vista che da sole. Dovrei portare quelli da vista ma non riesco a tenerli, per fortuna che non sono ciecatissimo…

Il mini golf?

Sì, il tavolo è corto!
Ragiona un attimo.
Tu devi dare a questa pallina leggerissima, una botta pazzesca ma sta botta pazzesca la deve far schiantare ad un metro di distanza.
Secondo me è un controsenso, un’assurdità .

Infatti, in questo restauro sto mettendo arte pura, matematica e geometria, oltre ad un taglio in un dito e a spese varie.
Ma che domande fai?
Certo che a lei svelerò il meccanismo, se no, cosa mi scervello a fare?

Il mini golf è una cavolata pazzesca, ovvero un Ping pong gettato al suolo.

Mi piace il golf per due motivi fondamentali: cammini nel verde e devi stare in silenzio.

Adoro gli occhiali da sole, perché aiutano a fare la bella gomma in giro....fossi riuscita qualche volta a tenerne un paio per più di dieci minuti....

I cristalli che riflettono il sole? Intendo i prismi.

Avevo un piccolo prisma a base triangolare, raccolto da terra perché luccicava con i colori dell'iride.
Mi piaceva, al parco Sempione, guardarci attraverso.
L'ho perso a mia volta, spero che qualcun'altro lo abbia trovato e raccolto.

Riguardo agli occhiali li dovrei portare per vedere bene sia da vicino che da lontano.
Ma mi sono ormai abituato ad un certo livello di indeterminazione.

Il primo paio di occhiali che ho avuto, erano in lega metallica con una cromatura color platino e le lenti avevano una sagoma simil rettangolare in stile scienziato tedesco.

L'ultimo paio invece, comprato 40 anni fa, dovevano essere di una lega di rame dorata in superficie, infatti quando la cromatura se ne andò, il sudore determinava la formazione di una ruggine verde (idrossido di rame) che mi colorala la parte superiore del naso a cui erano a diretto contatto.



I miei, a differenza di quelli nell'immagine, non avevano il poggia naso.

Mi piacevano perché le lenti non erano tanto larghe ed erano perfettamente rotonde.

Purtroppo un giorno mi ci sono seduto sopra: le stanghette così sottili erano molto fragili .....


Mettere in ordine la cose ?

Ma sai che abituarsi ad un livello di indeterminazione mi piace moltissimo?

Ho cercato sempre la perfezione, soprattutto nel fare cose materiali e questo mi ha creato molto stress, poi ho capito che vederci in modo indeterminato, è un grandissimo aiuto; i particolari sfuggono, l’imperfezione sfuma e quando finisco un lavoro, lo vedo decisamente ben fatto.
Non mi è mai successo prima e ne sono felice, perché solo così ho potuto raggiungere la perfezione.

Ho creato, con palle di specchietti, le condizioni per cui, quando il sole batte, in cucina mi parte una giostra di luci che si rincorrono sulle pareti: un vero piacere per gli occhi.

Mettere in ordine le cose mi piace molto ma deve partirmi lo sfizio.
Arriva un momento in cui, non reggo più un cassetto, una scatola ripiena di lavori in corso, una cartellina con su scritto: da vedere.
A quel punto devo assolutamente dedicarmici.

Tom e Gerry?

Non mi sono mai piaciuti granché, io voto per i Looney Tunes!

L’antico Egitto?