Mi Presento

[Valkyrie]

Si si tranquillo stavo scherzandoXD

[Bianca]

Ciao Roy, buona domenica!
Senti, quante esperienze sessuali ti occorrono per capire che il sesso non ti interessa?
Anche perché, mi chiedo, che cosa può dare all'altra persona, un uomo che non sia interessato a certe espressioni.
Le donne che tu hai incontrato, secondo te, come hanno valutato quello che hanno ricevuto?

[Royce]

Si si tranquillo stavo scherzandoXD

Sì immaginavo =P
E' che non mi piace usare emoticon, quindi spesso appaio più serioso di quanto non sia.
I miei amici ne sanno qualcosa, ahaha

Ciao *Royce, buona domenica!
Senti, quante esperienze sessuali ti occorrono per capire che il sesso non ti interessa?
Anche perché, mi chiedo, che cosa può dare all'altra persona, un uomo che non sia interessato a certe espressioni.
Le donne che tu hai incontrato, secondo te, come hanno valutato quello che hanno ricevuto?

Buona domenica anche a te!

Me ne sono servite diverse, ma per motivi vari.
Diciamo che dai 17 ai 18 anni il sesso era più una competizione che altro: dovevi farlo prima degli altri, più degli altri, altrimenti eri uno sfigato. Ripensandoci suona stupido, ma insomma, sono sicuro di non essere stato l'unico a pensarla così in quegli anni. Ergo, tutte le mie esperienze sono state legate a questa mentalità: lo facevo e basta, perchè andava fatto. Ma chiaramente era tutto molto freddo e distaccato, anzi quasi imbarazzante per entrambi, visto che chiaramente a me non piaceva stare lì e fare quelle cose, anzi non vedevo l'ora che finisse.
Non a caso, tutte le mie relazioni finivano con la stessa frase "sei troppo freddo, io ti lascio". Amen.
La seconda domanda me l'ha posta anche la sessuologa.
Rispondendoti brutalmente, non mi sono mai posto la questione. Sicuramente non bene, visto che spesso è stata poi la causa della rottura. Poi non so, entravano in gioco altri fattori: con alcune il rapporto si era protratto a lungo (anche più di due e tre mesi), quindi soprassedevano alle mie inadeguatezze. Ma poi chiaramente la relazione finiva, principalmente per questo mio disinteresse, che man mano si estendeva al rapporto in generale, non solo al sesso.

Diciamo che tutte le relazioni che ho avuto nella mia vita hanno seguito lo stesso pattern:
>La pressione sociale implica che io mi trovi una ragazza
>La cerco, la trovo, mi fidanzo
>All'inizio è tutto rose e fiori
>La relazione passa allo step successivo
>Lei si rende conto della mia freddezza e la imputa a fattori svariati (possibile tradimento, essere gay, ecc.)
>Lei mi lascia perchè "sono freddo" oppure la lascio io perchè il mio disinteresse si è esteso alla relazione in generale.
Repeat

[Bianca]

Ho capito.
Mia nonna diceva: le cose fatte per forza, non valgono neanche una scorza.
E qui mi sembra che calzi alla grande.
Ma dopo due, tre, quattro volte che ti sei sentito accusare di essere freddo, non ti è venuto il desiderio di dire: adesso basta?
Che poi, la definizione di essere freddo, non è neppure appropriata.
L'asessuale, non è freddo, è assente quando si tratta di sesso.
In realtà, l'asessuale, in altri contesti, può essere molto caldo, nel senso di entusiasta, compartecipativo, interessato.
Può dare molto, essere attento, premuroso, gentile.
Definirlo freddo perché il sesso non lo coinvolge, è riduttivo e non lo rappresenta.

Inoltre, io continuo a pensare che costringersi a fare cose che non interessano, sia una tortura cinese, per questo mi è venuto da chiederti come fai a continuare negli esperimenti.

[Royce]

Ho capito.
Mia nonna diceva: le cose fatte per forza, non valgono neanche una scorza.
E qui mi sembra che calzi alla grande.
Ma dopo due, tre, quattro volte che ti sei sentito accusare di essere freddo, non ti è venuto il desiderio di dire: adesso basta?
Che poi, la definizione di essere freddo, non è neppure appropriata.
L'asessuale, non è freddo, è assente quando si tratta di sesso.
In realtà, l'asessuale, in altri contesti, può essere molto caldo, nel senso di entusiasta, compartecipativo, interessato.
Può dare molto, essere attento, premuroso, gentile.
Definirlo freddo perché il sesso non lo coinvolge, è riduttivo e non lo rappresenta.

Inoltre, io continuo a pensare che costringersi a fare cose che non interessano, sia una tortura cinese, per questo mi è venuto da chiederti come fai a continuare negli esperimenti.

Penso che essere asessuale, ed intendo vivere effetivamente da asessuale, sia uno step non facile.
Una delle mie più grandi paure è quella di risvegliarmi a cinquant'anni e scoprire che per qualche motivo in realtà il sesso mi piace, ma che per qualche costrizione mentale non l'abbia mai apprezzato a dovere. Sarebbe una mazzata perchè avrei perso un sacco di tempo.
Per questo ho voluto sperimentare più e più volte, per essere effettivamente consapevole delle mie scelte di vita, con la sicurezza di lasciarmi alle spalle un qualcosa che per me non ha importanza.
Non penso che l'asessualità sia uno stile di vita "facile" da abbracciare, anche se è istintivamente è ciò che mi sento dentro.

[Walk Alone]

Condivido in pieno, Royce, l'ultimo messaggio.
Personalmente non ho avuto grandi relazioni sentimentali e sessuali - anzi praticamente non ne ho avute - ma sia pure in un contesto di rapporti mercenari, freddi e distaccati ho voluto provare e riprovare per non lasciare nulla di intentato...alla fine sono arrivato alla consapevolezza della mia asessualità, ma senza ripensamenti e recriminazioni: strada magari difficile, impegnativa, ma è la mia strada. E' la nostra strada, lungo la quale ci ritroviamo in toto, in cui siamo noi stessi senza maschere o atteggiamenti viziati per partito preso.

[Bianca]

Capisco come, la paura di sbagliarsi, di scambiare un momento di stanchezza o di noia con un orientamento vero e proprio, costringa a rivedere tante volte il proprio modo di reagire o di non reagire e spinga sovente nel tempo, a verifiche che pur avendo la consapevolezza che sono inutili, ci si vuole comunque sottoporre, perchè, come dici tu, l'idea di ritrovarsi diverso, magari in età più adulta, causa un timore dal quale, in qualche modo, si deve uscire.
Porre fine ai tentativi e alla verifiche e decidere di vivere davvero da asessuale, è un qualcosa a cui si arriva soltanto dopo una profonda accettazione di sè e anche dopo delusioni dolorose che si capisce di non voler più sperimentare.

Quello che non mi è tanto chiaro, è quando affermi che con certe persone, il tuo disinteresse per il sesso, si estendeva al rapporto in generale e ti faceva apparire tutto insignificante e inesistente.
Quindi, anche dal punto di vista sentimentale queste persone non ti interessavano?
Quindi eri tu che, scludendo il sesso, perdevi il senso di un rapporto che avrebbe potuto fondarsi su altre cose?
Oppure davi per scontato che l'altra, prima o poi se ne sarbbe andata e quindi ti mettevi in condizione di parare il colpo?

[Royce]

Capisco come, la paura di sbagliarsi, di scambiare un momento di stanchezza o di noia con un orientamento vero e proprio, costringa a rivedere tante volte il proprio modo di reagire o di non reagire e spinga sovente nel tempo, a verifiche che pur avendo la consapevolezza che sono inutili, ci si vuole comunque sottoporre, perchè, come dici tu, l'idea di ritrovarsi diverso, magari in età più adulta, causa un timore dal quale, in qualche modo, si deve uscire.
Porre fine ai tentativi e alla verifiche e decidere di vivere davvero da asessuale, è un qualcosa a cui si arriva soltanto dopo una profonda accettazione di sè e anche dopo delusioni dolorose che si capisce di non voler più sperimentare.

Quello che non mi è tanto chiaro, è quando affermi che con certe persone, il tuo disinteresse per il sesso, si estendeva al rapporto in generale e ti faceva apparire tutto insignificante e inesistente.
Quindi, anche dal punto di vista sentimentale queste persone non ti interessavano?
Quindi eri tu che, scludendo il sesso, perdevi il senso di un rapporto che avrebbe potuto fondarsi su altre cose?
Oppure davi per scontato che l'altra, prima o poi se ne sarbbe andata e quindi ti mettevi in condizione di parare il colpo?

Difficile da dire, alcuni lati del mio carattere mi sono ancora oscuri, per quanto possa sembrare strano.
Non penso che il disinteresse fosse legato al sesso, quanto più alle motivazioni che mi spingevano a priori a cercare una compagna: quasi sempre si trattava di pressione sociale, di un dover cercare una fidanzata perchè così fan tutti, perchè altrimenti si è sfigati, e così via (era la mia mentalità di un tempo, adesso è diverso). Ergo, passato l'entusiasmo iniziale, mi accorgevo di quanto fosse futile una relazione del genere e perdevo l'interesse.
Per carità, ho sempre trattato benissimo le ragazze con cui sono stato. Spesso vivevano lontane da Torino ed io non mi facevo problemi a prendere treni o a spendere soldi per raggiungerle. Alcune erano anche delle persone splendide, con cui mi trovavo bene caratterialmente. Ma poi puntualmente subentrava il mio essere io, il mio essere un solitario per natura e mi chiudevo in me stesso puntualmente. Il tutto nella più totale serenità e tranquillità da parte mia, il che è singolare. Quando chiudevo le relazioni ero quasi contento quanto al primo appuntamento, perchè finalmente sarei stato di nuovo solo (stranissimo da spiegare, lo so).
C'è da dire però che nessuna di loro mi è mai sembrata la persona giusta, quella con cui costruire seriamente qualcosa. E questo chiaramente ha inciso più di qualunque altra cosa.

Walk Alone,
per qualche motivo non riesco a quotarti -.-
Comunque condivido quello che dici. Alla fine si riduce tutto alla propria serenità personale: se senti questa strada e vita come la tua, nessun potrà mai dirti/farti nulla.

[Bianca]

Ho una domanda: mai nessuna ed in particolare tra quelle splendide, ha cercato di spiegarsi e spiegarti il tuo comportamento, il tuo modo di essere?
Per poco che fossero interessate a te, penso che spiacesse a loro perderti e quindi, come hai spiegato loro la fine di un interesse, senza che ci fossero stati importanti episodi di intolleranza o motivi di contrasto?

[SilviaPaperina]

Buongiorno! La mia idea è che ogni cosa deve venire naturalmente, senza obblighi. Sei assessuale, embè? Ognuno è quel che è. Segui il tuo istinto. Se rimani asessuale oppure cambierai col tempo, non vedo il motivo di forzare in un modo o nell'altro. Certo che il primo sessuologo con la storia del sesso a pagamento dovrebbe andare lui stesso da uno psicologo eh?? Quanti anni aveva 80? Ognuno dev'essere ciò che vuole e seguire la sua natura, certo se non è una natura dannosa per altri ehh. Secondo me la propria sessualità va condivisa con chi è maturo abbastanza da capirci, non è per tutti una confidenza su ciò che siamo intimamente.. Stare bene, come ha scritto Walk Alone qui sopra, è essere consapevoli di ciò che si vuole e continuare sulla propria strada. Poi nella vita si può cambiare oppure no. La vita è bella alla tua età perchè è ancora tutta da scoprire, evitando gente che ti stressa sul fatto di dover cambiare a tutti i costi. E' vero, ho sentito che il BDSM vero non necessariamente include il fare sesso, anzi al 90% lo esclude, ma quella è un'altra cosa. Ti deve piacere quel genere lì, che a me francamente fa un po' paura e anche fastidio..

[Kola]

Ciao!

Leggendo le tue impressioni mi chiedevo se tu oltre che asessuale non fossi anche aromantico, perchè di solito le relazioni con gli asessuali si incrinano perchè "va bene tutto, ma lui/lei non è passionale a letto, non ci pensa", invece tu ti descrivi proprio col termine "freddo". In ogni caso, nonostante la società nostra si basa ancora sui forti legami famigliari e sul sesso legato alla virilità per gli uomini e alla purezza per le donne, ognuno dovrebbe vivere come meglio crede. Stai meglio da solo, mantenendo solo legami affettivi più o meno profondi? Va benissimo così, la tua testa non è la mia, il tuo corpo non è il mio. Io ci soffrirei, tu no. Quindi vai avanti per la tua strada e fregatene delle pressioni sociali.

[Royce]

Ciao!

Leggendo le tue impressioni mi chiedevo se tu oltre che asessuale non fossi anche aromantico, perchè di solito le relazioni con gli asessuali si incrinano perchè "va bene tutto, ma lui/lei non è passionale a letto, non ci pensa", invece tu ti descrivi proprio col termine "freddo". In ogni caso, nonostante la società nostra si basa ancora sui forti legami famigliari e sul sesso legato alla virilità per gli uomini e alla purezza per le donne, ognuno dovrebbe vivere come meglio crede. Stai meglio da solo, mantenendo solo legami affettivi più o meno profondi? Va benissimo così, la tua testa non è la mia, il tuo corpo non è il mio. Io ci soffrirei, tu no. Quindi vai avanti per la tua strada e fregatene delle pressioni sociali.

Ciao anche a te ^^

Penso che vivere da single, non significhi necessariamente vivere "da solo". Come tutti, anch'io ho il mio giro di amicizie, ho persone a cui tengo e così via. E diciamo che tendenzialmente questo mi basta.
Ma ciò non toglie che continui a cercare delle compagne, senza neanche più sapere il perchè a dire il vero. Ad esempio, qualche mese fa uscivo con una ragazza della mia età, anche se il copione si è rivelato essere lo stesso. Forse è una questione di istinto, non so. Ma sento che in fondo la sessuologa aveva ragione e che ci dovrebbe essere una persona al nostro fianco nella vita. Per questo continuo a cercare, quasi più per istinto che per altro. Non voglio che la mia asessualità si traduca in una totale esclusione dal mondo: in un primo momento potrei anche gioirne, ma so che alla lunga ci resterei male.
E poi, essere asessuali implica l'indifferenza nei confronti del sesso, non la repulsione. In un stra-ipotetico scenario futuro, che veda coinvolti me ed una ragazza da me considerata come "quella giusta"(nessuna tra quelle che ho conosciuto finora), potrei anche accettare di fare determinati compromessi per il bene del rapporto. Almeno, questo è il mio pensiero attuale. Poi non so concretamente quanto possa funzionare.
Della società non mi interessa particolarmente. Tanto tutti hanno sempre da ridire su ogni cosa. La pressione sociale a cui mi riferivo sta lentamente svanendo.

Buongiorno! La mia idea è che ogni cosa deve venire naturalmente, senza obblighi. Sei assessuale, embè? Ognuno è quel che è. Segui il tuo istinto. Se rimani asessuale oppure cambierai col tempo, non vedo il motivo di forzare in un modo o nell'altro. Certo che il primo sessuologo con la storia del sesso a pagamento dovrebbe andare lui stesso da uno psicologo eh?? Quanti anni aveva 80? Ognuno dev'essere ciò che vuole e seguire la sua natura, certo se non è una natura dannosa per altri ehh. Secondo me la propria sessualità va condivisa con chi è maturo abbastanza da capirci, non è per tutti una confidenza su ciò che siamo intimamente.. Stare bene, come ha scritto Walk Alone qui sopra, è essere consapevoli di ciò che si vuole e continuare sulla propria strada. Poi nella vita si può cambiare oppure no. La vita è bella alla tua età perchè è ancora tutta da scoprire, evitando gente che ti stressa sul fatto di dover cambiare a tutti i costi. E' vero, ho sentito che il BDSM vero non necessariamente include il fare sesso, anzi al 90% lo esclude, ma quella è un'altra cosa. Ti deve piacere quel genere lì, che a me francamente fa un po' paura e anche fastidio..

Buongiorno anche a te (o Buonasera ormai ^^)

Condivido pienamente tutto quello che dici.
In fondo, penso che essendo l'asessualità una condizione di natura, io debba essere per forza portato a viverla serenamente.
Per farti capire, se una persona non ama il calcio e non sente pertanto la necessità di guardare la partita ogni domenica sera, il non vederla non provoca in lui alcuna sensazione. E' indifferente a ciò, proprio perchè per natura non ha mai provato interesse nei confronti di quello sport. Sa che esiste, sa che i suoi amici ne parlano spesso, ma a lui non è mai interessato.
E' un paragone un po' azzardato, ma spero di aver reso un po' l'idea.
Sull'ipotesi di poter cambiare orientamento più in là, non saprei proprio cosa pensare. Manco a dirlo, l'unico periodo in cui ho vissuto la mia sessualità in maniera deprimente e triste è stato proprio quando cercavo di farmi piacere il sesso, anche se probabilmente avrei preferito fare miliardi di altre cose in quei momenti. Quindi su questo sono d'accordo con te, basta forzature.

Ho una domanda: mai nessuna ed in particolare tra quelle splendide, ha cercato di spiegarsi e spiegarti il tuo comportamento, il tuo modo di essere?
Per poco che fossero interessate a te, penso che spiacesse a loro perderti e quindi, come hai spiegato loro la fine di un interesse, senza che ci fossero stati importanti episodi di intolleranza o motivi di contrasto?

Diciamo che ero bravo di volta in volta a trovare delle motivazioni per troncare il rapporto, dei dettagli o delle sottigliezze qua e là. La maggior parte delle volte attribuivano il fatto ad un presunto tradimento.
La più intelligente tra tutte ammise che semplicemente non aveva funzionato, cosa che per lei poteva accadere senza particolari problemi. Ci lasciammo affrontando direttamente tale problema.
Una mi accusò di essere omosessuale perchè una volta rinunciai a fare sesso con lei nonostante avessi casa libera. In realtà, tale pensiero non mi aveva neanche lontanamente sfiorato per tutta la serata. Ricordo che mi umiliò pubblicamente su Facebook per tale episodio, raccontando a tutti di quanto fossi stato uno "sfigato".
Diciamo che ho sempre cercato di essere trasparente, nonostante tutto. Spiegavo loro chiaramente cosa pensavo e cosa provavo, senza farmi particolari problemi. Alcune capivano ed accettavano serenamente, altre invece no.
Comunque a nessuna di loro ho mai detto di essere asessuale. Attualmente, non lo sa nessuno ad eccezione del mio migliore amico.

[Bianca]

Beh, se le relazioni hanno l'importanza di un tratto di strada fatto insieme su un tram, non dobbiamo preoccuparci granchè......
Però, sono anche accadimenti fini a se stessi, senza nessune particolare impegno, nè la speranza di farli diventare importanti.
Le fanciulle, contente loro.......
Se però tu vuoi essere più capace di mettere in piedi qualcosa di serio, mi sembra che tu non debba nè bluffare, nè scappare.