Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Bianca
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Re: Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Messaggio da Bianca »

È vero, la famiglia innanzi tutto e poi gli amici più cari, sono proprio quelli che non riescono a digerire il vederci soli.
Una mamma non si rassegna mai e soprattutto nei confronti del maschio, esercita sempre una certa pressione e non molla neppure quando il figlio ha passato i 50...ma una brava ragazza, non la trovi?
Perché il figlio puo invecchiare, ma l'eventuale partner, sempre ragazza deve essere...

Credo tu possa verificare come affronti in modo diverso un intervento importante, una paziente che ha vicino persone che l'amano e che sono in ansia per lei, rispetto a come lo affronta una persona sola.
Nella prima, c'è la voglia di star bene, combattere, essere forte, attivare risorse, per tornare da coloro che ama e vederli tranquilli.
Nella seconda c'è forse soltanto il desiderio di sopravvivere.
I due diversi atteggiamenti, esercitano sui rispettivi fisici, forze e influenze diverse, generando spesso, diversi risultati.

Per quanto riguarda l'atteggiamento medico sui diversi orientamenti, Asessualita compresa, se non si può contare sulle persone come te, su chi si può fare affidamento?
Capisco che, al diretto interessato, può anche non andar bene dare in pasto ai colleghi, non sempre amici, non sempre sinceri, le proprie caratteristiche, ma studiando bene la situazione, qualcuno di cui fidarsi, può esserci, tanto per infilare un argomento e farlo circolare.
Per quanto è nella mia tendenza, mi viene da dirti (deformazione professionale!) di non dare per scontato di rimanere solo.
Evitati delusioni dolorose, ma lascia sempre una porticina aperta; un asessuale può essere amato, tanto e anche di più di un uomo che desideri il sesso, te lo assicuro.

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Walk Alone
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Re: Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Messaggio da Walk Alone »

Bianca, ti devo fare i complimenti per come sai sempre arrivare al nocciolo delle questioni e sintetizzare in poche righe grandi tematiche di enorme rilevanza!

In quanto al primo punto devo rilevare come le mie esperienze sentimentali o sessuali non siano mai state condizionate dai miei, che riconosco essere di mente molto aperta e relativamente moderni come modo di pensare. Pertanto non mi hanno mai ossessionato con il volermi vedere sistemato, come si dice, almeno non più di tanto se non a livello di battute. Per la serie: è la tua vita, sei tu l'unico che ha il pieno diritto di amministrarla, per quanto uno possa condividere o no gli orientamenti o le scelte di una persona cara. Con loro non ho mai affrontato il tema dell'asessualità, così come del resto neanche con amici e conoscenti che invece hanno sempre cercato di riportarmi sui binari di una presunta normalità sentimentale e sessuale così come vuole la maggioranza: o accoppiati o sfigati, questo in sintesi il succo del pensiero comune. Faglielo capire che non ti interessa il sesso, o comunque non più di tanto, o solo in certi contesti, o più del sesso ti attira l'erotismo nelle sue mille sfumature...spesso nell'imago collettivo è un discorso di on-off: sse non ti piacciono le donne allora ti piaccciono per forza gli uomini, o viceversa. Ma sappiamo che non è così.

Relativamente al secondo, mio malgrado anni fa ho purtroppo sperimentato da paziente anch'io cosa voglia dire affrontare situazioni molto difficili circondati da persone care: genitori ed amici intimi. Nelle fattispecie un brutto incidente stradale, dal quale sono uscito praticamente miracolato ma è stato un percorso molto lungo, impegnativo ed erto di difficoltà. Ma erano molti quelli che mi amavano, e quell'affetto mi ha dato la forza di reagire e di ricominciare una vita nuova, ancora più bella. Per la serie: chiusa un porta si apre un portone. E' stata un'esperienza devastante ma che mi ha insegnato davvero tanto, sopratutto ad amare ed apprezzare ogni piccolo gesto, a cogliere la felicità insita anche nelle più piccole cose. Prima avevo sempre un atteggiamento ipercritico ed insoddisfatto, e spesso mi ponevo nei modi sbagliati nei confronti del prossimo che spesso mi evitava. Dopo...una grande svolta. Le cose più importanti della vita si apprezzano al meglio quando non le puoi godere, quando ti mancano. Non ci crederai, Bianca, ma in quel periodo avevo al mio fianco una compagna fondamentalmente negativa - e durata del resto pochi mesi - ma che in quel frangente si è prodigata in tutto e per tutto per starmi vicino. Senza nulla togliere ovviamente ai miei ed a tanti miei amici cari.

A proposito infiine dell'atteggiamento medico nei confronti dell'asessualità non è assolutamente mia intenzione criticare i colleghi ne' fare di tutta l'erba un fascio. Non sarebbe eticamente corretto e ne' è del resto la verità. Forse mi sono spiegato male. Mi riferivo in particolare alle mie esperienze personali, anche con una sessuologa con la quale ho perso tanto di quel tempo in un'analisi dispersiva e per nulla costruttiva, con la consapevolezza che in ogni caso lo specialista spesso ti vuole riportare sui binari della maggioranza sessuale...Non tutti , ma molti specialisti non hanno ben chiaro il concetto di asessualità. E' lì che volevo arrivare, come già precisato da altri sul forum. Non intendo affatto dire che non si può contare su noi medici, bensì che c'è ancora molto da fare affinchè la nostra categoria arrivi alla piena consapevolezza diffusa e dettagliata del variegato mondo dell'asessualità, senza etichettare chi non è attirato dal sesso come impotente o frigida. Forse potrei affrontare il discorso più nello specifico con una mia collega che sembra molto affine a me, probabilmente asessuale anche lei. Indagherò.

Che poi un asessuale possa amare ed essere amato è un dato di fatto, e che è meglio non chiudere del tutto la porta del cuore sono d'accordo con te: ammetto di essermi sentimentalmente via via inaridito, di essermi creato una dura corazza di "coldness inside" (no more turning away from the coldness inside...il grande David Gilmour! Evidentemente mi piacciono le citazioni) forse per paura di amare, o forse per delusioni abortite sul nascere...forse ho amato a vuoto in alcune occasioni. Non sono stato del tutto alieno a tenere simpatie, ma sono rimaste magari misconosciute a me ancor prima che alla controparte. O forse sono state represse in quanto inopportune o insidiose.

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Bianca
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Re: Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Messaggio da Bianca »

Non ho difficoltà a credere che, anche una persona che non ha dimostrato in passato un grande valore, di fronte ad una emergenza, possa diventare valida e utile, positiva e attenta, come non è mai stata prima.
Vivere l'esperienza di una grave situazione clinica, ti cambia per forza, ti induce a rivedere determinate cose, a metterne in discussione altre e capisco quanto, sofferenza e costrizione, possano aver avuto influenza su di te e sul tuo modo di considerare l'esistenza.
Si capisce anche quanto si ha bisogno degli altri.
Credo che se tu avessi la conferma che la tua collega ha certe caratteristiche, un confronto con lei, ti sarebbe molto utile.

Sono convinta che l'asessuale tenda ad inaridirsi, perche tutti cerchiamo di difenderci, di pararci i colpi e spesso, nell'incapacità vera o presunta di reggerli, preferiamo evitarli del tutto.
Evitarli vuol dire allontanarsi, essere diffidenti, crearsi la corazza, rifiutare a priori, vedere l'insidia anche dove non c'è e considerare inopportuno e inaccettabile anche un sorriso.
Tu, non lo fare.
Sgretola la corazza prima che diventi indistruttibile, scegli di rimanere esposto alla sofferenza ma umano, piuttosto che intoccabile e duro.
Penso possa fare la differenza anche come medico.

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Re: Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Messaggio da Walk Alone »

E' però da precisare che l'essere aromantici non implica necessariamente l'essere anche anaffettivi: in questo riconosco di essere una persona che fa il duro ma poi sa essere affettuosa, disponibile, premurosa,gentile. Anche e sopratutto in ambito professionale, per me il lato umano viene ancora prima della professionalità (che è ovviamente fondamentale, beninteso!).
Con l'amore romantico invece ...è una sorta di blocco. E' come se non avessi i recettori, o se li avessi inattivi.

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Bianca
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Re: Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Messaggio da Bianca »

Forse, nei tuoi risvolti, vivi più tu l'amore romantico di tante altre persone.
È così difficile capire se stessi e gli altri.
Spesso riserviamo sorprese anche a noi stessi.
Ho conosciuto tanti medici, nel totale bravi, qualcuno meraviglioso (due), qualcuno per cui nutro, ancora adesso, un profondo disprezzo (cinque)
Alla fine, tutti desideriamo incontrare il medico professionalmente bravo ma anche umano.
Sentire il medico vicino, è una sensazione molto rassicurante.

Tu sei in un certo modo, non ti innamori ma sai amare: fallo meglio che puoi, più di quanto lo fanno i romantici e in tutti i modi che sai.

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Re: Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Messaggio da Walk Alone »

Bianca, hai colpito nel segno: "tu non ti innamori ma sai amare".
Sintetico ma efficace. Rende bene l'idea.
Ma quanto siamo complicati...
Le tue perle di saggezza sono sempre molto apprezzate dal Walk, come un faro nella notte!!!!!!

Modalità OT ON:
"Tutti desideriamo incontrare il medico professionalmente bravo ma anche umano".
A parte gli anni della formazione universitaria ho avuto la fortuna di lavorare quasi sempre - come medico generico - in contesti di campagna o di montagna dove la figura del "doctor" gode in genere già di per sè di grande considerazione.
Se poi ti dai da fare per farti apprezzare il gioco è fatto.
Ascoltare il paziente, sviscerarne i dubbi, le ansie, le preoccupazioni... e poi consigliare, rassicurare, indirizzare, far vedere che ti impegni e che ti sbatti fa la differenza tra l'operare con scienza e coscienza ed una semplice attività professionale sia pure impeccabile tecnicamente.
Molti colleghi purtroppo non guardano neanche in faccia i propri pazienti...sembrano magari aspetti secondari, ma ti assicuro che l'empatia è fondamentale nel rapporto medico - paziente.
Il lato umano prima di tutto. Quando i tuoi pazienti ti sono riconoscenti e sono felici di incontrarti anche al di fuori di un contesto prettamente professionale puoi andarne fiero: perchè prima di tutto metti in campo rispetto, dedizione e devozione, che vengono sempre ricambiati.
Piccole ma grandi soddisfazioni!
Modalità OT OFF

PS il Walk fa il duro, ma in realtà è un tenerone...

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Bianca
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Re: Perche' l'asessualita' era sconosciuta?

Messaggio da Bianca »

Sai che ti dico? Lo avevo capito subito.....
E' vero, anche la persona che, per carattere, non prova gratitudine per nessuno, al medico che lo ha curato con proprietà e attenzione, è riconoscente.
I medici che non guardano in faccia il paziente, non ricavano dalla loro professione, nessuna soddisfazione.
Gli alteri, i supponenti, i pieni di sè, li trovi in tutti i settori, ma nessuno cerca la loro compagnia.

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