AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Bianca ha scritto:Mi sembra ci sia un gran numero di uomini e donne attorno ai 40 anni che vivono da soli, in genere con un gatto o anche tre. Sono persone che spesso, hanno già un legame finito alle spalle o per le quali, nessuna esperienza si è mai concretizzata.
Ce ne sono che stanno benissimo e altre che non stanno bene per niente, sovente sono fissati col biologico e in parallelo, fumano come turchi.
E vissero tutti felici e contenti.

Ne dubito, proseguendo nella tua descrizione stereotipata direi che questo genere di persone sono quelle che hanno quei due o tre amici a cui rompere le scatole in caso di necessità per questioni di banalità disarmante, proprio perchè come dicevamo e dicevamo in precedenza, il contatto umano è necessario.

Non confondiamo l'isolamento con la solitudine.

Scusa, ma io non ho capito di cosa dubiti...

L'ho quotato.

Da qualche parte avevo letto un concetto per me molto vero,cioè solitudine e compagnia sono inscindibili.
Si può essere sempre in compagnia e circondato da ogni sorta di compagnia e sentirsi completamente solo. Si può avere anche un partener sentimentale e sentirsi ancora solo.
In fin dei conti nasciamo soli e moriremo da solo, nessuno può prendere il nostro posto o sostituirci.
Secondo me saper convivere con la propria solitudine significa saper gustare ed apprezzare i momenti in cui siamo in compagnia di altri.
Per me la solitudine non ha una connotazione negativa, tante attività preferiamo farle da soli come ad esempio leggere un libro, una passeggiata rilassante, la spesa.
Penso che momenti di solitudine siano ritempranti ed io ne sento il bisogno di avere spazi tutti miei dove poter fare ciò che amo di più.
Dopo questo mio elogio alla solitudine è anche vero che esiste una solitudine che non è più solitudine ma emarginazione,disadattamento,selvatichezza, isolamento, reclusione.
Essere soli od essere lasciati soli perché inutili alla nostra società dove avere conta più di essere, tagliati fuori perché inutili per l utile ed il profitto.
E l elenco di queste solitudini e' infinito,fragilità sociali e tutti noi le conosciamo girando nelle nostre città ed ahimè qualche volta anche nelle famiglie.
Si può vivere da soli ? Se da soli si intende emarginati sociali beh direi di no significherebbe indigenza economica o problematiche psicologiche.
Se vivere da soli significare abitare da soli e' possibile e non è vergognoso; essere single non è sinonimo di mancanza di relazioni,amicizie,interessi ed hobby.

È vero che nessuno può prendere il nostro posto, ma avere una persona accanto, fa la differenza...eccome fa la differenza...
È molto bello leggere insieme.
Non lo stesso libro ovviamente, ma due libri diversi, sullo stesso divano, su due poltrone nella stessa stanza, nello stesso letto.
Ci possono essere dei commenti, scambi di idee, richiesta di pareri.
Una passeggiata può anche essere piacevole farla da soli, un'altra, è più piacevole in due.
La spesa, se non si vive insieme, è più pratico farla da soli.
Se si vive insieme, è quasi indispensabile farla insieme.
Alla solitudine, ci si abitua e ciò a cui ci si abitua, si finisce per amarlo.

È ovvio che è diverso fare il barbone da solo o fare il benestante da solo.

Certo che non è vergognoso vivere da soli, nè essere single.
Può essere molto doloroso non avere presenze nella testa, nè nel cuore

Porto la mia esperienza in quanto asessuale aromantico, con la compagnia di una fedelissima gatta Ho ottime amicizie con cui condivido tante attività, ma non mi interessano relazioni con terzi, che non ho mai avuto. Come non mi ha mai interessato accendermi una sigaretta per provare l'effetto, allo stesso modo non mi ha mai interessato avere relazioni differenti dall'amicizia. Faccio parte di un raggruppamento di umani che da soli in casa vive non bene ma benissimo. La gentilissima Bianca ancora non riesce a spiegarsi come faccia, io posso rispondere che avrò un DNA differente dal vostro.

Sicuramente il tuo DNA è diverso dal mio.
Per la verità, io sto cominciando a capire le persone che vivono così bene da sole, perché anch'io scopro dei momenti in cui sto bene da sola, ma poi ne ho altri in cui mi manca il confronto, il raccontare, lo scambio di parole, di idee, lo scherzo, la risata gratuita.
Un animale fa compagnia, la tua gattina è morbida, puoi parlarle insieme, giocarci, ricevere feste e fusa, ma io penso che una persona, per quanto poco dotata, occupi sempre uno spazio più importante.

Uhm. Io avrei scelto il mio gatto al posto di un sacco di gente!

Vedendo cosa c'è in giro, non faccio fatica a crederti...

Sono parecchi abituata a stare da sola, ma alla lunga impazzirei.
Quando ero piccola ricordo le estati passate in completa solitudine e solo coi miei gatti... avevo la fantasia a tenermi compagnia ma ricordo di alcuni momenti bui in cui soffrivo tantissimo. Quando poi ho cominciato ad avere una vita sociale sono stata molto meglio.

Come mi piaccciono le vacanze da sola! Ohohoh come mi piacciono!

Ora hai sempre i gatti???

No, non li ho più, li ho mangiati.
Adesso vivo benissimo da sola.
Quei gatti erano una rottura!
Quando arrivavo a casa, invece di starmene tranquilla, dovevo chiacchierare con loro e poi volevano prendere l'aperitivo e poi messaggiamoci, machecccccavolo! Abitiamo insieme? Che cosa ci messaggiamo a fare???
Ora, FINALMENTE SOLA!!!!
Ma quanto ci sto bene?!?!?!?!?!?!?!?!

Ma poveriniiiiiiiiiiiiiiiiiXD

Erano buonissimi, teneri e con le olive che davano quel tocco ligure che va sempre bene!