AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Io mi sento peggio isolandomi, e poichè a me darebbe fastidio avere a che fare con una persona col muso che non spiega perchè si sente giù, spiego cosa c'è che non va.
Parlare con gli altri di quello che mi infastidisce, secondo me, aiuta.
Poi è ovvio che siamo tutti diversi

Socialissima!!!! Adoro stare in compagnia, anche di persone che non conosco. Mi piace conoscere i diversi punti di vista, mi piace frequentare persone che sono a me diametralmente opposte, mi piace molto anche vedere l'effetto che fa affiancarle le une alle altre. Mi apro con tutti, espongo i miei problemi e le mie perplessità, condivido le mie gioie e i miei successi. Non ho problematiche di età o colori, sono una chiaccherona, riesco a fermarmi di fronte ad una vetrina ed intavolare discussioni animate con la signora che mi ritrovo affianco in quell'istante. Arrivo quasi a sentire un sentimento struggente per coloro che mi donano un sorriso o che mi permettono di scambiare due parole assieme. Però tendo a distanziare le persone troppo "ruvide", coloro che non si aprono molto, che sono molto timide, perchè mi fanno sentire a disagio. Stesso comportamento adotto con le persone snob o troppo saccenti. Mi diverte stare in compagnia di più persone, anche se penso che i gruppi formati da troppa gente, alla fine si perdono e non sono nemmeno gruppi....inoltre il posto in cui si è più soli è proprio in mezzo alla gente. Per il resto posso dire che i momenti più bui della mia vita sono stati quelli in cui non avevo amici, per me l'amicizia è una cosa fondamentale, le do più valore dell'amore. Quando una persona entra nella mia friendzone, guai a chi la tocca! A tal proposito mi viene in mente che alle elementari e medie non ero affatto così. Ero molto introversa e chiusa in me stessa, non avevo amici, me ne stavo sempre per conto mio in qualche angolino, e cercavo di passare inosservata per tutto il tempo. A quei tempi ho sempre invidiato molto le mie compagne di scuola, perchè avevano l'amichetta del cuore. Mentre io avevo solo me stessa.

Ah, dimenticavo!!!! Il mio tempo libero lo divido tra gli amici e la solitudine. A volte sento il bisogno di estraniarmi da tutto e stare sola, altre invece mi sento esplodere dentro se non riesco ad incontrarmi con qualcuno anche solo per fare due chiacchere!

Veramente poco. Lo sono sempre stato poco, poi ho tentato di aprirmi al mondo, internet mi ha dato una grande mano in tal senso, ha supplito nel rompere il ghiaccio, cosa che non mi era assolutamente possibile direttamente nel reale. Poi sono riuscito a trasportare conoscenze e anche qualche vera e propria amicizia anche nel reale.
Da quando mi sono ritirato dall'università (nel lontano 2004) ho avuto contatto esclusivamente con persone conosciute online, nel tempo libero (o al massimo con persone che già conoscevano queste persone conosciute online).
Qualora, per brevi periodi, mi sono trovato costretto ad avere rapporti nel reale con qualcuno, non per scelta (ho frequentato dei corsi), sono sempre stato estremamente riservato e sintetico.
Attualmente mi divido tra la mia ragazza lontana (storia a distanza), che vedo all'incirca per 2 settimane, con un mese di lontananza precedente e successivo, e i miei pochi amici (soprattutto 3), che vedo una volta a settimana.
Sono sociofobico, e demisessuale. Non so se c'è correlazione tra le due cose, ma sono proprio sociofobico, non soltanto timido.
Mi trovo meglio con persone come me o solo leggermente meno riservate. Ho qualche difficoltà con persone ancora più timide di me (una mia amica lo è) ma soprattutto con persone estroverse (e il ragazzo di un'altra mia amica è un po' estroverso). Con i due estremi (molto timido o molto estroverso) invece non riesco a interagire per niente.

Visto che si parla anche di socialità nel passato...
Io fino a verso i 14 anni ho avuto una sociofobia terribile L'interazione con le altre persone quasi m'infastidiva, probabilmente sarà stato che né alle elementari né alle medie mi trattavano bene, ma tant'è. Anche dopo l'ingresso alle superiori ho mantenuto un po' questo distacco volontario dal mondo. Ho da ringraziare moltissimo l'esperienza che ho fatto della lega Pokémon, praticamente ho messo su un punto di ritrovo per fans in un luogo pubblico, e da lì il mio circolo sociale, per quanto ristretto, è ripartito. Ho conosciuto lì gli unici amici che ho avuto durante il periodo del liceo. A pensarci bene, se non avessi deciso di lanciarmi, probabilmente sentirei ancora pesantemente gli effetti della sociofobia, se non addirittura a livelli da hikikomori!