Qual è la differenza fondamentale tra grey-A e sessuali?

Per tutto ciò che riguarda coloro che si sentono "a metà" tra sessuali e asessuali: grey-A e demisessuali.
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ithaca
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Re: Qual è la differenza fondamentale tra grey-A e sessuali?

Messaggio da ithaca »

TGP ha scritto:Mi trovo d'accordo con Michela, pur nella mia poca conoscenza della materia, quindi è la mia opinione e lascia il tempo che trova. Un grey-A a quanto ho capito prova attrazione un po' meno spesso... Ma è solo una questione di quantità. Insomma, non è mica che i sessuali provano attrazione senza limiti, è ridicolo pensarlo, tutti hanno dei canoni che restringono il campo dei casi in cui provare attrazione. Che può essere: "solo persone di sesso femminile, età trai 16 e i 50 anni, aspetto quanto meno accettabile" oppure "una persona bella, intelligente, simpatica, dolce, che desidero come mia partner per il resto della vita" e qualsiasi altra cosa. Sempre restrizioni sono, non cambia la sostanza, anche se una delle due necessità è più facile da esaudire. Poi, non voglio sminuire i problemi che possono incontrare, però mi sembra che quanto detto può succedere normalmente anche ad un sessuale, per esempio amare qualcuno per cui non si prova attrazione, proprio perché essere sessuali non vuol dire provare attrazione per TUTTI.
La differenza è: un gray-A potrebbe provare attrazione sessuale solo 2 o 3 volte in tutta la sua vita, per esempio. Non la definirei proprio un'esperienza simile a quella dei sessuali, e tu?

TGP
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Re: Qual è la differenza fondamentale tra grey-A e sessuali?

Messaggio da TGP »

ithaca ha scritto:La differenza è: un gray-A potrebbe provare attrazione sessuale solo 2 o 3 volte in tutta la sua vita, per esempio. Non la definirei proprio un'esperienza simile a quella dei sessuali, e tu?
Uhm, immagino che la vita di una persona che si senta attratta da quasi tutte le persone che incontra sia molto diversa da chi prova attrazione ogni diecimila incontri, poi ci sono tutte le vie di mezzo... ma la definizione? qual'è il numero di volte massimo in cui si può provare attrazione nella vita per potersi definire asex? e come si fa a misurarlo se la persona è ancora viva e quindi non si sa cosa potrebbe accadergli in futuro?
In questo senso in effetti la definizione calza: si tratta di grigio, una sfumatura, ma... allora sono tutti grigi, tranne gli asex totali e i dipendenti del sesso compulsivo dai due lati.

Nemesi
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Re: Qual è la differenza fondamentale tra grey-A e sessuali?

Messaggio da Nemesi »

In un certo senso sì, è così. Chi si definisce Gray-A comunque lo fa perché nota una sostanziale differenza con chi gli sta intorno. Poi è ovvio che la sessualità è uno spettro continuo e quindi chiunque è più o meno grigio. Non puoi pretendere che esista un esattissimo livello di grigio da cui si comincia a classificare una persona come Gray-A. :wink: Detto questo però c'è anche da aggiungere che Gray-A è un termine ombrello che si riferisce alle più svariate situazioni, ad esempio provare attrazione ma non desiderio, oppure provare attrazione solo per persone a cui si è già affezionati emotivamente, e via dicendo. Non c'è quindi solo una differenza quantitativa rispetto alle persone sessuali, ma in molti casi anche qualitativa.
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SilverKitsune
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Re: Qual è la differenza fondamentale tra grey-A e sessuali?

Messaggio da SilverKitsune »

TGP ha scritto:qual'è il numero di volte massimo in cui si può provare attrazione nella vita per potersi definire asex?
A questa è facile rispondere: zero. Ovviamente non obbligheremo mai nessuno a non usare il termine "asessuale" se lo vuole usare, ma un asessuale è una persona che non prova attrazione sessuale, in nessuna circostanza. Magari in passato può essere stata anche un ipersessuale, ma ciò che conta è che al momento presente non provi attrazione sessuale. (Vedi anche il post di Nemesi)
Invece, per quanto riguarda questa parte:
TGP ha scritto:a parte che non avrei certezza che questo sia vero, con tutto quel che si sente in giro su come affrontare il calo di desiderio in una relazione. Tu dirai "ma se cala vuol dire che prima c'era"... può darsi, forse a volte sì, però mi sembra che il punto è che in quel momento si prova amore per qualcuno per cui non si è attratti. Poi ogni relazione ha la sua storia, diversa dalle altre.
Riguardo alla distinzione che hai mi hai richiesto di fare tra amore romantico o non romantico... è sicuramente un limite mio che non sono in grado di capire la questione, ma mi sembra qualcosa di solo formale e così inconsistente sul piano dei sentimenti che non riesco a risponderti con chiarezza.
Beh, per esperienza personale posso dirti che gran parte delle persone che conosco (quasi tutte) desidera che in un rapporto romantico ci sia anche il sesso, nonostante riesca a concepire che per alcuni può non essere un bisogno. Ci sono anche delle persone - purtroppo non poche - che distinguono l'amicizia dall'amore proprio in base alla presenza o assenza del sesso. :|
Quel che tu chiami formale e inconsistente per una grande parte della popolazione è invece una differenza fondamentale, ed esiste pure per me che sono asessuale, a confermare il fatto che la distinzione tra amicizia e ciò che va oltre l'amicizia possa esistere anche in assenza di sesso in entrambi i casi.
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

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