argento ha scritto:In effetti ho difficoltà a capirti anche io: tu mi dici che sei arrivato ad una situazione, che per te è piacevole, di non provare più alcun tipo di desiderio sessuale nemmeno con l'autoerotismo. In passato invece avevi avuto delle storie, in cui hai praticato attività sessuale e nel frattempo in periodi di astinenza praticavi la masturbazione, ma non provavi nulla.
Non so mi fai capire quindi che se tu oggi dovessi esercitare un'attività di autoerotismo si sblocca in te qualcosa che diventi improvvisamente (scusa il termine un po grezzo) un super arrapato sempre in calore!
Io ti parlo da un ragazzo che si trova anche lui in una situazione sessuale confusa, quindi è solo per cercare di capirci un po a vicenda
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Allora, provo a riassumere il tutto in maniera più chiara perché in effetti sto facendo confusione, e me ne scuso
Quasi tutti i ragazzi (etero ovviamente) hanno cominciato ad interessarsi alle ragazze già dai 14-15 anni, io ho cominciato a notarle a 17-18 anni, in cui man mano ho desiderato trovarne una. Ero abbastanza immaturo allora, e credevo di volerci stare insieme principalmente per scopi sessuali anche per colpa dell'influenza che ricevevo dagli altri. Proprio in quel periodo però, come già detto, ho dovuto subire un periodo di solitudine non trascurabile durante il quale per invidia, per sensazione di ingiusta e quant'altro ho cominciato un po' ad odiarle. Dopodiché ho cambiato città, sono andato a vivere da solo, e lì ho conosciuto una ragazza con la quale sono stato qualche mese, però non era quella giusta (ma allora non ero ancora in grado di capirlo). Il sesso non mi sembrava poi così straordinario come sentivo in giro e ho cominciato a vederlo sotto una luce differente, in maniera più scettica. Piano piano ho iniziato a capire che forse non ero come i miei coetanei, che forse a me non piacesse come a loro, e quindi ho cominciato a fare astinenza. All'inizio mi piaceva, poi però sentivo che dovevo interromperla. Questa cosa mi irritava perché non mi piace dipendere da niente, se non da azioni di vitale importanza come mangiare, bere, dormire, ... Da lì è cominciata una specie di battaglia, che si è momentaneamente interrotta quando mi sono fidanzato per la seconda volta. Questa relazione è durata poco meno di un anno, però anche stavolta ero abbastanza immaturo e non ho capito che non era quella giusta. Avevo troppa fretta di trovare qualcuna con cui stare che affrettavo le decisioni e inevitabilmente sbagliavo. Da allora però qualcosa è cambiato in me, perché anche con lei il sesso era sì piacevole, ma niente di strepitoso come invece la gente continuava a dire. Da quel momento mi sono ulteriormente allontanato da esso, e mi è venuto molto più semplice imporre la mia astinenza, che poi ora di astinenza non ha niente perché la sento come una cosa naturalissima e non ci soffro minimamente nel portarla avanti (è come se tu dovessi andare a fare paracadutismo una volta, e non ti convince tanto; poi se non lo rifai mica ci soffri, no? Non ti manca!).
Comunque non sono mai stato un ragazzo arrapato, semplicemente, per sentito dire, davo troppa importanza ad una cosa che in realtà non mi interessa granché..
L'uomo vuole sempre ciò che non può avere, e appena lo ottiene non lo vuole più.