Francy, la poesia che hai postato mi ricorda quella volta che vinsi un corcorso letterario e un aspirante poeta me la recitò tutta guardandomi negli occhi. Fu strano e imbarazzante allo stesso tempo.
Io citerei qualcosa sul decadentismo. Baudelaire è uno dei miei poeti preferiti al riguardo.
Da
Les Fleurs Du Mal
Correspondences
La Nature est un temple où de vivants piliers
Laissent parfois sortir de confuses paroles;
L'homme y passe à travers des forêts de symboles
Qui l'observent avec des regards familiars.
Comme de long échos qui de loin se confondent
Dans une ténébreuse et profonde unité,
Vaste comme la nuit et comme la clarté,
Les pafums, les couleurs et les sons se répondent.
Il est des parfums frais comme des chairs d'enfants,
Doux comme del hautbois, verts comme les prairies,
- Et d'autres, corrompus, riches et triomphants,
Ayant l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens.
(Traduzione)
Corrispondenze
La Natura è un tempio dove colonne viventi
talvolta lasciano uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che l’osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi da lontano si fondono,
in una cupa e profonda unità,
vasta come la notte e il chiarore,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Ci sono profumi freschi come carni di bimbi,
dolci come gli oboi, verdi come i prati,
e altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
Che hanno l’espansione delle cose infinite,
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso,
che cantano il trasporto dello spirito e dei sensi.