AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Io credo che non farei mai coming out perché non credo che ai miei genitori o parenti debba interessare se voglio fare sesso o meno.
Suvvia è già tanto se gli dico che voglio la pasta corta e non quella lunga D:

Usualmente li liquido dicendo che tra il lavoro e lo sport non ho tempo.

Ma se tu ti senti di dover fare questa cosa...falla...buttati maaaaa preferibilmente non in mezzo al cenone di natale con possibile soffocamento da parte di qualche partente intento a deglutire il boccone.

Io no anche perchè non ho ancora capito se effettivamente lo sono.
La mia ex e la mia attuale partner ritengono che lo sia, io non so, credo di essere più una sorta di "gray-A" o un eterosessuale con scarsa libido.

In ogni caso dubito che farei outing, un asessuale può facilmente "confondersi" per semplice single.

mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm......................................
Due donne dicono che tu sei asessuale?
Stai qui con noi, preparati, documentati, confrontati e..........stracciale!!!

Anche se tu arrivassi ad avere la conferma di essere asessuale o gray, ti posso assicurare che non ti comparrebbe scritto in fronte, quindi potresti scegliere di fare, come più riterresti opportuno.

Ritengo che non sia semplicissimo fare coming out sulla propria asessualità.
Essere gay o bisessuale e fare coming out non è facile di sicuro in una società fatta prevalentemente da eterosessuali MA (e sottolineo il ma) quando uno si rivela ad amici, parenti e genitori in merito alla propria omoaffetività si trova a confrontarsi con una platea di persone che SANNO e CONOSCONO di cosa si sta parlando; al limite ci sono problematiche di pregiudizio, chiusura mentale da affrontare e superare, come al contrario ci può essere molta apertura e accoglienza.
Diverso è fare coming out come asessuale in quanto si va a dichiarare di essere ciò che la stragrande maggioranza delle persone non conosce minimamente. E' come andare a dire io sono un marziano!!!!!
La nostra società sa cosa è l'omosessualità e, la comunità gay c'è ed è riconosciuta (anche se c'è ancora molta omofobia); questo perchè la comunità gay ha lottato e lotta sul piano dei diritti civili.
Ben diversa è la condizione di noi asessuali dove dal punto di vista del riconoscimento siamo allo stato primitivo in confronto al mondo omosessuale; solo adesso timidamente e molto lentamente si stanno formando piccole aggregazioni di asessuali. Spesso gli asessuali stessi non sanno di essere asessuali ed ognuno di noi può testimoniarlo, quanto la disinformazione e l'ignoranza su questo orientamento la fanno da padrona.
Mi permetto di dire che forse sarebbe più "semplice" fare coming out in una società dove anche questo orientamento è conosciuto quindi, si affronta una diversità insieme ma già sapendo sul tavolo di cosa si sta parlando.
Poi come al solito non si può generalizzare se si è in ambiente famigliare dove traspare dialogo, fiducia, apertura mentale è più facile per una persona fare coming out e sentirsi accettato, viceversa nel caso opposto.
In ogni caso manca la cultura sull'argomento ed la disinformazione è enorme; c'è molto da lavorare e sudare, probabilmente la generazione successiva di asessuali sarà grazie alla diffusione di internet e di social media e alla creazione di gruppi e associazioni di asessuali molto più consapevole e convinta e con qualche diritto più in tasca.

E sì, le cose più importanti sono conoscenza e visibilità.
Realizzati questi due fattori, tutto diventa più facile.
La non conoscenza dell'asessualità da parte dell'interlocutore, può renderlo incredulo, scettico, incapace di comprendere.

Post eliminato

Anch'io sono d'accordo sul non usare termini tecnici.
E' più facile e più comprensibile per gli altri, spiegare semplicemente come ci si sente, magari senza proclamare: io del sesso non voglio saperne!
Meglio usare un discorso più soft, ma che ha , in pratica, lo stesso significato.
Chi è interessato a capire, capisce, mentre si può ignorare chi non è interessato.

Sì la cosa migliore sarebbe dire "mi piacciono le donne (o gli uomini a seconda) ma non sono interessato ad avere rapporti sessuali"

Ecco, quella può essere una bella frase!

In un certo senso lo sanno, erano presenti mia madre e due mie zie però era una situazione in cui eravamo tutti particolarmte alterati e non mi ricordo perchè mi misi ad urlare "sono asessuale, mi avete mai visto con una ragazza?", però non lo so se mi hanno preso sul serio, però chi lo sa almeno il tarlo del dubbio glielo lasciato, mah.

Se il tuo scopo era insinuare un tarlo, credo tu ci sia riuscito.
Penso a tua mamma e al suo non aver, probabilmente, capito niente.
Penso al suo arrovellarsi e avere la testa piena di domande che non può porti, per quella delicatezza che hanno le mamme nei confronti dei figli e per la paura di conoscere una verità che non è in grado di valutare.
Se puoi, aiutala a capire, te ne sarà grata.

Me ne guardo bene dal farglielo sapere! non credo che capirebbero, e in più penso sarebbe una ulteriore delusione che do. Per ora credo che loro pensino che io abbia gusti troppo difficili.
In più penso di aver perso quella intimità che mi porterebbe a dichiararglielo.

E' un atteggiamento comune per i figli, il non rivelare per non deludere i genitori.
In realtà, i genitori sono molto più disponibili a elaborare quella che voi definite delusione, di quanto voi possiate supporre.
E poi, siamo seri, non è che i figli esistano per ricoprire noi di gratificazioni!
Avranno pure diritto di farsi la loro vita con tutti i limiti che li caratterizzano, senza che noi li mettiamo in croce!
Però, bisogna che anche voi diate una mano.......................................
Siate sinceri, onesti, corretti, spontanei.
Ritrovate quella confidenza che vi consente di parlare senza arroganza con chi più vi ama al mondo.

Bianca ha scritto:E' un atteggiamento comune per i figli, il non rivelare per non deludere i genitori.
In realtà, i genitori sono molto più disponibili a elaborare quella che voi definite delusione, di quanto voi possiate supporre.
E poi, siamo seri, non è che i figli esistano per ricoprire noi di gratificazioni!
Avranno pure diritto di farsi la loro vita con tutti i limiti che li caratterizzano, senza che noi li mettiamo in croce!
Però, bisogna che anche voi diate una mano.......................................
Siate sinceri, onesti, corretti, spontanei.
Ritrovate quella confidenza che vi consente di parlare senza arroganza con chi più vi ama al mondo.

Non lo so, mi riesce poco essere sincero e spontaneo, il troppo distacco, sia fisico che "spirituale" non mi stimola per nulla.
Sono praticamente 4 anni che vivo via da casa, i miei rientri sono stati sempre meno frequenti (pur avendo pochissima strada da fare), e sempre più controvoglia, anche i contatti sono meno frequenti di quanto si possa pensare. Per dire, quest'anno per il periodo natalizio sono rientrato solo per la vigilia e per il 6 Gennaio (e non è che fossi così entusiasta), negli altri giorni ho preferito rimanere per conto mio.
Con questi presupposti non riesco proprio a dichiarare davanti a loro una cosa così importante, dovrei appunto ritrovare la confidenza di prima, ma non credo ci sia così tanta voglia, da una parte e dall'altra.

Da cosa dipende tutto il distacco che tu descrivi?
Perché tra te e loro si è creata questa specie di rottura?