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Re: I limiti della satira

Inviato: lun set 28, 2015 2:49 pm
da morrissey96
Bianca ha scritto:Chi davvero sa fare satira, é come chi sa fare erotismo senza mai cadere nella pornografia.
Non offende, non è volgare, non è eccessivo, non prende di mira sempre lo stesso o il più facile.
Non sfrutta problemi fisici, nè gli affetti più cari.
Non considera nemici coloro che sono l'oggetto della sua satira.
Capirai e quando ridi così

Re: I limiti della satira

Inviato: lun set 28, 2015 3:02 pm
da Edward
Quando la satira diventerà educata vorrà dire che sarà morta definitivamente.

Re: I limiti della satira

Inviato: lun set 28, 2015 3:12 pm
da morrissey96
Edward ha scritto:Quando la satira diventerà educata vorrà dire che sarà morta definitivamente.
Ecco appunto.Tolti casi di incitamento all'odio o alla violenza(ma siamo giá ben oltre)la satira vera non ha limiti,puoi anche metterglieli ma li oltrepasserá;non è che dovrebbe averne,se è satira vera non ne ha,è fatta per deridere,sfatare i tabù,non per scendere a compromessi

L'unico limite vero purtroppo glielo mette chi reagisce sparando

Re: I limiti della satira

Inviato: lun set 28, 2015 3:41 pm
da Bianca
Capisco che per essere satira debba essere pungente, ma può esserlo meglio usando un ago sottile al posto di un coltello da macellaio.
Non è buona educazione, è rispetto.
La prima è quasi scomparsa, il secondo è sulla buona strada...
Se continuiamo a farci andar bene tutto, ce ne sarà anche per noi.

Re: I limiti della satira

Inviato: lun set 28, 2015 4:55 pm
da ZilRaag
Bianca ha scritto:Il cattivo gusto sarà anche soggettivo, ma se tu dai un'occhiata al Vernacoliere, (che Zil sicuramente conosce) capisci che esiste un cattivo gusto che colpisce tutti, senza distinzione.
Il Vernacoliere, meriterebbe un discorso a parte.

Dato che vivono di sole vendite (niente pubblicità), devono piacere un po' a tutti, al tizio un po' rozzo e a quello un po' più "raffinato".

Anche se, negli ultimi tre-quattro anni, l'andazzo, purtroppo, è quello da "bar dello sport", e non lo leggo più volentieri.

Perché i lavori del "Maestro" Sardelli, e peronaggi con Don Zauker, tutto erano tranne che volgarità fine a sé stessa.

Re: I limiti della satira

Inviato: mer set 30, 2015 2:28 pm
da Gatto di Schrödinger
Secondo me bisogna fare distinzione tra satira,black humor e la semplice offesa anche perché c'è molta confusione e ignoranza su queste tre categorie, molto spesso sento dire che quelli che augurano morte alla gente su facebook stanno facendo black humor no! stanno semplicemente insultando e offendendo una persona, dire a una obeso che è grasso e solo un offesa alla persona la satira non fa mai offese personali ma prende in giro il modo di porsi di comportarsi o più spesso le idee di una persona od organizzazione(per esempio Crozza quando prende in giro renzi sul suo modo di tergiversare su un argomento in modo astratto quando i giornalisti li fanno domande dirette su tale argomento) mentre il black humor fa dell'umorismo su argomenti considerati taboo o molto sensibili per la società(aborto,guerra,violenza,religione) io stesso a volte ne faccio uso quando sono fuori con i miei amici.
puo succedere che a volte la satira e il black humor si fondono(che ho deciso di chiamare Black satira :D ) e si faccia della satira su argomenti scottanti come faceva per esempio il grandissimo George Carlin o l'altro grande Bill hicks

Quindi detto in poche parole la satira non deve avere limiti come anche il black humor mentre l'offesa non deve mai essere accettata
E ricordoatevi che la comicità e anche riflessioni quindi se vi da fastidio uno che parla di un certo argomento domandatevi il perché vi da fastidio
Il cattivo gusto sarà anche soggettivo, ma se tu dai un'occhiata al Vernacoliere, (che Zil sicuramente conosce) capisci che esiste un cattivo gusto che colpisce tutti, senza distinzione.
Molte cose si sono di cattivo gusto e basta ma ci sono anche alcune piccole perle al suo interno come i fumetti di Don Zauker che le conservo ancora nel mio cuore :)

Re: I limiti della satira

Inviato: mer set 30, 2015 2:51 pm
da Bianca
Grazie Gatto!
Hai spiegato in modo molto più preciso, quello che avrei voluto dire io, senza riuscirci.
So che la satira, per funzionare, deve essere cattiva, ma siccome la cattiveria è un sentimento che non mi appartiene, mi viene difficile accettarla anche quando può avere scopi "nobili" o, se non proprio nobili, deve attirare l'attenzione su argomenti di attualità che necessitano di contributi e correzioni.

Re: I limiti della satira

Inviato: mer set 30, 2015 3:00 pm
da lelevup
Ammesso sia davvero una sua battuta :mrgreen: , questo passaggio dell'intervista di Andrea Scanzi a Daniele Luttazzi coniuga perfettamente satira (attacco al perbenismo e alla censura) e black humour:
AS: L'anno scorso Berlusconi ha imposto l'esclusione dalla Rai di Biagi, Santoro e Luttazzi.
DL: Un dirigente Rai mi ha spiegato che esistono cinque temi tabù su cui non si può ironizzare liberamente come piace a me: la religione, il capo dello Stato, gli handicap fisici, le razze diverse e l'omosessualità. L'ho ringraziato. La prossima volta che torno in tv, in diretta, la prima battuta che dirò sarà: "'Cristo d'un Dio!', dice Ciampi, 'quello zoppo di un negro è una checca!'".

Re: I limiti della satira

Inviato: mer ott 07, 2015 12:04 am
da ZilRaag
llvp ha scritto:Ammesso sia davvero una sua battuta :mrgreen: , questo passaggio dell'intervista di Andrea Scanzi a Daniele Luttazzi coniuga perfettamente satira (attacco al perbenismo e alla censura) e black humour:
AS: L'anno scorso Berlusconi ha imposto l'esclusione dalla Rai di Biagi, Santoro e Luttazzi.
DL: Un dirigente Rai mi ha spiegato che esistono cinque temi tabù su cui non si può ironizzare liberamente come piace a me: la religione, il capo dello Stato, gli handicap fisici, le razze diverse e l'omosessualità. L'ho ringraziato. La prossima volta che torno in tv, in diretta, la prima battuta che dirò sarà: "'Cristo d'un Dio!', dice Ciampi, 'quello zoppo di un negro è una checca!'".
Copiata. Devo guardare di chi è. :mrgreen: