AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

"In una civiltà ipersessualizzata"... già l'inizio promette male

[quote="ZilRaag"]"In una civiltà ipersessualizzata"... già l'inizio promette male [/quote]

E finisce anche peggio.

È evidente che la giornalista ha dovuto occuparsi di un argomento che non conosce e deve aver anche interpretato male l'articolo del NYT.
La fretta ha completato il tutto.
Ha ritenuto che l'asessualità fosse una cosa simile al bandire la carne nell'alimentazione: oggi decido di diventare vegetariano, domani decido di diventare asessuale, tanto, sempre di escludere la carne si tratta!...
Scelta che, secondo la giornalista, potrebbe proprio essere motivata dal fatto che quando di qualcosa ce n'è troppo, facilmente viene a noia.
Da qui la considerazione di partenza "civiltà ipersessualizzata".
Ci sono alcune piccole cose da notare:
Chi ha vissuto l'ultima guerra, non si sarebbe mai sognato di decidere di diventare vegetariano, dato che la carne a disposizione era già cosi poca e il lusso per qualche famiglia, dopo la guerra, è consistito proprio nel poter mangiare il pollo alla domenica.
Soltanto in seguito, con la possibilità per tutti di procurarsi carni di vario genere, ne è diventato possibile il rifiuto.
Per cui, la giornalista, seguendo lo stesso criterio, ha pensato al sorgere di una specie di setta, motivata proprio dal rifiuto di qualcosa che è a disposizione in quantità eccessiva.

C'è anche da dire che pure su queste pagine la famigerata "società ipersessualizzata" fa la sua comparsa spesso.
Il punto è che la società non è troppo interessata al sesso, è che in genere il sesso piace parecchio mentre a noi no. Siamo noi quelli "strani", non gli altri. Personalmente ho sempre trovato discutibili questi discorsi sul troppo sesso nei media. Quando non se ne poteva proprio parlare, si stava meglio? Non credo.
Se mai per me il problema è come si parla del sesso, non che ce ne sia tanto.

Ma al di la di queste considerazioni personali: la giornalista non ha capito il tema perchè non ha fatto nessuna ricerca. Se le ha fatte, non sa capire ciò che legge.

No, non si stava meglio quando non se ne poteva parlare, ma un pochino più di riservatezza su un argomento così intimamente importante, toglierebbe qualcosa alla chiarezza e all'informazione?

Date le tue considerazioni sulla giornalista, non sarebbe il caso che qualcuno le fornisse qualche informazione in più?