AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Se uno dei due pensa di "sacrificarsi" è veramente, come dici tu, una bomba ad orologeria, destinata prima o poi ad esplodere con parecchi danni e lacerazioni per entrambi.
Per questo dico che soltanto attraverso una seria e matura consapevolezza, si può realizzare un rapporto di grande amore e dedizione.
Questo vale comunque anche per le coppie sessuali.
A volte si dà per scontato che il sesso risolva tutto, contrasti, disaccordi, rancori, torti.
No, non è così.
Non è il sesso, ma la capacità di amare che rende stabile e duraturo un rapporto.
In giro è pieno di gente che fa sesso.
Quanti sono quelli che amano veramente?

Bianca ha scritto:La coppia aperta per me non esiste. Devo già averlo scritto in altri argomenti.
Se io sessuale, desidero un rapporto con un asessuale, perchè lo amo, perchè mi interessa, perchè apprezzo le sue qualità, al diavolo il sesso.
La fedeltà vale per entrambi e comunque sia il rapporto.
Neppure vorrei che l'altro si costringesse a qualcosa che non desidera, che magari gli dà anche un gran fastidio o addirittura gli dà il voltastomaco. Che amore sarebbe il mio?

Fidati Bianca, le persone come te non sono poi così comuni!
Certo, la logica vorrebbe che nessuno forzasse un partner (che in teoria sarebbe una persona che AMI) a fare qualcosa che non gli va di fare, ma anche queste cose succedono. O almeno... succedono per persone per cui il sesso è importante (che è una cosa legittima, come per altre persone è importante coccolarsi o avere un cane o fare tanto sport - è un bisogno come un altro), che hanno partner per cui il sesso non fa poi così schifo (voglio sperare che nessuno forzi un partner a cui fa schifo il sesso ad avere un rapporto).

Per me il sesso è importante, ma non a prescindere da ciò che vuole la persona che amo.
Imporglielo, mi sembrerebbe di infilare in bocca cucchiaiate di trippa a uno a cui fa schifo.
Il paragone non calza tanto ma rende l'idea.
Se si ama, si desidera il bene dell'altra persona, la sua serenità; ciò ovviamente esclude il metterla in croce...
A me, personalmente, sembra più facile rinunciare io al sesso che costringere lui a farlo.
Ribadisco, nella fedeltà più assoluta.
Persone come me non ne esistono tante?
Esistono e ne devono esistere sempre di più, perché sono il contrario dell'egoismo e perché il mondo ci porrà sempre nuovi argomenti da affrontare e nuove cose da accettare.
È il concretizzarsi di quello che si chiama "rispetto della persona".
Non c'è altro modo.
Ognuno di noi può sforzarsi di correggere i propri difetti, quelli che danneggiano o fanno soffrire gli altri, ma le caratteristiche con le quali si nasce, non devono essere messe in discussione.

Beh però io non so ad esempio quanto "patisca" un sessuale a non fare mai sesso con la persona che ama.

Da come ne parli tu, Bianca, direi che per quanto vada contro il tuo orientamento naturale, lo "sopporti" facilmente per amore e non lo vedi come uno sforzo da parte tua; tuttavia 1) immagino non sia così semplice viverlo davvero, 2) un altro sessaule al tuo posto potrebbe voler vedere anche lui rispettato "l'orientamento con cui è nato" e anche lui allo stesso modo non poterlo / volerlo mettere in discussione.

Celeste ha scritto:Da come ne parli tu, Bianca, direi che per quanto vada contro il tuo orientamento naturale, lo "sopporti" facilmente per amore e non lo vedi come uno sforzo da parte tua; tuttavia 1) immagino non sia così semplice viverlo davvero, 2) un altro sessaule al tuo posto potrebbe voler vedere anche lui rispettato "l'orientamento con cui è nato" e anche lui allo stesso modo non poterlo / volerlo mettere in discussione.

Io penso che Bianca sia sincera quando dice che non ha grossi problemi a rinunciare al sesso per amore dell'altro, se l'altro non vuole farlo.
Piuttosto, penso che non sia altrettanto semplice farlo per altri sessuali, non per lei!
E comunque, in ogni caso, non credo ci sia niente di male. Per me è fondamentale mangiare verdura e frutta tutti i giorni, anche se non me l'ha prescritto nessuno

No scusate, non volevo lasciar intendere che non credo alla "facilità" con cui Bianca ci rinuncia!
Intendevo che, anche se lei in tutta sincerità dice che la cosa non le pesa in confronto a quello che la persona che ama "le da" in cambio (metaforicamente), immagino non sia così semplice come sembra

Io per amore non accetterei mai un tradimento.

La donna che vive con me dovrebbe accettare che il sottoscritto viene solo masturbandosi (magari i primi tempi per conto mio, poi se aumenta la confidenza anche di fianco a lei), e che non ho grandi chances di venirle dentro. A meno che col tempo e con maggiore confidenza si riesca a trovare un qualche espediente.

Il fatto è che come ho già detto altrove, io ho un grande desiderio di paternità, per cui anzi vedrei l'amplesso (che mi aspetto sempre incompleto) in funzione procreativa e li mi cruccio.

Anzi ho visto che esistono delle modalità inusuali ma efficaci di concepimento, anche mano o siringa possono essere ottimo veicolo di inseminazione. Nel caso peggiore procederei se lei vuole, in questo modo. (E comunque venire masturbandosi è anch'esso uno sforzo, per quanta complicità ci possa essere, almeno ora come ora al pensiero di masturbarmi davanti ad una lei mi inibisce, perché anche nelle mie fantasie non esiste di masturbarmi davanti ad una lei (o ad un lui). Mi abituerei all'idea e poi procederei inseminando in modo alternativo.

Mi pongo un quesito, ma se non riesco a masturbarmi davanti a lei, come faccio a dirmi che mi piace? In che senso mi piacerebbe?

Scusa, non credo di aver capito il quesito...
Ti chiedi come potrebbe fare a piacerti una cosa il cui solo pensiero ti inibisce? Oppure sai che ti piacerebbe ma non ti spieghi come una stessa cosa può contemporaneamente piacerti e inibirti?

Bianca, sto cercando una donna che abbia esattamente le tue qualità!
Per farci cosa? Eh la confusione in me regna sovrana. Diciamo che come ripeto a noia, vorrei metter su famiglia e perchè no avere una prole.

Ma dimentico un piccolissimo particolare, ossia che il sottoscritto pur cercando nella testa 24 ore su 24 di darsi una spiegazione, al momento ha soltanto questa sintomatologia, sesso da solo (autoerotismo) che funziona in modo disgustoso e ricorrendo ad un certo immaginario che non varia col partner.
Sesso semplice, lineare, è un decennio che non va, e son pressoché rassegnato, anche se non ho certo fatto sesso 365 giorni per 10 anni.

Se la mia potenziale compagna è disposta ad accettare questo, e mi aiuta a superare la psicosi che ne è derivata (non penso ad altro), beh parliamone... io ho molto altro oltre a questo (ma io mi sono ormai fissato li).

Celeste, mi chiedo se avrei la tranquillità per fare "autosesso" davanti ad una mia futura compagna. L'autoerotismo è la modalità con cui vado (non so se riuscirei più ad avere un qualche rapporto completo)

Non andrebbe oltre, la relazione vissuta da un asessuale e un sessuale insieme è difficile, a meno che il sessuale non accetti l'orientamento asessuale del partner. Poi se lo tradisce non è amore! io non mi spingerei oltre, perchè avere rapporti sessuali senza piacere non è piacevole per me, al massimo gi abbracci posso dare!

Oddio...difficile da rispondere come domanda...allora per quanto riguarda ME io non m'innamoro...esistono tre tipi di amore, amore tra parenti, amore romantico, amore che sa d'amicizia...ora non so a quale dei tre tipi d'amore tu ti riferisca...per quanti riguarda il primo, sono molto riflessivo e generalmente cerco sempre di rispettare le decisioni dei miei parenti. Per quanto riguarda il secondo tipo io mi dissocio perché non ho mai provato quel tipo d'amore in vita mia. Per quanto riguarda il terzo, farei qualsiasi cosa che potrei fare per la persona a cui voglio bene...ma se questa persona mi rifiutasse...allora finirebbe tutto...per sempre forse.

Celeste ha scritto:Beh però io non so ad esempio quanto "patisca" un sessuale a non fare mai sesso con la persona che ama.

Da come ne parli tu, Bianca, direi che per quanto vada contro il tuo orientamento naturale, lo "sopporti" facilmente per amore e non lo vedi come uno sforzo da parte tua; tuttavia 1) immagino non sia così semplice viverlo davvero, 2) un altro sessaule al tuo posto potrebbe voler vedere anche lui rispettato "l'orientamento con cui è nato" e anche lui allo stesso modo non poterlo / volerlo mettere in discussione.

Semplicemente, non esiste la parola "patire", non esiste la parola "rinuncia". Io valuto la MIA posizione.
Penso che, con un minimo di intuito e un minimo di intelligenza, sia anche semplice capire se e quando l'altra persona non è interessata al sesso. Magari non si sa che nome dare a questa condizione, come è capitato a me, prima di arrivare su Aven,
ma una volta compreso, si può scegliere di andarsene o di rimanere: io non ho avuto dubbi.
Amare una persona asex, può voler dire escludere completamente il sesso e anche tutti gli annessi e connessi, ma non vuol dire rinunciare all'amore.
Vuol dire accettare di vivere un sentimento profondo, in modo un po' diverso.
In piena libertà e consapevolezza, escludendo tradimenti, ripensamenti, desiderio di cambiare l'altro.
Dire ti amo, vuol dire assumersi la responsabilità di far felice quella persona, farla stare bene, rendendole la vita più facile.

La volpe dice al Piccolo Principe: adesso che mi hai addomesticata, (che mi hai resa dipendente da te) tu sei responsabile di me.


Amarsi non è vivere in una favola, è l'inizio di una strada, è assumersi delle responsabilità, è accettare l'altra persona senza pretendere di cambiarla, senza privarla della libertà e senza imporle comportamenti che non riconosce.

Quanto costa ad un sessuale rinunciare al sesso? Costa in modo inversamente proporzionale a quanto ama.
CERTAMENTE MENO che pretendere dalla persona che si ama, qualcosa che non gradisce, che non desidera e che la costringerebbe, con fatica, disagio e fastidio, a tradire la sua natura.

Lo so, la tua visione delle cose è sempre pura e lineare, e sei sempre coerente con quello che scrivi.
Come ho scritto su, ma lo ribadisco anche a te, non ho mai voluto mettere in dubbio quello che scrivi, nè dire che la fai più semplice di quello che è in realtà. Assolutamente! Sarebbe come dire che menti e non lo penso.
Tuttavia si genera una situazione delicata, per cui molti asex "danno per scontato" ("pretendono") che qualunque non asex la pensi come te. Già di nostro non siamo portati a capire l'importanza del sesso in una relazione, il fatto che gliene si dia tanta ci lascia spiazzati, a volte "infastiditi", spesso delusi... Siamo convinti che sia il sessuale, quando si avvicina a noi, a dover "cambiare mentalità", a rivalutare l'importanza del sesso nel rapporto, a capire che non è tra i fondamentali di una relazione d'amore e vivere finalmente felice e contento.
Al contempo leggiamo storie di sessuali che hanno relazioni con un asex che la dipingono nei termini "ho provato a contenermi per amore, ma dopo x mesi non ce la faccio più" e dentro di noi gli diamo torto, crediamo che il loro non sia vero amore, e che il sessuale farebbe una più bella figura a dire che non ama abbastanza, e che preferisce una relazione in cui non deve rinunciare al soddisfacimento dei sui desideri.
Il fatto è che, a pensarla così, molto asex si condannano a soffrire, perchè secondo me tu sei l'eccezione, non la regola. Dovremmo essere consapevoli che, in linea di massima, pur con le ovvie variabilità individuali, un sessuale che non fa sesso "soffre" quanto un asessuale che lo deve fare.
Tu dici che non soffri e io ti credo, perchè quello che hai in cambio è molto di più di quello a cui rinunci. Ma diresti in tutta onestà che qualunque sessuale la penserebbe come te? Al di là del fatto che gli altri possono fare quello che vogliono, che ognuno può parlare solo per sè e non per gli altri, sinceramente diresti che è così facile trovare un tipo di pensiero come il tuo?

Sì, posso capire di essere un po' un'eccezione e posso capire che molti sessuali non riescano a vedere ed accettare le cose come sono in grado di fare io.
Ma io sono una donna normalissima, non vengo da Marte, ho debolezze e difetti, ma posso dire di essermi educata all'amore, come posso dire di avere dei principi, di coltivare le buone maniere, di promuovere in me la preferenza per il bello e l'eleganza, nei pensieri e nei comportamenti.
È la capacità di amare che si acquisisce giorno per giorno, attraverso l'esperienza e anche la sofferenza.
Ho ricevuto molto, devo dare molto.
Posso dare molto.
Sono così.
Non sono inganno, non sono finzione.
Sono vera, reale, con tutti i miei limiti: ma sono così.
Per chi si ama, si può dare la vita, perché non si dovrebbe poter fare a meno di qualcosa che l'altro non desidera?