un* asessuale può diventare aromantic* per scelta?

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Caos
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Re: un* asessuale può diventare aromantic* per scelta?

Messaggio da Caos »

Miskin ha scritto:Naturalmente la domanda da me posta era inficiata alla base. Ossia sapevo in qualche modo che la risposta è no. Non si sceglie di nascere in un certo modo piuttosto che in un altro. Però per arrivare alla consapevolezza di sé bisogna passare per gradi, non è immediata (almeno nel mio caso), per esperienze. Quindi io mi sono ritrovata a pensare che forse c'è stato un tempo in cui - da giovane e ingenua - credevo alla possibilità di un coinvolgimento romantico, poi però la cosa è scemata, per tanti motivi. E allora sì mi sono detta: forse è sempre stato così, io sono sempre stata così, non è una scelta, pazienza. Quel che è cambiato è appunto il fatto che prima credendoci magari mi creavo delle aspettative, delle immagini mentali che perseguivo ma poi non trovavano riscontro nella realtà, pertanto mi facevano pure stare male perché mi sentivo sempre inadeguata. Ad un certo punto, con la presa d'atto della mia incapacità di provare certe cose ho smesso di cercare ciò che non c'è e non può esserci, né fuori né dentro di me. E' stato per certi versi un sollievo, una liberazione. Dall'altro però si sono aperte nuove paure. Queste legate non al desiderio di voler sembrare normale o aderire a stereotipi sociali, ma più profonde. Avevo alcuni esempi in famiglia, ad esempio, di uomini che in parte mi somigliavano nell'atteggiamento e diventare come loro mi metteva angoscia. Nel senso che hanno vissuto appartati, in un crescendo di chiusure e isolamento, pressoché totale, senza legami di sorta, non avevano relazioni non solo sessuali e sentimentali ma anche di amicizia. Erano scontrosi, burberi, egoisti, e più il tempo passava più questi aspetti si acuivano fino a diventare spaventosi, si sono lasciati andare nello spirito e nel fisico, fino a diventare quasi "barboni", tra l'altro in un caso non senza la provata presenza di disturbi psichici. Ma in loro non c'era nulla di "ribelle", coraggioso, in senso positivo, della serie "che bella persona, è libera, è sé stessa e se ne frega delle regole sociali", in loro c'era qualcosa di inquietante che io no, non voglio diventare, mi fa paura. Allora come detto cerco di coltivare interessi, amicizie, etc, ma poi c'è sempre qualcosa che mi mette le ali ai piedi, la mia dimensione ideale è sempre solitaria e non sempre mi piace saperlo.
Quoto tutto, anche per me è lo stesso.
I'm not crazy, my reality is just different from yours

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