A parte che non ho ancora pienamente capito se io lo sia o meno, ma...assolutamente non posso dirmi felice di questo. Semplicemente perchè da un lato stona con la maggior parte degli esseri viventi ed è una cosa piuttosto rara e poco conosciuta -quindi anche difficile da capire rispetto ad altre eventuali "peculiarità" ormai diffuse e che hanno visto la luce del sole- e dall'altro, per ora non ho notato alcun vantaggio o cosa positiva nell'essere così.
Non che le difficoltà mi spaventino, ma almeno avrei bisogno di trovare una ed una sola cosa positiva della cosa, per poterne diventare felice. Forse la cosa "positiva" alle lunghe sarà la complicazione della vita, che arricchirà (o porterà alla tomba, ok).
Ergo, per ora, non vedo come e perchè dovrei esserne felice: al massimo posso prenderne atto.
Bakeneko ha scritto:Non cambierei orientamento e sono felice di essere così. Perché? Non lo so di preciso. Probabilmente perché penso di essere immune da certe sensazioni sessuali che impediscono di avere totale libero arbitrio sul proprio comportamento. Tipo quando i sessuali non resistono e impazziscono perché vogliono avere un contatto sessuale con l'amato, ecco io posso vivere benissimo anche senza. E poi ho questa idea che se fossi sessuale avrei un partner e dovrei andare a fare un sacco di cose che l'asessualità mi risparmi o comunque riduce, per dirne una: frequenti visite ginecologiche. Solo al pensiero mi ritirerei in un monte lontano e vivrei da eremita.
Ginecologo a parte (come non concordare?), capisco quel che dici, ma...così come c'è sessuale e sessuale (quindi questa sfera può non essere un'
esigenza) che spinga a impazzire), in teoria anche chi non ha in mente il sesso può benissimo non essere libero, perchè "fissato" con altre cose. Si potrebbe essere schiavi anche solo dei sentimenti, per dire. Volevo solo precisare che non basta l'assenza di interesse per il sesso a dirsi necessariamente liberi, anche se capisco che in quanto impulso possa essere molto forte.
Manhattan ha scritto:Eeh... Bella domanda... Forse avevo già risposto a qualcosa di simile, ma torno volentieri sull'argomento.
Da un lato non mi dispiace affatto essere asessuale, perchè sono contento di non essere "schiavo" dell'istinto sessuale. Vedo molte persone che, pur di soddisfare questo istinto, si snaturano e sopportano situazioni a loro tutt'altro che congeniali.
Dall'altro, il mio desiderio di "costruire" una famiglia è freato da questa condizione. Purtroppo l'assenza o debolezza di pulsioni sessuali ha un duplice effetto: innanzitutto non mi spinge a dedicare molte energie alla ricerca di una partner (cosa che, invece, noto essere un chiodo fisso per i sessuali); inoltre rende più difficile il trovare una partner con le medesime o simili caratteristiche in termini di pulsioni sessuali.
In definitiva, quindi, mi risulta difficile dire di essere contento della mia asessualità, pur avendola ormai accettata di buon grado.
Ho imparato ad apprezzarne gli aspetti positivi, come, appunto, il non dover spendere tutte quelle energie e tempo per "procurarmi" una partner sessuale; però anche gli aspetti negativi hanno il loro peso.
Mh. Ma non tutti si affannano a cercare una dolce metà SOLO per farci sesso!
Molti la cercano a priori, per avere una relazione in sè. Quindi anche tu potresti dedicare molte energie alla ricerca di una partner, anche se NON al fine di soddisfare l'istinto sessuale. Capisco il vantaggio di non essere schiavi dell'istinto sessuale, ma non credi che il tuo desiderio di costruire una famiglia non sia frenato affatto dall'assenza di pulsioni sessuali, ma da altro? Come hai detto tu stesso, forse e comprensibilmente dalla difficoltà di trovare una persona simile a noi (asessuale).
