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Re: L'essere single

Inviato: mer giu 19, 2013 1:48 pm
da Chiara78
Ora me ne frego, e mi tengo i pochi amici che non abbiano la moglie stronza.
Fai benissimo!

Re: L'essere single

Inviato: mer giu 19, 2013 8:17 pm
da secrets
Da adolescente sognavo di avere una ragazza e m'innamorai follemente della mia migliore amica dell'epoca. Era fantastica, lei. Ma negli anni successivi ho preso atto del mio disinteresse nei confronti del sesso e, sentendomi sbagliato o malato, rinunciai all'idea di una fidanzata. Fu terribile... E comunque non ho mai conosciuto donne, di presenza, che non vadano a letto, purtroppo! Ho vissuto solo amicizie molto molto profonde con ragazze, in cui in realtà uno dei due voleva qualcosa di più. Per qualche anno mi è andata bene così.
Adesso che di anni ne ho 29, però, soffro della mia "singletudine". Vorrei avere una persona con cui condividere cose, avvenimenti, perfino progetti. O almeno provarci, poi se la vita di coppia non fa per me, ne trarrei le conseguenze... Alcuni amici e conoscenti sono sposati, praticamente tutti sono fidanzati e quelli che non lo sono, di solito, sono degli sfigati (passatemi il termine).
Inizio a sentirmi solo...
Esempio di vita quotidiana. Un conoscente mi fa: "io e la mia ragazza stiamo pensando di cercare un lavoro all'estero, ci proviamo, vogliamo fare questo salto"; se avessi un'idea del genere (e un po' ce l'ho), l'idea di doverla mettere in pratica da solo è uno dei motivi che mi spingerebbe a rinunciarci...

Re: L'essere single

Inviato: mer giu 19, 2013 10:11 pm
da Bakeneko
SilverKitsune ha scritto:Bakeneko, fare o non fare sesso non è un indicatore di quanto (o "se") si ama il partner. Ci sono sessuali che, pure con tutta la buona volontà del mondo, non riuscirebbero a privarsi del sesso per tutta la vita, nemmeno per stare con una persona che gli è molto cara.
Certamente è così... però io ho questa idea che se esistesse l'Amore, quello incontrastato, quello folle che ti fa rischiare la vita per salvare il partner (lo so ho visto troppi film XD), una persona sarebbe capace di scendere al compromesso senza troppe difficoltà.
secrets ha scritto: Esempio di vita quotidiana. Un conoscente mi fa: "io e la mia ragazza stiamo pensando di cercare un lavoro all'estero, ci proviamo, vogliamo fare questo salto"; se avessi un'idea del genere (e un po' ce l'ho), l'idea di doverla mettere in pratica da solo è uno dei motivi che mi spingerebbe a rinunciarci...
Oggi mi sento positiva quindi voglio rassicurarti secrets: sei ancora giovane e di ragazze asessuali ce ne solo molte (almeno da quello che vedo nel forum). Esci, viaggia, scopri... prima o poi capiterà di incrociare la strada della persona giusta... :wink:

Re: L'essere single

Inviato: gio giu 20, 2013 8:20 am
da strangeR
secrets ha scritto:Esempio di vita quotidiana. Un conoscente mi fa: "io e la mia ragazza stiamo pensando di cercare un lavoro all'estero, ci proviamo, vogliamo fare questo salto"; se avessi un'idea del genere (e un po' ce l'ho), l'idea di doverla mettere in pratica da solo è uno dei motivi che mi spingerebbe a rinunciarci...
io invece penso che una cosa del genere sia molto più semplice da organizzare in solitudine: un lavoro da trovare invece di due, ci si può arrangiare tenendo conto solo del proprio limite di sopportazione... un trasferimento è un impegno non indifferente, se le cose non andassero benissimo per la coppia potrebbe anche essere controproducente come esperienza. e poi, andando all'estero da solo sei libero di fare nuove conoscenze lì!

Re: L'essere single

Inviato: gio giu 20, 2013 12:37 pm
da SilverKitsune
ZilRaag, mi dispiace che tu abbia dovuto sentirti dire certe cose. Non so se è una questione generazionale, geografica o cos'altro, o se sono solo io che non noto ancora le differenze perché i miei amici non sono in "età da matrimonio", ma non ho mai riscontrato cose del genere e non immaginavo che fino a non molti decenni fa (o addirittura adesso) ci fosse ancora lo stereotipo del single sfigato. ):
Liénor ha scritto:Mi permetto una domanda, non sei obbligat* di rispondere: Era la persona con cui ti eri lasciat* che ti mancava o il rapporto stesso, lo "status"? (Non so se mi spiego).
All'inizio mi mancavano entrambe le cose. Qualche tempo dopo la rottura ho inziato a provare risentimento per questa persona, considerato che non è stata per niente una rottura facile e posso dire che non si è PER NIENTE comportat* come si comporterebbe una persona corretta alla fine di una relazione, chiedendomi prima di mantenere una semplice amicizia, salvo poi riavvicinarsi a me a tratti, facendomici un po' credere e un po' no: un giorno mi diceva che voleva rivedermi e tornare insieme a me, il giorno dopo ci ripensava e sosteneva che non avrebbe fatto bene a nessuno dei due e che dovevamo mantenere il distacco. Arrivai al punto tale di non credere più a una sua singola parola, e con questa totale mancanza di trasparenza non ci so convivere. Quindi ho proprio smesso di parlarci.
Successivamente mi mancò lo "status", nel senso di tutto quel che di bello mi dava una relazione in genere. Dello status sociale mi è sempre interessato molto poco. Questo è stato l'ultimo scoglio da superare prima di ritrovare l'equilibrio psicofisico. :)
Bakeneko ha scritto:Certamente è così... però io ho questa idea che se esistesse l'Amore, quello incontrastato, quello folle che ti fa rischiare la vita per salvare il partener (lo so ho visto troppi film XD), una persona sarebbe capace di scendere al compromesso senza troppe difficoltà.
Il vero amore è amarsi e accettarsi così come si è, pregi e difetti compresi. Annullarsi per il partner non è mai una cosa positiva: bisogna comunque mantenere una prospettiva oggettiva di quel che succede, o potrebbe approfittarsi della tua bontà, come è successo a me prima (vedi sopra). Inoltre, per fare una coppia servono DUE individui, che siano ciascuno un individuo distinto e separato dall'altro, pur condividendo aspetti salienti della vita. Non so se mi spiego ;)

Re: L'essere single

Inviato: gio giu 20, 2013 1:48 pm
da Chiara78
No, annullarsi non fa affatto bene.
Qualche compromesso è un conto, esagerare è ben diverso ;)

Re: L'essere single

Inviato: gio giu 20, 2013 9:59 pm
da Bakeneko
Kit, allora mi sa proprio che io non riesco a capirlo l'amore... :?

Re: L'essere single

Inviato: gio giu 20, 2013 10:09 pm
da secrets
strangeR ha scritto:
secrets ha scritto:Esempio di vita quotidiana. Un conoscente mi fa: "io e la mia ragazza stiamo pensando di cercare un lavoro all'estero, ci proviamo, vogliamo fare questo salto"; se avessi un'idea del genere (e un po' ce l'ho), l'idea di doverla mettere in pratica da solo è uno dei motivi che mi spingerebbe a rinunciarci...
io invece penso che una cosa del genere sia molto più semplice da organizzare in solitudine: un lavoro da trovare invece di due, ci si può arrangiare tenendo conto solo del proprio limite di sopportazione... un trasferimento è un impegno non indifferente, se le cose non andassero benissimo per la coppia potrebbe anche essere controproducente come esperienza. e poi, andando all'estero da solo sei libero di fare nuove conoscenze lì!
Hai perfettamente ragione dal punto di vista pratico! Sotto altri aspetti, però, sono un po' stanco di cercare entusiasmo e motivazioni guardando solo a me stesso; sento il bisogno di condivisione con qualcuno... ad un livello più alto dell'amicizia :)

Bakeneko, grazie dell'incoraggiamento!

Re: L'essere single

Inviato: ven giu 21, 2013 12:23 am
da ZilRaag
SilverKitsune ha scritto:ZilRaag, mi dispiace che tu abbia dovuto sentirti dire certe cose. Non so se è una questione generazionale, geografica o cos'altro, o se sono solo io che non noto ancora le differenze perché i miei amici non sono in "età da matrimonio", ma non ho mai riscontrato cose del genere e non immaginavo che fino a non molti decenni fa (o addirittura adesso) ci fosse ancora lo stereotipo del single sfigato. ):
No, è che la cosa si è fatta più sentire quando mi sono dovuto trasferire (per cause economiche) da Firenze a un paesino dell'empolese, 5000 abitanti scarsi, dove la gente si è sposata la fidanzatina delle medie (e la prostituzione fa affari d'oro).
E' soprattutto dopo i 30, comunque, che le cose iniziano a cambiare.
Ripeto che essere single non viene visto come uno "status", ma come una scelta, o peggio, un lusso, che ti sei preso perché hai un certo stipendio (che poi non è vero, con l'aria che tira...).
Talvolta, peggio ancora, sei visto come uno che non ha voluto prendersi le sue responsabilità (verso chi?).
Non hai famiglia nel Paese del "tengo famiglia": con te tutto è lecito, si chiude un occhio se vieni licenziato ("mica hai una moglie da mantenere", come se le donne non lavorassero da più di un secolo), e nessuno considera che in casa, per ovvie ragioni, il tuo è l'unico stipendio, e finisci dritto in mezzo di strada, senza il "paracadute" sociale del partner.
Inoltre: in un Paese dove la famiglia è un ammortizzatore sociale, non avere la "propria" (lasciamo perdere fratelli, cugini, zii e il resto) fa pensare alla mitica casalinga in quel di Voghera (sposata da anni con tale Italiano Medio): "se questo non ha dei figli che lo sosterranno quendo è vecchio, dovrò sostenerlo io". E se alla donna di casa vogherese le tocchi il portafogli, perde la testa.

Qui, poi, si apre un discorso a parte, potenzialmente enorme, e altamente palloso: attenzione, dai tradizionalisti, più o meno convinti, la coppia gay di cui si discute tanto, è più accettata del single, di cui non si discute per niente. Perché la coppia gay riproduce la struttura sociale di una famiglia tradizionale: basta sostituire a uomo-donna, donna-donna o uomo-uomo. Per il resto non cambia nulla. E' sufficiente accettare il fatto che i tuoi vicini, a letto, possano fare determinate cose. Stop. Non vai a scalfire la coppia come base della famiglia, né la famiglia stessa.
Quando iniziamo a parlare di single, ma anche di relazioni "non tradizionali", che siano rapporti aperti, rapporti a distanza (relazioni durature nelle quali ognuno vive a casa sua, per vari motivi), relazioni di tipo "multiplo", sessuali o no non fa differenza, vai a toccare il concetto stesso di famiglia, e di conseguenza, tutta la struttura sociale che va dallo sportello anagrafe del Comune, al conto in banca, alle leggi sulla privacy, alla relazione con la sanità pubblica, ai rapporti di lavoro, con tutti gli sgavi e permessi familiari, alla giustizia, va in tilt.
Pensa al mio caso: io ho "ricevuto" una piccola azienda da mio padre. Il che oggi significa ricevere un chilo e mezzo di debiti. Le piccole aziende, in Italia, sono piccoli principati medievali, che passano di padre in figlio (anche perché sul mercato non valgono molto). I miei dipendenti sanno che io non avrò mai figli e mi chiedono se ho intenzione di vendere l'azienda, "altrimenti a chi la lasci"?

Per fartela breve: fino a 30 anni, se sei single, sei single. Poi diventi "strano".

Comunque confermo che non farei mai a cambio con la vita di un uomo fidanzato->sposato->spesso_divorziato.

PS: Non ho 100 anni, comunque... vado per i 39, anche se dico 40 per abituarmi all'idea :D

Re: L'essere single

Inviato: ven giu 21, 2013 4:23 pm
da Chiara78
Purtroppo, molto spesso, è proprio come dici.
Ci sono le eccezioni, forse sono meno rare di un tempo ma comunque sono poche.
Ma... tanto piacere.
L'importante è essere se stessi, se gli altri si vogliono rovinare la vita per "non perdere la faccia", fatti loro, all'atto pratico basta un'occhiata per capire chi sta meglio ;)

Re: L'essere single

Inviato: ven giu 21, 2013 11:30 pm
da SilverKitsune
Bakeneko ha scritto:Kit, allora mi sa proprio che io non riesco a capirlo l'amore... :?
Perché?

ZilRaag, ribadisco che mi dispiace sentire ancora di questo stigma sociale imperante. Addirittura si è arrivati ad accettare le coppie gay più dei single? :|
L'unica cosa oggettivamente vantaggiosa di avere un partner, dal punto di vista utilitaristico, è la capacità di sostenere in due le spese di ordinaria amministrazione.
Poi boh, non capisco perché dai trent'anni in poi i pregiudizi diventano quasi lapidari... sarà che certa gente quando si fidanza/sposa perde il senno quando si tratta di giudicare le persone single.

Re: L'essere single

Inviato: dom giu 23, 2013 3:01 pm
da Chiara78
Sicuramente è così, perchè spesso ci si fidanza/sposa perchè "è normale", e poi si invidia chi ha il coraggio di essere se stesso :(
Costringersi spesso fa proprio perdere il senno!

Re: L'essere single

Inviato: lun giu 24, 2013 10:33 am
da Pami
ZilRaag ha scritto: Per fartela breve: fino a 30 anni, se sei single, sei single. Poi diventi "strano".

Comunque confermo che non farei mai a cambio con la vita di un uomo fidanzato->sposato->spesso_divorziato.

PS: Non ho 100 anni, comunque... vado per i 39, anche se dico 40 per abituarmi all'idea :D
Purtroppo questo è tristemente vero, lo sto notando anch'io sulla mia pelle... io ho quasi 38 anni (ma continuo a dire 37 perchè non mi abituerò mai all'idea!! :P ).