Imho meglio l'immagine del flaming gay che niente.AnDieWelt ha scritto:Nono, so bene che non è il comportamento di tutti i gay, e non ho mai fatto questa associazione, però posso assicurarti che lo stereotipo del gay, per molte persone, è ancora quello. Ma di fatto: chi è che finisce sempre sul giornale? Il gay discreto e tranquillo, forse? No, proprio il Flaming Gay (parola che ho imparato adesso), e l'immagine che poi la gente avrà del gay sarà sempre e solo quella. E so anche che (giustamente) a molti gay non sta tanto bene questo.
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Sisi, per carità, ognuno è libero di manifestarsi come meglio crede, ma personalmente non riesco a notare alcune cose con tanto ottimismo...
A parte tutto, sarà che oramai sono talmente abituato a sentirmi "diverso", che devo essere entrato in una sorta di un meccanismo mentale quasi di "rassegnazione stoica", non lo so, non riesco a sentire più neppure quel qualcosa che mi faccia desiderare di poter cambiare il mondo, ciò che mi circonda, forse.
Ormai l'omosessualità è piuttosto conosciuta, le persone sanno che non tutti i gay sono così, e se ancora lo pensano sono piuttosto bigotte secondo me. Ma per le persone che non vogliono aprirsi mentalmente c'è poco da fare. Le campagne come i pride sono per combattere la disinformazione di chi accetta di essere informato, per quelli che rifiutano di esserlo c'è ben poco da fare.
L'ottimismo puoi anche non averlo, intanto gli eventi si tengono e per quanto mi riguarda hanno avuto esito positivo fino ad ora, poi in futuro si vedrà, bisogna pur concedersi una possibilità e fare un tentativo no?
Il tuo sentirti diverso è un sentimento condiviso da molte persone, asessuali o meno, e può dipendere da mille cose diverse e magari anche scollegate dall'asessualità. Ma il fatto che tu non sia interessato a cambiare le cose (che di per sé non è un "male") non significa che gli altri non possano provarci