Il gioco delle domande

[axelay]

guardai ella, accanto a teutonici paesaggi, ma illo, che un Sant'era, non osò turbare i suoi sogni.

[Bianca]

Ma come parli?
Cosa dici?

[axelay]

perchè parlare chiaro quando è bello decriptare?

[Bianca]

Ma io posso consultarmi con la CIA?

[axelay]

privatamente, per ottenere rapidamente indizi, oppure preferisci fare la fila allo sportello e perdere tempo a riempire inutili scartoffie?

[Bianca]

Odio riempire moduli! Mi viene l'orticaria!
Bisogna sempre cercare vie preferenziali?

[axelay]

Dipende dal proprio intelletto.
La curiosità è un male o un bene?

[Bianca]

Secondo me è un bene, quando è orientata bene.
In genere io la uso per conoscere meglio una persona che mi interessa. Che mi interessa proprio personalmente.
Non per sapere quanto guadagna, chi conosce o comunque quelle informazioni terra terra che non mi interessano minimamente e che sono pettegolezzi.
Mi interessano le cose del passato che possono aver determinato il suo carattere, certe scelte, gli atteggiamenti, i principi, i valori, l'educazione ricevuta, rapporti con altri.
Intendo, quelle cose importanti che mi aiutano a capire meglio quella persona.
La mia curiosità, che chiamerei più propriamente "interesse", è rivolta a queste cose.
Non è la curiosità di chi vuol sempre sapere i fatti degli altri nel senso peggiore del termine.
Infatti, le persone nei confronti delle quali nutro questo tipo di interesse, sono pochissime, per non dire "una".
Frequento persone con cui sono in confidenza e sto in casa loro anche quando non ci sono.
Non faccio mai domande, non chiedo mai niente e gli unici sportelli che mi permetto di aprire, se proprio è necessario, sono quelli della cucina.

[axelay]

concordo su tutto
È difficile comunicare con le parole, perchè alcuni termini per descrivere l'interiorità e ciò che si vive attimo per attimo non esistono nella lingua italiana.
E quindi è facile essere fraintesi. Personalmente non faccio parte di quel mondo fatto di curiosità effimere e non mi manca farne parte.
A volte la mia sincerità, nell'esternare quello che sento dentro, è il mio punto debole, perchè per mia natura cerco sempre di vedere
il lato buono delle persone e questo mi porta ad instaurare rapporti di fiducia.
A volte mi apro troppo e mi considero un libro fin troppo aperto, perchè non ho paura del giudizio degli altri, anche quando poi riconosco che alcune volte, questo, mi fa soffrire.
Non voglio fare domande e non voglio chiedere niente, soprattutto non voglio creare negli altri alcun minimo tipo di sofferenza, di qualsiasi genere.
Far soffrire chi abbiamo di fronte, anche inconsapevolemente, lo ritengo un grosso errore, un pugno nell'anima.
Preferisco anche io sapere perchè si crede in una determinata cosa e da dove nasce ciò, piuttosto che farsi raccontare che le vacanze in Groenlandia sono andate bene.
Se poi ho creato disagi non era mia intenzione, e se è accaduto ciò è stato un errore fatto in buona fede, forse frainteso.

[axelay]

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,
fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose
il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

Kahlil Gibran

[Bianca]

Conoscevo questo scritto di Gibran.
Perchè è così difficile capirsi?

[axelay]

Perchè quando uno fa una cosa qualsiasi, senza malizia, senza cattiveria, senza scopi, senza sapere neppure cosa si sta facendo,
con ingenuità, con sincerità, senza logica, senza razionalità, con innocenza, con cuore sereno, come si fa a descriverla in una sola parola?

[Bianca]

L'innocenza del cuore è una virtù nascosta che si manifesta in sguardi e sorrisi.
E' una condizione dell'anima che non contempla la malizia e si alimenta con pensieri puri e gentilezza.
Perchè poche persone la possiedono ed è così difficile da trovare?

[axelay]

Credo che molte persone la possiedono, ma solo in pochi hanno il coraggio di viverla.
Perchè siamo destinati a donarci agli altri e non a ricevere?

[Bianca]

E invece è così bello trovarla in se stessi e negli altri....
Perchè è nel donarci agli altri che diamo un senso alla nostra esistenza e nello sperare che gli altri percepiscano che cosa viene loro diretto che noi andiamo avanti.