Le donne e l' asessualità

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Miskin
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Miskin »

Per continuare la discussione però voglio in sottofondo la sigla di SuperQuark :-)

Inoltre aggiungo che si tratta anche di "ormoni", senza entrare nel dettaglio medico che non mi compete ricordo che una sera in tv vidi un'intervista a un transessuale ossia una persona nata biologicamente donna che stava compiendo il passaggio per diventare uomo e quindi prendeva ormoni, ebbene spiegava proprio come a livello psicofisico cambiasse completamente... insomma il prendere ormoni l* faceva sentire costantemente ingrifat* cosa che prima non accadeva.

Ovviamente poi tutte queste distinzioni biologiche e tecniche vanno calate nella realtà singolare di ogni individuo, col suo carattere, personalità.

Io noto ad esempio tra gli adolescenti questa mania del di-mostrare di fare sesso, altrimenti è una vergogna, sei un* ritardat*. Risultato: molto spesso poi appunto per ignoranza, per mancanza di rispetto di se stess* e delle altre persone, si finisce per avere rapporti scadenti e qui sta a mio avviso la differenza tra il maschile e femminile. Se per un maschio è abbastanza facile di solito raggiungere la soddisfazione, la femmina non sentendosi adeguatamente stimolata etc semplicemente rinuncia ad aspettarsi qualcosa di più, di diverso, pensa che in fondo è così che deve andare. E allora mette tra parentesi questo aspetto, magari per timore di parlarne apertamente e sentirsi giudicata, e si concentra sugli altri aspetti della relazione. Ma anche il maschio può sentirsi frustrato dalle continue immagini di machismo e virilità che gli impongono certi atteggiamenti che non gli appartengono.
Però alla fine secondo me il disagio si fa sentire. Sorgono rancori, insofferenze. E si creano falsi miti alimentati da immagini irreali, come quello della durata o delle dimensioni. Quando il problema è un altro.
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Celeste
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Celeste »

Sì, avevo sentito anch'io racconti analoghi sul desiderio femminile aumentata dagli ormoni maschili!
Probabilmente fa parte delle caratteristiche fisiche selezionate durante l'evoluzione.
Non so però e non mi ero mai chiesta se esiste un corrispondente nel caso opposto, se è un uomo ad assumere ormoni femminili...
Miskin ha scritto:Per continuare la discussione però voglio in sottofondo la sigla di SuperQuark :-)
Genio!!
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Yama1980
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Yama1980 »

Credo che sia un "errore" anche di tipo educativo-sociale; tuttavia, seppur sicuramente io non sono una Santa, tantomeno aspiro a diventarlo.. sulla sessualità femminile ho un blocco. Mi spiego meglio, è ovvio che le donne si eccitino, provino attrazione, voglia e tutto il repertorio.. però una donna troppo disinibita mi smonta i sentimenti. Non credo di aver reso l'idea di ciò che volevo dire, ma meglio di così al momento non mi viene.. Per esempio prima leggevo una post di una ragazzina di 15 anni su un'altro forum che ha contratto un'infezione delle vie urinarie; ha detto di aver da poco iniziato ad avere rapporti anche anali.. bhe che dire, sono rimasta un pò di gesso, è una bambina, inoltre non sono fan dei rapporti anali etero, li condivido nelle coppie gay maschili per ovvie ragioni di "possibilità". Non dico che se fosse stato un maschietto l'avrei vissuta completamente diversa, però il fatto che sia una femmina mi ha fatto un pò specie. Ho sempre visto la donna con i suoi impulsi, ma meno scopaiola. Mentre invece, vivendo e crescendo, mi sono resa conto che ci sono anche le donne scopatrici seriali fiere, bhe, non mi piacciono molto se devo dire la verità. O forse come già detto sono vagamente sex negative quindi forse non mi piace proprio tutto il contesto. Caz sono confusa devo aver scritto un pò in maniera incomprensibile.. sorry.. è la tristezza che mi rende appassita..
..Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile..

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Celeste
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Celeste »

Tranquilla ti sei spiegata benissimo.
Quando andavo all'università davo ripetizioni a una bambina (uso questa parola perchè ERA una bambina) delle medie, che mi ha raccontato di aver fatto durante una vacanza estiva la stessa cosa che tu hai letto.
A parte il fatto che non so quanti anni avesse lui (sempre più o meno lì attorno, per carità) e che probabilmente la situazione fosse molto vicina al penale, ma ci sono rimasta di un male, ma di un male che non scorderò mai.

Non so se si tratti di essere sex negative o se semplicemente anche noi siamo vittime dei soliti stereotipi di genere, però capisco benissimo quello che vuoi dire.
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eirikur
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da eirikur »

Teniamo comunque in considerazione che donne e uomini sono diversi. E non è sempre e solo una questione sociale o culturale. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, lo sviluppo sociale che stiamo vivendo sta avvicinando (lentamente, molto lentamente) uomini e donne.

Il corpo è diverso, alcuni organi sono diversi, e sopratutto l'equilibrio ormonale è diverso. Sebbene testosterone ed estrogeni sono presenti in entrambi i sessi, il loro equilibrio è totalmente diverso nella grande maggioranza dei casi.
Quindi, essendo che il nostro corpo non funziona con qualche energia esoterica, ma è un complesso equilibrio di chimica e segnali bioelettrici, se questi sono diversi fra uomo e donna (quantomeno nella maggioranza dei casi) saranno diversi anche i comportamenti.
Quindi, sono completamente sbagliate le generalizzazioni tipo "le donne sono così, sono colà, gli uomini sono questo, sono quello", ma è anche sbagliata la generalizzazione del mettere sempre tutto sullo stesso piano.
Ciò non toglie che nessuna differenza fra uomo e donna dovrebbe essere un termine di giudizio, o di discriminazione, ma le differenze ci sono.

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Chiara78
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Chiara78 »

Infatti... dovrebbe passare l'idea che "generalmente uomini e donne possono essere così e cosà ma poi c'è una varietà infinita di casi (e di persone), quindi alla fine ognuno è fatto a modo suo".
Invece l'idea dominante è che si DEVE essere fatti così e cosà e se qualcuno esce dalla "norma" viene additato subito e si tirano fuori anche le spiegazioni che comprendono biologia e simili per farl* sentire ancora più sbagliat* .
E' questo il grosso errore.
Personalmente ho sempre (cioè, da quando ho cominciato le medie) saputo che diverse persone hanno fatto e fanno sesso presto; per me è, appunto, presto, ma alla fine sono fatti loro, quello che mi dispiace è che spesso lo fanno per seguire le convenzioni...
Una cosa che purtroppo però ho notato molto di più nelle donne è la tendenza a non accettarsi, non piacersi, fare di tutto per far contenti gli altri fino ad annullarsi e simili; la cosa mi dispiace, ma ciò che mi dispiace ancora di più è che lo prendono come un dato di fatto, un qualcosa che non si può cambiare... leggevo un commento a un libro: "dedicato alle donne che non si piacciono... cioè a tutte!".
Devo commentare? :cry:
So che è perchè nei secoli le donne son sempre state messe in secondo piano, ma adesso le cose sono almeno un po' cambiate e se non sono loro a sfruttare la libertà che hanno per vivere davvero in sintonia con se stesse, chi deve farlo?
D'altra parte anche diversi uomini si adeguano allo stereotipi del "macho" per non essere giudicati, e sempre per colpa del suddetto stereotipi non sono pochi i gay che si reprimono... inutile, tutti, uomini e donne, dovrebbero imparare ad ascoltare se stessi e non gli altri, e a viver di conseguenza.
Solo così qualcosa potrà cambiare, ma la vedo lunga :(
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Celeste
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Celeste »

eirikur ha scritto: Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, lo sviluppo sociale che stiamo vivendo sta avvicinando (lentamente, molto lentamente) uomini e donne.
Questa è un'osservazione molto vera e di questo processo mi ha sempre colpita un aspetto in particolare (naturalmente ditemi se è solo una mia impressione e non vi ci ritrovate :wink: !)

Sia sull'uomo sia sulla donna ci sono una marea di stereotipi tradizionali, sia positivi sia negativi (e se avete fatto uno di quegli stupidissimi test che dovrebbero indicare l'identità di genere li avete sicuramente presenti, perchè sostanzialmente si basano su quelli: un miliardo di stereotipi in fila nei quali devi dire se ti riconosci o meno, e alla fine se aderisci a più stereotipi femminili la tua identità è femminile e viceversa)
Per cui la donna è più sensibile agli altri, più arrendevole, più vanitosa, più infantile ecc, mentre l'uomo è più autoritario, più razionale, più distaccato, più deciso, più rude... e mille altre cose.

La cosa curiosa è che per avvicinare le figure di uomo e donna, la donna è portata ad acquisire gli stereotipi negativi dell'uomo, e l'uomo altrettanto dalla donna.
Quindi la donna "moderna" diventa autoritaria, menefreghista, aggressiva, ed è invitata caldamente nei media (soprattutto certi periodici femminili su cui non commento) a "usare gli altri", nel lavoro, nei rapporti umani e ovviamente anche nel sesso.
Parallelamente l'uomo moderno viene dipinto come vanitoso, indeciso, infantile, esageratemente attento al suo aspetto esteriore e altrettanto invitato a dare più importanza a questi aspetti che una volta sarebbero stati considerati tutt'altro che virili.

Insomma, anzichè superare gli stereotipi cercando di prendere esempio da cosa c'è di buono nell'altro, mi sembra che in questo livellamento la direzione sia più improntata all'acquisizione dei difetti o del negativo dell'altro genere.
Sono molto d'accordo ovviamente a superare le idee tradizionali, ma mi sembra che lo si stia facendo in modo peggiorativo anzichè migliorativo, per entrambi...
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Chiara78
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Chiara78 »

Purtroppo me ne sono resa conto anche io.
Invece di avvicinarsi e prendere il meglio gli uni dagli altri, vedo che si prende il peggio... e penso anche di comprendere il (triste) perchè: in poche parole, essere persone rispettose, oneste, equilibrate, gentili e simili è praticamente visto come essere stupidi :( :(
Invece si è "fighi" se si è vanitosi in modo esasperato, aggressivi e chi più ne ha più ne metta. :(
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Celeste »

Quindi tu Chiara lo ricolleghi direttamente alla generale "crisi di valori" ed ego-centrismo contemporaneo? Anche io di fondo la penso così, ma è curioso che alle donne sia suggerita la modalià tradizionalmente "maschile" (es. aggressività) e agli uomini quella tradizionalmente "femminile" (es. fissazione esasperata per l'esteriorità).
L'egoismo si può esprimere in entrambi i modi, ma c'è proprio un ribaltamento tra i generi.
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Miskin »

concordo con quanto avete detto, aggiungo però due questioni che mi sono venute in mente:
- non c'è era al mondo in cui se si prendono giornali, saggi, libri del periodo non si parli di "crisi di valori", non ci sono più i valori di una volta, la gioventù è bruciata, etc, etc. come se ci fosse un'età dell'oro sempre passata dove si viveva in armonia, pace e giustizia, ma secondo me non è così. credo che i valori di una volta non fossero affatto più positivi né le persone migliori. allo stesso tempo ai tradizionali poteri e istituzioni: chiesa, stato, famiglia si è aggiunto il mercato, il consumismo ed è questo che ha cambiato tutto, con i pro e i contro.
- a volte ho notato come basti veramente poco per una donna essere accusata di essere aggressiva, arrogante, spregiudicata, etc (naturalmente ce ne sono eccome!) ma se non sei tutta gentilina, accomodante, tutta caruccia e agghindata, perlopiù silente senza opinioni, sempre sorridente come un'ebete, allora vuol dire che sei una carogna rancorosa e rabbiosa quando invece stai semplicemente tentando di far la tua strada ed esprimere te stessa con i tuoi "no" e "si"... per esempio se una donna vuol affermarsi nel lavoro ecco che diventa una iena mascolinizzata, ma perchè? questo mi rompe alquanto, anche se ovviamente sono la prima a detestare tutti i comportamenti aggressivi e arroganti ma li considero in egual misura sia in uomini che donne, però ho notato questo fatto come discriminante, altro esempio: io in realtà sono una tipo "labrador" non faccio male ad una mosca, son timidissima, mi commuovo per la qualunque cosa, son goffa e introversa, ebbene non è che se non mi occupo di tutte le questioni tipicamente femminili o non mi vengono naturali certi atteggiamenti allora significa che mi sto mascolinizzando oppure sono un mostro...
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Celeste »

Vera la prima parte, anch'io a volte sono vittima dei luoghi comuni e delle frasi fatte (non esistono più le mezze stagioni...).

Anche nella seconda non posso darti torto, ma devo ammettere che un certo tipo di aggressività e di arrivismo mi danno più fastidio in una donna che in un uomo, come se dalla donna mi aspettassi qualcosa "in più".
Per carità, che si dicano tanti epiteti poco edificanti delle donne "squalo" che degli uomini non si dicono è vero, ed è sicuramente una forma di discriminazione, però non so... È come se quel comportamento in un uomo lo vedessi come naturale (della serie: "che ti aspetti? È un uomo...") mentre nella donna lo vedo proprio come un difetto, un "abbassarsi", insomma un peggioramento.

Probabilmente è un mio retaggio mentale, magari anche un modo inconscio per giustificare a me stessa il non essere così (la descrizione che hai fatto di te stessa potrebbe benissimo essere la mia tanto mi ci sono rivista, e naturalmente avrei una vita molto più semplice se fossi un po' più aggressiva ;) ). Un modo inconscio insomma in cui la mia mente mi dice "stai tranquilla, tu ottieni di meno ma sei migliore delle donne che si comportano in quel modo".

P.S. Stai tranquilla anche tu, da quello che scrivi traspare benissimo la tua sensibilità... Nè ti stai mascolinizzando nè sei un mostro :D
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Miskin »

Anch’io dalle donne non so perché in quanto tale o perché condizionata dal retaggio culturale mi sono sempre aspettata qualcosa di più in termini di sensibilità, empatia, umanità, solidarietà. Ci ho messo anni per uscire dal dolcestilnovo :-), ma meno male che ho aperto gli occhi. E questo rientra nelle cantonate pazzesche di cui parlavo all’inizio del post. Nella realtà non era quasi mai così, erano semplicemente delle immagini mentali. Pertanto ho faticato e fatico a liberarmene ma lo trovo necessario anche solo per mettersi al riparo da cocenti delusioni e ho capito che ciò che cerco nelle persone, uomini o donne che siano, sono qualità eccezionali, non nel senso di superpoteri ma nel senso che cerco di valutare e vedere le eccezionalità del singolo individuo al di là degli stereotipi. Solo chi ha coraggio di essere se stesso/a ha la possibilità di fare la differenza, naturalmente nel rispetto altrui. Così come non mi va più bene giustificare certi comportamenti perché tanto che vuoi farci “gli uomini sono così” “le donne sono cosà”. Forse dipende anche dal fatto che non mi trovo a mio agio con il binarismo maschio/femmina, fin da piccola non mi sentivo una bambina-rosa, ma allo stesso tempo non volevo essere un bambino-azzurro, non so come spiegare, l’infanzia mi permetteva quella fluidità e neutralità (quindi libertà) che poi col tempo ahimè è scomparsa, sì ok appurato che biologicamente sono nata femmina cosa vuol dire? Che devo adeguarmi con il corredo di stereotipi che si addice alla donna, fosse anche alla donna moderna? No, grazie. E no caro mio/cara mia, tu sei tu e io sono io e non c’è storia che tenga. Siamo egualmente responsabili di ogni nostro singolo comportamento o atteggiamento. E per la cronaca è dalle donne che ricevo e ho ricevuto più o meno indirettamente le critiche più aspre, anche per quel che riguarda il mio aspetto ad esempio: “Ma perché non ti curi un po’ di più, ma perché non fai più la carina, ma perché non sei più accomodante, ma perché non sorridi nelle foto, ma perché qui e la etc etc” fino ad arrivare alle accuse di colpevolezza “Sei tu che ti poni così e cosà, sei tu che non vuoi, etc, etc”. Di sicuro non sono aggressiva, anzi, questo è sempre stato un problema perché evitando accuratamente di “esplodere”, spesso sono finita con l’implodere, facendomi del male inutilmente, con sensi di colpa infiniti e atteggiamenti autodistruttivi. Ora mi sono proprio rotta, degli altri, delle altre, ma finanche di me. Ed è una liberazione, come dire mo’ basta! Non mi fregate più e non me ne frega più niente.
Grazie comunque Celeste, sei gentilissima :-)
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Celeste »

Figurati, è l'impressione che traggo leggendoti :)
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Chiara78 »

Sono d'accordo con Miskin, secondo me le persone, uomini e donne, sono sempre state, diciamo, ben poco umane e sensibili; adesso c'è più libertà rispetto al passato, ma invece di usarla bene la si usa male, giocando a "scambiarsi i ruoli" in senso negativo; poi, che odio i ruoli precostituiti... :evil:
Ho dei parenti, uomini e donne, che si sono comportati molto, molto male nei miei confronti, quindi ho capito piuttosto presto che entrambi i sessi si possono comportare in modo spregevole e dunque mi sono liberata presto dei "luoghi comuni".
Buoni e cattivi possono avere qualsiasi sesso, nazionalità, aspetto........
ho capito che ciò che cerco nelle persone, uomini o donne che siano, sono qualità eccezionali, non nel senso di superpoteri ma nel senso che cerco di valutare e vedere le eccezionalità del singolo individuo al di là degli stereotipi. Solo chi ha coraggio di essere se stesso/a ha la possibilità di fare la differenza, naturalmente nel rispetto altrui. Così come non mi va più bene giustificare certi comportamenti perché tanto che vuoi farci “gli uomini sono così” “le donne sono cosà”. Forse dipende anche dal fatto che non mi trovo a mio agio con il binarismo maschio/femmina, fin da piccola non mi sentivo una bambina-rosa, ma allo stesso tempo non volevo essere un bambino-azzurro, non so come spiegare, l’infanzia mi permetteva quella fluidità e neutralità (quindi libertà) che poi col tempo ahimè è scomparsa, sì ok appurato che biologicamente sono nata femmina cosa vuol dire? Che devo adeguarmi con il corredo di stereotipi che si addice alla donna, fosse anche alla donna moderna? No, grazie. E no caro mio/cara mia, tu sei tu e io sono io e non c’è storia che tenga. Siamo egualmente responsabili di ogni nostro singolo comportamento o atteggiamento. E per la cronaca è dalle donne che ricevo e ho ricevuto più o meno indirettamente le critiche più aspre, anche per quel che riguarda il mio aspetto ad esempio: “Ma perché non ti curi un po’ di più, ma perché non fai più la carina, ma perché non sei più accomodante, ma perché non sorridi nelle foto, ma perché qui e la etc etc” fino ad arrivare alle accuse di colpevolezza “Sei tu che ti poni così e cosà, sei tu che non vuoi, etc, etc”. Di sicuro non sono aggressiva, anzi, questo è sempre stato un problema perché evitando accuratamente di “esplodere”, spesso sono finita con l’implodere, facendomi del male inutilmente, con sensi di colpa infiniti e atteggiamenti autodistruttivi. Ora mi sono proprio rotta, degli altri, delle altre, ma finanche di me. Ed è una liberazione, come dire mo’ basta! Non mi fregate più e non me ne frega più niente.
Quoto, infatti di amici ne ho pochi proprio perchè è difficile trovare chi ascolta se stesso e non la massa, ma io con chi ragiona per luoghi comuni senza nemmeno pensare se davvero fanno per sè, senza pensarci, non riesco a stare.
Personalmente ho diversi comportamenti che notoriamente sono appannaggio dei maschi, ma non mi interessa: non ho problemi a definirmi una ragazza perchè biologicamente sono tale, e per me finiscono qui il "maschile" e il "femminile"; per il resto siamo tutti persone, ognuna con il proprio modo di essere e di agire, al di là degli stereotipi.
nei momenti di maggior rabbia verso gli stereotipi mi definisco demigirl (almeno, da quando ho conosciuto il significato di questo termine qui sul forum) ma non è una definizione esatta, perchè non mi sento nemmeno in parte a disagio con la mia identità biologica: sono la società e il comportamento di certe altre persone, soprattutto donne purtroppo ( :( ) che mi fanno arrabbiare, e me ne rendo perfettamente conto.
D'altra parte, se, come spesso succede, sono le donne stesse a non volersi ribellare a certe "costrizioni", e gli uomini non vogliono smetterla di "fare i macho", beh, non cambierà mai niente :cry:
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Re: Le donne e l' asessualità

Messaggio da Yama1980 »

Una cosa però non ho mai compreso, vada per non discriminare e per avere uguali diritti tra uomo e donna (che qui ci sarebbe da aprire una lunga parentesi), cmq, mi scuso in partenza se faccio errori o non mi spiego molto correttamente ma non sto bene, ho un pò di febbre e potrei prendere qualche strafalcione.. Le donne è vero che sono viste sotto una luce di ebete senza opinioni, come un carrilon molto carino a cui dare la carica se richiesto. Non in tutti i casi ma in molti. Tuttavia se si parla di uguaglianza uomo-donna sembra che le donne non abbiamo capito bene di cosa si tratta: tento di spiegare, uguaglianza è avere le stesse possibilità, lavorative, educative, sociali, morali, ecc. e su questo qualche passo avanti è fatto. Ma non vuol dire essere generali in gonnella; per molte donne, oggi, avere un carattere forte significa essere aggressive, dare modo di pensare che ti spaccano la faccia se sgarri, questo mi dice che il "loro" modo di vedere gli uomini, così come se stesse lo rappresentano: dittatoriale, aggressivo, forte, ecc. Ma sappiamo che non è una regola assoluta essere così nel mondo maschile. Sembra che per le donne oggi il farsi valere sia enfatizzare questi comportamenti da sempre attribuiti alla categoria maschile (che poverini si ritrovano anche in una situazione esasperata di virilità che magari nemmeno cercano, gli viene attribuita, punto), molte donne pensano che per essere "considerate" debbano avere questi tratti di "virilità" o saper far tutto quello che fa a cose normali un uomo. E' qui rientriamo nell'educativo sociale, se io prendo una bambina e anzichè insegnarle a fare il punto croce le insegno a cambiare una presa elettrica, imparerà a farlo, non è una cosa che dipende dagli attributi sessuali. Viceversa, se prendo un maschietto e gli insegno a fare una torta piuttosto che a cambiare una gomma, imparerà. Solo che da secoli e secoli certe cose o materie vengono separate, bambina+ torta, maschietto+presa. Infatti pochissime donne sono elettricisti, meccanici, ecc., alcune non si avvicinano a questi luoghi poichè sanno che verrebbero discriminate o derise. Lo vediamo anche negli sport, formula 1 o calcio, le donne non avanzeranno mai a livelli destinati agli uomini. Tuttavia, detto questo, nessuno mi imoedisce, come donna, di imparare a cambiare una gomma o una presa, ma nessuno nemmeno mi costringe a trasfromarmi in super muscolo idraulico gel (il pelato della pubblicità). Accettare anche di essere una donna con più limiti fisici rispetto ad un uomo non mi crea problemi, posso fare boxe, ma un mio destro difficilmente avrà l'effetto ti spiezzo in due, e va bene, siamo diversi anche fisicamente. Così come posso imparare a cambiare una marmitta e tornare a casa con le mani nere, ma questo comunque non mi renderà più simile a un uomo, mi darà solo la possibilità di fare un mestiere da tempo dedicato ai maschi. Personalmente lo trovo anche giusto, lasciamo anche un pò di ruoli perchè no, a me di sdraiarmi sotto una macchina non mi interessa, così come a molti uomini non interessa diventare una che fa unghie ricostruite. L'importante alla fine è avere ognuno il diritto di dire ciò che pensa, e questo lo abbiamo, tutti, quindi ognuno faccia quello che vuole. Alcuni migliori cuochi del mondo sono uomini.. una volta solo le donne cucinavano.. però alcune cose sono precluse e basta, è così da secoli e penso che poco cambierà, accettare anche i propri limiti è segno di intelligenza.
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