Defiizione di assessualità

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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nightrider
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Defiizione di assessualità

Messaggio da nightrider »

Man mano che mi addentro in questo nuovo mondo, del quale sento di far parte, mi rendo conto di alcune lacune e contraddizioni nelle terminologie e nella personalità di chi ne fa parte.
Come ho scritto nella presentazione sto studiando psicologia, e sebbene sia solo alla fine del primo anno, ho studiato da autodidatta per molto tempo. Questo non fa certo di me uno psicologo o un esperto. Ma non sono a digiuno della materia.
Inoltre ho anche studiato filosofia, quindi, pur riconoscendo di essere un rompipalle di prima categoria, non riesco a non lanciare un argomento di discussione riguardante la coerenza e la proprietà d'utilizzo di alcuni termini.

Innanzitutto il termine asessuale. Che dovrebbe designare, appunto, solo coloro che non provano desiderio sessuale. Per ciò tutta la zona grigia, che invece può provarne, dovrebbe essere riportata nella sfera della sessualità.
Il secondo punto che mi è saltato subito all'occhio è la catalogazione dell'asessualismo tra gli orientamenti sessuali. Passi per l'asessuale "puro" (che ha, quindi, una totale assenza di desiderio sessuali), ma per il resto della popolazione asessuale, non si può parlare di orientamento sessuale, per quale si intende la direzione dei propri interessi sessuali nei confronti di soggetti appartenenti allo stesso sesso o ad entrambi i sessi contemporaneamente.

Si tratta, invece, di un diverso comportamento sessuale all'interno dell'attuale classificazione (etero, gay, bi) e a questi trasversale. Il perché di questo diverso comportamento, inoltre, a differenza degli orientamenti veri e propri, potrebbe essere dato da diversità nella secrezione ormonale, ma non sono da escludere, a mio avviso, neppure motivi dovuti a organizzazioni psicologiche particolari. Questo, ovviamente, non significa essere "malati", sia chiaro. Significa solo essere "neutramente" particolari. In fondo, essere unici non significa proprio questo? Essere particolari?

Per ciò, perché affibbiarsi l'etichetta di asessuali, quando in realtà, da quel che ho capito, il più delle volte esiste un desiderio e un comportamento sessuale che, nell'atto specifico, rientra nella normalità, mentre cambiano solo le condizioni di arousal, che si verifica con modalità e intensità diverse dalla cosiddetta "norma"?

Scusate la pignoleria :oops:

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The Wayward Fox
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Re: Defiizione di assessualità

Messaggio da The Wayward Fox »

Prima di tutto è bene che ti esponga la filosofia di AVEN: le etichette non sono un modo per categorizzare la popolazione, ma uno strumento per aiutare l'individuo a esplicare caratteristiche proprie. È il motivo per il quale si incentiva la gente all'autoidentificazione, invece di far loro esporre la situazione attuale e incollare loro un termine addosso.
La nostra comunità fa una distinzione fondamentale tra attrazione e desiderio sessuale: la prima è l'attrattiva sessuale che un soggetto può esercitare su di noi, il secondo designa la libido. Se una persona possiede una libido, ma non prova attrazione sessuale né desidera la sessualità di coppia, ha tutto il diritto di definirsi asessuale esattamente quanto un non-libidoista (una persona priva di libido). Soprattutto mi sembra fondamentale specificarlo se si fa parte della schiera dei repulsi, ovvero di coloro che non desiderano avere rapporti: un eventuale partner sessuale potrebbe non essere d'accordo.
Che poi ci sia anche gli indifferenti, disposti a scendere a compromessi con il partner, è un'altra storia: con tutta probabilità, se dipendesse dal soggetto in questione, l'elemento sessuale potrebbe essere del tutto accantonato in favore di altre attività. Il fatto di andare incontro ai bisogni del proprio partner non rende la persona meno asessuale di chi non lo fa.
Non è meno asessuale degli altri nemmeno chi si masturba: ognuno di noi vive l'autoerotismo in maniera diversa, e le motivazioni possono essere le più svariate: alleviare lo stress, necessità fisiologiche, facilitare il sonno. Ma soprattutto, l'autoerotismo non compromette l'asessualità dell'individuo perché quell'alfa privativo è stato ricalcato sugli altri termini esistenti (etero/omo/bi/pansessuale) che fanno riferimento al genere della persona da cui si è sessualmente attratti. E così come eterosessualità non significa "altra sessualità", il termine asessualità non significa esserne privi. Inoltre, se l'autoerotismo fosse parte fondamentale nella definizione degli orientamenti, con tutta probabilità assisteremmo a una spaventosa decimazione degli etero!
L'ipotesi che gli asessuali con una libido possano avere disfunzioni ormonali non sei il primo ad avanzarla, ma ti posso assicurare che la stragrande maggioranza di loro ha fatto i dovuti controlli e i loro livelli ormonali sono risultati nella norma.
Concludo il discorso sull'asessualità specificando che qui su AVEN sconsigliamo quello che definiamo "elitarismo asessuale": non esistono asessuali più puri di altri. Come puoi vedere, ne esistono solo tipi diversi.
Passiamo invece all'area grigia. Noi non riteniamo la sessualità e l'asessualità due sfere separate. Al contrario, noi sosteniamo che lo spettro della sessualità sia continuo. A un estremo ci sono i sessuali, definiti dal bianco; a un altro gli asessuali, indicati dal nero. Nel mezzo, nella cosiddetta zona grigia, ci sono tutti coloro che non si identificano né come pienamente sessuali né come pienamente asessuali. Perché fanno della comunità asessuale, allora? Be', è facile: non tutti vivono la sessualità nello stesso modo. Io, per esempio, sono demisessuale, quindi appartengo all'area grigia. Nel mio modo di vivere l'attrazione mi sento molto più vicina al mondo asessuale che a quello sessuale, ed è il motivo principale per cui frequento la comunità. Sicuramente c'è anche chi, diversamente da me, si sente più affine al mondo sessuale. Tutto dipende da come si è fatti: l'area grigia vanta una foltissima varietà di individui, e AVEN si propone di accogliere anche gli esponenti di quest'ultima.
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nightrider
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Re: Defiizione di assessualità

Messaggio da nightrider »

Grazie delle delucidazioni. Sono perfettamente d'accordo nell'evitare di adottare etichette per categorizzare la popolazione. Però nel tuo profilo leggo "Orientamento: demisessuale, genere: genderqueer/pangender". Per ciò ognuno tende ad identificarsi, volente o nolente, in determinate categorie. E' nella natura umana. Questo non significa essere un'etichetta, ovviamente. Significa bisogno di riconoscimento. Ovviamente tu sei molto di più di quelle etichette. Ma leggendo ho già un'idea di chi ho di fronte (o meglio, io no perché, aldilà dell'etimo, di quelle parole non conosco il vero significato).

Inoltre, a mio avviso, non si può parlare di attrazione senza desiderio in quanto la prima rappresenta il fattore scatenante e incanalante della seconda. Se c'è attrazione sessuale c'è libido. Semplicemente la sua manifestazione avviene secondo fattori e modalità diverse rispetto alla cosiddetta norma.

Allo stesso modo, nel momento in cui c'è attrazione sessuale, non si può parlare di asessualità. Se ne può parlare solo qualora non ci sia alcuna attrattiva nel sesso e non si abbia alcuna volontà di farlo.
Se, in questo caso, si decide, contro la propria volontà, di accontentare comunque il partner, l'atto sessuale in sé, come hai scritto, non rompe lo schema. Ma se, come ho letto curiosando in giro, il desiderio sessuale è presente ma le modalità della sua manifestazione o la sua intensità sono diverse dalla norma, a mio avviso, non si può parlare di asessualità.

Il discorso sarebbe molto più lungo, ma non voglio tediarvi ulteriormente.

Ad ogni modo se sono sembrato un maestrino pedante, me ne scuso. Non è mio intento insegnare niente a nessuno. Ma, ho bisogno di capire fino in fondo.

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Re: Defiizione di assessualità

Messaggio da The Wayward Fox »

Attenzione: non ho detto che bisogna del tutto evitare di usare le etichette, ma di non considerarle categorie chiuse ed elitarie. Nel mio caso, autodefinirmi demisessuale e genderqueer mi aiuta a esprimere una parte di me a cui attribuisco al momento una grande importanza; ma avrei potuto tranquillamente scegliere di non definirmi.
Secondariamente, nessuno ha mai parlato di asessuali che provano attrazione sessuale. Anzi, quest'ultima è proprio una delle poche discriminanti fondamentali che distinguono un asessuale da un sessuale.
Non so cosa dire riguardo ai post di cui parli: a quali discussioni fai riferimento, nello specifico? È possibile comunque che tu possa essere incappato nei post di noi grigi senza averci fatto caso, le discussioni qui non sono riservate ai soli asessuali. Io partecipo il più possibile pur essendo demisessuale ;D
Ah, se vuoi erudirti sul significato delle terminologie che usiamo qui su AVEN, ti consiglio di consultare i seguenti topic qui, qui, qui e anche qui.
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Re: Defiizione di assessualità

Messaggio da SilverKitsune »

In realtà è possibile avere attrazione sessuale senza desiderio sessuale. Una parte delle persone che si identificano come grey-A prova esattamente questo: pur sentendosi sessualmente attratti da altri, non provano desiderio, e quindi sono "funzionalmente asessuali" (termine che non si usa più da qualche tempo, credo, comunque indica che si comportano come individui asessuali, pur non essendo asessuali essi stessi).
Quando c'è attrazione sessuale, ovviamente, non si parla di asessualità. Ci sono però motivazioni che non hanno nulla a che vedere col desiderio, e possono sempre portare un asessuale a fare sesso, ad esempio accontentare il partner o avere figli. Se il desiderio sessuale si manifesta, ma in maniera diversa dalla norma, solitamente il soggetto si identificherà come grey-A, non come asessuale.
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Re: Defiizione di assessualità

Messaggio da Sidhe »

nightrider ha scritto: Inoltre, a mio avviso, non si può parlare di attrazione senza desiderio in quanto la prima rappresenta il fattore scatenante e incanalante della seconda. Se c'è attrazione sessuale c'è libido. Semplicemente la sua manifestazione avviene secondo fattori e modalità diverse rispetto alla cosiddetta norma.
Si stava dicendo l'opposto: un asessuale puo' avere libido, ma non prova attrazione. Questo mi fa pensare che l'attrazione non sia il fattore scatenante della libido, altrimenti un uomo gay che naufragasse su un'isola di sole donne non proverebbe mai libido, nemmeno per fare da se'.
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Re: Defiizione di assessualità

Messaggio da ithaca »

Scusami se noto l'ironia della situazione quando qualcuno che non conosce termini e definizioni arriva a dirci cosa dovremmo o non dovremmo fare, e come dovremmo o non dovremmo considerare l'asessualità. Ci sono molte interessanti letture da fare, scientifiche e non, prima di aprire una discussione del genere (se vuoi essere preso sul serio, almeno).

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Re: Defiizione di assessualità

Messaggio da SilverKitsune »

ithaca ha scritto:Scusami se noto l'ironia della situazione quando qualcuno che non conosce termini e definizioni arriva a dirci cosa dovremmo o non dovremmo fare, e come dovremmo o non dovremmo considerare l'asessualità. Ci sono molte interessanti letture da fare, scientifiche e non, prima di aprire una discussione del genere (se vuoi essere preso sul serio, almeno).
Io personalmente l'ho preso sul serio... nightrider non è molto informato, forse, ma mi pare che non sia un troll, probabilmente è solo confuso nei riguardi della terminologia che usiamo. Per un utente nuovo, è perfettamente normale, vasto com'è il nostro lessico ;)
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