Asuka ha scritto:ps. x Kit: kit oggi io e il mio ragazzo siamo andati al Politecnico x parlare con un prof di architettura....ok che era la sede di Bovisa e x antonomasia + "allegra" ma sembra un parco giochi quel posto, tutti che disegnano, modellini, gessetti, ritagli...e dei mega ambienti enormi con tanto di poltroncine nelle aree relax davanti alle macchinette.....vi trattate bene voi ingegneri-architetti XD Ti ho pensata ihihi
La mia sede è letteralmente un bugigattolo grigio che non ha assolutamente niente di speciale. Le poltrone non le vediamo neanche col binocolo, semmai ci sono le panchine nei prati, e neanche tante. Le macchinette sono note per i loro molteplici giorni fuori servizio e i loro resti mai giusti... non fare di tutta l'erba un fascio, ti garantisco che non è così per tutti.
The Waiting Fox ha scritto:Quando mio fratello ha cominciato a frequentare le scuole primarie e ho dato un'occhiata ai loro libri di testo sono rimasta a bocca aperta. Insomma, io sono arrivata a studiare il secondo dopoguerra a undici anni, e i ragazzini di oggi arrivano fino ai romani? Non è meglio sensibilizzarli su questi temi fin da piccoli? Come spieghi loro, per esempio, perché è stata istituita la Giornata della Memoria?
Quello succede perché hanno riformato la scuola primaria: prima si faceva tutta la storia alle elementari e dopo si riaffrontava per intero alle medie, mentre ora si arriva fino ai Romani alle elementari e poi si riparte da lì (senza rifare la storia precedente) alle medie. Che secondo me è una gran bella trovata, perché oggettivamente i dinosauri sono bellini ma non insegnano tanto quanto insegnano i periodi storici recenti.
Per il resto, innanzitutto io sarei molto favorevole a inserire dei corsi a scelta anche alle superiori, ma fare anche sì che la scelta non sia vincolante. Tipo, una persona potrebbe prendere una materia in un certo anno, poi decidere che non è la materia che vuole studiare, e seguire corsi diversi l'anno dopo. Risolverebbe tantissimo malcontento studentesco, ci sarebbero meno debiti, e soprattutto nessuno dovrebbe sorbirsi lo strazio di fare tante cose all'acqua di rose piuttosto che fare poche cose bene. Io ho dovuto studiare biologia, chimica e fisica alle superiori come scienze, e non ho fatto bene nessuna di esse perché al massimo venivano dedicati due anni ciascuna, con due ore a settimana per la materia. Due ore. Avessi potuto scegliere, avrei deciso di studiarne una sola delle tre e farla bene! Il problema storico dell'Italia è che ha un tipo di sapere troppo generalizzato... me ne rendo conto perfino all'università, che per carità, mi piace la maggior parte delle materie che studio, ma certe non c'entrano proprio niente col tipo d'indirizzo che sto studiando: cosa mi rappresenta, in virtù di futuro ingegnere informatico, un esame sull'ottica? E uno sulla statistica?
Per rispondere invece a cosa ne penso delle materie umanistiche, diciamo che non vedo di buon occhio gli studi avanzati di materie letterarie, non nel senso che non mi piacciano (per carità, libri e filosofia "la morte mia"! Che dalle mie parti si usa per indicare un qualcosa che piace molto
![Mr. Green :mrgreen:](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
) quanto per il fatto che non forniscono un sapere pratico, un know-how. La mia posizione già cambia nei confronti di facoltà come psicologia e giurisprudenza - oddio, sull'utilità degli psicologi si potrebbe discutere per cent'anni, ma sull'utilità degli avvocati c'è poco da sindacare - perché ho una "filosofia dell'utile" che mi porta a essere DECISAMENTE parziale verso tutti i tipi di studio che portano a sbocchi professionali utili alla collettività, e non riesco a vedere utilità nello studiare lettere, per esempio. Va detto che in ogni caso non sono mai studi che abolirei, perché ancor prima di guardare all'utile credo sia importante concentrarsi sulle aspirazioni del singolo individuo, e se una persona vuole studiare lettere è giusto che lo Stato glielo consenta.