I rapporti umani sono sottovalutati?

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SilverKitsune
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I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da SilverKitsune »

Riflessione seria: il significato dell'amicizia e della coppia, a livello "universal"-sociale, è cambiato visibilmente negli ultimi anni - perlomeno, io questo cambiamento l'ho percepito parecchio.
Avete mai avuto l'impressione che si dia, in generale, poca importanza ai rapporti umani? Non parlo dei vostri rapporti personali, parlo dei rapporti umani in generale: come sono considerati dalla collettività e dalla società nel suo insieme, e anche come sono considerati all'interno dei sottogruppi sociali (esempio: coetanei, generazione precedente).
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The Wayward Fox
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da The Wayward Fox »

Impulsivamente mi verrebbe da rispondere di sì. Non sono la persona più sociale di questo mondo, quindi gran parte di quel che affermo deriva, più che da esperienze personali, da ciò che ho potuto osservare nel corso degli anni. Ma sono assolutamente convinta che una fetta non indifferente di persone attribuisca ai rapporti umani sempre meno importanza.
I rapporti familiari hanno subito una deviazione di rotta simile alla condizione della donna nella letteratura: prima idealizzati, poi bistrattati. Mio padre proviene da un ambiente in cui persisteva il modello della famiglia patriarcale (più nuclei familiari che vivevano assieme, la figura maschile più anziana come punto di riferimento, ecc.) e si nota davvero tanto come l'importanza attribuita al legame di sangue sia esagerata. Ma la situazione che mi vedo intorno non è migliore: tra educatori perennemente ancorati all'isola di Peter Pan e adolescenti spinti a imbastire guerre coi genitori, tanto per citare due casi diffusi, il numero di famiglie disfunzionali cresce. Che il legame familiare perda la sua importanza tradizionale, quindi, a me pare una conseguenza logica.
Amicizia e amore, poi, corrono lungo lo stesso binario: si viene traditi e ci si sente feriti a tal punto da decidere di non degnare più nessuno della propria fiducia. Cito i casi di mia madre e mio fratello, che, avendo avuto esperienze poco piacevoli, non fanno che ripetermi quando affezionarsi a qualcuno sia errato, che la fiducia riposta in qualcuno verrà tradita senza ombra di dubbio e che bisogna imparare a non dipendere da nessuno. La società contribuisce a tutto questo vendendo un'idea preconfezionata di amicizia e amore, schematizzando i rapporti e modellando la testa di chi è sottoposto a questo martellamento. La persona in questione continuerà a cercare rapporti perfetti, idealizzati, vedendo ovviamente le proprie aspettative deluse.
Lo sminuimento dei rapporti umani, le certezze che crollano, un individualismo estremo che permea l'epoca attuale sono gli ingredienti essenziali, secondo me, che portano quindi a sottovalutare i rapporti umani e a privilegiare questo atteggiamento da lupi solitari che, per carità, sarà congeniale ad alcuni, ma certo non si adatta a tutti. Ho visto molte persone affermare stoicamente di aver imparato a essere indipendenti nascondendo la propria solitudine dietro una maschera di apparenza.
Ah, ci tengo a precisare che il mio è un discorso generico: lo so che esistono famiglie, amici, coppie che hanno splendidi legami ;D
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Nemesi
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Nemesi »

SilverKitsune ha scritto:Riflessione seria: il significato dell'amicizia e della coppia, a livello "universal"-sociale, è cambiato visibilmente negli ultimi anni - perlomeno, io questo cambiamento l'ho percepito parecchio.
Avete mai avuto l'impressione che si dia, in generale, poca importanza ai rapporti umani? Non parlo dei vostri rapporti personali, parlo dei rapporti umani in generale: come sono considerati dalla collettività e dalla società nel suo insieme, e anche come sono considerati all'interno dei sottogruppi sociali (esempio: coetanei, generazione precedente).
Sì, ho decisamente avuto questa impressione. Credo di aver cominciato a rifletterci nell'adolescenza, confrontando quello che vedevo fra le mura domestiche e quello che vedevo altrove. Più precisamente, nella mia famiglia vedevo che ogni singola cosa doveva basarsi sulla fiducia reciproca, mentre fuori ci si parlava alle spalle, tradiva ecc... come se nulla fosse. Poi, per quanto riguarda le amicizie, "credo di aver capito" (visto che io di amici veri ne ho una sola, e non ci esco spesso) che alla maggioranza importi soltanto avere un insieme di persone con cui andare a divertirsi, e non si cura più di tanto di approfondire la conoscenza con queste persone... Sembra che i legami si basino esclusivamente sulla simpatia, e non sulla fiducia o su delle passioni comuni da coltivare insieme... Mi sembra sempre che la gente preferisca l'uovo oggi, il divertimento immediato, alla costruzione di rapporti di amicizia solidi in cui ci si dice tutto apertamente, come se a nessuno importasse più la vicinanza di chi è affine moralmente, e forse è proprio così, perché la maggioranza è amorale e quindi non interessata a questo tipo di affinità.
Idem per le relazioni romantiche, l'impegno suona quasi come un disonore fino ad una certa età, a cui magicamente "bisogna" cambiare e quindi ci si comporta come se si fosse diventate improvvisamene persone serissime, salvo poi essere se stessi sotto banco (vedi tradimenti ripetuti o amanti fisse).
In definitiva, per adattarmi ad una società del genere rimanendo però me stessa, sono diventata l'amica di tutti e di nessuno, piena di conoscenti simpatici (pochi antipatici che più che altro ignoro), anche se alcuni, proprio per la loro definizione di amicizia, sono convinti di essere miei amici. E così va bene, ci si dice le stupidaggini, si ride insieme, si parla un po' dell'università, ma con loro non cerco altro. La fiducia la do solo (lasciando perdere alcuni consanguinei) alla mia migliore amica e al mio amico Aspie, perché non sono abituati a dare giudizi a chi non conoscono e a basare i rapporti umani sulle cavolate dette insieme.
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Asuka
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Asuka »

QUOTO THE WAITING FOX E NEMESI
la penso esattamente cm loro
ma poi ho notato che quando si tende ad alzare la conversazione cn le persone...a nessuno frega + di tanto di costruire una famiglia o cmq un mondo di affetti nel futuro, tutti sn focalizzati sulla loro individualità...
e la storia degli amici...beh diciamo che, sarà che sn crescita in una città di pettegoli, ma nn ci ho mai creduto minimamente. Certe mie amiche spacciavano l'amicizia come sorellanza, le amiche sn sacre e bla bla bla....poi si sparlavano dietro..davvero in modo cattivo....
ecco io nn sn mai stata così e sopratt io nn ho mai creduto nell'amicizia sorellanza xkè io di fratelli ne ho ben 2 e mi avanzano, nn mi servono altri!
Infatti ho solo 1 vera migliore amica, che sì, la considero cm una sorella MAGGIORE xkè è + grande, ma è la mia fotocopia di sensibilità, mi vuole un bene dell'anima e abbiamo 1 amicizia del tutto sincera e disinteressata e siamo cresciute insieme (siamo vicine d casa...)
Ma esternamente a qst rapporto vedo cm tutti fingono di avere mille amici del cuore quando in realtà sn MOOOLTO + soli di me

lo so kit che nn dobbiamo parlare della nostra esperienza personale ma è anche attraverso quella che ho analizzato la vita!
Tutti pensano ai soldi, alla carriera, all avere successo...e l'amore x le persone passa in ultima posizione...anzi PEGGIO dicono che vogliono l'amore ma in realtà vogliono solo un cagnolino che li assecondi in tutto

Ho anche visto come l'amore vero sia un'eccezione, che molti nn sappiano nemmeno cosa significa
Perchè quasi nessuno pensa che qnd si sarà + grandi si sopravviverà anche con il mondo degli affetti, nn solo con i soldi!
Diciamo che vedo la gente poco lungimirante ma come dice waiting fox, c sn molte eccezioni x fortuna! :)

sulla storia che il modello di famiglia è cambiata da gigafamiglia allargata a quella nucleare di ora...beh ho appena studiato antropologia giuridica e si parlava anche di questo....nn pensate che prima ci fosse + amore...prima l'unione di una coppia era un accordo fra famiglie, e la coppia nn stava in piedi necessariamente x amore, ma x mandare avanti la stirpe, era 1 patto di buona convivenza e di filiazione e di reciproco sostegno, morale e patrimoniale....quindi nn è che prima era molto emglio di ora XD prima si dava + importanza ai legami familiari, è vero, ma era anche molto asfissiante!
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da SilverKitsune »

Immaginavo di ricevere delle risposte del genere... e mi rende felice leggerne di ben argomentate!
Ci sono degli estratti in particolare nei quali rivedo anche la mia esperienza. Per esempio, quando The Waiting Fox ha affermato di sentirsi più distaccat* che in passato proprio per il generale andazzo delle relazioni interpersonali: mi è successo più o meno lo stesso. Un tempo davo un valore immenso all'amicizia, ma ora come ora mi è passata anche la voglia di crearmi amicizie nuove o approfondire quelle che ho già (che pure sono soddisfacenti o più che soddisfacenti).
Comunque, al di là dell'esperienza personale, devo quotare Nemesi su "l'uovo oggi" :mrgreen: Anche io ho la stessa impressione, l'impressione che tanto in amore quanto in amicizia (e forse anche tra parenti) si guardi più alla spensieratezza e al divertimento che all'importanza e alla durevolezza del rapporto. Come se il legame umano di fondo esistesse in funzione del divertimento, anziché il contrario.
Ah, fanno eccezione i legami familiari: lì penso che ci siano più opposti che vie di mezzo, ossia famiglie di figli viziati e ingrati e famiglie completamente sconquassate o da separazioni o per altre ragioni... sorvoliamo, và :lol:
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Chiara78 »

Credo che alla maggioranza importi soltanto avere un insieme di persone con cui andare a divertirsi, e non si cura più di tanto di approfondire la conoscenza con queste persone... Sembra che i legami si basino esclusivamente sulla simpatia, e non sulla fiducia o su delle passioni comuni da coltivare insieme... Mi sembra sempre che la gente preferisca l'uovo oggi, il divertimento immediato, alla costruzione di rapporti di amicizia solidi in cui ci si dice tutto apertamente, come se a nessuno importasse più la vicinanza di chi è affine moralmente, e forse è proprio così, perché la maggioranza è amorale e quindi non interessata a questo tipo di affinità.
Idem per le relazioni romantiche, l'impegno suona quasi come un disonore fino ad una certa età, a cui magicamente "bisogna" cambiare e quindi ci si comporta come se si fosse diventate improvvisamene persone serissime, salvo poi essere se stessi sotto banco (vedi tradimenti ripetuti o amanti fisse).
Quoto.
E invece, spesso, purtroppo, i legami familiari sono considerati "sacri" e i familiari, in quanto tali, possono fare quello che vogliono, in pratica, anche comportarsi molto male... spesso non vengono messi al bando.
Inutile dire che non sono d'accordo (non per niente uno dei motti che condivido è "chi è amico di tutti non è amico di nessuno"); ho pochissimi veri amici, qualche buon conoscente e con alcuni parenti vado veramente d'accordo, ma altri li ho letteralmente mandati a quel paese.
L'importante, secondo me, è trovare persone con cui costruire un rapporti basato su affinità, fiducia e rispetto, senza dar retta ai legami di sangue (poi se si hanno dei bravi parenti bene, altri menti ciao ciao)... è difficile ma non impossibile.
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Asuka »

quotissimo chiara :)
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da SilverKitsune »

Chiara78 ha scritto:Quoto.
E invece, spesso, purtroppo, i legami familiari sono considerati "sacri" e i familiari, in quanto tali, possono fare quello che vogliono, in pratica, anche comportarsi molto male... spesso non vengono messi al bando.
Inutile dire che non sono d'accordo (non per niente uno dei motti che condivido è "chi è amico di tutti non è amico di nessuno")
Eh, secondo me i legami familiari sono gli unici a poter essere considerati, in alcuni casi, sopravvalutati... ci sono pure tante famiglie allo scatafascio che non danno per niente importanza neanche alla funzione educativa che i genitori dovrebbero avere (e questo secondo me è sbagliato) ma pure tante altre famiglie che impongono aspettative assurde ai figli o vorrebbero avere figli perfetti e cose del genere, che è egualmente sbagliato.
Quoto anch'io la parte degli amici: chi di amici ne ha tanti, per forza di cose non è amico di tutti allo stesso modo ;)
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Chiara78 »

Eh, secondo me i legami familiari sono gli unici a poter essere considerati, in alcuni casi, sopravvalutati... ci sono pure tante famiglie allo scatafascio che non danno per niente importanza neanche alla funzione educativa che i genitori dovrebbero avere (e questo secondo me è sbagliato) ma pure tante altre famiglie che impongono aspettative assurde ai figli o vorrebbero avere figli perfetti e cose del genere, che è egualmente sbagliato.
Verissimo... spesso poi alle aspettative dei genitori si aggiungono anche quelle dei vari parenti, sempre autorizzati a mettere becco in quanto tali.
Ho vissuto una situazione così e vi posso assicurare che è tremenda... meno male che ora le cose sono cambiate!
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da SilverKitsune »

Chiara78 ha scritto:Verissimo... spesso poi alle aspettative dei genitori si aggiungono anche quelle dei vari parenti, sempre autorizzati a mettere becco in quanto tali.
Ho vissuto una situazione così e vi posso assicurare che è tremenda... meno male che ora le cose sono cambiate!
Mi trovassi io in una situazione del genere, non saprei che pesci prendere :roll:
A prescindere dal grado di parentela o non parentela, uno dovrebbe capire che ciascuna persona ha bisogno di una cosa chiamata "spazio personale" e che non tutti sono poi così inclini a raccontare i fatti propri ai quattro venti, oltre a mostrarsi carini e affettuosi... che poi, quanto vale una persona carina e affettuosa "per circostanza"? Non è forse meglio che non sia costretta a fingere, anche qualora ciò comporti un cambio nel suo atteggiamento?
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da klizia »

Anche io ho notato un certo cambiamento nei rapporti e nel modo di concepirli, soprattutto negli ultimi anni. Più che svalutati i rapporti mi sembra che si sia ridimensionata molto l'obbligatorietà dell'averli e coltivarli e, di conseguenza, si abbia la tendenza a concentrarsi su pochi rapporti, che si ritengono veri piuttosto che collezionarne tantissimi che possono invece rivelarsi superficiali. Questo, credo, perchè abbiamo meno tempo da una parte e più modi, dall'altra parte, di coltivare i nostri interessi senza per forza doverci rivolgere agli altri (anche grazie alla tecnologia siamo più indipendenti per giochi, film e altri passatempi che una volta erano occasioni di aggregazione).
Penso che capiti soprattutto con gli amici ma anche tra familiari; questo, secondo me, ha portato a dare più valore alla sfera individuale e ad accettare con sempre più fatica intromissioni esterne, invadenza nella propria privacy, obblighi sociali e doveri nei confronti di persone che non sentiamo tanto vicine da coinvolgere nella nostra vita.
Una volta, per esempio, se decidevi di allontanare un parente- anche stretto- perchè si era comportato male o perchè non condividevi quello che faceva potevi passare per un senza-valori che non crede nella famiglia perchè la famiglia è sacra e il sangue viene prima di tutto e bla bla bla... Ora quanta gente conosciamo che non ha più contatti con i parenti che non gli piacciono e che si limita a coltivare i rapporti solo con quei membri della famiglia che sente davvero vicini? Io ne conosco tantissimi.
Lo stesso per gli amici: prima era quasi un obbligo avere tanti amici, uscire in comitive enormi, invitare alle feste di compleanno l'intera classe e avere tante cerchie da frequentare assiduamente... Se avevi pochi amici o eri solitario passavi per sfigato, asociale, problematico. Ora invece noto che molti ragazzi, anche giovani, non hanno problemi ad ammettere di avere pochi amici o di uscire in piccoli gruppi con persone con cui davvero condividono qualcosa.
Anche per le coppie ho notato la stessa cosa: oggi ci sono molte persone che ammettono tranquillamente che la carriera viene prima del loro rapporto, che non vogliono generare bambini perchè preferiscono dedicare il tempo ai propri interessi culturali, al lavoro, ai viaggi ecc... Una volta queste persone sarebbero state giudicate malissimo quindi, magari, lo pensavano ma non lo dicevano apertamente, invece oggi sentiamo spesso discorsi simili da parte di giovani coppie e chi storce il naso passa per una persona arretrata (come per esempio mio zio che, domenica scorsa, si è intromesso nella mia vita personale sostenendo che sono una cattiva fidanzata perchè non passo il mio tempo a sfornare torte e bambini per il mio compagno... mia madre e mia zia se lo stavano mangiando vivo! :D ).

Questo forse genera più solitudine e meno occasioni di contatto sociale ma è vero anche che c'è più schiettezza e meno ipocrisia. Se, per esempio, una persona che so avere pochi amici e poche relazioni si ostina a essere mia amica posso pensare che è sincera.
Personalmente non penso che nessuno possa essere mai indipendente dal genere umano al 100%, ci sarà sempre bisogno di interazione con gli altri, ma non rimpiango le piccole comunità di paese dove tutti erano solidali e uniti perchè il prezzo da pagare in termini di privacy e libertà era troppo alto (in alcune famiglie o in alcuni piccoli paesi accade tutt'ora).
Tra l'essere eremita e dover coltivare relazioni con tutti quelli che conosci esistono molte vie di mezzo, l'importante è trovare un proprio equilibrio anche se chi vuole criticarti ed essere invadente trova il modo di criticare e invadere pure quando non gli dai confidenza!

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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Chiara78 »

Una volta, per esempio, se decidevi di allontanare un parente- anche stretto- perchè si era comportato male o perchè non condividevi quello che faceva potevi passare per un senza-valori che non crede nella famiglia perchè la famiglia è sacra e il sangue viene prima di tutto e bla bla bla... Ora quanta gente conosciamo che non ha più contatti con i parenti che non gli piacciono e che si limita a coltivare i rapporti solo con quei membri della famiglia che sente davvero vicini? Io ne conosco tantissimi.
Io conosco solo me stessa e mio marito.
Per il resto, mi guardano sempre con un po' di stupore quando dico che sia io che lui abbiamo allontanato un bel po' di parenti che si sono comportati davvero male, così come vedo che per paura della solitudine molta gente si accontenta di amicizie/amori non adatti.
Ma se tu vedi una realtà diversa, ne sono contenta: vuol dire che esistono più persone con una mentalità aperta di quello che credevo (anche se io ne conosco davvero poche).

Kitsune, hai perfettamente ragione, ma quelli che se ne rendono conto sono pochissimi
:(
Ultima modifica di Chiara78 il gio feb 28, 2013 2:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da SilverKitsune »

Interessante riflessione, klizia :)
In effetti, per quanto i rapporti umani si siano "allentati" notevolmente nel corso degli anni (perlomeno a quanto ho potuto constatare), è indubbio che ci sia molta più libertà nel gestirli, e molti meno pregiudizi nei confronti delle persone poco sociali. O meglio, in diversi ambienti sono ancora considerate persone "sfigate", ma almeno lo stereotipo del senza-amici-e-senza-partner non è più uno stereotipo negativo.
Non avevo pensato all'"altra faccia della medaglia"... ottimo spunto ;)
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Nemesi »

Mah, senza partner sono d'accordo, ma senza amici... io devo ancora conoscere qualcuno che non additi come "sfigato" uno che è senza amici. Ma siccome voi mi state dicendo che qualcuno così esiste, non vedo l'ora di conoscerlo! :mrgreen:
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Re: I rapporti umani sono sottovalutati?

Messaggio da Asuka »

a me piace molto la riflessione di klizia ma nn posso che dire MEGLIO COSì
A me le feste d compleanno d classe, l'idea d uscire SOLO in mega gruppo o preggio in uscite d + coppie, il pensiero che devi stare attaccato al tel tutti i giorni a sentire mammaà è ASFISSIANTE e lo era già qnd ero alle elementari!
Quindi a me la società nn ha cambiato, io sn + raminga degli altri x il mio carattere, ereditato dalla mia famiglia, che x quanto male se ne possa parlare, mi ha trasmesso un senso di indipendenza e autonomia enorme

Disprezzo quelli che escono solo in compagnia e nn sanno dare 1 consiglio decente ad un loro amico, nelle comitive raramente c'è intimità come in una coppia di migliori amici o amiche...le coppie che escono sempre in gruppo e nn sanno stare da sole solitamente non hanno niente da raccontarsi la sera e allora trovano diversivi...le coppie che non basano la loro famiglia sui figli sono UN ESEMPIO UMANO ENORME, perchè quelli che pensano che bisogni avere figli a ttt i costi e nn x intimo desiderio amoroso sn quelle che perdono ogni concezione di coppia + in là e (ripeto) nn sanno stare da soli faccia a faccia...quelli che nn fanno le vacanze in solitario, che nn si fanno i regali fra di loro, che nn festeggiano l'anniversario ecc ecc...VADE RETRO SATANA
E disprezzo anche quelli attaccati alle gonne di mammà e della famiglia, altri che nn sanno avere sogni propri ma cercano in ttt i modi di rientrare nello sterile e pigro nucleo familiare senza sbocciare e volare da soli

Amici si, famiglia si, coppia si ma nel modo giusto e adulto del termine!

Sul fatto invece che molti mettano al primo posto la carriera degli affetti, ne ho già parlato, qst è colpa della società...un impoverimento affettivo terribile
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