La poesia del giorno

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Messy
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Re: La poesia del giorno

Messaggio da Messy »

Vista con granello di sabbia

Lo chiamiamo granello di sabbia.
Ma lui non chiama se stesso né granello, né sabbia.
Fa a meno di nome
generale, individuale,
instabile, stabile,
scorretto o corretto.

Non gli importa del nostro sguardo, del tocco
Non si sente guardato e toccato.
E che sia caduto sul davanzale
è solo un'avventura nostra, non sua.
Per lui è come cadere su una cosa qualunque,
senza la certezza di essere già caduto
o di cadere ancora.

Dalla finestra c'è una bella vista sul lago,
ma quella vista, lei, non si vede.
Senza colore e senza forma,
senza voce, senza odore e dolore
è il suo stare in questo mondo.

Senza fondo lo stare del fondo del lago
e senza sponde quello delle sponde.
Né bagnato né asciutto quello della sua acqua.

Né al singolare né al plurale quello delle onde,
che mormorano sorde al proprio mormorio
intorno a pietre non piccole, non grandi.

E il tutto sotto un cielo per natura senza cielo,
dove il sole tramonta non tramontando affatto
e si nasconde non nascondendosi dietro una nuvola ignara.
Il vento la scompiglia senza altri motivi
se non quello di soffiare.

Passa un secondo.
Un altro secondo.
Un terzo secondo.
Ma sono solo tre secondi nostri.

Il tempo passò come un messo con una notizia urgente.
Ma è solo un paragone nostro.
Inventato il personaggio, insinuata la fretta,
e la notizia inumana.

(Wislawa Szymborska)

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Bakeneko
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Re: La poesia del giorno

Messaggio da Bakeneko »

Adoro le poesie simboliste, questa in particolare perché parla della natura come qualcosa di sacro e sembra nascondere tra i versi il segreto di tutte le cose. Mi piace perché le varie immagini non seguono un preciso ordine mentale, ma arrivano una dopo l'altra per analogia e proprio per questo esistono infinite interpretazioni. :wink:


Corrispondenze - Charles Baudelaire
La natura è un tempio dove vive colonne
lasciano a volte uscire confuse parole;
l'uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che lo osservano con sguardi familiari.

Come lunghi echi che da lontano si fondono
in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e come il chiarore,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.

Ci sono profumi come carni di bimbi,
dolci come oboi, verdi come praterie,
e altri corrotti, ricchi e trionfanti,

che hanno l'espansione delle cose infinite,
come l'ambra, il muschio, il benzoino e l'incenso,
che cantano il trasporto dello spirito e dei sensi.


Testo originale in francese:
Corrispondance - Charles Baudelaire
La Nature est un temple où de vivants piliers
Laissent parfois sortir de confuses paroles;
L'homme y passe à travers des forêts de symboles
Qui l'observent avec des regards familiers.

Comme de longs échos qui de loin se confondent
Dans une ténébreuse et profonde unité,
Vaste comme la nuit et comme la clarté,
Les parfums, les couleurs et les sons se répondent.

II est des parfums frais comme des chairs d'enfants,
Doux comme les hautbois, verts comme les prairies,
Et d'autres, corrompus, riches et triomphants,

Ayant l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens.
53x+m³=Ø

clara94
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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da clara94 »

la piu bella in assoluto che mi emoziona veramente tanto e se QUESTO E UN UOMO DI PRIMO LEVI FA COSI.. voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici considerate se cuesto e un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta x mezzo pane che muore x un si o x un no. considerate se questa e una donna senza capelli e senza nome senza piu forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d inverno. mediate che questo e stato vi comando cueste parole scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando x via coricandovi alzandovi ripetetele ai vostri figli o vi si sfaccia la casa la malattia vi impedisca i vostri nati torcano il viso da voi .... io me la ricordo cosi se ci sono degli errori scusate ma non sono un esperta di poesie cuesta me la sono ricordata a memoria xche e veramente la piu bella...
MEGLIO SOLI KE MAL ACCOMPAGNATI

asex_mark
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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da asex_mark »

una poesia che mi ha sempre emozionato è il 5 maggio di manzoni:

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avvïò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trïonfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.

Prevert
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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da Prevert »

Paris at night - jacques Prevert

Tre fiammiferi accesi Uno per uno nella notte.
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo perv vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo tra le braccia

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SilverKitsune
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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da SilverKitsune »

Guillaume Apollinaire ~ "Piove"

Piovono voci di donne come se fossero morte anche nel ricordo
Anche voi piovete meravigliosi incontri della mia vita oh goccioline
E quelle nuvole impennate cominciano a nitrire un intero universo di città auricolari
Senti se piove mentre il rimpianto e lo sdegno piangono una musica antica
Ascolta cadere i legami che ti trattengono in alto e in basso


(Calligramma originale)
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da SilverKitsune »

Non posso crederci, non ho ancora postato questa?


Jorge Luis Borges ~ "La Rosa"


La rosa,
L’immarcescibile rosa che non canto,
Quella che è peso e fragranza,
Quella del nero giardino nell’alta notte,
Quella di qualsiasi giardino e qualsiasi sera,
La rosa che risorge dalla tenue
Cenere per l’arte dell’alchimia,
La rosa dei persiani e di Ariosto,
Quella che sempre sta sola,
Quella che sempre è la rosa delle rose,
Il giovane fiore platonico,
L’ardente e cieca rosa che non canto,
La rosa irraggiungibile.
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da Fox »

Lode della dialettica
Bertolt Brecht

L'ingiustizia oggi cammina con passo sicuro.
Gli oppressori si fondano su diecimila anni.
La violenza garantisce: Com'è, così resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda
e sui mercati lo sfruttamento dice alto: solo ora io comincio.
Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo, non verrà mai.
Chi ancora è vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com'è, così non resterà.
Quando chi comanda avrà parlato,
parleranno i comandati.
Chi osa dire: mai?
A chi si deve, se dura l'oppressione? A noi.
A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a noi.
Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuto la sua condizione, come lo si potrà fermare?
Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
e il mai diventa: oggi!
"La dialettica del cervello è solo il riflesso del movimento del mondo reale, entrambi della natura e della storia." F. Engels
"Anyone who believes that the laws of physics are mere social conventions is invited to try transgressing those conventions from the windows of my apartment." A. Sokal
"The old faiths light their candles about / But burly truth comes by and puts them out." L. Reese

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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da SilverKitsune »

Percepisco una certa affinità con la corrente condizione politica del paese, Fox... :mrgreen:

Giuseppe Ungaretti ~ San Martino del Carso

Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro

Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto

Ma nel cuore
Nessuna croce manca

E' il mio cuore
Il paese più straziato
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

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blueberyl
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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da blueberyl »

Kitsune, quella poesie me la porto nel cuore da quando ero bambina, in particolare i versi "Ma nel mio cuore/ nessuna croce manca "...

Lo spettro della rosa- Theophile Gautier
Solleva le palpebre chiuse,
che un sogno virgineo accarezza,
sono lo spettro di una rosa
che portavi ieri al ballo.
Mi cogliesti ancora imperlata
di lacrime argentee annaffiata.
E alla festa stellata
tutta la sera mi portasti.

O tu della mia morte causa,
senza che tu possa cacciarlo,
tutte le notti il mio spettro rosa
presso il tuo letto verrà a danzare.

Ma non temere,
non pretendo messe o De Profundis;
questo leggero profumo è la mia anima,
e vengo dal paradiso.
Il mio destino fu da invidiare;
e per avere una così bella sorte
più d’uno avrebbe dato la vita,
poiché sul tuo seno è la mia tomba.

E sull’alabastro su cui riposo
un poeta, con un bacio,
scrisse: qui giace una rosa
che tutti i re fa ingelosire.
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"

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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da SilverKitsune »

Ungaretti è un poeta fantastico, il mio preferito tra quelli che conosco :)
Ah, ecco da cosa viene la citazione che hai in firma! Mi sembrava di aver già letto quei versi, ma non li avevo ricollegati a Gautier!

Postiamo un altro classico senza tempo:

Percy Bysshe Shelley ~ Ode to the West Wind

I

O wild West Wind, thou breath of Autumn's being,
Thou, from whose unseen presence the leaves dead
Are driven, like ghosts from an enchanter fleeing,

Yellow, and black, and pale, and hectic red,
Pestilence-stricken multitudes: O thou,
Who chariotest to their dark wintry bed

The wingèd seeds, where they lie cold and low,
Each like a corpse within its grave,until
Thine azure sister of the Spring shall blow

Her clarion o'er the dreaming earth, and fill
(Driving sweet buds like flocks to feed in air)
With living hues and odours plain and hill:

Wild Spirit, which art moving everywhere;
Destroyer and Preserver; hear, O hear!


II

Thou on whose stream, 'mid the steep sky's commotion,
Loose clouds like Earth's decaying leaves are shed,
Shook from the tangled boughs of Heaven and Ocean,

Angels of rain and lightning: there are spread
On the blue surface of thine airy surge,
Like the bright hair uplifted from the head

Of some fierce Maenad, even from the dim verge
Of the horizon to the zenith's height,
The locks of the approaching storm. Thou dirge

Of the dying year, to which this closing night
Will be the dome of a vast sepulchre
Vaulted with all thy congregated might

Of vapours, from whose solid atmosphere
Black rain, and fire, and hail will burst: O hear!


III

Thou who didst waken from his summer dreams
The blue Mediterranean, where he lay,
Lulled by the coil of his crystalline streams,

Beside a pumice isle in Baiae's bay,
And saw in sleep old palaces and towers
Quivering within the wave's intenser day,

All overgrown with azure moss and flowers
So sweet, the sense faints picturing them! Thou
For whose path the Atlantic's level powers

Cleave themselves into chasms, while far below
The sea-blooms and the oozy woods which wear
The sapless foliage of the ocean, know

Thy voice, and suddenly grow grey with fear,
And tremble and despoil themselves: O hear!


IV

If I were a dead leaf thou mightest bear;
If I were a swift cloud to fly with thee;
A wave to pant beneath thy power, and share

The impulse of thy strength, only less free
Than thou, O Uncontrollable! If even
I were as in my boyhood, and could be

The comrade of thy wanderings over Heaven,
As then, when to outstrip thy skiey speed
Scarce seemed a vision; I would ne'er have striven

As thus with thee in prayer in my sore need.
Oh! lift me as a wave, a leaf, a cloud!
I fall upon the thorns of life! I bleed!

A heavy weight of hours has chained and bowed
One too like thee: tameless, and swift, and proud.


V

Make me thy lyre, even as the forest is:
What if my leaves are falling like its own!
The tumult of thy mighty harmonies

Will take from both a deep, autumnal tone,
Sweet though in sadness. Be thou, Spirit fierce,
My spirit! Be thou me, impetuous one!

Drive my dead thoughts over the universe
Like withered leaves to quicken a new birth!
And, by the incantation of this verse,

Scatter, as from an unextinguished hearth
Ashes and sparks, my words among mankind!
Be through my lips to unawakened Earth

The trumpet of a prophecy! O Wind,
If Winter comes, can Spring be far behind?
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

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Messaggio da Ladyneutrone »

Le poesie che preferisco sono le mie poesie, o poesie simili alle mie.

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Re: Le vostre POESIE preferite

Messaggio da SilverKitsune »

Altro bel classico che ho scoperto praticamente per caso:

Robert Frost ~ The Road Not Taken

Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;

Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim
Because it was grassy and wanted wear,
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same,

And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I marked the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I,
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.
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The Wayward Fox
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Re: La poesia del giorno

Messaggio da The Wayward Fox »

Approfitto dell'insonnia e della bellezza di questo topic (alcune delle poesie che avete postato mi hanno emozionato come poche) per riportarlo in vita con le parole di una poetessa che mi ha sempre affascinato.

Simile a un dio mi sembra quell’uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell’erba; e poco lontana mi sento
dall’essere morta.
Ma tutto si può sopportare…

[Testo originale - greco antico]

φαίνεταί μοι κῆνος ἴσος θέοισιν
ἔμμεν’ ὤνηρ, ὄττις ἐνάντιός τοι
ἰσδάνει καὶ πλάσιον ἆδυ φονεί-
σας ὐπακούει
καὶ γελαίσας ἰμέροεν, τό μ’ ἦ μὰν
καρδίαν ἐν στήθεσιν ἐπτόαισεν·
ὠς γὰρ ἔς σ’ ἴδω βρόχε’, ὤς με φώναί-
σ’ οὐδ’ ἒν ἔτ’ εἴκει,
ἀλλά κὰμ μὲν γλῶσσα <μ’> †ἔαγε†, λέπτον
δ’ αὔτικα χρῷ πῦρ ὐπαδεδρόμηκεν,
ὀππάτεσσι δ’ οὐδ’ ἒν ὄρημμ’, ἐπιρρόμ-
βεισι δ’ ἄκουαι,
κὰδ’ δέ ἴδρως κακχέεται, τρόμος δὲ
παῖσαν ἄγρει, χλωροτέρα δὲ ποίας
ἔμμι, τεθνάκην δ’ ὀλίγω ‘πιδεύης
φαίνομ’ ἔμ’ αὔτᾳ.
ἀλλὰ τὰν τόλματον, ἐπεὶ † καὶ πένητα †

Ode alla gelosia, Saffo
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

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Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

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Re: La poesia del giorno

Messaggio da SilverKitsune »

Qualcuno ha fatto il liceo classico, suppongo? :mrgreen:
Needs reposting:

La rosa,
L'immarcescibile rosa che non canto,
Quella che è peso e fragranza
Quella dell'oscuro giardino della notte fonda,
Quella di qualunque giardino e qualunque sera,
Quella che risorge dalla tenue
Cenere per l'arte dell'alchimia,
La rosa dei persiani e di Ariosto
Quella che è sempre sola,
Quella che è la rosa delle rose,
Il giovane fiore platonico,
L'ardente e cieca rosa che non canto,
La rosa irraggiungibile.


~ Jorge Luis Borges, La rosa
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