Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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SilverKitsune
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da SilverKitsune »

Ringrazio Jun di aver postato, avevo perso per strada un pezzo interessante del discorso:
Esycos ha scritto:Siamo sicuri che la cosa sia così simmetrica? Io non penso. Considera il fatto che per un sessuale privarsi dei piaceri di venere significa rinunciare a un "bene" (se così vogliamo chiamarlo) del tutto accessorio. Per un asessuale, fare sesso significa "soffrire" attivamente, costretto/a a praticare un attività verso la quale è indifferente (o dalla quale, addirittura, è disgustato/a - anche se magari non la considera qualcosa di oggettivamente negativo).
Che intendi per "soffrire"? Non credo che tutti gli asessuali soffrano a fare sesso. Se per un asessuale il sesso è una cosa completamente indifferente e che non cambia la vita, al massimo può essere un po' noioso, ma come diceva Chiara tempo fa, ci sono cose noiose che comunque non fa "male" fare (lei portò l'esempio di suo marito che la accompagna a fare shopping). Posso capirlo nel caso di un asessuale che prova repulsione verso qualsiasi atto sessuale, in quel caso certo che sarebbe una violenza; ma non tutti gli asessuali sono così, come alcuni di questo forum sono pronti a testimoniare (vedasi Jun proprio sopra il mio post, e ce n'è degli altri ancora). D'altra parte, tu stesso hai affermato che non ti è difficile concepire una vita senza sesso, pur dichiarandoti sessuale, quindi perché mai per un asessuale una vita che comprende anche il sesso dovrebbe essere inconcepibile? :mrgreen:
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Chiara78
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Chiara78 »

Quoto quello che hai scritto adesso (d'altra parte mi hai citata, ehehe :D ) e quello che hai scritto prima.
Impossibile fare di tutt'erba un fascio: c'è chi se ne frega del sesso ma adora altre cose a cui non rinuncerebbe mai.
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Esycos
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Esycos »

Il ripetitore della zona si è guastato, e ci stasnno mettendo una vita a ripararlo. Mi dispiace di potermi connettere così raramente. :(
Sidhe ha scritto:Si, sono convinta che nella giusta condizione mentale si possa anche camminare sui carboni ardenti e vivere di aria
Bè, non saresti l'unica :) :lol:
Sidhe ha scritto:Io dico solo che e' rarissimo che una persona "normale" (leggi: occidentale moderno medio) voglia mettersi in tale stato mentale, ed e' assurdo pretenderlo da ogni uomo o dal primo uomo che incontri. Ma si, e' possibile.
Questo perchè è l'occidentale moderno medio ad essere assurdo. :mrgreen:
Jun ha scritto:Per lui direi che è fondamentale farlo con me (e non il farlo in se per se, quindi per lui amore e sesso coesistono e coincidono)
Ne sono felice, ma penso che se ci tenesse veramente a te dovrebbe essere pronto a fare anche questo sacrificio. Molto probabilmente non ha mai considerato seriamente la possibilità (o meglio, lo avrà fatto, ma avrà pensato quasi subito di non potercela fare - proprio a causa dei pregiudizi inculcatigli dalla società!).
Silverkitsune ha scritto:Che intendi per "soffrire"? Non credo che tutti gli asessuali soffrano a fare sesso. [ecc.]
Finora ho presunto che la compagna di Tizio fosse una di quegli asessuali che non sono disposti a farlo. E se non è disposta a farlo, suppongo che sia perchè le causa delle sensazioni spiacevoli (di qualunque genere esse siano). Ma anche se mi sbagliassi, tutto questo sarebbe comunque irrilevante - in quanto fin dall'inizio ciò di cui sto parlando io sono le obbligazioni morali di Tizio.

Per riassumere, sostengo che ancora prima che la sua compagna gli chieda di fare questo sacrificio per lei, Tizio dovrebbe rinunciare al sesso di sua spontanea volontà; e se non ci si trova, che sia suo dovere mettersi nello stato mentale adatto - cosa che sarà più o meno difficile a seconda dell'intensità del suo desiderio e (per ricollegarci al tuo post precedente) del suo "attaccamento" alle cose a lui care.
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Higgs
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Higgs »

Per riassumere, sostengo che ancora prima che la sua compagna gli chieda di fare questo sacrificio per lei, Tizio dovrebbe rinunciare al sesso di sua spontanea volontà; e se non ci si trova, che sia suo dovere mettersi nello stato mentale adatto - cosa che sarà più o meno difficile a seconda dell'intensità del suo desiderio e (per ricollegarci al tuo post precedente) del suo "attaccamento" alle cose a lui care.
Quindi non ho capito: la coppia dovrebbe astenersi dal fare sesso a meno che non sia la donna asessuale a dire "dai facciamo sesso"? Questo è quello che mi hai fatto intendere o.o

Ma in ogni caso, uno non è che per far felici gli altri (e non sé stessi) deve sopprimere un suo bisogno naturale. Ci si può venire incontro, ma a me le prese di posizione non sono mai piaciute. Una coppia come dice il nome è formato da 2 persone, e non mi pare giusto che per far quadrare i conti solo una deve rimetterci.
Se Caia fosse antisessuale e Tizio vorrebbe fare sesso, in quel caso penso che con un po' di pazienza Tizio dovrebbe rispettare la situazione di Caia, in fondo non l'ha scelto lei di essere antisessuale.
Se Caia fosse asessuale ed il sesso per lei fosse indifferente, non vedo NULLA che possa impedire a Caia di fare del sesso saltuario con Tizio, non con i regimi con cui vorrebbe quest'ultimo certo, ma per farlo felice Caia potrebbe anche sacrificarsi per lui, come lui potrebbe sacrificarsi riducendo la quantità di sesso che fa.
Esycos, come la pensi tu invece? Nei due casi intendo (Caia asessuale indifferente / Caia antisessuale).

Comunque, concordo con Sidhe sul fatto che una persona "occidentale" abbia più difficoltà a mettersi in tale stato mentale a differenza di un "orientale", ma questo a causa della cultura di fondo e non interamente a causa della singola persona.

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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Esycos »

Unamuno ha scritto:Quindi non ho capito: la coppia dovrebbe astenersi dal fare sesso a meno che non sia la donna asessuale a dire "dai facciamo sesso"? Questo è quello che mi hai fatto intendere o.o
Certo, e non vedo cosa ci sia di così strano. Naturalmente la cosa varrebbe anche se fosse Tizio ad essere asessuale; in quel caso sarebbe la sua compagna a doversi astenere.
Unamuno ha scritto:Ma in ogni caso, uno non è che per far felici gli altri (e non sé stessi) deve sopprimere un suo bisogno naturale. Ci si può venire incontro, ma a me le prese di posizione non sono mai piaciute. Una coppia come dice il nome è formato da 2 persone, e non mi pare giusto che per far quadrare i conti solo una deve rimetterci.
Se Caia fosse antisessuale e Tizio vorrebbe fare sesso, in quel caso penso che con un po' di pazienza Tizio dovrebbe rispettare la situazione di Caia, in fondo non l'ha scelto lei di essere antisessuale.
Se Caia fosse asessuale ed il sesso per lei fosse indifferente, non vedo NULLA che possa impedire a Caia di fare del sesso saltuario con Tizio, non con i regimi con cui vorrebbe quest'ultimo certo, ma per farlo felice Caia potrebbe anche sacrificarsi per lui, come lui potrebbe sacrificarsi riducendo la quantità di sesso che fa.
Esycos, come la pensi tu invece? Nei due casi intendo (Caia asessuale indifferente / Caia antisessuale).
Mi trovo d'accordo con te su entrambi i casi.

Ma a questo punto, non ti sembra che la posizione che prendi in merito a "Caia antisessuale" sia inconsistente con la tua posizione in merito al caso di cui stiamo parlando in questi giorni? Cioè, se la compagna di Tizio fosse antisessuale, lui dovrebbe "rispettare la sua posizione" - mentre se lei fosse asessuale, lui sarebbe libero di copulare a destra e a manca?

C'è qualcosa che non quadra! (A meno che per "rispettare la sua posizione" tu non intenda qualcosa di diverso dall'astenersi).
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Higgs »

Esycos ha scritto: [...]
Ma a questo punto, non ti sembra che la posizione che prendi in merito a "Caia antisessuale" sia inconsistente con la tua posizione in merito al caso di cui stiamo parlando in questi giorni? Cioè, se la compagna di Tizio fosse antisessuale, lui dovrebbe "rispettare la sua posizione" - mentre se lei fosse asessuale, lui sarebbe libero di copulare a destra e a manca?

C'è qualcosa che non quadra! (A meno che per "rispettare la sua posizione" tu non intenda qualcosa di diverso dall'astenersi).
No, non deve rispettare la sua "posizione" (si SCEGLIE di avere una posizione), ma la sua "situazione" (che potrebbe essere anche a priori). Se Caia fosse antisessuale non sarebbe colpa sua, e non potrebbe nel caso Tizio volesse fare sesso, concedersi a lui proprio a causa della sua antisessualità.
D'altra parte, se Caia fosse asessuale (e non antisessuale) e per lei il sesso la lasciasse indifferente, allora non capisco perché debba essere solo Tizio a rimetterci non facendo sesso e andando contro la sua indole di sessuale, mentre Caia invece ha una posizione senza dubbio più vantaggiosa da questo punto di vista.
Caia non potrebbe mettersi nei panni di Tizio e pensare a lui piuttosto che a sé stessa una volta ogni tanto? Non tutti nascono asessuali e se uno sente il bisogno (non primario) di fare sesso, avendo la possibilità di farlo non capisco perché debba essere costretto ad astenersi.
Un rapporto di coppia non è unilaterale Tizio -> Caia, questa da me si chiama schiavitù. Caia vuole un fidanzato che la ami e la coccoli e tutto e che non faccia sesso né con lei né con nessun'altra, sapendo benissimo che Tizio invece sesso vuole farne.
E Caia, a mio parere, in questo caso se ne approfitta dell'amore di Tizio nei suoi confronti per assecondare la SUA natura di asessuale, e non certamente venire incontro anche a Tizio, che sarebbe costretto ad andare ogni volta in bagno a masturbarsi per poter far felice Caia (rendendo di fatto infelice sé stesso, perché se c'è la possibilità di fare sesso però la sua compagna non vuole mai farlo dopo un po' non solo ci si sente trascurati, ma cala anche l'autostima di sé stesso e, nel peggiore dei casi, si arriva anche all'esempio di Morettina citato all'inizio in cui Tizio vuole cercare una trombamica pur di fare sesso).

Discorso diverso è se fosse Tizio asessuale, perché le donne non hanno un bisogno di sesso impellente quanto un uomo (ora non ricordo bene questa parte della biologia, ma le donne producono pochi ovuli che vengono poi distrutti dopo tot tempo attraverso la mestruazione, ed è un processo ciclico, parte finisce e si ferma per un po'; gli uomini invece producono milioni di spermatozoi che continuano a generarsi all'interno dei testicoli fino a quando non si riempiono, un po' come una brocca in cui vi si aggiunge sempre dell'acqua e dopo un po' si riempie e straripa, questo processo invece è continuo e non si ferma mai).
Cioè, il sesso all'interno della coppia sarebbe più moderato nella maggior parte dei casi, ma il discorso di fondo non cambierebbe.

PS: E comunque, io sono occidentale e sto parlando del modo di pensare occidentale, possiamo pure parlare di quello orientale ma non c'entra molto in questo contesto.

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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Esycos »

Unamuno ha scritto:No, non deve rispettare la sua "posizione" (si SCEGLIE di avere una posizione), ma la sua "situazione" (che potrebbe essere anche a priori). Se Caia fosse antisessuale non sarebbe colpa sua, e non potrebbe nel caso Tizio volesse fare sesso, concedersi a lui proprio a causa della sua antisessualità.
E' verò, scusa, ti ho citato male. Comunque, come la vedo io, l'antisessualità (al contrario dell'asessualità) è una "posizione" intellettuale. Chi vede negativamente il sesso, solitamente lo fa per delle ragioni (che siano di natura religiosa o meno).

Se invece per "antisessuale" intendi una persona disgustata dai rapporti carnali, hai perfettamente ragione. In quel caso si tratterebbe di un orientamento a tutti gli effetti.
Unamuno ha scritto:Caia non potrebbe mettersi nei panni di Tizio e pensare a lui piuttosto che a sé stessa una volta ogni tanto? Non tutti nascono asessuali e se uno sente il bisogno (non primario) di fare sesso, avendo la possibilità di farlo non capisco perché debba essere costretto ad astenersi.
Un rapporto di coppia non è unilaterale Tizio -> Caia, questa da me si chiama schiavitù. Caia vuole un fidanzato che la ami e la coccoli e tutto e che non faccia sesso né con lei né con nessun'altra, sapendo benissimo che Tizio invece sesso vuole farne.
Sono d'accordo con te. E' per questo che ho specificato la mia posizione in questa maniera:

"...ancora prima che la sua compagna gli chieda di fare questo sacrificio per lei, Tizio dovrebbe rinunciare al sesso di sua spontanea volontà; e se non ci si trova, che sia suo dovere mettersi nello stato mentale adatto - cosa che sarà più o meno difficile a seconda dell'intensità del suo desiderio e [...] del suo 'attaccamento' alle cose a lui care".
Unamuno ha scritto:E Caia, a mio parere, in questo caso se ne approfitta dell'amore di Tizio nei suoi confronti per assecondare la SUA natura di asessuale, e non certamente venire incontro anche a Tizio, che sarebbe costretto ad andare ogni volta in bagno a masturbarsi per poter far felice Caia (rendendo di fatto infelice sé stesso, perché se c'è la possibilità di fare sesso però la sua compagna non vuole mai farlo dopo un po' non solo ci si sente trascurati, ma cala anche l'autostima di sé stesso e, nel peggiore dei casi, si arriva anche all'esempio di Morettina citato all'inizio in cui Tizio vuole cercare una trombamica pur di fare sesso).
Se Tizio sentisse ancora il bisogno di praticare dell'autoerotismo, significherebbe che non è ancora riuscito a domare del tutto i propri istinti. E a questo punto, se si stesse aiutando con un diagramma di flusso, troverebbe una di quelle belle freccette che riportano al blocco precedente. :mrgreen:
Unamuno ha scritto:Discorso diverso è se fosse Tizio asessuale, perché le donne non hanno un bisogno di sesso impellente quanto un uomo (ora non ricordo bene questa parte della biologia, ma le donne producono pochi ovuli che vengono poi distrutti dopo tot tempo attraverso la mestruazione, ed è un processo ciclico, parte finisce e si ferma per un po'; gli uomini invece producono milioni di spermatozoi che continuano a generarsi all'interno dei testicoli fino a quando non si riempiono, un po' come una brocca in cui vi si aggiunge sempre dell'acqua e dopo un po' si riempie e straripa, questo processo invece è continuo e non si ferma mai).
Cioè, il sesso all'interno della coppia sarebbe più moderato nella maggior parte dei casi, ma il discorso di fondo non cambierebbe.
Il desiderio delle donne può essere intenso tanto quanto quello degli uomini - se non superiore. E poi cos'ha a che fare la produzione dei gameti con l'intensità del desiderio? :shock:
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da blueberyl »

Unamuno ha scritto:D'altra parte, se Caia fosse asessuale (e non antisessuale) e per lei il sesso la lasciasse indifferente, allora non capisco perché debba essere solo Tizio a rimetterci non facendo sesso e andando contro la sua indole di sessuale, mentre Caia invece ha una posizione senza dubbio più vantaggiosa da questo punto di vista.
Non concordo; qua si stanno confondendo i concetti di antisessualità, avversione al sesso e asessualità.
Una persona asessuale non sempre, anche se è indifferente al sesso, può tollerare una pratica sessuale. Esattamente così come un sessuale non accetterebbe mai una pratica a cui non è propenso solo per amore dell'altro. Insomma, nel rapporto sessuale si mette in gioca la propria intimità, e non sempre farne un uso per compiacere l'altro è una cosa indolore.
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Higgs »

Esycos ha scritto:
Unamuno ha scritto:E Caia, a mio parere, in questo caso se ne approfitta dell'amore di Tizio nei suoi confronti per assecondare la SUA natura di asessuale, e non certamente venire incontro anche a Tizio, che sarebbe costretto ad andare ogni volta in bagno a masturbarsi per poter far felice Caia (rendendo di fatto infelice sé stesso, perché se c'è la possibilità di fare sesso però la sua compagna non vuole mai farlo dopo un po' non solo ci si sente trascurati, ma cala anche l'autostima di sé stesso e, nel peggiore dei casi, si arriva anche all'esempio di Morettina citato all'inizio in cui Tizio vuole cercare una trombamica pur di fare sesso).
Se Tizio sentisse ancora il bisogno di praticare dell'autoerotismo, significherebbe che non è ancora riuscito a domare del tutto i propri istinti. E a questo punto, se si stesse aiutando con un diagramma di flusso, troverebbe una di quelle belle freccette che riportano al blocco precedente. :mrgreen:
Unamuno ha scritto:Discorso diverso è se fosse Tizio asessuale, perché le donne non hanno un bisogno di sesso impellente quanto un uomo (ora non ricordo bene questa parte della biologia, ma le donne producono pochi ovuli che vengono poi distrutti dopo tot tempo attraverso la mestruazione, ed è un processo ciclico, parte finisce e si ferma per un po'; gli uomini invece producono milioni di spermatozoi che continuano a generarsi all'interno dei testicoli fino a quando non si riempiono, un po' come una brocca in cui vi si aggiunge sempre dell'acqua e dopo un po' si riempie e straripa, questo processo invece è continuo e non si ferma mai).
Cioè, il sesso all'interno della coppia sarebbe più moderato nella maggior parte dei casi, ma il discorso di fondo non cambierebbe.
Il desiderio delle donne può essere intenso tanto quanto quello degli uomini - se non superiore. E poi cos'ha a che fare la produzione dei gameti con l'intensità del desiderio? :shock:
Beh infatti ho detto "nella maggior parte dei casi", non "sempre". E' vero, ci possono essere donne che hanno un desiderio sessuale maggiore di quello degli uomini (e si ritorna nel discorso di partenza), ma ho citato la formazione dei gameti perché, per gli uomini, fare sesso (o almeno eiaculare) è un bisogno fisiologico, che si fa per "svuotare" i testicoli in concomitanza col sesso. Infatti, se non si fa sesso i testicoli non stanno a guardare e, una volta pieni, si va incontro a polluzioni notturne (o talvolta anche diurne), ossia eiaculazioni involontarie. Nella donna il bisogno di sesso non è così biologico come nell'uomo, per questo l'ho detto.
blueberyl ha scritto:
Unamuno ha scritto:D'altra parte, se Caia fosse asessuale (e non antisessuale) e per lei il sesso la lasciasse indifferente, allora non capisco perché debba essere solo Tizio a rimetterci non facendo sesso e andando contro la sua indole di sessuale, mentre Caia invece ha una posizione senza dubbio più vantaggiosa da questo punto di vista.
Non concordo; qua si stanno confondendo i concetti di antisessualità, avversione al sesso e asessualità.
Una persona asessuale non sempre, anche se è indifferente al sesso, può tollerare una pratica sessuale. Esattamente così come un sessuale non accetterebbe mai una pratica a cui non è propenso solo per amore dell'altro. Insomma, nel rapporto sessuale si mette in gioca la propria intimità, e non sempre farne un uso per compiacere l'altro è una cosa indolore.
Beh certo, su questo hai ragione, ma come ho detto nella prima fase ho dato per scontato che Caia fosse un'asessuale per la quale il sesso fosse stato indifferente da fare una camminata o bere un thè. Se Caia sia avversa al sesso o non lo tolleri, è comunque una sua condizione psicologica e per cambiarla qualora volesse cambiarla non ci vuole poco, quindi Tizio dovrebbe comunque mettersi l'animo in pace in questo caso, come con Caia antisessuale.

Per sesso comunque intendo proprio una cosa basilare (la posizione della missionaria per intenderci). Niente di articolato, sadomaso o robe del genere, chiariamo xD


PS: Concordo, Esycos, sulla scissione tra antisessuale di posizione e antisessuale di orientamento. Ma nel primo caso è comunque difficile cambiare un proprio preconcetto mentale, difficile ma non impossibile.

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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da SilverKitsune »

Occorre fare un po' di chiarezza terminologica: essere antisessuali significa avere ragioni morali, religiose o di altro tipo contro il sesso, quindi è una scelta. Diverso è provare repulsione per il sesso, ed è questo il caso che stava trattando Unamuno, mi sembra di capire.

Mi trovo essenzialmente d'accordo con lui in termini di compromessi: secondo me non è corretto chiedere a un partner sessuale per il quale il sesso è importante di astenersene. E' una violenza al pari di chiedere a un asessuale che prova repulsione per il sesso di farlo. In una coppia il compromesso deve esistere da entrambe le parti; se una persona vuole fare sesso e l'altra no, tanto vale che non stiano insieme, perché se stessero insieme sarebbero l'uno la causa dell'infelicità dell'altro.
Non penso che un partner abbia obbligazioni morali verso l'altro, a parte la fedeltà (se la coppia non è aperta) :|

Aggiungerei che in ogni caso le differenze tra "uomini" e "donne" dal punto di vista del desiderio non le vedo proprio :mrgreen:
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Sidhe »

SilverKitsune ha scritto:Occorre fare un po' di chiarezza terminologica: essere antisessuali significa avere ragioni morali, religiose o di altro tipo contro il sesso, quindi è una scelta. Diverso è provare repulsione per il sesso, ed è questo il caso che stava trattando Unamuno, mi sembra di capire.
Grazie per aver fatto chiarezza su questo punto una volta per tutte, mi sembrava che si stesse andando un po' alla deriva :)
Devo dire su questo, che secondo me provare repulsione per il sesso non e' un orientamento, ma puo' essere la summa di molte cose, fra cui magari in primis un orientamento asessuale ma magari anche no, più, forse, insegnamenti morali interiorizzati a livello inconscio, e/o magari microtraumi (anche solo cose accadute che ci hanno un po' disturbato; secondo me tanti microtraumi sullo stesso argomento, possono influire sulla reazione di una persona a quell'argomento). Secondo me basta poco, nel mio caso, sto recentemente cercando di vincere una certa repulsione per il sesso (pur non essendo per nulla antisessuale a livello intellettuale, gli altri possono fare tutto il sesso che vogliono purche' non mi coinvolga :lol:), e penso che questa repulsione derivi anche dalla qualita' (piuttosto deprimente) delle avances sessuali che ho ricevuto in vita mia e che, da asessuale, non avevo ne' previsto e ne' inizialmente compreso ("microtraumi" di cui sopra, robe che a citarle fanno solo ridere).
Detto questo, io credo comunque che in un caso come quello di Tizio e Caia, laddove lei provasse davvero repulsione per il sesso, questa repulsione andrebbe trattata con una certa delicatezza, e lei dovrebbe magari cercare di risolverla (per se' stessa, in primis), chiedendo anche un aiuto professionale se servisse, ma nel frattempo lui dovrebbe considerare questa repulsione come una cosa immutabile (finche' effettivamente non mutera', se lo fara'), e come qualcosa con cui non si puo' scendere a compromesso. Se il mio partner avesse con me un atteggiamento del tipo "sbrigati a farti curare che voglio fare sesso con te", questo atteggiamento costituirebbe da solo un ulteriore microtrauma. Anzi, neanche troppo micro.
Mi trovo essenzialmente d'accordo con lui in termini di compromessi: secondo me non è corretto chiedere a un partner sessuale per il quale il sesso è importante di astenersene. E' una violenza al pari di chiedere a un asessuale che prova repulsione per il sesso di farlo. In una coppia il compromesso deve esistere da entrambe le parti; se una persona vuole fare sesso e l'altra no, tanto vale che non stiano insieme, perché se stessero insieme sarebbero l'uno la causa dell'infelicità dell'altro.
Non penso che un partner abbia obbligazioni morali verso l'altro, a parte la fedeltà (se la coppia non è aperta) :|
Si sono d'accordissimo!!
Non ci sarò quando verrai a cercarmi nel sole... che la tua vita non è la mia, io sarò già andato via... [Angelo Branduardi, Lamento di un uomo di neve]

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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da SilverKitsune »

Nemmeno io penso che la repulsione per il sesso sia un orientamento, però nemmeno è una scelta. E' questa la differenza tra repulsione e asessualità (l'asessualità è un orientamento e non è una scelta) e repulsione e antisessualità (l'antisessualità non è un orientamento ed è una scelta) :)
In quanto non-scelta, la repulsione può anche non essere innata, bensì essere causata da un insieme di cose che non sono dipese dall'individuo in questione. Perfino l'asessualità a volte ha delle "cause", stando a quanto riportano gli asessuali che non sono nati asessuali :mrgreen:
Sidhe ha scritto:Detto questo, io credo comunque che in un caso come quello di Tizio e Caia, laddove lei provasse davvero repulsione per il sesso, questa repulsione andrebbe trattata con una certa delicatezza, e lei dovrebbe magari cercare di risolverla (per se' stessa, in primis), chiedendo anche un aiuto professionale se servisse, ma nel frattempo lui dovrebbe considerare questa repulsione come una cosa immutabile (finche' effettivamente non mutera', se lo fara'), e come qualcosa con cui non si puo' scendere a compromesso.
In linea di massima sì, ma se Caia non ha voglia di risolvere la sua situazione perché sta bene così, non penso che bisogni imporle di "curarsi". Il rispetto da parte del partner, in ogni caso, è fondamentale, così come è fondamentale che capisca che non può stare con un ipersessuale se sceglie di tenersi la repulsione :mrgreen:
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Sidhe »

SilverKitsune ha scritto:
Sidhe ha scritto:Detto questo, io credo comunque che in un caso come quello di Tizio e Caia, laddove lei provasse davvero repulsione per il sesso, questa repulsione andrebbe trattata con una certa delicatezza, e lei dovrebbe magari cercare di risolverla (per se' stessa, in primis), chiedendo anche un aiuto professionale se servisse, ma nel frattempo lui dovrebbe considerare questa repulsione come una cosa immutabile (finche' effettivamente non mutera', se lo fara'), e come qualcosa con cui non si puo' scendere a compromesso.
In linea di massima sì, ma se Caia non ha voglia di risolvere la sua situazione perché sta bene così, non penso che bisogni imporle di "curarsi". Il rispetto da parte del partner, in ogni caso, è fondamentale, così come è fondamentale che capisca che non può stare con un ipersessuale se sceglie di tenersi la repulsione :mrgreen:
Certo nessuno dev'essere o deve sentirsi costretto a fare qualcosa che non vuole fare, fosse anche "farsi curare"; e' una definizione che tra l'altro e' davvero brutta, per via della passivita' che esprime: secondo me solo noi possiamo curare noi stessi, gli psicologi stanno li per aiutarci a capire dove sia il problema, per farci da specchio insomma (e infatti c'e' chi si trova meglio con altri sistemi che servono a fare da specchio, per esempio con la biodanza o con altri metodi di auto-analisi).
Io da parte mia so che la mia repulsione e' dovuta a mancanza di fiducia e al ribrezzo all'idea di essere usata, e so che questa repulsione verrebbe teoricamente a cadere (dico "teoricamente" perche' ci ho solo pensato ma non ho mai davvero fatto sesso) qualora il mio ipotetico partner fosse qualcuno che amo e che mi ama. Demi-asessuale, se volete :lol: (ovviamente scherzo, la repulsione non e' un orientamento)... si si, mi dicono che prima o poi trovero' un compagno, come no :roll:

Comunque se lei prova repulsione per il sesso e non intende fare nulla al riguardo, deve proprio capire che e' impossibile per lei stare con un iper-sessuale ma anche con una persona con un desiderio di rapporti più alto della media... Oppure deve accettare che lui trovi consolazione altrove, se lui vuole questo... Ma questa e' una faccenda delicata e ci sono molte coppie che piuttosto si lascerebbero.
Ultima modifica di Sidhe il dom dic 09, 2012 1:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Chiara78
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da Chiara78 »

Se Caia fosse asessuale ed il sesso per lei fosse indifferente, non vedo NULLA che possa impedire a Caia di fare del sesso saltuario con Tizio, non con i regimi con cui vorrebbe quest'ultimo certo, ma per farlo felice Caia potrebbe anche sacrificarsi per lui, come lui potrebbe sacrificarsi riducendo la quantità di sesso che fa.
Questa è esattamente la mia situazione, che va bene a entrambi.
Ma se così non fosse, come giustamente specificato da Kitsune, non credo proprio che saremmo arrivati a sposarci.
Come ormai avrete capito, sono una persona che non si perde in troppe riflessioni: sostanzialmente penso che si debba chiarire cosa si cerca da un rapporto all'inizio del suddetto rapporto, in modo da capire se si è compatibili o no.
Spetta solo alla singola persona capire fin dove si può spingere per l'altra; secondo me il vero problema sta nel fatto che comunemente si pensa che sia quello "non normale" a doversi adeguare.
Se non lo vuole fare si pensa che non ci sia amore da parte sua e cominciano i problemi, anche perchè sottintendendo che la "norma" è una sola, magari passano anni in cui si pensa che l'altro rispetti questa "norma".
Invece, se chiarendo bene le cose dall'inizio (ma si deve fare, non passare mesi, anni a fare pucci pucci per poi rendersi conto che per prima cosa va chiarito cosa si vuole da un rapporto altrimenti si vive in una beata ignoranza, credendo che una persona è fatta in un modo mentre non è vero) si capisce che su un qualsiasi argomento ci sono pareri troppo discordanti, ci si lascia e amen, e si spera che non ci si sia nemmeno affezionati troppo.
Per me non regge il "non parlo perchè non voglio perdere quella persona".
Se non ci si trova su punti importanti (almeno per uno dei due), è meglio lasciarsi che far andare avanti un rapporto basato sulle bugie.
Finchè non fa del male a qualcuno, nessuno è "anormale": tutti hanno il diritto di essere se stessi e di chiarirlo al partner.
Se poi uno dei due vuole andare incontro all'altro, magari anche "sacrificandosi" (nel senso di fare qualcosa che non ama ma che di certo nemmeno odia o che gli provoca repulsione), faccia pure, ma poi non lo rinfacci all'altro... insomma, l'equilibrio spesso sta nell'intelligenza delle persone, che dovrebbero capirsi, conoscersi e rendersi conto dei propri limiti.
Peccato che molti sono condizionati dalle "norme sociali" e si vergognano se hanno qualcosa di "diverso".
Da qui tormenti, rovelli, bugie e chi più ne ha più ne metta.
Il mio sogno di un mondo dove tutti sono accettati per quello che sono e soprattutto parlano chiaramente è pura utopia, lo so.
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blueberyl
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Re: Amore e sesso: devono coesistere e coincidere?

Messaggio da blueberyl »

Qui c'è qualcosa che non quadra, però: non è che se uno è asessuale e non se la sente di fare sesso ha avversione sessuale. Sarebbe come dire che una persona, visto che è sessuale, puà andare con chiunque...o mettendola meno sul paradossale, con qualcuno di conosciuto, apprezzato o amato, quando o se non se la sente, senza sentirsi mortificata...

Questa non è avversione! E' rispetto per il proprio corpo, e che cavolo :mrgreen:
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"

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