Sidhe ha scritto:Anche secondo me dipende dall'educazione sessuale ricevuta (in senso lato, intendo anche l'ambiente culturale in cui una persona cresce), e dipende anche dal vissuto personale, per esempio ho conosciuto un tizio fissatissimo con il sesso, che in realta' non batteva chiodo tanto quanto avrebbe voluto, quindi tra una cosa e l'altra (alta libido, poca soddisfazione e abitudine a pensare al sesso come a una parte preponderante della vita), non avrebbe mai compreso un concetto come l'asessualita', anzi si sarebbe pure incazzato che ci fosse una fetta di donne al mondo che non glie l'avrebbero mai data.
Di questo non sono pienamente convinta... ovvio che entro certe misure l'ambiente circostante influenza
sempre l'individuo, nel bene e nel male, per queste come per altre cose, ma gli ipersessuali esistevano anche all'interno della società vittoriana e anche oggi non mi sorprenderebbe scoprire che, facendo una statistica tra le persone più sessuali o meno sessuali (pure non necessariamente asessuali) si scoprisse che vengono da background sociali non troppo dissimili.
La famiglia di una persona a cui voglio bene, infatti, è parecchio sessualizzata
però per esempio quando ho parlato di asessualità a questa persona l'ha presa benissimo e non ha minimamente dubitato che una cosa del genere potesse esistere, anzi, ha addirittura svolto delle ricerche per conto suo dopo che gliene parlai, proprio per saperne di più. La famiglia del mio ex invece l'ho sempre vista come mediamente poco sessuale, mentre lui mi sembrava l'opposto, poi magari mi sbagliavo sull'uno o l'altro o entrambi, ma avevo una percezione di questo tipo. Insomma, il contesto non è tutto, e nemmeno è sempre determinante, credo.