Non siamo tutti uguali.
Non siamo tutti uguali.
Ciao a tutti quanti del forum,
è da qualche settimana che silenziosamente seguo le vostre rubriche per cercare di capire qualcosa di un fenomeno (passatemi la parola) a me abbastanza sonosciuto, quello dell'asessualità. Non sono un curioso né una spia ma soltanto uno psicologo di base che lavora in un consultorio per giovani ed adolescenti e che cerca (con umiltà!!!) di trovare qualche risposta ad una nuova situazione. Non esistendo quasi niente in letteratura, cerco di farmi un'idea personale su come orientare eventuali utenti in questa situazione (al momento mi sono capitati solo 2 casi di adolescenti donne di circa 16 anni. Una purtroppo con alle spalle esperienze di violenza privata).
Non mi occupo di psicoterapia e/o di percorsi di riabilitazione con l'utente ma soltanto di orientamento. Al centro d'ascolto vengono adolescenti e giovani che, il più delle volte, hanno solo bisogno di confrontarsi con una figura adulta che non siano i genitori. E' un bellissimo lavoro.
Dopo essermi presentato vorrei spezzare una lancia a favore della categoria degli psicologi, di cui questo sedicente nakamaramza non sembra farne parte. Penso sia uno studente (comunque informato) che fa esercizi di credibilità Mi fa sorridere. Vi assicuro che un professionista vero non si esprimerebbe mai in questi termini. Quindi non cadete nella trappola di criminalizzare una categoria... Ci vogliono più di un caso per fare statistica
Comunque se qualcuno ha desiderio di confrontarsi con me sull'argomento ne sarei contento e se a qualcuno interessa posso parlare dei criteri con cui penso di differenziare un asessuale da una persona con altri tipi di problemi, la cui asessualità è un sintomo.
è da qualche settimana che silenziosamente seguo le vostre rubriche per cercare di capire qualcosa di un fenomeno (passatemi la parola) a me abbastanza sonosciuto, quello dell'asessualità. Non sono un curioso né una spia ma soltanto uno psicologo di base che lavora in un consultorio per giovani ed adolescenti e che cerca (con umiltà!!!) di trovare qualche risposta ad una nuova situazione. Non esistendo quasi niente in letteratura, cerco di farmi un'idea personale su come orientare eventuali utenti in questa situazione (al momento mi sono capitati solo 2 casi di adolescenti donne di circa 16 anni. Una purtroppo con alle spalle esperienze di violenza privata).
Non mi occupo di psicoterapia e/o di percorsi di riabilitazione con l'utente ma soltanto di orientamento. Al centro d'ascolto vengono adolescenti e giovani che, il più delle volte, hanno solo bisogno di confrontarsi con una figura adulta che non siano i genitori. E' un bellissimo lavoro.
Dopo essermi presentato vorrei spezzare una lancia a favore della categoria degli psicologi, di cui questo sedicente nakamaramza non sembra farne parte. Penso sia uno studente (comunque informato) che fa esercizi di credibilità Mi fa sorridere. Vi assicuro che un professionista vero non si esprimerebbe mai in questi termini. Quindi non cadete nella trappola di criminalizzare una categoria... Ci vogliono più di un caso per fare statistica
Comunque se qualcuno ha desiderio di confrontarsi con me sull'argomento ne sarei contento e se a qualcuno interessa posso parlare dei criteri con cui penso di differenziare un asessuale da una persona con altri tipi di problemi, la cui asessualità è un sintomo.
Benvenuto.(Anche se sono nuova anch'io!) ;-)
Hai assolutamente ragione.
E' sempre sbagliatissimo generalizzare.
La curiosità non è necessariamente un male.
Niente paura... Non mangiamo sempre... O almeno non tutti...
Complimenti. Fai davvero un bel lavoro.
Io non credo di essere la persona più adatta a rispondere circa l'asessualità. Ci sono sicuramente persone che ne hanno un quadro di gran lunga più rispondente alla realtà di quanto non abbia io.
Posso però portare la mia esperienza personale... nulla di più.
Grazie della partecipazione.
Hai assolutamente ragione.
E' sempre sbagliatissimo generalizzare.
La curiosità non è necessariamente un male.
Niente paura... Non mangiamo sempre... O almeno non tutti...
Complimenti. Fai davvero un bel lavoro.
Io non credo di essere la persona più adatta a rispondere circa l'asessualità. Ci sono sicuramente persone che ne hanno un quadro di gran lunga più rispondente alla realtà di quanto non abbia io.
Posso però portare la mia esperienza personale... nulla di più.
Grazie della partecipazione.
Un s'ha bisogno di nulla, grazie. (I testimoni di geova son più simpatici).Comunque se qualcuno ha desiderio di confrontarsi con me sull'argomento ne sarei contento e se a qualcuno interessa posso parlare dei criteri con cui penso di differenziare un asessuale da una persona con altri tipi di problemi, la cui asessualità è un sintomo.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà... (F. Battiato)
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà... (F. Battiato)
Peterpan, concediamogli il beneficio del dubbio.peterpan ha scritto: Un s'ha bisogno di nulla, grazie. (I testimoni di geova son più simpatici).
Non è detto che voglia convertire alla "sessualità"... ... Diamogli modo di spiegarsi.
Non si ha nulla da nascondere... Al limite neanche nulla di cui dare spiegazione. ;-)
Poco male...
Purchè ci sia sempre rispetto... e da una parte... e dall'altra.
Non è detto che il dialogo con un "addetto ai lavori", sia indice del fatto che ci sia un "problema".
Ma questa è solo una mia idea.
Nel mio caso non so se posso definirmi "asessuale". Sono venuta qui per fare chiarezza. Qualora scoprissi di non avere effettivamente nessun interesse per il sesso, vivrei la mia vita con la massima tranquillità.
Ammetto che per te probabilmente dialogare sull'asessualità sia forse un pò superfluo...
Perseo, non saprei... Hai qualche domanda da fare?
Magari qualcuno più ferrato (e meno confuso) di me sull'asessualità, potrà aiutarti a dipanare i tuoi dubbi.
Credo che come ha detto giustamente qualcuno non tutte le persone che vengono qui siano "asessuali" in senso stretto del termine.
E' normale... In questo non c'è una colpa... Come del resto non mi pare ci sia nulla di male nemmeno nell'essere asessuali...
Re: Non siamo tutti uguali.
A parte gli utenti con i nervi a fior di pelle (sarà periodo, ma negli ultimi giorni più che ad interventi si è assistito ad invettive), troverai senz'altro qualcuno disposto a parlare ed a raccontarsi. Anche per me l'asessualità come sintomo va distinta dall'asessualità come condizione della persona.perseo69 ha scritto:Comunque se qualcuno ha desiderio di confrontarsi con me sull'argomento ne sarei contento e se a qualcuno interessa posso parlare dei criteri con cui penso di differenziare un asessuale da una persona con altri tipi di problemi, la cui asessualità è un sintomo.
Citando il topic, non siamo tutti uguali.
Fuck sex!
Sui testimoni di Geova hai ragione... Io li faccio entrare sempre... Sono simpatici. Per il resto non mi sono posto come un guaritore e nemmeno come qualcuno che ha la verità. Penso sia importante dialogare alla ricerca di un aiuto (sono io che lo chiedo) piuttosto che affidarsi alla scienza ufficiale che arriva sempre 10 anni dopo. Siccome chiedo mi sono anche reso disponibile ad offrire. Mi sembra coretto no???peterpan ha scritto:Un s'ha bisogno di nulla, grazie. (I testimoni di geova son più simpatici).Comunque se qualcuno ha desiderio di confrontarsi con me sull'argomento ne sarei contento e se a qualcuno interessa posso parlare dei criteri con cui penso di differenziare un asessuale da una persona con altri tipi di problemi, la cui asessualità è un sintomo.
E' assolutamente apprezzabile secondo me il tuo interesse. Non mi è sembrato un approccio sbagliato, anzi.perseo69 ha scritto: Sui testimoni di Geova hai ragione... Io li faccio entrare sempre... Sono simpatici. Per il resto non mi sono posto come un guaritore e nemmeno come qualcuno che ha la verità. Penso sia importante dialogare alla ricerca di un aiuto (sono io che lo chiedo) piuttosto che affidarsi alla scienza ufficiale che arriva sempre 10 anni dopo. Siccome chiedo mi sono anche reso disponibile ad offrire. Mi sembra coretto no???
Spero che il mio duro attacco a nakamaramza non sia letto come un attacco alla categoria.
Niente affatto... Davvero, non intendevo dire che ti sei posto in maniera arrogante. Esattamente il contrario!
Il discorso del "convertire alla sessualità" era riferito più che altro a Peterpan... nel senso che non mi sembrava di ravvisare in te nè cattive intenzioni, nè uno sbagliato modo di porti.
Poi è chiaro... ognuno ha le sue idee...
Forse Peterpan è un pò scettico... O forse l'incontro con nakamaramza l'ha scioccato!
Come dargli torto!
Se qualcuno qui ha dei dubbi sulla propia sessualità fa bene a chiedere e confrontarsi, Aven l'hanno aperto apposta. Ma se volete parlare con uno psicologo fatelo in un consultorio non con il primo fake che passa in un forum. Amen.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà... (F. Battiato)
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà... (F. Battiato)
Re: Non siamo tutti uguali.
Ciao, è da parecchio che manco dal forum. Probabilmente c'è stata polemica sui tuoi interventi (mi devo ancora leggere un bel po' di roba...) però, personalmente, sarei interessata ai"criteri" di cui parli.perseo69 ha scritto: Comunque se qualcuno ha desiderio di confrontarsi con me sull'argomento ne sarei contento e se a qualcuno interessa posso parlare dei criteri con cui penso di differenziare un asessuale da una persona con altri tipi di problemi, la cui asessualità è un sintomo.
Potresti approfondire?
Grazie e benvenuto.
Mi resta solo la gratitudine per chi mi ha amato. Ma è una gratitudine astratta, meravigliata, che appartiene più all'intelligenza che all'emozione. Mi dispiace che qualcuno abbia provato dolore a causa mia; di ciò mi dispiace, e di nient'altro.
F. Pessoa
F. Pessoa
perseo, mi sento parecchio perplessa, con tutta sincerità...
Vero, il mio desiderio più grande in assoluto sarebbe scoprirla, la mia sessualità. Quel giorno sarò la persona + felice su questa terra. Non sono mai stata da uno psicologo perché mi sento bene psicolgicamente (a parte questo fatto) e di solito accantono la questione nella speranza di trovare la persona giusta che mi risvegli tutto quanto non ho mai provato.
Tante volte però mi dico "ma non è che avrò qualcosa che non va? Dovrei andare dallo psicologo per scoprire dove si nasconde il mistero della mia debolissima sessualità".
Se lo facessi però, credo sarebbe una strada piuttosto lunga, non credo che basterebbe confrontarmi con uno psicologo ignoto su internet che mi presenta dei "criteri". Non mi fiderei, senza offesa per te, è che son cose delicate e mi metterei nelle mani di qualcuno che per lo meno vedo in faccia e mi ispira fiducia.
un'altra cosa: da un lato tu dici che il fenomeno dell'asessualità ti è nuovo... dall'altro che potresti dare criteri per distinguere un asessuale da un "potenziale sessuale".... Non me lo spiego. Non dovresti prima conoscere la condizione dell'asessualità per poi lavorarci con persone?
E' una domanda perseo, non una provocazione-
e un'altra cosa ancora: non occore un'analisi approdondita e una profonda conoscenza dell'individuo per dare una diagnosi? come possono funzionare criteri astratti generali?
anche qui, una domanda.
intanto grazie e a presto
Alice la Rompipalle
Vero, il mio desiderio più grande in assoluto sarebbe scoprirla, la mia sessualità. Quel giorno sarò la persona + felice su questa terra. Non sono mai stata da uno psicologo perché mi sento bene psicolgicamente (a parte questo fatto) e di solito accantono la questione nella speranza di trovare la persona giusta che mi risvegli tutto quanto non ho mai provato.
Tante volte però mi dico "ma non è che avrò qualcosa che non va? Dovrei andare dallo psicologo per scoprire dove si nasconde il mistero della mia debolissima sessualità".
Se lo facessi però, credo sarebbe una strada piuttosto lunga, non credo che basterebbe confrontarmi con uno psicologo ignoto su internet che mi presenta dei "criteri". Non mi fiderei, senza offesa per te, è che son cose delicate e mi metterei nelle mani di qualcuno che per lo meno vedo in faccia e mi ispira fiducia.
un'altra cosa: da un lato tu dici che il fenomeno dell'asessualità ti è nuovo... dall'altro che potresti dare criteri per distinguere un asessuale da un "potenziale sessuale".... Non me lo spiego. Non dovresti prima conoscere la condizione dell'asessualità per poi lavorarci con persone?
E' una domanda perseo, non una provocazione-
e un'altra cosa ancora: non occore un'analisi approdondita e una profonda conoscenza dell'individuo per dare una diagnosi? come possono funzionare criteri astratti generali?
anche qui, una domanda.
intanto grazie e a presto
Alice la Rompipalle
- blueberyl
- A-frodite
- Messaggi: 1086
- Iscritto il: mer lug 27, 2005 4:52 pm
- Orientamento: Etero-Asessuale
- Località: dagli abissi della mia anima
Allora, vi comunico che perseo e nakanaramaza sono la stessa persona...hanno lo stesso IP...
Sapete, c'è gente che ha molto tempo libero e, non sapendolo utilizzare, si annoia molto.
Dunque, chiudo qua il topic, per evitare che qualcuno lo ritenga degno di risposta...
Sapete, c'è gente che ha molto tempo libero e, non sapendolo utilizzare, si annoia molto.
Dunque, chiudo qua il topic, per evitare che qualcuno lo ritenga degno di risposta...
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"