Sogni
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Re: Sogni
Ritornando ai sogni con gli alieni, essendo appassionat* di fantasy e leggendo e vedendo molte cose nel genere mi è spesso capitato di fare sogni ambientati nel fantasy in cui io ero in una missione per salvare il mondo e (ovviamente) sapevo usare la magia. Tante creature immaginarie, ma gli alieni mai.
Buona vita a voi XD
- axelay
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Re: Sogni
Questo sogno...prima che lo dimentico...mi ritrovavo al campo sportivo (ma era ubicato al cimitero geograficamente)e ti vedo da lontano...dal tuo braccio sei tu ma stai bene. Ti trovi lì con tutta la tua famiglia. Ad un certo punta c'è una specie di messa e ti osservo da lontano. Poi ti ritrovi accanto a me e vicino ci sono tua madre tuo padre, tya sorella più grande con il compagno etc. Io non oso avvicinarmi troppo per te e tutto questo e invece tu, con grande sorpresa mi fai cenno di stringerti vicino a te. Rimango stupito...e spero xhe accada qualcosa. Poi insieme stiamo entrando in una specie di pista da pattinaggio e tuo padre ci dice che qui ti sei allenata due anni. Ma tu decidi di rimanere fuori con me. A questo punto stiamo seduti per terra e sembra che giochiamo con le mani quando penso che dovrei stringertele come un tempo. Sembra che avviene tutto questo e poi iniziamo a baciarci per tanto tempo, come a dire, è proprio così. Questa cosa che stiamo insieme non la nascondi neanche davanti ai tuoi genitori. Io sono al settimo cielo.
Tu vuoi stare con me, io con te. Non ci sono ostacoli di alcun tipo. È come se non desiderassi altro, come se fosse qualcosa che desideravi fare dopo tutto questo tempo appena mi hai visto.
Parliamo tanto e siamo molto felici.
Ad un certo punto ci misuriamo le dimensioni delle mani, le tue sono più piccole delle mie, io do alcune spiegazioni e mi viene da ridere.
Camminiamo insieme mano nella mano nella vecchia strada di casa mia e ti faccio capire che per me non c'è nessun problema a sposarti e divorziare da mia moglie, visto che ormai il rapporto è in crisi ed è insopportabile. Tu hai uno sguardo, in generale, anche prima di sapere questo, innamoratissimo di me. Con mio stupore arrivo a casa da mia moglie e tu sei con me, quasi come volessi sfidarla. Lei intuisce wualcosa, lo leggo dal suo sguardo.
Adesso, voglio dire, io non l'ho più pensata...però continua a tormentarmi, nel senso positivo ma anche non, atrraverso sogni e subconscio. Di sicuro sarà colpa del rapporto attuale che ho con mia moglie che sembra sempre di più a quello di due ottantenni.
Però la ragazza del sogno l'ho amata davvero tantissimo, come farebbe un cane col suo padrone. Sarà colpa di questo.
Ma una lucida riflessione mattutina mi dice questo: forse il problema principale è che io non ho mai accettato il tuo rifiuto, nel senso che, seppur inizialmente c'è stata attrazione da parte tua per me, poi ti sei resa conto che forse non è che ti facessi impazzire più di tanto.
Una volta è capitato anche a me ai tempi della scuola con una ragazza adorabile ma che non mi piaceva troppo fisicamente.
Probabilmente è colpa della mia autostima, ma la logica mi suggerisce che se una persona ti piace, la ami, ti fa battere il cuore, ti fa impazzire, non puoi non cercarla. E questo da parte tua non c'è mai stato. Alla fine semplicemente perché, secondo me, non mi trovavi interessante, come persona, come carattere, fisicamente. Non rientravo nei tuoi gusti. E questa cosa non hai mai avuto il coraggio di dirmela. Ed io di accettarla intimamente.
Purtroppo sono la classica persona che è stata innamorata non ricambiata con l'aggravante illusoria di un rapporto nato e poi morto dopo poco. E poi questa somiglianza con mia madre nel volto, nello sguardo. Una pugnalata sul più bello.
Io scrivo tutto questo con la speranxa che tirando fuori determinate cose non siano più percepite dal mio subconscio.
Vorrei uscirne da tutto questo ma so già che io invecchio e i desideri del cuore si fanno sempre più forti.
Tu vuoi stare con me, io con te. Non ci sono ostacoli di alcun tipo. È come se non desiderassi altro, come se fosse qualcosa che desideravi fare dopo tutto questo tempo appena mi hai visto.
Parliamo tanto e siamo molto felici.
Ad un certo punto ci misuriamo le dimensioni delle mani, le tue sono più piccole delle mie, io do alcune spiegazioni e mi viene da ridere.
Camminiamo insieme mano nella mano nella vecchia strada di casa mia e ti faccio capire che per me non c'è nessun problema a sposarti e divorziare da mia moglie, visto che ormai il rapporto è in crisi ed è insopportabile. Tu hai uno sguardo, in generale, anche prima di sapere questo, innamoratissimo di me. Con mio stupore arrivo a casa da mia moglie e tu sei con me, quasi come volessi sfidarla. Lei intuisce wualcosa, lo leggo dal suo sguardo.
Adesso, voglio dire, io non l'ho più pensata...però continua a tormentarmi, nel senso positivo ma anche non, atrraverso sogni e subconscio. Di sicuro sarà colpa del rapporto attuale che ho con mia moglie che sembra sempre di più a quello di due ottantenni.
Però la ragazza del sogno l'ho amata davvero tantissimo, come farebbe un cane col suo padrone. Sarà colpa di questo.
Ma una lucida riflessione mattutina mi dice questo: forse il problema principale è che io non ho mai accettato il tuo rifiuto, nel senso che, seppur inizialmente c'è stata attrazione da parte tua per me, poi ti sei resa conto che forse non è che ti facessi impazzire più di tanto.
Una volta è capitato anche a me ai tempi della scuola con una ragazza adorabile ma che non mi piaceva troppo fisicamente.
Probabilmente è colpa della mia autostima, ma la logica mi suggerisce che se una persona ti piace, la ami, ti fa battere il cuore, ti fa impazzire, non puoi non cercarla. E questo da parte tua non c'è mai stato. Alla fine semplicemente perché, secondo me, non mi trovavi interessante, come persona, come carattere, fisicamente. Non rientravo nei tuoi gusti. E questa cosa non hai mai avuto il coraggio di dirmela. Ed io di accettarla intimamente.
Purtroppo sono la classica persona che è stata innamorata non ricambiata con l'aggravante illusoria di un rapporto nato e poi morto dopo poco. E poi questa somiglianza con mia madre nel volto, nello sguardo. Una pugnalata sul più bello.
Io scrivo tutto questo con la speranxa che tirando fuori determinate cose non siano più percepite dal mio subconscio.
Vorrei uscirne da tutto questo ma so già che io invecchio e i desideri del cuore si fanno sempre più forti.
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Re: Sogni
Continuando il discorso del sogno di stamattina, quello che ho sognato era vero?
Ho riflettuto su ciò. Ma perché la vita di una persona deve essere considerata "valida", effettiva, solo per ciò che accade quando si è svegli? Perché un sogno, un desiderio, non possono essere parte fisica di una vita?
Io, tutto quello che ho sentito e pensato nel sogno, seppur con i suoi limiti, l'ho vissuto veramente, nel senso che si avvicina molto a quello che avrei pensato nella realtà.
Mi rimangono sogni e desideri nella situazione in cui mi trovo.
Ecco perché li considero eventi realmente accaduti. Le emozioni e la goia erano vere, e ancora porto questa sensazione dentro di me, tra piacere e malinconia.
Perché accade tutto questo? La ragazza del sogno è un desiderio del cuore soffocato. Forse rappresenta anche un problema irrisolto con mia madre e le donne in generale. Aggiungiamo, per quanto riguarda le donne, questa castità forzata per colpa di mia moglie e la mia ottusaggine nel volerle essere fedele dal punto di vista sessuale.
Alla fine la mente, e forse il cuore, trovano rifugio nei sogni come questo che, però, sono dolci pugnalate che bene non fanno, altrimenti non sarei qui a scriverlo.
Alcune volte vorrei contattare la ragazza del sogno che non vedo da circa venticinque anni, per esorcizzare il tutto, ma sento che farei dei casini, sarei preso per un matto. Sì, ovvio che c'è in questo anche follia nello sperare che il sogno possa avverarsi ma questa è pura follia. E quindi trovo più saggio lasciare tutto come si trova.
E allora mi restano i sogni e fingere che sì, oggi siamo stati insieme.
Io mi sento come rinchiuso in gabbia per sempre con la mia rassegnazione.
Pensare che non l'ho pensata per nulla, e la sogno così, questa cosa mi manda anche in bestia, perché è come se non avessi il controllo di tutto questo.
Ho riflettuto su ciò. Ma perché la vita di una persona deve essere considerata "valida", effettiva, solo per ciò che accade quando si è svegli? Perché un sogno, un desiderio, non possono essere parte fisica di una vita?
Io, tutto quello che ho sentito e pensato nel sogno, seppur con i suoi limiti, l'ho vissuto veramente, nel senso che si avvicina molto a quello che avrei pensato nella realtà.
Mi rimangono sogni e desideri nella situazione in cui mi trovo.
Ecco perché li considero eventi realmente accaduti. Le emozioni e la goia erano vere, e ancora porto questa sensazione dentro di me, tra piacere e malinconia.
Perché accade tutto questo? La ragazza del sogno è un desiderio del cuore soffocato. Forse rappresenta anche un problema irrisolto con mia madre e le donne in generale. Aggiungiamo, per quanto riguarda le donne, questa castità forzata per colpa di mia moglie e la mia ottusaggine nel volerle essere fedele dal punto di vista sessuale.
Alla fine la mente, e forse il cuore, trovano rifugio nei sogni come questo che, però, sono dolci pugnalate che bene non fanno, altrimenti non sarei qui a scriverlo.
Alcune volte vorrei contattare la ragazza del sogno che non vedo da circa venticinque anni, per esorcizzare il tutto, ma sento che farei dei casini, sarei preso per un matto. Sì, ovvio che c'è in questo anche follia nello sperare che il sogno possa avverarsi ma questa è pura follia. E quindi trovo più saggio lasciare tutto come si trova.
E allora mi restano i sogni e fingere che sì, oggi siamo stati insieme.
Io mi sento come rinchiuso in gabbia per sempre con la mia rassegnazione.
Pensare che non l'ho pensata per nulla, e la sogno così, questa cosa mi manda anche in bestia, perché è come se non avessi il controllo di tutto questo.