Cinciampai.

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Bianca
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Cinciampai.

Messaggio da Bianca »

Il titolo non è in cinese, è solo il riassunto di quello che mi successe sabato scorso.

Mentre giravo per il mercato, andai a sbattere contro una bancarella di libri usati, tutti sdraiati in ordine sparso, tanto da poter leggere in un attimo tanti titoli.

L'occhio mi cadde su una copertina battezzata: Quella vacca di Nonna Papera, opera di un certo Bisio.

Immediatamente mi ricordai che, molti anni fa, facemmo insieme, su un'isola sperduta, (insieme nel senso che l'isola era piccola) una vacanza e che lui una sera, ci divertì con un monologo sull'argomento personaggi pennuti di Disney.

Quella sera, risi così tanto che a sentire me, anche a lui veniva da ridere, mentre avrebbe dovuto essere serio, dato l'argomento.
Acquistai il libro e, arrivata a casa,cominciai la lettura.
Non l'ho ancora finito, ma mi succede questo: ovunque io mi trovi, se mi viene in mente un pezzo che mi ha fatto singhiozzare, io rido, prima sorridendo e trattenendo suoni gutturali, poi, sempre più apertamente.
Questa è una situazione delicata che mi mette in imbarazzo, perché è difficile da spiegare e non so come fare a porvi rimedio.
Mi sono accorta che rido anche mentre sto sognando e se mai mi capitasse di dormire con qualcuno, sarei obbligata a dare delle spiegazioni, al fine di evitare il ricovero coatto.

Qualcuno di voi ha avuto un'esperienza simile?
Avete qualche consiglio da darmi?
Ringrazio anticipatamente.

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Antares
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Re: Cinciampai.

Messaggio da Antares »

Bianca ha scritto:
ven feb 23, 2024 5:30 pm
....
Ovunque io mi trovi, se mi viene in mente un pezzo che mi ha fatto singhiozzare, io rido, prima sorridendo e trattenendo suoni gutturali, poi, sempre più apertamente.
Questa è una situazione delicata che mi mette in imbarazzo, perché è difficile da spiegare e non so come fare a porvi rimedio.
Mi sono accorta che rido anche mentre sto sognando e se mai mi capitasse di dormire con qualcuno, sarei obbligata a dare delle spiegazioni, al fine di evitare il ricovero coatto.

Qualcuno di voi ha avuto un'esperienza simile?
A me capita spesso, di parlare da solo, e di ridere anche per ciò che mi sono detto.
O per quello che ho scritto, ..... come in questo momento.
Bianca ha scritto:
ven feb 23, 2024 5:30 pm
Avete qualche consiglio da darmi?
Se desideri approfondire ulteriormente il tuo modus ridenti: https://www.neuro-psi.it/risata-patologica/
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Bianca
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Re: Cinciampai.

Messaggio da Bianca »

Anch’io parlo da sola, a me e qualche volte riesco anche a discutere animatamente, sempre con me.
A volte, la me con cui parlo, la pensa diversamente e allora l’ammonisco: se non la smetti, con te non parlo più.

In casa, quando ho da mettere via la spesa, devo riprendere il ragionamento, perché mi aiuta a non disperdere l’acquisto e poi non trovarlo più.
Del tipo: avevo comprato delle carote, perché non sono in frigo?
L’altra me pronta: le abbiamo messe fuori, perché in frigo non ci stavano.

È così continuando, ritroviamo le cose perse e io convengo che essere in due è un bell’aiuto.

Le frasi ricorrenti per strada sono: robe da matti! Sempre con il punto esclamativo.
Ma guarda quella! Il punto esclamativo è d’obbligo, accompagnato dallo scuotimento del capo.
Signora, ha la borsa aperta! E noi due insieme, in coro: se qualcuno riesce a rubare qualcosa dalla mia borsa, se lo merita, perché io non trovo mai niente.

Quelli che mi danno più fastidio, sono gli uomini che si immobilizzano davanti al banco dei reggiseni e non li sposti neanche se li prendi a spintoni, allora partono i commenti ad alta voce: ma ti levi? Ma cosa ci stai a fare lì? Tanto non ti vanno bene, non vedi che hai una settima di pancia?

Quando ripenserò a cosa ho scritto qui, anche a me verrà da ridere e saper ridere di se stessi è il segreto della felicità.

Grazie Ant dell’aiuto…vado a leggere.

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