Un saluto bubolante

Le matricole qui dentro. Presentatevi!
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Gufo
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Un saluto bubolante

Messaggio da Gufo »

Buongiorno buonasera o buonanotte! Dipende da quando leggerete queste parole.

E' da un sacco di tempo che mi limito a sbirciare silenziosamente questo forum chiedendomi se sia il caso di farmi avanti e scrivere questo messaggio. Il fatto è che, tutto sommato, la mia situazione è molto lontana dalle vere e proprie grida di allarme che ho letto spesso qui. Non ci sono flashback tragici che mi abbiano spinto a sfogare di fronte a uno schermo i miei prolissi pensieri. La mia vita nel complesso è piuttosto serena. Vivo in un piccolo paesino tranquillo al confine tra città e montagna, ho un lavoro che mi piace, riesco a ritagliarmi il tempo libero necessario per coltivare un po' dei miei interessi, da anni frequento un'associazione che mi permette di condividere quanto basta le mie passioni nerd...insomma dai, è quasi il mio sogno, non posso lamentarmi! E allora che ci faccio qui? Eeeeeh...se c'è una cosa che nella mia vita non va, sono proprio le relazioni sentimentali. E il motivo qual è? Indovinate un po'. Il tema di questo sito. Eggià.

Probabilmente non è solo quello. Ho anche un'indole piuttosto introversa che ostacola i miei tentativi di relazionarmi con gli altri. Non è bello ritrovarsi con le energie mentali prosciugate e i pensieri aggrovigliati ogni volta che devo parlare con qualcuno. E le occasioni di relazionarmi con gli altri sono anche piuttosto scarse, visto che vivo in un posto con più alberi che essere umani. Che è bellissimo, evviva gli alberi e svegliarsi con i cinguettii, però durante gli attacchi di solitudine non aiutano molto (scusate alberi, non ce l'ho con voi, vi adoro e so che avete altri pregi importanti, tipo permettermi di respirare).
Ma alla fin fine queste altre difficoltà non mi hanno ostacolato troppo. Superato lo scoglio del periodo adolescenziale (che è il male assoluto e nessuno mi convincerà mai del contrario) sono poi riuscito a costruire delle buone amicizie e ad avere una vita sociale più o meno normale. Forse per merito di persone estroverse che mi hanno trascinato nel loro gruppo di amici, ma non importa, tutto sommato mi è andata bene finché è durata. E anche dal punto di vista sentimentale (sì il punto del discorso era quello, ma ho divagato un po', chiedo perdono) magari ho avuto meno occasioni rispetto alla maggior parte delle persone, ma le mie occasioni le ho avute, tra cui una relazione decisamente lunga e significativa.

E allora? Eh, niente. Dopo tantissimi anni passati a credere che un amore felice significasse una relazione platonica di intensissima affinità emotiva con in più una quantità inesauribile di reciproche coccole ho scoperto che ohibò, non era così! Per il resto del mondo la priorità assoluta era il s-e-s-s-o! Che insomma, potevo anche accorgermene prima visto che la società ci tiene a urlartelo in faccia ogni dieci secondi. Ma ero un po' ingenuo, cercate di capirmi. E' stato necessario vedere una relazione per me importantissima sbriciolarsi anno dopo anno a causa di questo peso perché me ne rendessi conto. E quindi lacrime, angoscia, disperazione. Il flashback tragico di cui parlavo prima potrebbe essere questo, ma in realtà non sto scrivendo qui a causa sua, perché da allora sono passati tanti anni e la ferita si è chiusa. Più o meno. Resta una cicatrice che fa male quando piove dentro, ma per il resto ho ritrovato un mio equilibrio.

Da allora ho riflettuto molto su quanto è successo, ho lavorato su me stesso, ho accantonato completamente l'aspetto sentimentale della mia vita mentre raccoglievo i tanti pezzettini rimasti di me e cercavo di farli combaciare insieme...e alla fine dai, il mosaico che ho ricomposto non è male, ne sono soddisfatto! Mi sono capito meglio, forse non ancora completamente, ma comunque sono abbastanza felice di quello che sono.
Sicuramente scoprire l'esistenza dell'asessualità mi ha aiutato tantissimo in questo percorso di consapevolezza. Ormai ho accettato di essere da qualche parte nel suo spettro (inserire qui emoji del fantasmino) e tutto sommato dai, mi ci trovo bene. Lo sento mio. Per un po' di tempo, quando mi sono affacciato per la prima volta a questo mondo, ho pensato di essere proprio asessuale con la a privativa assoluta maiuscola. Poi però mi sono reso conto che un desiderio di intimità fisica in realtà ce l'ho, solo che normalmente è ai livelli di un panda pigro addormentato. Per risvegliarsi ha bisogno che io mi senta proprio sereno, al sicuro, libero di aprirmi completamente rendendomi vulnerabile. Solo che ecco, nelle mie relazioni passate non c'erano ESATTAMENTE queste condizioni...l'intimità fisica nasceva più da un ricatto e da una forzatura. Però in condizioni migliori invece il desiderio c'è eccome! Poi potrei tranquillamente farne a meno e vivere di sole coccole, però c'è. Quindi forse dovrei considerarmi demisessuale? Sicuramente la presenza di un forte legame emotivo è una condizione indispensabile, quindi per ora preferisco definirmi così. Poi la vita magari mi chiarirà meglio le idee. Chissà.

Ma alla fin fine che ci faccio qui? Allora. Un po' c'entra il fatto che io non ho mai parlato di queste cose a nessuno dei miei familiari o amici, perché già io per primo sono pieno di dubbi, e poi è una cosa complicata da spiegare, e non voglio che inizino a vedermi come qualcosa che non sono. Però il bisogno di esprimere queste cose un po' c'è, e anche un desiderio di confronto e di condivisione. E quale posto migliore di questo, pieno di persone che hanno vissuto esperienze affini?
E poi, anche se adesso sto bene con me stesso, mi rendo conto che questa parte di me è un grosso ostacolo per la mia vita sentimentale. Ma proprio ENORME. Al momento non ho problemi a starmene serenamente da solo, e anzi, vedo questa situazione come un setaccio che mi aiuta a far scivolare persone poco affini lontano da me. Però ormai sono anni che tra le maglie di questo setaccio non si ferma nulla, e il tempo che passa inizia a diventare pesante, e lo so che di questo passo arriverà il momento in cui pensarci mi farà sentire angosciato come Capitan Uncino quando sente il ticchettio all'avvicinarsi del coccodrillo. Quindi dai, meglio affrontare la cosa in anticipo, no? Chiarirmi ancora un po' le idee non può certo farmi male.

E quindi eccoci qui. Ciao a tutti. Grazie e complimenti se avete letto il mio sproloquio fino in fondo. Se invece avete saltato dei pezzi e scrollato fino alle ultime righe siete persone disdicevoli ma comunque non posso darvi torto, avete fatto bene. Usate il tempo risparmiato per fare qualcosa di bello, tipo mangiare un gelato. O un pezzo di pizza. Tutti amano la pizza.

Ma non voglio cominciare a divagare di nuovo, meglio chiudere il messaggio qui. Magari ci rileggeremo tra le risposte qui sotto o in qualche altra discussione. Quindi dai, per adesso è tutto. Buon appetito e a rileggerci!

GiuseppeVerdi
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Re: Un saluto bubolante

Messaggio da GiuseppeVerdi »

Ciao, Benvenuto sull'isola di AVEN!

Ho letto interamente quello che tu definisci un "lungo sproloquio" e devo dirti che a me non è sembrato affatto tale, anzi, hai argomentato precisamente e con ironia (che non deve mai mancare) i tuoi pensieri sulla vita, in particolare sulla parte affettivo/sessuale, quindi complimenti "buona la prima". C'è poi da considerare il fatto che il tuo post dura circa la metà di uno dei miei (quelli più brevi ovviamente).

Cercando di incanalare la mia risposta in un discorso semi serio posso dirti che, da quello che scrivi, penso tu sia fra la demisessualità e l'asessualita completa, ma non conoscendoti non posso certo permettermi di etichettare (che parola brutta) la tua natura.
Concordo pienamente con te sul fatto che l'adolescenza, per un non sessuale, sia il male assoluto (ricordo con orrore il mio inferno di adolescente da asessuale completo), concordo anche sul fatto che per le persone sessuali il sesso sia più di un elemento fondamentale di una relazione, per loro è un bisogno fisico, non ne possono fare a meno, come mangiare (pizza o gelato, meglio entrambi!)

Mi dispiace molto che hai dovuto vedere una relazione importante che avevi costruito con tante energie, speranze e sogni sgretolarsi lentamente, immagino che non sia stato piacevole sapere che tutto stava andando a rotoli perchè tu eri... semplicemente tu.
La scoperta dell'asessuialità è stata per me una liberazione e per te una rivelazione (da quello che mi è sembrato di capire), sei riuscito ad accettare la tua natura e questo ti ha dato un pò di sollievo, oltre che un setaccio con cui valiare le persone affini o meno.
Non impensierirti troppo se quel setaccio rimane vuoto (il mio l'ho venduto a un fornaio, le maglie erano troppo strette e non è mai passata nemmeno l'acqua con la tempesta), abbiamo una sessualità diversa (non peggiore o migliore) dalla maggioranza della popolazione, sappiamo da sempre di dover pagare un prezzo per questo (come tutte le minoranze).
Per fortuna esistono luoghi come l'isola di AVEN, (a cui, secondo me, hai fatto benissimo a unirti) dove, anche noi asessuali, possiamo trovare il "nostro posto nel mondo", un isola felice, quasi incantata, lontana dall'arrogante pregiudizio della società ipersessualizzata, dove si può parlare, riflettere e scambiarsi idee, opinioni ed esperienze, senza temere giudizi negati, offese gratuite o insulti (sapessi quanti ne ho presi nei miei anni infernali).

Tornando a noi, come vedi, non ho idea di cosa sia la sintesi, e in questi anni ho esagerato nel mangiare pizza e gelati, quindi ora sono a dieta e ho tutto il tempo di leggere e rispondere a post di presentazione interessanti, ma brevi come il tuo. Tutto questo per dirti che mi ha fatto piacere leggerti e spero di farlo ancora presto. Ri- benvenuto! Lunga vita all'isola di AVEN!

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axelay
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Re: Un saluto bubolante

Messaggio da axelay »

Ciao Gufo
Tra le tue parole ho percepito questo.
Secondo me tu hai un grande dolore interiore, che cerchi di camuffare bene, di esorcizzare.
Non stare fermo ad attendere. Non arrenderti mai, sii viaggiatore che cerca nuovi sentieri che ti porteranno, ti auguro, a toccare i tuoi sogni.

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Bianca
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Re: Un saluto bubolante

Messaggio da Bianca »

Ciao Gufo!
Ti vedo alzare lentamente le palpebre come serrande di saracinesca da oliare.
Apri i tuoi occhioni mentre stai appollaiato su una foglia di palma, accecato da una luna piena che non ricordi di avere mai visto e, liberando le ali ingarbugliate a causa del lungo viaggio, ti chiedi: dove sono? cosa ci faccio qui?

Sei sull'Isola di Aven e ai piedi della palma, si raduna il comitato di accoglienza.

Abbiamo letto attentamente la tua presentazione, perché nessuno qui è "disdicevole".
Possiamo disdire un appuntamento, una prenotazione, un pranzo al ristorante, l'Aida all'Arena di Verona ma per un nuovo arrivato ci siamo sempre e abbiamo occhi d'aquila.

Vuoi sapere esattamente cosa sei, quali sono le tue caratteristiche, cosa ti distingue dagli altri?
No, tu, come tutti , vuoi amare qualcuno in particolare, costruire un rapporto vero, profondo, fedele e che rispecchi un po' i sogni che hai coltivato, quelli in cui hai sguazzato liberamente, convinto che la loro realizzazione, non doveva essere poi così difficile.

L'adolescenza ti ha messo in crisi; a volte ti usciva il fumo dalle narici e sembravi un bufalo.
Ad un certo punto ti sei reso conto che l'adolescenza stava finendo, tu eri un po' meno scontroso e alcuni amici, capendo che era piacevole averti nella compagnia, ti hanno trascinato dentro, condividendo con te cavolate, cose serie, avventure anche un po' esagerate e quella forma di attrazione che persino il Leopardi, solitario, orso, musone, incivile, pare abbia sentito nei confronti delle fanciulle di Recanati, tanto da notarne capelli e sguardi .

Di fronte ai discorsi sull'attrazione che gli amici del gruppo si rimpallavano e ai commenti che ne seguivano, tu hai detto: alt, fermi tutti, ci so fare anch'io!

Con questa convinzione e la forza di un gladiatore, hai messo su una cosa meravigliosa ma così meravigliosa che quando prendesti atto che tutto era a pezzi, riuscisti a dire: forse ho trascurato qualcosa e ancora adesso senti quel dolorino che si risveglia quando piove, perché l'ortopedico non ha visto che c'era un ossicino incrinato.

Spesso, agire senza capire, fa piangere e anche per te è andata così.

Innanzi tutto bisogna dire che il desiderio di intimità non può nascere da una forzatura, deve essere qualcosa di spontaneo, rassicurante, semplice, naturale, qualcosa che si condivide, si vive gioiosamente, aiuta la complicità, la confidenza, consente di considerare l'altro come una parte di sé, da comprendere, difendere, sostenere, a cui dedicarsi, affinché possa condurre una vita serena.

Il sesso gioca una parte nella realizzazione di tutti questi obiettivi.

Cosa si può fare quindi se si vuole realizzare una situazione amorevole e piacevole per entrambi?

Mi viene da dire che l'ago della bilancia, per quando riguarda una situazione tra sex e asex, vada dalla parte del sex, in quanto, da un punto di vista esterno, è il sex che rinuncia a qualcosa e quindi, pare abbia la decisione finale dalla sua parte ma tra i due, non è esattamente così.

Bisogna che per il sex sia chiaro quanto posto si vuole dare al sesso in "quella" relazione che è originale, nuova, mai uguale ad un'altra.

La serenità, l'equilibrio, la positività che tu ostenti circa la tua condizione di vita attuale, possono sicuramente aiutarti nella costruzione di un rapporto, l'importante è che sia tutto molto chiaro per entrambi.

Per tutta la vita prosegue la conoscenza di noi stessi. Non abbiamo mai totalmente chiaro il nostro essere.
Alcuni ci sanno anche giocare, imbrogliare, mistificare, apparire diversi.
Personalmente ho capito che arriviamo a giudicarci con una certa indulgenza, perché diventa chiaro, col tempo, che non sempre tutto è dipeso da noi.
Forse guardarsi con meno sensi di colpa, è una liberazione a cui , come esseri umani, abbiamo diritto.

Tu vedi quanta condivisione c'è nelle risposte che hai ricevuto.
Axe presuppone in te un dolore mai espresso ma presente che ti ha impedito di parlarne; Aven ti dà questa possibilità, sfruttala e se cercare nuove strade, vuol dire buttare tutto per aria, fallo.

A rileggerci!

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axelay
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Re: Un saluto bubolante

Messaggio da axelay »

Bianca, come al solito, ha fatto centro, secondo me, esprimendo in maniera più chiara ciò che volevo intendere dire.
Tutti abbiamo bisogno di amore, di amare e di essere amati.
È forse questo il vero senso della vita, l'unica cosa che mai si potrà comprare.
Sai cosa penso? Magari è una banalitá.
A me farebbe piacere che Aven fosse occasione d'incontro tra persone che hanno stesse preferenze "asessuali".
Solo tra simili ci si può amare completamente. Un amore vero che non può essere ostacolato dal sesso.
L'amore tra un etero è un asex o demi, purtroppo, prima o poi, ti chiede il conto.
Interessante ciò che hai detto del tuo desiderio di fisicità solo a determinate condizioni. Sai, mia moglie anche lei è così.
Nei rari casi in cui accadeva qualcosa, unendo i pezzi di un puzzle, doveva esserci un ambiente che la rendesse sicura e libera da mille pensieri. Ma una cosa, alla fine, impossibile da praticare come pretendere una eclissi di sole.

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Bianca
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Re: Un saluto bubolante

Messaggio da Bianca »

Sta a vedere che il nostro gladiatore vuole regalare sua moglie ad un asex...no, bello mio, tua moglie è con te che vuole stare.

Quali amori non chiedono il conto? Può essere la coppia più azzeccata del globo ma si arriva ugualmente ad aver bisogno di regole, di compromessi, di accordi sotto banco, di piccoli inciuci.
Il tempo lima le asperità, smussa gli spigoli ma da parte dell'uno o dell'altro si verifica sempre un adattamento che, più si ama, meno è doloroso.

Credo sia importante non trascurare i contrasti, perché, quasi mai vanno a posto da soli.
Quindi bisogna parlarsi, esternare, dire, cercando di costruire e non demolire.
Bisogna fissare dei tempi di discussione che terminano categoricamente quando iniziano le accuse reciproche.
Io ti spiego la mia situazione, tu mi spieghi la tua, dopodiché la smettiamo e ciascuno deve avere un tempo per riflettere su ciò che l'altro ha manifestato.

Continuerò.

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